CONSIGLIO DIRETTIVO ALI DI SCORTA

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mauretto58
00sabato 17 gennaio 2009 02:37

Informazioni sui Tumori nei Bambini Informazioni Mediche Approfondimento: è giusto usare la parola "guarigione"?


Approfondimento: è giusto usare la parola "guarigione"?
Chi è di fatto un soggetto "guarito"? Quando è giusto considerarlo tale? Proprio i medici possono avere maggiori difficoltà ad usare il termine di "guarito" per i soggetti che interrompono le cure per un pregresso tumore.

Uno studio di AIEOP su se e quando i pediatri-oncologi Europei (e oltre oceano) usano il termine "guarito" nella loro pratica quotidiana (Download).




mauretto58
00sabato 17 gennaio 2009 02:38


Informazioni sui Tumori nei Bambini Informazioni Mediche Off Therapy: il futuro del paziente oncologico (Convegno di Torino) Monday 12 May 2008




Off Therapy: il futuro del paziente oncologico (Convegno di Torino)
Il convegno di Torino su Il paziente oncologico e il suo futuro e il progetto OFF THERAPY.
IL PAZIENTE ONCOLOGICO E IL SUO FUTURO - RELAZIONE
Febbraio 1999, Relazione del Convegno di Torino organizzato da UGI e dalla Clinica di Torino del prof. Enrico Madon in occasione dell'8° GIORNATA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI E LE LEUCEMIE DELL’INFANZIA, Meeting annuale di FIAGOP

l Convegno, intitolato “Il Paziente Oncoematologico e il suo Futuro”, ha presentato e discusso le problematiche dei ragazzi che sono usciti dalle terapie (Off Therapy), della loro situazione medica e della qualità di vita che li attende. I dati AIEOP (vedere l’articolo precedente), sono confortanti: essi hanno innestato un dibattito in ambiente medico, negli ultimi anni, sull’uso della parola “lungosopravvivente”, in quanto il grande numero di ragazzi e giovani adulti che sono fuori terapia da anni e che si trova in normale condizioni di salute, indica che queste persone sono effettivamente “guarite” dal tumore o dalla leucemia, cioè che hanno le stesse probabilità di riammalarsi da tumore del resto della popolazione.

Una certa percentuale dei giovani guariti soffre di esiti negativi permanenti che possono costituire uno stato di handicap effettivo. In oncologia pediatrica non viene rilasciato un attestato di guarigione, come ad esempio i certificati rilasciati dopo una malattia infettiva per permettere ai bambini il rientro a scuola.

Questi ragazzi devono invece “rientrare nella vita” e crescere, diventando gli adulti normali che, in effetti, sono. Ma le persone che li circondano - la famiglia stessa, insegnanti, medici ed altri professionisti da cui dipende la possibilità di accedere al lavoro o alle attività sportive, o di ottenere una patente di guida, o di avere una assicurazione sulla vita - stentano ad accettare l’idea che sono guariti. Temono effetti tardivi delle passate terapie, che possono costituire “fattori di rischio”, temono un ritorno della malattia o di un nuovo tumore, e pensano che il ragazzo sia fisicamente compromesso e fragile. I dati AIEOP dimostrano che, in buona parte dei casi, queste paure sono infondate, perciò la considerazione di essere “malato a vita” non può che incidere sullo stato psicologico della persona.

I medici che sono intervenuti durante il convegno, specialisti in Medicina del Lavoro, dello Sport, e dalla Medicina Legale, testimoniavano la loro difficoltà nel superare la bollatura della “lungosopravvivenza” per potere rilasciare attestati di idoneità, certificati per cui sono legalmente responsabili. Non è venuto nessun rappresentante delle Assicurazioni, ma dalle testimonianze dei ragazzi e dei genitori presenti sappiamo che le Assicurazioni difficilmente accettano di sottoscrivere una polizza sulla vita e che spesso fanno difficoltà a sottoscrivere polizze contro infortuni, polizze necessarie per poter essere assunti da dipendente. E’ necessario rivalutare il significato di “fattore di rischio” in quanto i dati sui ragazzi fuori terapia da anni dimostrano che i “rischi” sono in realtà assai bassi. E’ quindi necessario promuovere una nuova cultura attorno alla situazione di queste persone: un “fattore di rischio” non è una malattia. Un ragazzo guarito non è, ad esempio, “a rischio di cardiopatia”. E’ cardiopatico oppure no, ed accertamenti annuali possono individuare il suo stato di salute. I ragazzi guariti non sono costituzionalmente fragili e quindi genericamente “a rischio”.

I dati del Registro Italiano Off Therapy dimostrano che sebbene le terapie praticate rallentino la crescita ed indeboliscano l’organismo durante il periodo di cura, in un intervallo abbastanza breve dopo la sospensione delle terapie la crescita riprende fino a livelli normali e l’organismo ritorna ad una condizione di salute normale per l’età.

E’ evidente che è necessaria una grande opera di sensibilizzazione che deve partire dai medici di basi per raggiungere i medici specialisti, e la Federazione sta sviluppando una collaborazione con l’AIEOP per realizzare una campagna in questi ambienti (PROGETTO OFF THERAPY). E’ inoltre necessario sensibilizzare le famiglie riguardo alle conseguenze che possano derivare dall’accertamento di uno stato di invalidità.

L’invalidità civile, assegnata a percentuale di handicap, e concretizzata tramite un piccolo assegno di accompagnamento, viene data di diritto ai bambini oncologici, ma può rendere difficile il futuro inserimento lavorativo. La pensione di invalidità totale, invece, chiude tutte le porte al mondo del lavoro. Anche la richiesta della “non idoneità al servizio militare” può lasciare un ombra discriminante. E’ necessario che i genitori considerino se il figlio soffre di esiti negativi permanenti che determinano uno stato effettivo di handicap e la necessità di una assistenza economica. Se, invece, il ragazzo si trova in buona salute, è importante che si informino bene prima di fare queste richieste per non rischiare di creare una situazione di disagio nella vita per un giovane adulto che handicappato non è.

La psicologa intervenuta durante il Convegno evidenzia l’importanza che questi giovani si considerino dei guariti e non dei lungosopravviventi. Un ragazzo che continua a considerarsi lungosopravvivente, fragile ed impotente e con una vita a rischio, ha una cattiva immagine di sé che può compromettere il suo inserimento sociale e l’entrata nel mondo del lavoro. Le cause di quest’immagine di sé vanno ricercate nella sua esperienza della malattia passata, nella presenza di esiti permanenti, nella struttura dei suoi rapporti familiari ed extrafamiliari, nel suo inserimento sociale. Gli Atti completi del Convegno di Torino possono essere ottenuti contattando la Segreteria della Federazione o la propria Associazione Genitori.

Suzanne Cappello

IL PROGETTO "OFF THERAPY"
Dal Convegno del 8.10.99 dell’Ospedale “San Luigi” di Orbassano II
Sede Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Torino
Intervento di Emma Sarlo Postiglione, responsabile FIAGOP del Progetto “Off Therapy”

Durante l’Assemblea della Federazione, è stata delegata ad occuparsi del Progetto “Off Therapy” la Sig.ra Postiglione, incaricata a mettere a punto una serie di iniziative volte a facilitare il futuro dei nostri ragazzi. Al Convegno Medico di agosto presso l’Ospedale “San Luigi”, descrive quanto sinora progettato.

“Qual è il ruolo delle associazioni di volontariato come le nostre nel programma “Off Therapy”? E’ un ruolo che abbiamo già cominciato a svolgere:

1. Sottolineare che esiste “il problema”, se pure un nuovo e felice problema, in tutte le sedi opportune;
2. Evidenziare le necessità di genitori ed ex pazienti, e quindi esplicitare le richieste cui i nostri specialisti, il mondo medico in generale, gli amministratori, sono chiamati a fornire risposte;
3. Produrre noi stessi modelli di soluzioni, da confrontare con la realtà, o meglio con le diverse realtà in cui sorgono i nostri Centri e vivono gli ex pazienti;
4. Cercare il confronto ed il dialogo con i medici e gli amministratori perché quei modelli diventino realtà operative, ottimizzando nel frattempo le risorse economiche a disposizione e, soprattutto, evitando le ricadute negative che iniziative non accuratamente ponderate possono determinare.
Questo è dunque il nostro ruolo, ruolo che intendiamo svolgere per conseguire degli obiettivi. Quali sono, dunque, i nostri obbiettivi? L’obiettivo principale che noi associazioni di genitori ci prefiggiamo nell’affrontare il problema dei ragazzi ex pazienti oncoematologici, e ormai fuori del periodo a rischio di ricadute, è il completo inserimento sociale senza condizionamenti derivanti dal loro essere ex ammalati e con tutti i necessari supporti, soprattutto nel caso di handicap residui.

Riteniamo che un buon progetto per i ragazzi usciti dalla terapia oncoematologica debba prendere in considerazione tutto il percorso fin dalla diagnosi della malattia. Occorrono:

• interventi precoci di sostegno scolastico e sociale
• buon controllo della situazione sanitaria al termine del periodo post terapia
• riabilitazione fisica ed avviamento alla pratica sportiva
• una situazione assicurativa che permetta ai ragazzi di affrontare la vita adulta con serenità
• l’abolizione di barriere non giustificate per l’ingresso al mondo del lavoro.
Dall’esperienza comune di genitori che assistono all’ingresso dei loro figli nell’età adulta è scaturita la necessità di organizzare il Convegno di Torino. Il Convegno non solo ha confermato che, nella sostanza, le preoccupazioni dei genitori erano giustificate, ma le ha provate con il parere autorevole del Prof. Vigilino, medico legale, e del Prof. Scansetti, medico del lavoro, ambedue relatori partecipanti al Convegno.

Come Federazione che unisce le Associazioni dei Genitori dei ragazzi oncoematologici, abbiamo avvertito la necessità di intervenire a livello nazionale per mettere in atto tutti quegli interventi che possono contribuire ad un adeguato inserimento sociale e lavorativo dei nostri figli. Il percorso:

• Analisi della situazione attraverso l’esame del materiale raccolto presso i Centri.
• Se già non esiste, eventuale stesura di un questionario per avere dati che possono essere elaborati.
• Partecipazione con relazioni sulla materia ai convegni dei medici di base, pediatri di base, medici del lavoro, medici legali, medici sportivi, ecc.
• Organizzazione presso tutti i Centri di ambulatori dei guariti.
• Sostegno scolastico fin dalla diagnosi con interventi presso tutti i Provveditorati agli Studi.
• Orientamento scolastico per adeguare le scelte negli studi alle effettive capacità e risorse.
• Formazione di una corretta opinione pubblica agendo sui mezzi di comunicazione di massa e sul mondo della scuola.
E’ un percorso in cui si mescolano responsabilità e competenze diverse. E’ chiaro che un percorso di questo genere non può essere compiuto dai genitori e dalle loro associazioni da soli; esso deve ottenere la stretta collaborazione dei medici curanti e delle istituzioni per avere autorevolezza scientifica, risorse economiche e progetti legislativi. Dal canto nostro, mettiamo a disposizione tutta la nostra capacità di coinvolgere le istituzioni ed il sostegno economico che riusciremo a reperire. In conclusione voglio ribadire un concetto già espresso: “ un buon percorso Off Therapy comincia dalla diagnosi.”




mauretto58
00sabato 17 gennaio 2009 02:40

Dakar,05 gennaio

Ch.mo Professore
Riccardo RICCARDI

Oggetto : Lettera di ringraziamento

Egregio professore,
il reparto di oncologia pediatrica di cui lei e' a capo,lavora giorno e notte per la salute dei ns bambini . E' con questo obbiettivo che i nostri medici hanno dovuto far ricorso alla vs competenza per affidarvi la piccola Amina Wade . Ed e' con questa devozione e professionalita' che siete riusciti a guarirla da questa terribile malattia che e' il tumore nonostante fossero scarse le possibilita' di sopravvivenza quando e' venuta in Italia .
Ma grazie alla vs esperienza e all'aiuto dei vs collaboratori,tutto il personale medico,i dottori dell'Ospedale che Amina ha potuto vincere la malattia e ritrovare la gioia di vivere,di assaporare il piacere dei giochi con i suoi compagni e persino di andare a scuola.
E noi,suoi genitori,eravamo cosi' impazienti di vederla tornare al paese natale per coccolarla ma anche il destino l'attendeva,e ha colpito il giorno 13 dicembre .
Come buoni credenti,noi accettiamo la volonta' divine di Dio Onnipotente che ha cosi' deciso .
E i vs sforzi non sono stati vani perche' abbiamo ritrovato Amina piena di vita e raggiante e abbiamo passato con lei alcuni momenti indimenticabili . Dovrete sempre compiere questi stessi sforzi per salvare altri bambini che ritroveranno cosi' la gioia di vivere, e i loro genitori ritroveranno la serenita' familiare.
Noi,genitori dei vs piccoli pazienti,non smetteremo mai di ringraziarvi dal profondo del cuore per tutti quei sacrifici che fate per i ns bambini.
Ancora una volta un grande grazie .

Papa Khalilou Wade






mauretto58
00sabato 17 gennaio 2009 02:42

Sabato 11 Ottobre 2003 è statoeseguito presso il Policlinico Gemelli un intervento di separazione delle due gemelle craniopaghe di 4 mesi, provenienti dalla Grecia.


Le bambine avevano in comune la regione orbitaria sinistra, la base e la volta cranica anteriori di sinistra. I loro lobi frontali erano intimamente aderenti attraverso un difetto dell’unica membrana durale che separava i due cervelli, ma le strutture nervose vitali si erano sviluppate indipendentemente con un proprio circolo arterioso e venoso. I corpi erano ruotati di 180° rispettivamente.


Il decorso post-operatorio è stato sino ad oggi soddisfacente. Al momento non sono state registrate complicazioni. Il rischio immediato, comunque attualmente sotto controllo, è quello di eventuali infezioni e di alterazioni della dinamica liquorale per la malformazione delle membrane leptomeningee.


Le gemelline
Già pochi giorni dopo la nascita avvenuta lo scorso 13 Giugno, le bambine erano state segnalate alla Neurochirurgia Infantile del Policlinico Gemelli dalla Neonatologia dell’Ospedale Ippokration di Salonicco per un’eventuale terapia chirurgica, dopo un’analisi effettutata in Europa ed in Nord America sui centri in grado di effettuare una procedura di tale livello di complessità. La struttura della cattolica è stata scelta perché giudicata la più attrezzata-in termini di know-how, logistica e approccio multidisciplinare- per affrontare al meglio la questione.

Di comune accordo tra l’Ospedale greco e il Policlinico italiano si è così deciso di attendere, se le condizioni lo avessero permesso, i primi quattro mesi di vita: dopo tale periodo l’emoglobina fetale del neonato viene sostituita dall’emoglobina matura di tipo adulto, capace di trasportare più efficacementel’ossigeno e quindi di compensare meglio le prevedibili perdite ematiche.
I clinici greci che hanno assistito le gemelline sono stati in grado di ottenre uno sviluppo estremamente soddisfacente delle bambine. Si è così deciso di procedere agli accertamenti ed eventualmente all’intrevento già in questa fase precoce di vita, per tentare di evitare la perdita della funzione visiva degli occhi di sinistra, secondaria al loro non uso prolungato (cosa che appariva giustificare l’accresciuto rischio legato alle eventuali perdite emorragiche, che sarebbero state più sostenibili in una fase più tardiva).


L’arrivo delle neonate al Gemelli
Le bambine sono arrivate nel nostro Policlinico mercoledì 8 Ottobre e ricoverate presso il reparto di Neurochirurgia Infantile.


La direzione del Gemelli si è adoperata per garantire la massima riservatezza, secondo la sua bituale politica ed anche su specifica richiesta dei familiari. Questi ultimi sono statia lloggiati presso la Residenza protetta all’interno del Policlinico Gemelli, attrezzato per assistere i piccoli pazienti offrendo nello stesso momento la possibilità ai loro genitori di rimanere vicini.
Un sostegno economico per la permanenza dei genitori è stato assicurato da un’Associazione di volontariato (Ali di Scorta), che collabora attivamente alle attività della Neurochirurgia e dell’Oncologia Pediatrica di questo Policlinico.


Gli accertamenti diagnostici
Già nello stesso giorno dell’arrivo venivano effettuati gli accertamenti pediatrici, in particolare un accurato studio delle funzioni cardiache e del circolo cerebrale mediante indagini Doppler, eseguite dai medici del Dipartimento di Scienze Pediatriche Medico-Chirurgiche e Neuroscienze dell Sviluppo. Tyali esami hanno permesso di individuare nelle due bambine i vasi di pertinenza dei due emisferi ee la direzione del loro flusso, dimostrandone la relativa indipendenza.


Venerdì 10 Ottobre i medici dell’Istituto di Radiologia hanno eseguito uno studio di Risonanza Magnetica e TAC spirale, in condizioni di base e dopo iniezione di mezzo di contrasto dei crani delle due bambine.


Le indagini hanno permesso di identificare perfettamente le strutturee in comune dei due crani (etmoide, fossa cranica anteriore, setti orbitari e parete laterale delle orbite di sinistra) e di evidenziare come le cortecce frontali dei due emisferi fossero intimamente connesse per un’area a losanga di 2-5cm per 12, e separate per la restante zona di sovrapposizione da un’unica membrana durale.


Entrambi i cervelli apparivano schiacciati e dislocati per la reciproca compressione, ma apparentemente ben conformati. I due crani erano invece notevolmente deformati per una plagiocefalia nella bambina B e una plagiocefalia-trigonocefalia nella bambina A.


Sulla base delle condizione delle bambine e delle informazioni ottenute dalle indagini neuroradiologiche si decideva di procedere all’intervento il giorno successivo.


L’equipe medica per l’intervento di separazione
Si è procedutoquindi a organizzare l’équipe medica che avrebbe eseguito l’operazione: 8 anestesisti pediatrici, coordinati dal Dr. Domenico Pietrini; 8 neurochirurghi infantili, coordinati dal Prof. Concezio Di Rocco; 2 chirurghi plastici ricostruttivi, Prof. Eugenio Farallo e Antonio Seccia e 12 infermieri coordinati dalla Signora Enrica Pietracci. Hanno inoltre collaborato 2 chirurghi oculisti e 2 Ematologi. All’intervento ha presenziato infine un neurochirurgo pediatrico greco di fiducia della famiglia il Dr. Michalis Koutzoglou.


L’intervento di separazione
L’intervento, iniziato sabato 11 ottobre alle ore 7,00 e terminato alle 20,00 ha permesso di isolare i due crani e quindi le due cortecce cerebrali, ricostruire il rivestimento durale dei due emisferi, separare le due cavità orbitarie e i due globi oculari.


Le ultime due ore sono state utilizzate da équipe miste di chirurghi plastici e neurochirurghi per la ricostruzione parziale del cranio e delle orbite e dei rivestimenti molli, con creazione di lembi ruotati ed innesti liberi di cute prelevati dagli arti inferiori.


Alla fine della procedura le bambine in condizioni stabili ed in grado di respirare autonomamente sono state condotte presso l’Unità di Terapia Intensiva Pediatrica.



Il decorso post-operatorio
Il decorso post-operatorio è stato sino ad oggi soddisfacente, e al momento non sono state registrate complicazioni.


Il rischio immediato, comunque attualmente sotto controllo, è quello di eventuali infezioni ( per l’inadeguatezza dei tessuti di rivestimento del cranio ) e di alterazioni della dinamica liquorale (idrocefalo, fistole liquorali) per la malformazione delle membrane leptomeningee.


La ricostruzione definitiva della scatola cranica e delle orbite è prevista tra due o tre mesi.


Lo sviluppo psicomotorio a distanza non è attualmente anticipabile con certezza, ma, in assenza di complicazioni a breve o medio termine, ci si aspetta un esito favorevole con una qualità di vita soddisfacente.




PER LA STAMPA


RINGRAZIAMO CON TUTTO IL CUORE IL PROF. CONCEZIO DI ROCCO PER LA SENSIBILITA’CON LA QUALE HA COLTO E TRATTATO IL PROBLEMA INERENTE LE NOSTRE FIGLIE SIA DAL PUNTO DI VISTA SCIENTIFICO CHE UMANO.


PARALLELAMENTE, RINGRAZIAMO TUTTI I SUOI COLLABORATORI DI OGNI SPECIALITA’ CHE HANNO CONTRIBUITO ALLA RIUSCITA DI QUESTO TRAGUARDO.


INOLTRE DOBBIAMO RINGRAZIARE IL POLICLINICO AGOSTINO GEMELLI PER LA CALOROSA ACCOGLIENZA, CONTRIBUENDO ALLA PARTE ECONOMICA DELLA DEGENZA E DELL’INTERVENTO.

I GENITORI DELLE BAMBINE






mauretto58
00sabato 17 gennaio 2009 02:43


FAVOLE, FAVOLE, UN LIBRO PER I BAMBINI MALATI DI TUMORE- 22 MAGGIO

QUANDO SONO LE FAVOLE A RACCONTARE I BAMBINI ANSIE, PAURE E ASPETTATIVE DEI PICCOLI MALATI DI TUMORE

In un libro l’indagine semiotica e psicologica delle storie create dai pazienti

Roma - C’è una profondità che mette i brividi nei racconti dei piccoli malati di tumore: bambini e bambine con una maturità da grandi, che leggono il mondo e vivono il tempo in una dimensione diversa dai loro coetanei sani. Nel gioco della vita a loro è toccata subito la battaglia più difficile, quella senza possibilità di fuga: per vincerla l’unica via possibile è quella di capire chi è il nemico e perché. Scrive Barbara, 11 anni (i nomi sono di fantasia, solo l’età è reale) “…La favola è bella ma con gioielli falsi, in poche parole è la bugia e la verità è brutta ma è vera…”. Maria ha la stessa età e la stessa voglia di lottare. “I miei pensieri sono come il vento forte. Corrono veloci e mi fanno paura ma sono solo pensieri come i sogni, ti svegli e l’incubo è passato ma se mi guardo attorno, qualcosa è rimasto e ricomincio a pensare…”. Sono solo due esempi, tra l’altro non completi, di 360 elaborati di bambini ricoverati nei 53 Centri di oncologia e ematologia pediatrica italiani valutati da un’équipe di semiologi e psicologi allo scopo di approfondire la conoscenza, di capire le ansie e le esigenze dei piccoli pazienti durante la difficile esperienza di malattia. Tutto questo materiale è oggi raccolto in un volume dal titolo “Favole Favole”, edito da Raffaello Cortina, ed è l’ultimo tassello della ormai lunga collaborazione tra l’AIEOP, l’Associazione Italiana di Oncologia e Ematologia Pediatrica e Glaxo Wellcome (Gruppo Glaxo Smithkline). “Una collaborazione – come ricorda il presidente della multinazionale Gian Pietro Leoni - nata nel 1997 con l’obiettivo di andare oltre i più tradizionali modelli di interazione scientifica, per promuovere iniziative che avessero al centro dell’attenzione la qualità della vita e i bisogni del pazienti”.

La prima di queste iniziative è stata “Tutti Bravi”, un concorso a tema e forma espressiva liberi, a cui è seguito, due anni fa, “Favole, favole, favole”: l’invito, sempre a i bambini ricoverati di entrare nel fantastico mondo del C’era una volta. Un percorso intenso e spesso drammatico che impone un ripensamento generale sulla necessità di affrontare le patologie gravi, non solo ed esclusivamente attraverso l’impiego di irrinunciabili cure, ma anche di altrettanto fondamentali supporti psicosociali a sostegno del paziente e della qualità della sua vita.
Del resto “lo scopo dell’oncologia pediatrica – spiega Giuseppe Basso, presidente dell’AIEOP - è fare in modo che i bambini abbiano in futuro una vita normale, la più normale possibile. Oltre all’intervento terapeutico, diventa dunque di fondamentale importanza che anche durante la malattia il bambino non perda il contatto con il suo mondo – la scuola, la famiglia, le amicizie -: si senta cioè uguale ai compagni e i compagni non lo considerino diverso da loro. In questo contesto progetti come “Tutti Bravi” e “Favole, favole, favole…” sono di fondamentale importanza, proprio perché curano un aspetto che non è direttamente quello della malattia, ma che fa parte integrante del trattamento globale. Il momento ludico e creativo consente infatti ai piccoli di mantenere e sviluppare la propria fantasia anche nei periodi passati in ospedale”. Un approccio questo che ha una tradizione ormai ventennale all’Ospedale Mayer di Firenze, “da quando cioè – illustra Gabriella Bernini, primario dell’Unità di oncoematologia - è iniziata un’attività di teatro e di animazione, che vede impegnati in prima persona medici e operatori sanitari e che ha lo scopo di rallegrare durante le feste più importanti i bambini costretti a stare in corsia. Dal 1995 è stata aperta la ludoteca e in ospedale è entrata la musica. Cinque anni fa sono arrivati i clown dottori: si sono affacciati quasi in sordina in Oncoematologia ed è stata un’esperienza entusiasmante per come sono stati accolti e si sono integrati nella vita di tutti i giorni. La dimostrazione è che molti bambini accettavano le procedure dolorose con tranquillità solo ed esclusivamente alla presenza dei pagliacci”.
Ma cosa hanno detto agli esperti queste favole? “Le strutture formali della narrazione - sostiene Marina Sbisà, docente di filosofia del linguaggio all’Università di Trieste - e in particolare della narrazione fiabesca consentono la gestione indiretta di domande esistenziali profonde: il senso del vivere e del soffrire, il senso dell'individualità e delle relazioni con gli altri. Questa gestione viene condotta utilizzando le strutture generali dell'immaginario narrativo con la grazia e la decisione tipica dei bambini, ora accettando a cuor leggero convenzioni e aspettative riconosciute (quale ad esempio il "lieto fine"), ora integrandole o sostituendole con scelte poco o per nulla ortodosse ma che possono dare molto a pensare”.
“La malattia – aggiunge Pia Massaglia, ricercatore presso la sezione di Neuropsichiatria Infantile all’Università di Torino - rende più difficile l'elaborazione simbolica in quanto rappresenta la concretizzazione reale delle ansie presenti nelle varie tappe del percorso evolutivo. In quest'ottica sono individuabili modalità di coping che consentono ai bambini malati di preservare preziosi spazi di vita liberi dalla malattia e dalla sofferenza mentale; a questo proposito è significativo come solo una piccola parte degli elaborati si riferisca in modo esplicito all’esperienza di malattia e di terapia: i bambini mantengono così la progettualità personale e i propri legami di amicizia, anche se in una dimensione prevalente di ricordo, di desiderio e/o di sogno. Se però analizziamo i pochi testi con riferimenti espliciti al tumore e/o alla cura e ricomponiamo i diversi frammenti di racconto, ricostruiamo una “storia” di malattia drammatica fin dall’inizio. L’esordio è tratteggiato come un precipitare improvviso e inatteso di eventi sempre più sfavorevoli, cui si accompagnano angosce di impotenza e di confusione, sentimenti di terrore rispetto agli adulti (genitori - medici - infermieri), inspiegabilmente coalizzati nell’attuare un piano crudele (perché comporta interventi aggressivi). Si tratta di una situazione emozionale primaria, in cui sono presenti dinamiche di scissione che producono personaggi malvagi contrapposti a quelli salvifici, luoghi di pena (letto di ospedale) e di gioia (casa), come nelle fiabe. Se i curanti prendono in considerazione l’importanza di favorire nei piccoli pazienti una visione realistica degli eventi e di sostenere in loro un atteggiamento di fiducia – conclude Massaglia - possono contribuire in modo significativo ad attenuare nei bambini le interpretazioni estreme dell’esperienza di malattia e di terapia. Ricevere attenzione e ascolto promuove in loro la consapevolezza di essere curati e permette loro di raccontare, quando e come lo sentono possibile e desiderabile, emozioni, sentimenti e pensieri su vari momenti della loro storia passata, presente e futura. Si ristabilisce allora gradualmente la prospettiva di continuità dell’esistenza, che era stata offuscata dalla presenza della malattia tumorale, ora ridimensionata nella sua pervasività emotivamente traumatica”.










FAVOLE, FAVOLE, UN LIBRO PER I BAMBINI MALATI DI TUMORE- 22 MAGGIO

QUANDO SONO LE FAVOLE A RACCONTARE I BAMBINI ANSIE, PAURE E ASPETTATIVE DEI PICCOLI MALATI DI TUMORE

In un libro l’indagine semiotica e psicologica delle storie create dai pazienti

Roma - C’è una profondità che mette i brividi nei racconti dei piccoli malati di tumore: bambini e bambine con una maturità da grandi, che leggono il mondo e vivono il tempo in una dimensione diversa dai loro coetanei sani. Nel gioco della vita a loro è toccata subito la battaglia più difficile, quella senza possibilità di fuga: per vincerla l’unica via possibile è quella di capire chi è il nemico e perché. Scrive Barbara, 11 anni (i nomi sono di fantasia, solo l’età è reale) “…La favola è bella ma con gioielli falsi, in poche parole è la bugia e la verità è brutta ma è vera…”. Maria ha la stessa età e la stessa voglia di lottare. “I miei pensieri sono come il vento forte. Corrono veloci e mi fanno paura ma sono solo pensieri come i sogni, ti svegli e l’incubo è passato ma se mi guardo attorno, qualcosa è rimasto e ricomincio a pensare…”. Sono solo due esempi, tra l’altro non completi, di 360 elaborati di bambini ricoverati nei 53 Centri di oncologia e ematologia pediatrica italiani valutati da un’équipe di semiologi e psicologi allo scopo di approfondire la conoscenza, di capire le ansie e le esigenze dei piccoli pazienti durante la difficile esperienza di malattia. Tutto questo materiale è oggi raccolto in un volume dal titolo “Favole Favole”, edito da Raffaello Cortina, ed è l’ultimo tassello della ormai lunga collaborazione tra l’AIEOP, l’Associazione Italiana di Oncologia e Ematologia Pediatrica e Glaxo Wellcome (Gruppo Glaxo Smithkline). “Una collaborazione – come ricorda il presidente della multinazionale Gian Pietro Leoni - nata nel 1997 con l’obiettivo di andare oltre i più tradizionali modelli di interazione scientifica, per promuovere iniziative che avessero al centro dell’attenzione la qualità della vita e i bisogni del pazienti”.

La prima di queste iniziative è stata “Tutti Bravi”, un concorso a tema e forma espressiva liberi, a cui è seguito, due anni fa, “Favole, favole, favole”: l’invito, sempre a i bambini ricoverati di entrare nel fantastico mondo del C’era una volta. Un percorso intenso e spesso drammatico che impone un ripensamento generale sulla necessità di affrontare le patologie gravi, non solo ed esclusivamente attraverso l’impiego di irrinunciabili cure, ma anche di altrettanto fondamentali supporti psicosociali a sostegno del paziente e della qualità della sua vita.
Del resto “lo scopo dell’oncologia pediatrica – spiega Giuseppe Basso, presidente dell’AIEOP - è fare in modo che i bambini abbiano in futuro una vita normale, la più normale possibile. Oltre all’intervento terapeutico, diventa dunque di fondamentale importanza che anche durante la malattia il bambino non perda il contatto con il suo mondo – la scuola, la famiglia, le amicizie -: si senta cioè uguale ai compagni e i compagni non lo considerino diverso da loro. In questo contesto progetti come “Tutti Bravi” e “Favole, favole, favole…” sono di fondamentale importanza, proprio perché curano un aspetto che non è direttamente quello della malattia, ma che fa parte integrante del trattamento globale. Il momento ludico e creativo consente infatti ai piccoli di mantenere e sviluppare la propria fantasia anche nei periodi passati in ospedale”. Un approccio questo che ha una tradizione ormai ventennale all’Ospedale Mayer di Firenze, “da quando cioè – illustra Gabriella Bernini, primario dell’Unità di oncoematologia - è iniziata un’attività di teatro e di animazione, che vede impegnati in prima persona medici e operatori sanitari e che ha lo scopo di rallegrare durante le feste più importanti i bambini costretti a stare in corsia. Dal 1995 è stata aperta la ludoteca e in ospedale è entrata la musica. Cinque anni fa sono arrivati i clown dottori: si sono affacciati quasi in sordina in Oncoematologia ed è stata un’esperienza entusiasmante per come sono stati accolti e si sono integrati nella vita di tutti i giorni. La dimostrazione è che molti bambini accettavano le procedure dolorose con tranquillità solo ed esclusivamente alla presenza dei pagliacci”.
Ma cosa hanno detto agli esperti queste favole? “Le strutture formali della narrazione - sostiene Marina Sbisà, docente di filosofia del linguaggio all’Università di Trieste - e in particolare della narrazione fiabesca consentono la gestione indiretta di domande esistenziali profonde: il senso del vivere e del soffrire, il senso dell'individualità e delle relazioni con gli altri. Questa gestione viene condotta utilizzando le strutture generali dell'immaginario narrativo con la grazia e la decisione tipica dei bambini, ora accettando a cuor leggero convenzioni e aspettative riconosciute (quale ad esempio il "lieto fine"), ora integrandole o sostituendole con scelte poco o per nulla ortodosse ma che possono dare molto a pensare”.
“La malattia – aggiunge Pia Massaglia, ricercatore presso la sezione di Neuropsichiatria Infantile all’Università di Torino - rende più difficile l'elaborazione simbolica in quanto rappresenta la concretizzazione reale delle ansie presenti nelle varie tappe del percorso evolutivo. In quest'ottica sono individuabili modalità di coping che consentono ai bambini malati di preservare preziosi spazi di vita liberi dalla malattia e dalla sofferenza mentale; a questo proposito è significativo come solo una piccola parte degli elaborati si riferisca in modo esplicito all’esperienza di malattia e di terapia: i bambini mantengono così la progettualità personale e i propri legami di amicizia, anche se in una dimensione prevalente di ricordo, di desiderio e/o di sogno. Se però analizziamo i pochi testi con riferimenti espliciti al tumore e/o alla cura e ricomponiamo i diversi frammenti di racconto, ricostruiamo una “storia” di malattia drammatica fin dall’inizio. L’esordio è tratteggiato come un precipitare improvviso e inatteso di eventi sempre più sfavorevoli, cui si accompagnano angosce di impotenza e di confusione, sentimenti di terrore rispetto agli adulti (genitori - medici - infermieri), inspiegabilmente coalizzati nell’attuare un piano crudele (perché comporta interventi aggressivi). Si tratta di una situazione emozionale primaria, in cui sono presenti dinamiche di scissione che producono personaggi malvagi contrapposti a quelli salvifici, luoghi di pena (letto di ospedale) e di gioia (casa), come nelle fiabe. Se i curanti prendono in considerazione l’importanza di favorire nei piccoli pazienti una visione realistica degli eventi e di sostenere in loro un atteggiamento di fiducia – conclude Massaglia - possono contribuire in modo significativo ad attenuare nei bambini le interpretazioni estreme dell’esperienza di malattia e di terapia. Ricevere attenzione e ascolto promuove in loro la consapevolezza di essere curati e permette loro di raccontare, quando e come lo sentono possibile e desiderabile, emozioni, sentimenti e pensieri su vari momenti della loro storia passata, presente e futura. Si ristabilisce allora gradualmente la prospettiva di continuità dell’esistenza, che era stata offuscata dalla presenza della malattia tumorale, ora ridimensionata nella sua pervasività emotivamente traumatica”.
































mauretto58
00sabato 17 gennaio 2009 02:44


I TUMORI OSSEI

I tumori maligni primitivi delle ossa sono molto rari ma anche i più aggressivi e colpiscono prevalentemente i bambini e gli adolescenti. In Italia si stima che l'incidenza delle due neoplasie più frequenti (osteosarcoma e sarcoma di Ewing) sia di circa 3-4 casi/milione di abitanti/anno (cioé circa 150-200 nuovi casi ogni anno). Le possibilità di cura sono nettamente aumentate negli ultimi decenni da quando si è imposto, in associazione all'intervento chirurgico di asportazione del segmento osseo malato, un particolare trattamento chemioterapico. Con queste cure più della metà dei pazienti guarisce completamente. Anche in caso di ricaduta comunque, la guarigione rimane un obiettivo realizzabile.

Durante il periodo del trattamento i ragazzi in età scolare non sono quasi mai in grado di frequentare le relative classi nelle scuole di provenienza anche quando non sono ospedalizzati. L'impossibilità di garantire la frequenza scolastica é spesso dovuta all'alterazione dei valori ematologici (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine); a volte invece la causa é direttamente legata alla presenza della malattia che, nel periodo preoperatorio, altera la resistenza dei segmenti ossei interessati con un elevato rischio di fratture e, dopo l'intervento chirurgico, comporta spesso l'applicazione di ingombranti apparecchi gessati.
Da un'indagine condotta su 211 pazienti in età scolare, ospedalizzati per lunghi periodi di chemioterapia nel decennio 1985-1995, è emerso che più del 40% dei pazienti di età compresa tra gli 11 e i 19 anni, abbia subìto un ritardo di uno o (in un terzo dei casi) persino di due anni scolastici. Nella risposte al questionario sui problemi di studio incontrati durante la malattia, molti pazienti e genitori hanno lamentato la frequente indifferenza e scarsa capacità di sostegno degli istituti scolastici di provenienza. L'interruzione del normale percorso educativo può quindi rappresentare per questi ragazzi un'ulteriore, ingiustificabile penalizzazione; la perdita del rapporto con la propria classe e con gli insegnanti aumenta il senso di isolamento e concorre a restringere tutta l'attenzione dei paziente sulla malattia.


















mauretto58
00sabato 17 gennaio 2009 02:47

Sopravvivenze a rischio

Sono oltre 12mila ogni anno gli adolescenti e i giovani adulti italiani fra i 15 e i 39 anni che si ammalano di cancro. Più precisamente 8000 donne e 5800 uomini, con un’incidenza maggiore per il sesso femminile. I numeri sono stati dati in un recente convegno organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità a Roma e si aggiungevano a una notizia complessivamente positiva, la sopravvivenza media in Italia è in progressivo aumento e la mortalità è stimata in entrambi i sessi a soli 10 malati ogni 100mila. Questo vuol dire che si sopravvive sempre di più ai tumori dell’infanzia. Ma è davvero una buona notizia? A leggere uno studio appena pubblicato dal New England Journal of Medicine sembrerebbe di no. Il fatto è che bisogna chiedersi come sopravvivano a distanza di anni, coloro che da bambini si erano visti diagnosticare un cancro. E la risposta a giudicare dall’indagine non è del tutto positiva.

Lo studio
Il fatto chiaro, sostiene lo studio statunitense nella sua introduzione, è che quasi l’80% dei bambini e degli adolescenti che riceve una diagnosi di cancro diventa un sopravvissuto a lungo termine. Negli Stati Uniti ci sono circa 270000 sopravvissuti a tumori pediatrici, uno ogni 640 adulti tra i 20 e i 39 anni. Un dato epidemiologico che ha portato alla realizzazione di studi nei quali si prendessero in considerazione le conseguenze sulla salute a lungo termine. Per esempio è diventato un fatto chiaro che i danni al sistema degli organi dei bambini per effetto della chemioterapia e della radioterapia non risultano evidenti per lungo tempo. Tre, dicono i ricercatori, sono le condizioni da monitorare: stato di salute, mortalità e morbidità. Ed è proprio quest’ultimo parametro quello nel tempo meno analizzato. Ci sono quattro studi, condotti su campioni piuttosto bassi, che hanno riportato una stima della prevalenza degli effetti tardivi o delle condizioni croniche associate con la terapia del cancro. Ma si trattava appunto di campioni piuttosto piccoli e perciò poco conclusivi. Servivano ricerche più ampie. E di questo si è occupato lo studio in questione con l’obiettivo di determinare prevalenza, incidenza e severità delle condizioni croniche negli adulti sopravvissuti a tumori infantili, nonché di valutare il grado di rischio di malattie croniche comparato con quello dei coetanei. Il Childhood Cancer Survivor Study, questo il nome dello studio, ha seguito lo stato di salute di 10397 adulti che hanno ricevuto una diagnosi di cancro nell’infanzia tra il 1970 e il 1986 e lo ha confrontato con quello di fratelli con un’infanzia più fortunata, cioè senza il tumore. A ogni condizione è stato assegnato un punteggio di severità, da 1 a 4 cioè da lieve a potenzialmente fatale. Dopodiché con particolari modelli statistici, quelli di Cox, è stato valutato il rapporto di rischio per una condizione cronica. I risultati non sono stati particolarmente confortanti. Per queste persone, dice lo studio nelle sue conclusioni, l’età adulta riserva, con maggiori probabilità rispetto al gruppo di controllo, un secondo cancro, malattie cardiache o renali, problemi muscoloscheletrici e anomalie endocrine. Con dati peggiori per le bambine sopravvissute rispetto ai coetanei di sesso maschile. Va detto che si tratta di condizioni tutte autoriportate senza verifica esterna, tranne che per nuove diagnosi di tumore o per la morte. In più ci sono condizioni croniche associate alla terapia del tumore, come la cardiomiopatia, che possono rimanere silenti per lunghi periodi e altre come l’osteoporosi o l’ipertensione che possono essere sottoriportate.
Infine altre condizioni come quelle mentali sono state escluse dalla lista. Il dato chiaro, però, è che l’incidenza di condizioni cattive di salute aumenta col passare del tempo. Il monitoraggio dei piccoli “sopravvissuti” è assolutamente fondamentale.

Marco Malagutti







mauretto58
00sabato 17 gennaio 2009 02:48

ELENCO DELLE ASSOCIAZIONI GENITORI
ADERENTI A FIAGOP
DA NORD A SUD , REGIONE PER REGIONE

===========================================
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
===========================================

PIEMONTE
========
U.G.I. unione genitori italiani
contro tumori dei bambini
Torino - www.ugi-torino.it

LOMBARDIA
=========
AGAL ass.genitori
e amici bambino leucemico
Pavia - www.associazioneagal.org

COMITATO MARIA LETIZIA VERGA
per lo studio e la cura della leucemia del bambino
Monza - www.comitatomarialetiziaverga.it

FRIULI VENEZIA GIULIA
=====================
AGMEN/FVG ass. genitori malati emopatici
neoplastici friuli venezia giulia
Trieste - www.agmen-fvg.org

LIGURIA
=======
A.B.E.O.- ass. ligure bambino emopatico ed oncologico
Genova - www.abeoliguria.it

AGEOP ass.genitori ematologia onco-pediatrica
Bologna - www.ageop.org

ASEOP - ass. sostegno ematologia ed onco-pediatrica
Modena - www.aseop.it

NOI PER LORO
ass. a favore di giovani oncoemopatici
Parma - www.rsadvnet.it/noiperloro/

TOSCANA
=======
A.G.B.A.L.T. ass. genitori per la cura e l'assistenza ai
bambini affetti da leucemia o tumore
Pisa - www.agbaltonlus.it

NOI PER VOI ass. noi per voi contro leucemie
e tumori infantili
Firenze - www.noipervoi.org

LAZIO
=====
AGOP ass genitori oncologia pediatrica
Roma - www.inzona.com/agop.htm

ALI DI SCORTA
per la lotta alle malformazioni e tumori cerebrali
Roma - www.alidiscorta.it segreteria@alidiscorta.it

ASSOCIAZIONR PETER PAN
l'accoglienza del bambino onco-ematologico
Roma - www.asspeterpan.it

ABRUZZO
=======
A.G.B.E. ass genitori bambini emopatici-leucemici
Pescara - www.agbe.it

CAMPANIA
========
A.c.L.T.I. ass contro le leucemie e tumori nell'infanzia
Napoli - www.aclti.it

PUGLIA
======
APLETI ass pugliese leucemie per la lotta
contro le emopatie e tumori dell'infanzia
Bari - www.apleti.it

PER UN SOGNO IN PIU'
ass. genitori onco-ematologia pediatrica
Lecce - www.perunsorrisoinpiu.net

CALABRIA
========
COMITATO MARCO PAOLUCCI
per la cura delle leucemie e emopatie infantili
Catanzaro - www.comitatomarcopaolucci.org

SICILIA
=======
A.S.L. ass. siciliana leucemie
Capo d'Orlando (ME) - www.assileucemia.it

A.S.L.T.I.-LIBERI DI CRESCERE
ass.siciliana lotta contro leucemie e tumori infantili
Palermo - www.liberidicrescere.it



LOTTERIA
00giovedì 22 gennaio 2009 18:51
Re: PREPARATEVI........ IL 21 GENNAIO ESTRAZIONE DEI BIGLIETTI DELLA LOTTERIA
[POSTQUOTE][QUOTE:90092449=mauretto58, 11/01/2009 1.24]

IL 21 GENNAIO 2009 SARANNO ESTRATTI , DAVANTI UN NOTAIO , I BIGLIETTI VINCENTI DELLA LOTTERIA ALI DI SCORTA...................
PREPARATEVI , POTREBBE ESSERE IL VOSTRO GIORNO FORTUNATO .
[/QUOTE][/POSTQUOTE]


L'ESTRAZIONE DELLA LOTTERIA E' STATA RINVIATA AL 25 FEBBRAIO 2009 PER RAGIONI AMMINISTRATIVE E SARA'
RIPORTATA NEL SITO DI ALI DI SCORTA IL GIORNO SUCCESSIVO.
CI SCUSIAMO PER L'INCONVENIENTE.


SILVIA RICCARDI
mauretto58
00venerdì 23 gennaio 2009 15:32
POSTICIPATA L'ESTRAZIONE DEI BIGLIETTI


L'ESTRAZIONE DEI BIGLIETTI DELLA LOTTERIA DI ALI DI SCORTA E' STATA POSTICIPATA AL 25 FEBBRAIO 2009 .
TALE POSTICIPO E' STATO DOVUTO ALLA NUOVA NORMATIVA PER QUANTO RIGUARDA LE LOTTERIE ANCHE A FORMA DI BENEFICENZA ; INFATTI SI E' DOVUTO CERTIFICARE IL TUTTO AL MINISTERO (gia' effettuato) , PAGANDO ANCHE UNA TASSA DI 750 euro .
ORA CI SONO DA ASPETTARE I CANONICI 30 GIORNI ED IL 25.02.'09 MATTINA DAL NOTAIO E CON UN RAPPRESENTANTE DEL XIX° MUNICIPIO , SARANNO ESTRATTI I BIGLIETTI DELLA LOTTERIA .
SCUSANDOCI DELL'ACCADUTO (NON PER NOSTRA CAUSA), VI RIMANDIAMO AL 26 FEBBRAIO , QUANDO SARANNO DIRAMATI I TAGLIANDI VINCENTI SUL NS SITO www.alidiscorta.it ALLA VOCE AVVISI .

BUONA FORTUNA........................
mauretto58
00sabato 21 febbraio 2009 11:07
LOTTERIA PER ALI DI SCORTA..............

CI SIAMO ...................

IL 25 FEBBRAIO 2009 CI SARA' IN MATTINATA, NELLA SALA RIUNIONI DELL'OSPEDALE A. GEMELLI DAVANTI AL NOTAIO ED AD UN RAPPRESENTANTE DEL XIX° MUNICIPIO , L'ESTRAZIONE DEI BIGLIETTI E IL GIORNO DOPO SARANNO RESI NOTI I BIGLIETTI VINCENTI .

CHI VINCERA' L'AUTOMOBILE???????????

IN BOCCA AL LUPO .
mauretto58
00domenica 22 febbraio 2009 17:54
DEVOLVI IL TUO 5 x MILLE AD ALI DI SCORTA


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IL TUO 5 x MILLE AD ALI DI SCORTA
============================

ANCHE QUESTO ANNO PUOI DEVOLVERE IL TUO 5X1000 DELL'IRPEF PER LE ATTIVITA' PROMOSSE DA ALI DI SCORTA .

SOSTENERLA OGGI E' ANCORA PIU' FACILE , E' SUFFICENTE APPORRE LA TUA FIRMA NEL RIQUADRO RELATIVO ALLE ONLUS E NO PROFIT PRESENTE SUL MODELLO DELLA TUA DICHIARAZIONE DEI REDDITI (CUD-730/1-UNICO) ED INDICARE NELLO SPAZIO SOTTOSTANTE IL CODICE FISCALE DELL'ASSOCIAZIONE 96402000580 .

QUESTO CONTRIBUTO NON COMPORTA NESSUN COSTO ED E' COMPLEMENTARE , NON ALTERNATIVO ALL'OPZIONE DELL'8 PER MILLE .

DEVOLVI IL TUO 5 x MILLE AD ALI DI SCORTA .

GRAZIE .
_________________

mauretto58
00mercoledì 25 febbraio 2009 17:43
SONO USCITI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


SONO STATI ESTRATTI I BIGLIETTI DELLA LOTTERIA DI ALI DI SCORTA ........................ A GIORNI I TAGLIANDI VINCENTI SARANNO PUBBLICATI !!!!!!!!!!!

VAI SU www.alidiscorta.it alla voce avvisi .
mauretto58
00venerdì 27 febbraio 2009 19:30
RINGRAZIAMENTO

UN RINGRAZIAMENTO VA' ALLA SARTORIA DI CONFEZIONI UOMO SU MISURA "TIOLI LUIGI sas" DI VIA GIANO DELLA BELLA n°16 , CHE PER VOCE DEL SIG. PEPPI MAURO , HA SPOSATO L'AIUTO PER ALI DI SCORTA , PROMETTENDO CHE TUTTA LA SARTORIA INVIERA' IL 5 x MILLE AI BAMBINI E GENITORI MENO FORTUNATI .
GRAZIE DI CUORE .
misterc22
00venerdì 27 febbraio 2009 19:45
biglietti vincenti lotteria 2008-2009
Associazione “ALI di SCORTA”

“SOTTOSCRIZIONE VOLONTARIA A PREMI
Anno 2008 - 2009

BIGLIETTI VINCENTI
ORDINE PREMIO N° BIGLIETTO

1 Peugeot 107 Desir (Iva e tasse escluse) N° 04869
2 Settimana bianca (2 persone) N° 03322
3 Videocamera N° 02938
4 Litografia di A. Aquilani N° 01500
5 Trapunta matrimoniale “Bassetti” N° 05036
6 Borsa shopping in pelle “Brics” N° 13311
7 Borsa donna “Brics” N° 13848
8 Borsa tracolla “Dr. Scholl” N° 05611
9 Portafogli donna N° 02292
10 Portafogli uomo N° 10626
11 Cassetta vini pregiati N° 01036
12 Orologio da uomo N° 00025
13 Orologio da donna N° 10907
14 5 lt. Olio Az. Agricola “Le Macchie” N° 03718
15 Trolley N° 04223
16 Ferro da stiro N° 05971
17 Cantina portabottiglie N° 02552
18 Lampada portatile con radio N° 13084
19 Zainetto scuola N° 02374
20 Ombrello di marca N° 12017
21 Cornice d’argento N° 02837
22 Album portafoto N° 00774
23 Maglia Roma Calcio N° 01710
24 Maglia Lazio Calcio N° 02481
25 Spremiagrumi elettrico Braun N° 01019
26 Gioco di società N° 00007
27 Asciugacapelli N° 04874
28 Radiosveglia N° 00310
29 Pallone Calcio Ufficiale Serie A N° 01588
30 Pantofole in pelle “Dr. Scholl” N° 00064

Per ritirare i premi o avere informazioni telefonare ai numeri:
3336584795 (Giovanna) 3337335732 (Agostino)
mauretto58
00sabato 28 febbraio 2009 08:09
ATTIVITA' SPORTIVE E.................... VARIE .







GIOVEDI' SONO STATO AL SAVIO CALCIO (la piu' grande societa'dilettantistica giovanile del lazio e pluridecorata con tanti scudetti italiani)ED HO PARLATO CON IL SIG. PURO PINO PER LA FESTA DEL 25 APRILE'09 (vedi mie e-mail precedentemente speditovi con specifica) .
PER INIZIO MARZO CI CHIAMERA' PER DEFINIRE IL TUTTO (mi serviranno persone che mi accompagneranno per parlare di ali di scorta) .
MI HA CHIESTO DI DARGLI LOCANDINE ,DEPLIAN,MATERIALE CARTACEO,BROSCIUR E QUANTO ALTRO PER DARLO ALLE SOCIETA' CHE PARTECIPERANNO , AI POLITICI , AL MONDO DELLO SPETTACOLO CHE INTERVERRA'................
IL TUTTO PER AVERE VISIBILITA'E INCASSO TUTTO DEVOLUTO ALLA NS ASSOCIAZIONE .
DATEMI OK E PERSONE CHE MI ACCOMPAGNERANNO (presidente o vice + tesoriere).


=======================================================

> PORTO A CONOSCENZA DEI PROSSIMI AVVENIMENTI SPORTIVI E NON................
>
> <POLITI ANTONIO ci ha invitato alla festa della primavera un sabato mattina aprile/maggio festa alla scuola Pablo Neruda (OTTAVIA)e i proventi ad ali di scorta .
>
> < Radio Roma ( radio sportiva ) ci da' la possibilita' di una intervista tramite il giornalista Simone Nastase , che scrive anche su sportlocale (settimanale di calcio sportivo laziale)il quale ci ha invitato anche di partecipare ad una intervista su questo giornale .
>
> OICLAC (cercalo su google) ci da' la possibilita' di avere tutti gli introidi della pubblicita' che sara' messa su questo sito .
>
> < Torneo Interforze tra squadre dell'arma italiana , saremo invitati alla premiazione con consegna fondi reperiti .Serve un personaggio famoso -ho gia' parlato con massimo fedele .
>
> < Oltre alla societa' tanas casalotti (via cardinal capranica-primavalle)abbiamo un altra bacheca di ali di scorta alla societa' urbetevere (via della pisana- vicino hotel pisana)
> dove sono esposte le nostre maglie,giornalino e notizie associazione .
>
> < Siamo stati invitati a vari tornei , con possibilita' di avere fondi .
>
> < Io e marco stiamo sempre in contatto con la nazionale attori per una eventuale partita benefica...........







mauretto58
00sabato 28 febbraio 2009 08:35
NO ALLA PEDOFILIA
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Re: NO ALLA PEDOFILIA
mauretto58, 27/02/2009 21.13:

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SABATO 28/02/2009 A RIGNANO FLAMINIO IL CORTEO PARTIRA' ALLE ORE 15:00 DAVANTI ALL'UFFICIO POSTALE DI RIGNANO E ARRIVERA' DAVANTI AL MUNICIPIO,NEI PROSSIMI GIORNI CI SARANNO COMUNICATI STAMPA E CONFERENZE,E' STATO SCELTO RIGNANO COME LUOGO SIMBOLO DELLA LOTTA ALLA PEDOFILIA E I BAMBINI DI RIGNANO COME SIMBOLO DI TUTTI I BAMBINI DEL MONDO,QUEI BAMBINI SONO TUTTI NOSTRI FIGLI E NOI COME GENITORI,FRATELLI,CUGINI,AMICI ABBIAMO L'OBBLIGO DI DIFENDERLI E DI VEGLIARE SU DI LORO,DOBBIAMO PRETENDERE PENE CERTE PER I PEDOFILI,PROCESSI BREVI E CONDANNE LUNGHE ,DOBBIAMO ESSERE NOI A PRETENDERE CHE I NOSTRI BAMBINI POSSANO VIVERE UNA VITA DI GIOCHI,SORRISI,SOGNI E SPERANZE FUTURE,CI SIAMO STANCATI DEI SILENZI,DELLE CAMPAGNE STAMPA CHE SEMBRANO QUASI VOLER CONDANNARE UNA SECONDA VOLTA I BAMBINI ANZICHE I PEDOFILI E CHI LI NASCONDE,UNA MANIFESTAZIONE SILENZIOSA E PACIFICA,IL SILENZIO A VOLTE E' MOLTO PIU' DURO DI MIGLIAIA DI PAROLE,CONVOCHEREMO LA STAMPA LE TV E TUTTI GLI ORGANI DI INFORMAZIONE AFFINCHE LA NOSTRA PROTESTA PACIFICA E CIVILE FACCIA CAPIRE A TUTTI CHE DA OGGI CON LA PEDOFILIA NON SI PUO' PU GIOCARE,GRIDIAMO TUTTI INSIEME IL NOSTRO SCHIFO ,DOBBIAMO ESSERE TANTI,CONTO SU DI VOI E SULLA VOSTRA SENSIBILITA',NON RIMANIAMO PIU' IN SILENZIO,NON GIRIAMOCI PIU' DALL'ALTRA PARTE,RIMANERE IN SILENZIO ANCHE QUESTA VOLTA VORREBBE DIRE QUASI LEGGITTIMARE I PEDOFILI,VENITE TUTTI,INVITATE I VOSTRI AMICI,PORTATE I VOSTRI BAMBINI E COMINCIAMO UNA LOTTA TUTTI INSIEME CONTRO UNO DEI CRIMINI PIU' ATROCI CHE ESISTONO!!!!GRAZIE A TUTTI VOI.


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mauretto58
00mercoledì 4 marzo 2009 16:26
SITUAZIONE PREMI LOTTERIA



Oggetto: LOTTERIA ALI di SCORTA: CONSEGNA PREMI






1^ PREMIO -AUTO 107 - VERSIONE BASE DA ASSOCIAZIONE -TASSE
E OPTIONAL A CURA VINCITORE- VINTA DA CONIUGI BRANDINU -PORTATI A
CONCESSIONARIA PEUGEOT (VEDERE FOTO ALLEGATE )-L'AUTO SARA' CONSEGNATA ,
IN RELAZIONE ALLE SCELTE DEL VINCITORE ,IL 16 MAGGIO PV.

2^ PREMIO
SETTIMANA BIANCA -VINCITORE ALVARO VARI - PRATICA SEGUITA E CONCLUSA DA
SANDRO FEDELE :
IL SOGGIORNO A FAVORE DI ALI DI SCORTA CONSISTE IN
SOGGIORNO GRATUITO PER DUE PERSONE IN TRATTAMENTO DI MEZZA PENSIONE
INCLUSO 6 GG DI SKIPASS, DA EFFETTUARE NELLA SETTIMANA DAL 15 AL 21
MARZO PV
TALE SOGGIORNO E' STATO MESSO A DISPOSIZIONE DA HOTEL
MARGUAREIS ,VIA ARTESINA 6 12083 -FRABOSA SOTTANA ( CN ) CON L'
ASSOCIAZIONE TURISTICA MONDOLE'


4 PREMIO- CONSEGNATO A MARCO CALVI

5 PREMIO -
DA CONSEGNARE

7 PREMIO-CONSEGNATO A ANTONELLA ( CAMPI
SPORTIVI TANAS)

8 PREMIO -
DA CONSEGNARE







mauretto58
00giovedì 5 marzo 2009 23:49
L'AMORE.......................

L'AMORE E' MAGNANIMO,
BENEVOLO E' L'AMORE ;
NON E' INVIDIOSO,
NON SI VANTA,
NON SI GONFIA D'ORGOGLIO,
NON MANCA DI RISPETTO,
NON CERCA IL PROPRIO INTERESSE,
NON SI ADIRA,
NON TIENE CONTO DEL MALE RICEVUTO .

L'AMORE NON GODE DELL'INGIUSTIZIA,
MA SI RALLEGRA DELLA VERITA' .

L'AMORE TUTTO SCUSA,
TUTTO CREDE,
TUTTO SPERA,
TUTTO SOPPORTA .

L'AMORE NON AVRA' MAI FINE......................
mauretto58
00sabato 14 marzo 2009 11:11
Attività



LO SPORT PER " ALI di SCORTA" - a cura di Mauro Cicchinelli



L’Associazione “ALI di SCORTA”si avvale dell’attività dei volontari impegnati su numerosi fronti, finalizzata a :

◊ reperire risorse, attraverso le iniziative organizzate dall'Associazione quali:

- la vendita di Stelle di Natale e Uova di Pasqua;

- l'organizzazione di concerti;

- lotterie e pesche di beneficenza;

- redazione e diffusione del giornale dell'Associazione "Oltre il Decimo Piano";

- campagne di sensibilizzazione sostenute da testimonial attraverso i mass-media;

- convegni e riunioni.

◊ a partecipare all'animazione svolta nelle ludoteche dei reparti;

◊ a contribuire alla gestione dell'Associazione, nonché allo sviluppo della stessa.



L’Associazione “ALI di SCORTA” grazie ai numerosi sostenitori ha:

- Assegnato alcune borse di Studio annuali a medici, ricercatori e psicologi per assicurare cure adeguate e un necessario e competente supporto psicologico ai genitori ed ai bambini.

- Allestito una piccola sala giochi all’interno del reparto di Neurochirurgia Infantile dove i bambini trascorrono in un ambiente adeguato, una parte del tempo delle lunghe degenze.

- Affittato un appartamento nelle vicinanze del Gemelli adibito a “Casa Accoglienza” che è stato messo a disposizione di tutti i genitori già dal primo Marzo 2000.

- Ha partecipato attraverso l'organizzazione del "cenone di Natale" e la distribuzione di doni alla celebrazione delle Festività di Natale e Capodanno con i genitori ed il personale medico e paramedico presenti in reparto dal 1999.

- Distribuito aiuti economici ad alcune famiglie in evidente stato di necessità.

- Assicurato la copertura finanziaria per la realizzazione di una ludoteca all'interno del reparto di Neurochirurgia Infantile che sarà dotata di tutte le attrezzature di ricreazione, di gioco, di studio guidato, di attività creative come la pittura con e su diversi materiali. La ludoteca sarà inoltre dotata di due computer collegati ad internet che consentiranno anche un collegamento video del bambino ricoverato con i parenti lontani, la scuola di appartenenza, altri ospedali e centri dotati dello stesso servizio.

- Arricchito con nuove rubriche e pubblicato a colori il giornalino “Oltre il Decimo Piano” che ha raggiunto la tiratura di ben 18.000 copie, che viene distribuito gratuitamente con cadenza periodica a tutti i soci, ed a vari reparti dell’Ospedale. Il giornalino è un importante veicolo di informazione a disposizione di tutti i medici, di tutte le famiglie e di tutti i bambini.






PER CONDIVIDERE QUESTI NOSTRI IMPEGNI E PER CONSENTIRCI DI AGGIUNGERNE ALTRI,
AIUTATECI COMPILANDO IL BOLLETTINO POSTALE.
TUTTE LE MALATTIE POSSONO ESSERE SCONFITTE SE PRIMA RIUSCIAMO A
SCONFIGGERE L’INDIFFERENZA.
C/C POSTALE N° 882001
Associazione “ALI di SCORTA”
Policlinico “A. Gemelli”
00168 ROMA



A Natale, tutto è possibile!!!
Di Sandro Fedele

Quando glielo abbiamo proposto pensavamo di doverli convincere, di dover tirar fuori frasi del tipo “in nome della nostra amicizia… è Natale… è un’opera buona, un bel gesto”, avevamo elaborato una bella tattica di persuasione, pronti ad aggirare probabili obiezioni e risolvere i problemi legati al tempo e alla disponibilità di due personaggi famosi come Luca Laurenti e come Annalisa Mandolini, invece, niente di niente, neanche mezza parola di troppo.
Solo quella semplice domanda: “Ci venite a fare Babbo Natale per i bambini nei reparti di Neurochirurgia Infantile e di Oncologia Pediatrica del Gemelli ? e la loro semplice risposta: “si”.
Troppo facile. Eravamo felici ma dentro, il dubbio che quel sì fosse la maniera più veloce per toglierci di torno, era sempre più forte; e invece a quel si è seguita solo una precisazione: “lo facciamo solo per i bambini, niente Televisione o giornali, promesso ?”
D’un colpo via tutti i dubbi: non solo Luca e Annalisa sarebbero venuti ma avevamo anche la certezza che sarebbe stato un incontro semplice, intenso, per portare qualche regalo sì, ma soprattutto un po’ di serenità, un po’ di gioia, amicizia, calore umano, abbracci e tanti sorrisi. Ecosì è stato: Grazie Luca e grazie Annalisa.

B.A.S.
UNA BANCA PER DARE E NON PER RICEVERE
una bella iniziativa che i nostri Soci ed amici potranno ripetere nella propria Parrocchia o nella Scuola dei propri figli
Come fare per rendere concreto l’invito di Gesù verso il prossimo? Come creare l’occasione di darsi da fare in prima persona per qualcuno, anche se hai 6, 7 oppure 8 anni? Con queste domande nella testa siamo venuti a conoscenza dell’esistenza di “ALI di SCORTA” e di tutte le persone che esistono dietro questa sigla e di tutte le persone a cui essa si rivolge. Un universo ignorato o quasi, a pochi passi dalle nostre case. Ecco allora l’occasione, ecco concretizzarsi davanti ai nostri occhi il “prossimo”. A questo punto non resta che coinvolgere tutti i bambini della parrocchia.
Abbiamo creato allora la “BAS Banca Ali di Scorta” pronta a raccogliere i nostri risparmi. Ma quali risparmi visto che i bambini fortunatamente ancora non devono lavorare? Facciamo lavorare anche loro! Ecco allora la Busta-paga per ogni bambino.
L’iniziativa della Busta-paga vuole aiutare i bambini ad assumersi personalmente l’onere di aiutare il prossimo, senza attingere ogni Domenica dal borsellino di papà e mamma. “Allora mamma, quanto mi dai se mi impegno ogni giorno ad apparecchiarti la tavola (o qualsiasi altro piccolo impegno, basta che sia quotidiano)? Stabilito il compenso, ogni giorno i bambini scrivono sulla Busta-paga il lavoro svolto e quanto hanno guadagnato. Alla domenica, chiudono la Busta con dentro il denaro e versano il tutto dentro lo sportello automatico della BAS, operante nella nostra chiesa durante la Messa delle 9,30. Confidiamo alla fine della Quaresima (cinque settimane di duro lavoro!) di aver raggiunto il nostro obiettivo.
Ci siamo poi preoccupati di rendere un po’ più personale questa iniziativa e abbiamo affiancato allo sportello della BAS una cassetta delle lettere: i bambini sono stati invitati a scrivere ai loro fratellini ospiti del reparto, inviando loro qualunque cosa possa contribuire a farci sentire tutti meno soli. Nel momento in cui scrivo siamo ancora all’inizio ma già si avverte una certa emozione, sia per la Busta-paga che per le letterine. Anche le scuole hanno aderito all’iniziativa.
Speriamo e preghiamo che si riesca a raggiungere l’obiettivo proposto (l’acquisto del macchinario SC 6002) ma soprattutto che si riesca a raggiungere il cuore dei nostri bambini perché crescendo, non dimentichino mai che siamo tutti il prossimo di qualcuno.
Parrocchia Nostra Signora di Guadalupe.

Musica per un sogno
(di Rachele Burkhard Lattari)
Nella splendida cornice della Chiesa di S. Ignazio di Lojola, a Roma, ha avuto luogo il 22 giugno scorso un concerto con musiche di Antonio Vivaldi e W. Amadeus Mozart, eseguito dal Coro e dall’Orchestra della Cappella Musicale di S. Maria in Via. La serata, organizzata dall’Associazione “Ali di Scorta”, era destinata alla raccolta di fondi per l’acquisto di un Neuronavigatore, da donare al Reparto di Neurochirurgia Infantile del Policlinico Gemelli: si tratta di una serie di attrezzature scientifiche, chirurgiche, diagnostiche e da un insieme di programmi di computer che permettono di ricostruire in tre dimensioni la struttura del cranio, dell’encefalo e dei vasi, basandosi sulla TAC e sulla RM.
Livia Azzariti, medico essa stessa oltre che conduttrice televisiva, ha introdotto la serata dando la parola al Prof. Concezio Di Rocco ed al Presidente dell’Associazione Sandro Massimo.
Il Coro e l’Orchestra diretti dal Maestro Stefano Sabene, hanno emozionato la platea con il “Gloria in Re maggiore RV 589”, con l’“Eine Kleine Nachtmusik K 525”, con l’“Ave Verum K 618” ed il “Laudate Dominum K 339”.
Le testimonianze di ospiti d’onore, come Simona Izzo e Riky Tognazzi, hanno preceduto la toccante performance di Paola Quattrini, che ha recitato un brano di Massimo Bontempelli.
Numerosissime le personalità presenti appartenenti al mondo diplomatico, istituzionale, politico, medico, che hanno a lungo applaudito gli artisti che hanno voluto mettere il loro talento al servizio di una iniziativa straordinaria che vede ancora una volta “Ali di Scorta” a fianco di coloro che soffrono.
A questi l’Associazione offre aiuto concreto ma, prima ancora, comprensione, condivisione della sofferenza, vicinanza, certa che solo se tutti noi faremo nostro il dolore degli altri – con un lavoro innanzi tutto d’amore – una forza nuova ed una luce nuova illumineranno i nostri atti e, attraverso il dolore delle famiglie che devono passare attraverso la prova durissima della sofferenza di un bambino sarà un po’ alleggerito.
E’ stata un’esperienza che ha allargato il nostro cuore.

Lazio
Campione nello sport e nella solidarietà
L’Associazione “ALI di SCORTA” ringrazia il Presidente Sig. Sergio Cragnotti, l’Amministratore delegato Dott.ssa Elisabetta Cragnotti e l'intera Società Sportiva Lazio S.p.A. per il gesto di altissima sensibilità dimostrato, offrendoci una percentuale sull’incasso della vendita dei biglietti delle partite di Coppa dei Campioni e di Coppa Italia per la stagione calcistica 2000/2001.
Ai calciatori, e a tutta la Società giunga la nostra riconoscenza e i nostri auguri unitamente a quelli dei piccoli malati per il successo chetutti loro meritano nelle varie competizioni che li vedrà impegnati.

Esempio di umanità e generosità
La Redazione di “Oltre il DECIMO PIANO” e l’Associazione “ALI di SCORTA” approfitta di questo spazio per portare all’attenzione dei nostri numerosi lettori il gesto di altissima umanità, generosità e di assoluto valore sociale che la Famiglia ROBUSTELLI ha fatto di recente, in occasione della perdita improvvisa del proprio figlio, decidendo in un momento di particolare sofferenza e dolore, di donare gli organi di GAETANO, permettendo ad altre persone di continuare a fare progetti di vita.
A questa Famiglia giunga tutta la nostra comprensione e un particolare ringraziamento per quanto hanno saputo fare in un momento particolarmente delicato.
Grazie a te Gaetano e a tutta la tua Famiglia.

GRAZIE


Mille volte grazie alla Società DEMOND Demolizioni Industriali di Mestre che in occasione del Natale 2001 e 2002, ha devoluto un generoso contributo all’Associazione
“ ALI di SCORTA”.
Grazie alla Sig.ra Paola Giorcelli, alla Sig.ra Mitra Afrashteh, ai Signori Francesco e Rosanna Leone che, con sentita partecipazione, sono al nostro fianco in ogni occasione.
Grazie al Roma Fans Club “MAGLIA GIALLOROSSA” e alla Presidente nostra amica Sig.ra Mariella Quintarelli che per fine anno 2001 ha organizzato una lotteria per “Ali di Scorta” mettendo in palio La maglietta di Damiano Tommasi, le scarpette di Gabriel Batistuta e i guanti di Francesco Antonioli.
I nomi dei vincitori dei preziosi trofei sono stati inseriti nel comunicato stadio del 6 Gennaio 2002 e letti durante la trasmissione “91° minuto” cheva in onda ogni lunedì dalle ore 20,15 alle ore 22,15 sull’emittente “Televita”.

Grazie alla “MICROSOFT” Centro Direzionale di S. Felice – Palazzo A – Via Rivoltana, 13 – 20090 Segrate (MI), che ha fatto una significativa donazione ad “Ali di Scorta”, consentendoci di intraprendere una ristrutturazione della sala giochi del reparto di Neurochirurgia Infantile del Policlinico Gemelli.
Grazie a:
“ MEDIASET – Canale 5” ed ai conduttori PAOLO BONOLIS e LUCA LAURENTI
“ RADIO RAI – Diversi da chi” e a Fontana Giovanni
“ T9 e al conduttore MICHELE PLASTINO
“ TELEVITA” e all’Editore F. LATTANZI
“ RADIO PARADISE”
“ Roberto De Angelis” conduttore di “91° Minuto” su TELEVITA e di Radio Paradise
“ RADIO DIMENSIONE SUONO”
“ RADIO RADIO”
per le preziose opportunità accordateci in concomitanza con eventi pubblicitari dell’Associazione e per gli spazi concessi nel corso delle varie trasmissioni che ci hanno consentito di raggiungere con i nostri messaggi un grande numero di ascoltatori.
Grazie a SIMONA IZZO e RIKY TOGNAZZI per l’amicizia e l’aiuto accordatoci in numerose occasioni come i concerti e la registrazione di alcuni spot pubblicitari.
Grazie a LIVIA AZZARITI, DANILA BONITO, PAOLA QUATTRINI GIULIANA LOJODICE e ANDY LUOTTO per la preziosa disponibilità dimostrata in occasione di alcuni concerti organizzati dall’Associazione.

Grazie al Maestro STEFANO SABENE e a tutti i suoi coristi e musicisti che inogni occasione hanno offerto la loro preziosa disponibilità, consentendocila realizzazione di eventi musicali straordinari apprezzati da un numeroso pubblico.



MATRIMONIO E SOLIDARIETA’
In un momento che tradizionalmente corrisponde alla felicità, a programmi di vita futura, a progetti pieni di aspettative e di immagini felici è poco consueto pensare a chi invece sta attraversando gli stessi momenti immerso in una realtà ben diversa e piena di incognite, di sofferenza, di scarse certezze su un possibile futuro, come i bambini di ALI di SCORTA e le loro famiglie.
Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli ancora una volta ci hanno stupito per la loro umanità e sensibilità, donandoci il ricavato dei diritti fotografici del matrimonio, che verranno utilizzati per coprire le spese necessarie al funzionamento della “Casa Accoglienza” per i prossimi sei mesi.
Auguri per una vita serena e piena di eventi meravigliosi agli amici Paolo e Sonia a nome dell’Associazione e di tutti i bambini che essa rappresenta.
GRAZIE!!!



La Parrocchia di Nostra Signora di Guadalupe per
“ ALI di SCORTA”
Un’intera comunità parrocchiale a sostegno delle iniziative della nostra Associazione. Succede nella parrocchia di Nostra Signora di Guadalupe dove il parroco Don Stefano appena saputo dell’apertura della “Casa Accoglienza” situata proprio nel territorio parrocchiale nei pressi del Gemelli, ha proposto di dedicare tutta la quaresima alla raccolta di fondi per “Ali di Scorta”.
Domenica 12 Marzo l’iniziativa è stata presentata durante la Messa dei ragazzi, proprio perché l’impegno per aiutare dei bambini meno fortunati e le loro famiglie partisse proprio dai più giovani e arrivasse poi a coinvolgere gli adulti. La presentazione di “Ali di Scorta”, dei suoi progetti, l’apertura della Casa Accoglienza e la proposta di dedicare l’intera Quaresima a tutto ciò è stata accolta da un lungo e scrosciante applauso e la raccolta di offerte è subito iniziata spontanea alla fine della Messa.
Ma quello che vedrà coinvolti i ragazzi della comunità parrocchiale è qualcosa di veramente unico e speciale: ad ogni bambino e bambina, ragazzo e ragazza è stata consegnata quella che Don Stefano ha definito “la busta paga settimanale”: Ognuno così, mettendosi a disposizione della propria famiglia per i servizi che quotidianamente si possono svolgere a casa, “pretenderà” dai genitori un compenso che metterà nella busta che verrà poi consegnata la domenica a Messa: un tot per sparecchiare, un altro per lavare i piatti, un altro ancora per mettere in ordine la propria camera ecc.
Ai ragazzi l’iniziativa piace perché si sentono utili e responsabilizzati, ai genitori piace perché otterranno con un piccolo contributo quello che di solito non ottengono e a noi di Ali di Scorta piace ancor di più perché così facendo non si raccolgono solo dei fondi ma si crea una sensibilità diffusa e operante nei confronti dell’Associazione e più in generale per chi ha bisogno del nostro aiuto. Grazie Don Stefano: i frutti dell’iniziativa sono già sotto i nostri occhi, tanti altri non tarderanno ad arrivare. Vi terremo informati.
Sandro Fedele

Il cuore grande di Fiuggi
Un’intera comunità scolastica e non solo a sostegno delle iniziative della nostra Associazione. Succede a Fiuggi con gli studenti, le maestre e le famiglie che hanno organizzato per Ali di Scorta la vendita di fiori nelle varie piazze della cittadina.
Nella foto si può vedere schierata la squadra di ragazzi che con incredibile abilità si avvicinavano a tutti i passanti spiegando il significato dell’iniziativa e costringendo tutti ad acquistare una piantina.
Questi nostri piccoli amici hanno anche confezionato una quantità di fiori di carta che pure sono stati venduti con enorme soddisfazione dei genitori e delle maestre della Scuola.
Il clima gioioso ed euforico di questa piccola iniziativa, non ha impedito a questi giovani amici di percepire l’importanza e la grandezza del loro gesto, avendo preso coscienza di realtà spesso sconosciute che hanno bisogno di comprensione ed aiuto.
Sono piccole iniziative come quella compiuta a Fiuggi che unite a tante altre potranno consentire l’impiego sempre maggiore di risorse, nella speranza di offrire a tutti i bambini con malattie, malformazioni e neoplasie cerebrali, un futuro con qualche speranza in più.
L’Associazione “Ali di Scorta” è profondamente riconoscente verso tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativaed in particolare verso i bambini, le maestre ed il nostro amico Piergiorgio.



Gli amici di Rieti
Un’intera città si è stretta vicino ad una famiglia di Rieti messa a dura prova da un avvenimento terribile che tra le altre cose li ha portati a conoscere il reparto di Neurochirurgia Infantile del Policlinico Gemelli.
Tutti gli amici di questa famiglia, hanno trasformato il critico avvenimento in numerosi gesti di solidarietà e di speranza realizzando un parco giochi nella città di Rieti e donando a diversi ospedali soldi e attrezzature per migliorare e rendere meno critica la permanenza dei bambini nei reparti pediatrici.
Ad “ALI di SCORTA” nel corso della commovente cerimonia di inaugurazione del parco gioghi ed alla presenza del Sindaco di Rieti e di tutte le autorità è stato consegnato un generoso assegno circolare che verrà utilizzato per la ludoteca in corso di realizzazione nel reparto di Neurochirurgia Infantile del Policlinico Gemelli.
Alla famiglia, alla città di Rieti ed al nostro amico Fabrizio inviamo i nostri più sentiti ringraziamenti e la nostra infinita riconoscenzaper il gesto di altissima sensibilità compiuto.


“ UNIVERSO MINORI”
percorsi per un nuovo umanesimo
Straordinarie le testimonianze della dott. Nicoletta Dentico di medici senza frontiere dall’Angola, della dott. Emma Fantozzi dall’Albania, della dott. Colette Kitoga dal Congo, racconti di miserie, di malattie, di guerra, di morte, rapporti di crudeltà e di sopraffazioni verso i minori. Le esperienze riferite dalla dott. Maria Pia Garavaglia presidente della Croce Rossa in vari paesi del mondo impongono riflessione e volontà di azione ad ognuno. Tutti gli interventi di altissimo valore professionale ed umano hanno evidenziato un filo comune che lega tutte le attività volte al rispetto dell’uomo, di qualsiasi uomo, dei suoi diritti fondamentali. Rinnovato l’impegno della Caritas, dell’Unicef, dell’Opam della Società S. Vincenzo, dell’Associazione Ali di Scorta, del Sermig Arsenale della pace di Torino, di tutte le Associazioni presenti che operano a favore dei deboli.
Si ringraziano, Il Sindaco, On. Veltroni, l’Assessore Raffaella Milano tutti i relatori e i partecipanti all’evento, per la loro affettuosa e significativa presenza. Si ringrazia il Prof. Tullio Visioli che ha guidato il coro dei bambini del Testaccio che ha dato un tono di allegria, di gioia,di tenerezza alla chiusura della manifestazione.



Seminario
“ UNIVERSO MINORI”
percorsi per un nuovo umanesimo
(insieme per costruire)
CONCLUSIONI
La situazione in cui siamo destinati a vivere esige un riordinamento della coscienza e delle metafore attorno alle quali si organizza la conoscenza. La tecnologia ha modificato l’ambiente delle percezioni umane, le coordinate della realtà nel cui ambito apprendiamo e ordiniamo i dati sensibili. L’esperienza non si presenta in forma lineare, in sequenza casuale ma in campi ed interazioni simultanee. Le relazioni umane sono diventate più diffuse, la ripercussione degli avvenimenti molto rapida: ogni conoscenza impegna quindi ogni uomo ad uno sguardo più ampio, ad una lettura comparata spogliata da pregiudizi e presunzioni, all’esercizio più esteso dell’amore. L’amore è una categoria morale, è la prima fonte produttiva di conoscenza. Stabilire il carattere del mondo futuro sarebbe del tutto arbitrario e fallace, non possono esserci indicazioni di percorso sicure per leggere e trasformare la realtà. Per una materia così vasta, così incerta, sono stati formulati nel corso del tempo progetti e definizioni. La verità assoluta non può essere raggiunta, non è un punto di vista. La distanza tra il problema ed una soluzione possibile può essere colmata con la vita di ognuno. La terra intera è cosparsa di ruderi di civiltà ed il residuo incombustibile è il dolore che nasce soprattutto dalla profanazione e dal sacrilegio che soltanto l’uomo, tra tutte le creature, può infliggere. Il dolore è l’ordito su cui è intessuta la trama della nostra civiltà. Tuttavia una corrente sotterranea, che passa inosservata a quanti sono catturati dalla banalità quotidiana, si muove con straordinaria potenza. Associazioni di varia identità, gruppi di individui anche con mezzi poveri si adoperano generosamente e con sacrificio per garantire i diritti negati. L’idea di un nuovo umanesimo si fa strada nel lento processo storico, culturale, sociale e vuole animare una rinnovata spiritualità fondata su valori condivisi. Il nuovo umanesimo nasce da un uomo umile ed audace che riconosce la propria fragilità, che valorizza la dignità propria e dell’altro e offre esempio di operosità utile e feconda, di amore incondizionato. Un uomo sa offrire la sua piena disponibilità, situandosi accanto a tutti gli altri, nella dimensione collettiva, che in rapporto fattivo con le altre coscienze prosegue nella conoscenza delle manifestazioni dell’umano. Un uomo che considera il futuro come tensione e sotto la guida delle virtù naturali ha un retto criterio delle cose che fa con intelligenza e l’opera delle mani e delle braccia. “sono un costruttore di città, ho arrestato la carovana lungo la strada” dice Saint Exupery “ero solo un seme nel vento; sotterro il seme così che gli alberi di cedro possano crescere ad onorare l’Altissimo”. E’ necessario anche definire le cause che perpetuano l’aggressività, la miseria e le ingiustizie; al nostro fianco vivono generazioni mute che attraversano la vita portando con sé un grido inespresso: i deboli, i socialmente impotenti. E’ istintivo il ricorso alle Beatitudini: ma l’uomo ha delle responsabilità e le deve assumere qui ed ora.
Il prevalere dei falsi bisogni deve essere rimosso nell’interesse di tutti coloro la cui miseria è il prezzo della ricchezza dell’uomo felice. Praticare quindi la rinuncia, esercitare la libertà in modo da rompere solidarietà fittizie, abitudini psicologiche e sociali poco corrette. Vivere la relazione tra il lavoro ed il riposo dello spirito e della cultura, animando un rinnovamento che tenga conto delle diverse civiltà in reciproca interazione. Pensare dunque la complessità, esistono tanti mondi e nessuno di questi può levarsi a simbolo di tutti gli altri. Tutelare la vita che nasce. Ciascuno nascendo crea il mondo perché ciascuno è un mondo da rispettare: onorare i piccoli, gli indifesi, i poveri, gli abbandonati. Esistono malattie spirituali nella civiltà che ci riguarda date dal logorio, dalla stanchezza; l’uomo è devitalizzato, anche sotto apparenze brillanti si celano la noia, l’impotenza, il nulla. Ed è un nulla che non nega niente e non si rivolta contro niente. L’uomo sano ha la responsabilità di concludere l’opera della creazione, organizzando le proprie finalità. L’universo è un ambiente dotato di senso in cui tutto mantiene la relazione: non è permesso sconvolgerne gli equilibri. Nella sua finitezza l’uomo è chiamato ad essere mediatore, tendendo ponti dialettici, dando un significato ad ogni accadimento per nuove forme di esistenza, in un processo che inglobi conservazione e progresso, stabilità e divenire, coordinati e integrantesi secondo le linee già tracciate da coloro che lo hanno preceduto. L’uomo può raggiungere verità oggettive solo attraverso l’incontro con le altre soggettività. “Sono un uomo e niente di ciò che è umano mi è estraneo”. L’uomo è l’unico essere che può elevarsi sopra se stesso, può dire no e disobbedire perché è capace di obbedire. La formazione dell’opinione della società di massa è nella quasi totalità un processo di corruzione. Il Papa denuncia la perdita della libertà di coscienza con l’uso cinico dei mezzi di comunicazione sociale. Il problema dell’educazione si impone. Intanto è buona norma non ritenersi mai definitivamente educati. Nessuno ha qualcosa da insegnare se non è disponibile al diverso da sé; anche l’oppositore è un educatore ed è occasione di esercizio di fecondo contrasto. E’ sempre in atto la tecnica della sfrontatezza per propagandare la menzogna; restituire valore alla verità è il progetto per eccellenza. La verità non come affermazione della propria soggettività, ma ricerca attraverso molteplici soggettività al fine di pervenire ad un incremento di verità. La verità ci rende liberi. Cultura è educazione alla libertà, all’indipendenza del pensiero anche se libertà è senza garanzie: l’uomo da millenni lascia tracce di affrancamento doloroso da ogni servitù. nella realtà presente esistono terribili schiavitù ai margini di una confortevole, levigata, democratica libertà. Cultura è lottare per la giustizia come virtù e religione. Siamo un filo essenziale nell’ordito del tempo, uomini carichi di debolezze e fragilità accomunati nella finitezza. Giustizia è portare avanti una forte idea di fratellanza, nel riconoscimento della sacralità di ogni uomo. Giustizia è praticare la collaborazione senza opposizioni e divisioni preconcette e confrontarsi sul modo di intendere il bene. Il presente è il tempo in cui la vita accade e siamo chiamati a riflettere ed agire. Fino a che le società moderne secerneranno miseria come prodotto del loro funzionamento, non può esservi riposo per l’uomo di coscienza. Nello spirito di conciliazione prodigarsi quindi per il bene comune. Leonardo Sciascia riferisce in una sua pagina che il più grande intrepido sentimento religioso è quello che nasce dalla distruzione dell’egoismo e aggiunge “l’egoismo delle razze, delle nazioni, delle chiese, delle classi, delle fazioni”. Rifarsi sempre ad un’etica universalmente riconosciuta è retto principio. C’è un’anima del tempo da comprendere in una verifica continua. L’esperienza spirituale deve essere un evento mondano e sociale nel rapporto vitale di tutte le religioni, delle diverse linee di pensiero. E’ solo a favore dei diseredati che ci è data la speranza. Muore l’individuo ma non il senso che ha voluto dare alla propria vita che resta ai compagni di umanità. Dove sussiste infine il problema della formazione, considerare la persona nella sua complessità indipendentemente dal suo manifestarsi. Una persona è molto più di quello che appare. O la propria coscienza è il luogo dove si ascolta l’altro, oppure è una coscienza che afferma se stessa: infinito è l’essere che si costituisce ed irripetibile. Aiutare chi è affidato alle nostre cure ad orientarsi sul modo di intendere il bene, sulla identificazione del valore. Incoraggiare l’immaginazione, la ricerca del significato delle cose attraverso la lettura attenta della realtà. Ogni educazione deve considerarsi fallita quando toglie originalità all'educato. Il cuore agisce nella sfera del piccolo, ogni incontro deve essere fonte di stupore, anche le cose hanno un’anima: educarsi ed educare a percepire l’ordine misterioso del creato. La nostra mente non è adeguata all’immenso, ma una parte di infinito ci è destinata anche in questa vita se riusciamo ad identificare ciò che non muta nello svolgersi del tempo, nelle metamorfosi naturali e storiche, nei rapporti umani. Contro ogni sofferenza coltivare una speranza ingenua, “la speranza bambina”. “Non avranno né fame né sete né li offenderà il sole e l’arsura, ogni lacrima dai loro occhi sarà asciugata”.
Nicoletta Oddo




mauretto58
00sabato 14 marzo 2009 11:13
Chi Siamo

L’Associazione “ALI di SCORTA” per la lotta ai tumori in età pediatrica, è un'Associazione nata dall'iniziativa di alcuni genitori di piccoli ricoverati nei reparti di Neurochirurgia Infantile ed Oncologia Pediatrica del Policlinico Universitario "Agostino Gemelli" di Roma diretti rispettivamente dal Prof. Concezio Di Rocco e dal Prof. Riccardo Riccardi. L'Associazione è stata fondata il 26 Novembre 1999 ed attualmente iscritta nel registro delle Organizzazioni non lucrative di Utilità Sociale (D1862 del 20-05-04).

Statuto

"Ali di Scorta" ha aderito alla Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncologia Pediatrica (www.fiagop.it) che rappresenta l'interlocutore unico a livello nazionale nei confronti delle strutture pubbliche e private; Il Presidente dell'Associazione, Sandro Massimo, è stato eletto membro del Consiglio Direttivo della FIAGOP.

Abbiamo ritenuto opportuno indicare qui di seguito la sintesi delle attività dei due reparti sopraindicati.

Divisione di Neurochirurgia Infantile Divisione di Oncologia Pediatrica



___________________________________________________



Oggi l’Associazione “ALI di SCORTA” conta:


10 Soci Fondatori:


Presidente: Silvia Riccardi

Vice Presidente: Franca Milotti


Tesoriere: Agostino Mazza


Consiglieri: Mauro Cicchinelli , Sandro Fedele, Antonio Fracassi, Maria Paola Martelli, Sandro Massimo, Papili Costanzo .


Collaboratori:
Tutto il personale medico e paramedico dei Reparti di Neurochirurgia Infantile e di Oncologia Pediatrica del Policlinico Universitario “A. Gemelli” di Roma.


185 Soci Onorari:
Tra i quali numerosi esponenti di riguardo del mondo dello Spettacolo, dello Sport, della Scuola e delle Amministrazioni Pubbliche.


Oltre 1.200 Soci Sostenitori:
Ed inoltre importanti collaborazioni con altre Associazioni, Comunità, Scuole, Parrocchie, Gruppi di lavoro, Società, Enti e Professionisti.













mauretto58
00sabato 14 marzo 2009 11:14
Obiettivi
L'intenzione dell'Associazione "ALI di SCORTA" è quella di rappresentare un punto di riferimento certo, per tutti i bambini malati, i genitori, i medici, il personale paramedico, l'ospedale e l'opinione pubblica



Obiettivi raggiunti

◊ Una prima Casa Accoglienza per i genitori dei bambini ricoverati nei reparti di Neurochirurgia Infantile ed Oncologia Pediatrica del Policlinico "A. Gemelli"di Roma;

◊ Assistenza totale della famiglia e del bambino attraverso un sostegno psicologico, economico e burocratico;

◊ Reparto di Neurochirurgia Infantile del Policlinico "A. Gemelli" completamente ristrutturato a misura di bambino;

◊ Finanziamento di progetti di ricerca;

◊ Borse di studio per medici, psicologi, ricercatori;

◊ Finanziamento di seminari nazionali e congressi internazionali.

Obiettivi futuri

◊ Una seconda Casa Accoglienza per le famiglie, in grado di soddisfare il crescente fabbisogno dei reparti di Neurochirurgia Infantile ed Oncologia Pediatrica del Policlinico "A. Gemelli"di Roma;

◊ Un pulmino di nove posti per soddisfare le esigenze di trasporto e organizzare gite per i bambini;

◊ Stage di aggiornamento, specializzazione e scambio per medici e ricercatori provenienti da altri centri di cura;

◊ Campagna informativa relativa al Centro di Neuroncologia del Policlinico Universitario "A. Gemelli" di Roma quale centro di riferimento di eccellenza internazionale, per le esigenze di diagnosi, intervento chirurgico, cure post-operatorie e riabilitazione nelle patologie oncologiche e del sistema nervoso centrale.









mauretto58
00sabato 14 marzo 2009 11:16
Come contattarci

Telefono 333 6584795
Telefono 333 7335732
Indirizzo postale: Associazione ALI DI SCORTA c\o Policlinico "Agostino Gemelli" di Roma Largo A. Gemelli 8 - 00168 ROMA
segreteria@alidiscorta.it -


mauretto58
00mercoledì 18 marzo 2009 17:48
SI INTENSIFICANO I RAPPORTI CON IL SAVIO CALCIO...................

C'E' STATO L'INCONTRO NEL VI° MUNICIPIO TRA LE AUTORITA', IL SAVIO CALCIO ED ALI DI SCORTA PER IL TORNEO DEL 25 APRILE 09 PER LA CATEGOTIA PICCOLI AMICI 2001...........................
mauretto58
00sabato 21 marzo 2009 07:47
ALI DI SCORTA-ONLUS
Chi Siamo

L’Associazione “ALI di SCORTA” per la lotta ai tumori in età pediatrica, è un'Associazione nata dall'iniziativa di alcuni genitori di piccoli ricoverati nei reparti di Neurochirurgia Infantile ed Oncologia Pediatrica del Policlinico Universitario "Agostino Gemelli" di Roma diretti rispettivamente dal Prof. Concezio Di Rocco e dal Prof. Riccardo Riccardi. L'Associazione è stata fondata il 26 Novembre 1999 ed attualmente iscritta nel registro delle Organizzazioni non lucrative di Utilità Sociale (D1862 del 20-05-04).

Statuto

"Ali di Scorta" ha aderito alla Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncologia Pediatrica (www.fiagop.it) che rappresenta l'interlocutore unico a livello nazionale nei confronti delle strutture pubbliche e private; Il Presidente dell'Associazione, Sandro Massimo, è stato eletto membro del Consiglio Direttivo della FIAGOP.

Abbiamo ritenuto opportuno indicare qui di seguito la sintesi delle attività dei due reparti sopraindicati.

Divisione di Neurochirurgia Infantile Divisione di Oncologia Pediatrica



___________________________________________________



Oggi l’Associazione “ALI di SCORTA” conta:


10 Soci Fondatori:


Presidente: Silvia Riccardi

Vice Presidente: Franca Milotti


Tesoriere: Agostino Mazza


Consiglieri: Mauro Cicchinelli , Sandro Fedele, Antonio Fracassi, Maria Paola Martelli, Sandro Massimo, Papili Costanzo .


Collaboratori:
Tutto il personale medico e paramedico dei Reparti di Neurochirurgia Infantile e di Oncologia Pediatrica del Policlinico Universitario “A. Gemelli” di Roma.


185 Soci Onorari:
Tra i quali numerosi esponenti di riguardo del mondo dello Spettacolo, dello Sport, della Scuola e delle Amministrazioni Pubbliche.


Oltre 1.200 Soci Sostenitori:
Ed inoltre importanti collaborazioni con altre Associazioni, Comunità, Scuole, Parrocchie, Gruppi di lavoro, Società, Enti e Professionisti.













mauretto58
00sabato 21 marzo 2009 07:50
DEVOLVI IL TUO 5 X MILLE AD ALI DI SCORTA
Partecipa
IL TUO 5 X MILLE A . . .

Anche quest’anno, grazie alla legge finanziaria 2007, puoi devolvere il 5 per mille delle imposte sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) a sostegno dell’attività sociale e di ricerca scientifica promossa da “Ali di Scorta”
Ali di Scorta è una ONLUS (Organizzazione non Lucrativa di Utilità Sociale) che è impegnata dal 1999 nella lotta contro le malformazioni ed i tumori cerebrali infantili presso i reparti di Oncologia Pediatrica e Neurochirurgia Infantile del Policlinico “A. Gemelli” di Roma.
Sostenerla oggi è ancora più facile, è sufficiente apporre la tua firma nel riquadro relativo alle ONLUS e no profit presente sul modello della tua dichiarazione dei redditi (CUD 2006 – 730/1 bis redditi 2005 – UNICO persone fisiche 2006) ed indicare nello spazio sottostante il codice fiscale dell’Associazione 96402000580


Questo contributo non comporta nessun costo ed è complementare, non alternativo all’opzione dell’8 per mille.

Sostieni la ricerca scientifica, sostieni la solidarietà,
devolvi il tuo 5‰ ad “Ali di Scorta”
TUTTE LE MALATTIE POSSONO ESSERE SCONFITTE SE PRIMA RIUSCIAMO A SCONFIGGERE L’INDIFFERENZA

MODULO PER LA RICHIESTA DI ADESIONE ALL'ASSOCIAZIONE



PER CONDIVIDERE QUESTI NOSTRI IMPEGNI E PER CONSENTIRCI DI AGGIUGGERNE ALTRI,
AIUTATECI COMPILANDO IL BOLLETTINO POSTALE.
TUTTE LE MALATTIE POSSONO ESSERE SCONFITTE SE PRIMA RIUSCIAMO A
SCONFIGGERE L’INDIFFERENZA.
C/C POSTALE N° 882001
Associazione “ALI di SCORTA”
Policlinico “A. Gemelli”
00168 ROMA
mauretto58
00sabato 28 marzo 2009 07:55
CONTRIBUTO X VIAGGIO A LOURDES

In passato ALI DI SCORTA ha contribuito a pagare la spesa per i viaggi in oggetto a persone malate in condizioni disagiate.....
la valutazione ,da sempre,viene fatta da Suor Giuseppina dell'ospedale Gemelli .


Tale valutazione ha portato oggi alla seguente situazione/richiesta :
due famiglie hanno bisogno di fare il viaggio...
...per ogni famiglia :
-il bambino oncologico sara' spesato da UNITALSI ;
-per un genitore la spesa di 475 euro viene richiesta ad ALI DI SCORTA ;
-il secondo genitore vedra' se partecipare....

Le famiglie si chiamano C.... e P....

L'onere a carico di ALI DI SCORTA sarebbe di 475x2=950 euro .

Si richiede in nostro parere per tale contributo da parte di Suor Giuseppina...
..in breve tempo per motivi organizzativi .



25.03.2009




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27.03.2009

Avendo avuto i pareri favorevoli del Consiglio Direttivo , l'associazione ALI DI SCORTA provvedera'al versamento del contributo ratificando questa decisione nel prossimo C.D.-

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mauretto58
00martedì 14 aprile 2009 20:25
ALI DI SCORTA IN AIUTO AI TERREMOTATI..............



Oggetto: I: autorizzazione Ricevuto il: 14/04/09 15:02






Il Parco auto dell'UCSC, dove è parcheggiato il pulmino di Ali di Scorta ha organizzato un servizio di navetta per il personale medico e infermieristico dall'UCSC alle zone colpite dal terremoto in Abruzzo.La navetta parte ogni giorno alle ore 6:00 e torna la sera.
Durante le festività pasquali ci hanno contattato telefonicamente per sapere se potevano contare sul nostro pulmino qualora si fosse guastato il loro mezzo, Agostino mi ha autorizzato a dare l'ok.
Un'ora fa mi hanno telefonato per comunicarmi che il loro mezzo è guasto e domani vorrebbero utilizzare il nostro pulmino per continuare il servizio di trasporto in attesa che venga riparato il loro .
Ok accordato e oggi stesso vado a consegnare le chiavi
Grazie, Giovanna.



----- Messaggio inoltrato -----
Da: Autoparco <autoparco@rm.unicatt.it>
A: segreteria@alidiscorta.it
Cc: giovanna ali di scorta <giovanna149@yahoo.it>; Zappalà <zappalapa@rm.unicatt.it>
Inviato: Martedì 14 aprile 2009, 13:30:51
Oggetto: Fw: autorizzazione



----- Original Message -----
From: Autoparco
To: segreteria@alidiscorta.it
Sent: Friday, April 10, 2009 1:47 PM
Subject: autorizzazione


Si richiede l'autorizzazione ad utilizzare, soltanto in caso di estrema necessità, il vs. Ducato per il servizio navetta Roma-Fontecchio per trasporto di personale infermieristico presso la casa di cura "S. Maria della Pace".

Grazie e cordiali saluti.

Sergio Serrecchia




mauretto58
00sabato 18 aprile 2009 12:28
RIPARTONO I LAVORI DELLA NUOVA CASA DI ALI DI SCORTA



Oggetto: NUOVA CASA ALI DI SCORTA Ricevuto il: 08/04/09 21:43






SI INFORMA CHE:
-- IL MINISTRO MATTEOLI HA FIRMATO IL DECRETO PER
L'INCREMENTO DI 156.366,48 EURO
--LA PUBBLICAZIONE SULLA GU E' PROSSIMA,
PUR IN ASSENZA DI CIO'
--L'ARCH.LUCIA PULCINI MI HA CHIAMATO ,OGGI,PER
COMUNICARMI L'AVVENUTO AVVIO DEI LAVORI
--HO INFORMATO SILVIA
--HO
INFORMATO L'ARCH. DI CARLO
--SUBITO DOPO PASQUA CONCORDEREMO RIUNIONE
PER LA DEFINIZIONE DI ASPETTI OPERATIVI DI RILIEVO










mauretto58
00sabato 18 aprile 2009 12:49
VICINI AD ALI DI SCORTA....................

Come avete letto nella pagina precedente sono riiniziatii lavori per la casa di ALI DI SCORTA , che dovra'dare alloggio gratuito alle famiglie in difficolta'.
Lo stanziamento dei soldi e' riferito alle facciate,tetto,solai,giardini,etc. e tutto cio'che quanto riguarda le opere esterne .
Invece le opere interne alla casa (circa 15 mini appartamenti,nuovo ufficio,etc.)sara' a totale spesa di ALI DI SCORTA-ONLUS , per cui e' chiaro che l'impegno sara'di una certa entita'.
Ma anche questa scommessa sara'fattibile e vincente anche e sopratutto alla vs generosita' che in questi anni ci ha sempre accompagnato ed aiutato .
Ringraziandovi anticipatamente , l'associazione "ALI DI SCORTA" vi rappresenta la propria gratitudine , unitamente a quella piu' silenziosa dei piccoli malati,che ancora oggi vedono seriamente compromessa la loro aspettativa di vita .

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C/C POSTALE n°882001
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C/C BANCARIO presso BARCLAY BANK - IBAN IT55 B 03051 03236 000030120019
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5 x 1000 : c.f. 96402000580
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