CONSIGLIO DIRETTIVO ALI DI SCORTA

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mauretto58
00giovedì 7 febbraio 2013 00:30
mauretto58
00giovedì 7 febbraio 2013 00:43
BAMBINO RICEVE MIRACOLO A MEDJUGORJE
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Alcune settimane fa, Joshua, un bambino di 33 mesi dopo tante cure e di chemio presso l’oncologico pediatrico di San Giovanni Rotondo, ha fatto ritorno a casa sua a Putignano. I medici gli avevano dato poche speranze di vita forse questione di mesi, i genitori erano in preda a una disperazione nera. Amici e parenti, per il ritorno a casa del piccolo bambino, però per sdrammatizzare gli eventi, hanno organizzato una festa di “benvenuto”.

Un lungo striscione era sospeso sotto casa nel quartiere di San Filippo Neri e una piccola festa con i compagni della scuola materna è stata organizzata presso il Conservatorio S. Maria degli Angeli a cura della dott.ssa Paola Troilo e della maestra Marianna, dove il piccolo ha frequentato la sezione Primavera. Una festa “triste”, sembrava l’ultimo addio a questo sfortunato bambino. I giorni sono passati e la vita quotidiana ha ripreso il suo cammino.

La scorsa settimana il telegiornale di RAI 3, ha dato la notizia che un bambino di Putignano aveva ricevuto una Grazia di guarigione dopo un pellegrinaggio a Medjugorje. “Il bambino che a seguito del tumore non poteva camminare, giunto nel paesino della Bosnia, appena sceso dal pullman ha iniziato a correre con grande meraviglia dei genitori. - racconta il cronista - In seguito sono state eseguiti degli esami clinici che hanno evidenziato una riduzione della massa tumorale da 7,5 cm e 3 cm e la cicatrizzazione delle metastasi alle ossa.” Un caso unico che ha fatto gridare al miracolo. Il bambino che ha ricevuto la “Grazia” dalla Madonna è Joshua De Nicolò, figlio di Manuel (famoso attore della sit com “Family very strong”) e della putignanese Elisabetta de Venere.

La notizia giornalistica ha creato stupore e meraviglia tra tutti i cittadini che erano a conoscenza della “via crucis” di questo piccolo figlio di Dio, anche perché Manuel e Betta non sono dei cattolici praticanti, ma dei “Cristiani fai da te” che fino a ieri hanno seguito per tradizione la fede cristiana.

La famiglia De Nicolò nel suo viaggio a Medjugorje ha conosciuto il famoso giornalista Paolo Brosio ed ha incontrato la veggente Mirjana. Paolo Brosio ha voluto inserire un capitolo sulla storia di Joshua nel suo libro “A un passo dal Baratro” che sarà in vendita nelle edicole il prossimo 17 novembre e che gli introiti saranno devoluti a favore di un orfanotrofio e una casa per anziani del posto.

Paolo Brosio, per testimoniare la sua esperienza di vita, è già stato il 25 ottobre a un raduno di fedeli ad Andria (12 mila presenze). Brosio, è disposto anche a venire a Putignano ospite della famiglia de Nicolò per presentare il suo libro e essere testimone di fede. Per realizzare questo evento si chiederà la collaborazione organizzativa della clinica Giovanni Paolo II di S. P. Piturno che dispone di una ampia sala congressi, del sindaco de Miccolis e dell’associazione Polis dell’avv.ssa Elisabetta Console.

Ma come mai questa famiglia è andata in pellegrinaggio a Medjugorje, santuario mariano poco conosciuto ai “cristiani sbadati”?

“Dopo tante disavventure mediche e preso dalla disperazione avevo pensato di portare Joshua a Lourdes – racconta Manuel al Giornale di Putignano -. L’unico santuario Mariano che conoscevo. Ma un giorno mentre ero a San Giovanni Rotondo, mi recai nella cripta di Padre Pio e in un momento di disperazione gli chiesi a muso duro: “Perché proprio a mio figlio? Dammi un segno per tornare a sperare”.

Dopo l’incontro con Padre Pio tornai all’ospedale e mentre camminavo per il corridoio del reparto si accese un totem di un computer dove mi apparve il viso della Madonna. E’ stato un flash che mi ha turbato. Quando sono entrato in camera ho trovato mia moglie che mi ha raccontato che Joshua non voleva dormire e che grazie a delle canzoni mariane aveva trovato serenità e calma. Ci informammo sulle musiche che avevano fatto riaddormentare nostro figlio.

Erano canzoni dedicate alla Madonna di Medjugurie. Non sapevamo neanche dell’esistenza di un paese chiamato Medjugorie. Ma la Madonna ci chiamava e ci ha dato un altro segno. Tra le riviste sparse nella sala d’attesa dell’ospedale c’era uno speciale di “Oggi” in cui parlava della Madonna che era apparsa a 6 veggenti bosniaci nel 1981 e dei suoi miracoli di guarigione. Dopo aver letto questo articolo abbiamo deciso di partire immediatamente. I medici ci sconsigliavo questo viaggio perché Joshua aveva le piastrine sanguigne molto basse (5.000), ma noi eravamo fortemente decisi. Il giorno che siamo partiti misteriosamente le piastrine di nostro figlio sono arrivate a 160.000.”

Ad ascoltare il racconto di Manuel, mi rendo conto che la Madonna di Medjugorje aveva già fatto un altro grande miracolo. Aveva ridato la speranza e la gioia di non essere più soli nella disgrazia a questi due genitori .

LA MADONNA PARLA CON MANUEL - Manuel, con fervore cristiano racconta il suo incontro con la Madre di Dio: “Mi viene spesso a trovare e gli parlo. Sono stato pure perseguitato dal demonio. Ma io ho resistito. Pensavo di avere delle allucinazioni ed ho chiesto alla Madonna di farmi vedere un Santo per provare che Lei non era una mia allucinazione. La Madonna mi ha mandato in visione San Michele Arcangelo. Alcuni giorni dopo questa apparizione sono stato chiamato ad uno spettacolo di beneficenza a Foggia. Il sindaco della città nel ringraziarmi della partecipazione gratuita mi ha donato una statua di San Michele. In quel momento ho pensato: Allora è vero!!! La Madonna mi parla e mi consiglia.”

Questi racconti di fede e conversione spesso lasciano increduli anche i fedeli praticanti e a volte si rischia di cadere in eccessi di fanatismo religioso. Manuel non è l’unico che crede di vedere la Madonna o i Santi. Ci sono fedeli che hanno queste stesse visioni, ma per paura di essere presi per pazzi o visionari, tacciono.

Non hai paura che ti prendono per un pazzo con queste storie delle visioni della Madonna?
“No!!! Ne parlo pubblicamente perché la Madonna mi ha chiesto di dare testimonianza delle Grazie che mi ha donato. Anche Paolo Brosio e Mirjana mi hanno consigliato di seguire gli insegnamenti della Madonna e di rendere pubblica testimonianza. Anche Paolo Brosio all’inizio temeva di essere preso per un fanatico o per un pazzo. Ma la fiducia nella Madre di Dio è immensa e perciò ha scritto un libro “A un passo dal baratro” per aiutare chi si trova nel dolore e si sente solo.”

Hai visto il diavolo, cosa è successo?
“E’ accaduto dopo che mi sono arrabbiato con padre Pio a San Giovanni Rotondo. La sera quando sono andato a letto, mentre stavo per addormentarmi ho sentito un peso sul mio letto. Mi sono voltato è ho visto un saio con il cappuccio che saltava. Terrorizzato ho guardato quel saio e ho notato che all’interno non c’era nessuno. All’improvviso mi è saltato addosso e mi ha fatto “nuovo, nuovo”. Non ho mai avuto paura in vita mia, ma quella sera me la sono fatta addosso. Il giorno dopo sono andato da un frate francescano della chiesa per raccontare il fatto e lui mi ha detto che era il diavolo che mi perseguitava perché non voleva che mi convertirsi e chi mi avvicinassi a Gesù e alla Madonna. Mi stava perdendo. Per protezione contro il demonio mi ha regalato un rosario con cui recito le Ave Maria.”

Hai una grande devozione per San Padre Pio?
“Si, perché io e Betta abbiamo sempre pensato che Joshua parlasse con Padre Pio da quando aveva 8 mesi. Un giorno è successo che con lo sguardo perso nel vuoto parlava come se avesse un interlocutore. Gli chiedemmo con chi parli? E lui sorridente disse “Pa Pio” indicando un quadro che era appeso nella nostra casa. Quando abbiamo scoperto che il bambino aveva un tumore è stato il giorno 23, giorno in cui è morto Padre Pio. E’ stato un segno. Quando siamo andati a Medjugorje, io povero cristiano poco esperto di cose della Chiesa, avevo paura che San Padre Pio fosse geloso di questo pellegrinaggio. I frati, invece, mi dissero, che Padre Pio voleva che noi ci rivolgessimo alla Madre di Dio e di Gesù. San Padre Pio non fa miracoli, intercede per noi presso Nostro Signore. A Medjugorje abbiamo incontrato la veggente Mirjana a cui la Madonna ha chiesto di pregare principalmente per i non credenti e per chi frequenta la Chiesa per tradizione e non per fede. Lei ci ha detto che non siamo soli e di testimoniare sempre la nostra esperienza per aiutare il prossimo che ha perso la speranza.”

Un uomo misterioso e una donna sconosciuta consigliano l’operazione a Firenze
“Il 17 novembre Joshua, si recherà a Firenze per sottoporsi a un difficile intervento chirurgico per togliere il “neuroblastoma mediastinico tra il cuore e i polmoni, con infiltrazione midollare e metastasi scheletriche”. Una operazione difficilissima che i medici di San Giovanni Rotondo o di Milano non hanno voluto effettuare. Anche questo evento, racconta Manuel, è nato da un segno ricevuto dalla Madonna, infatti: “Avevo perso la speranza di poter operare mio figlio, ma un giorno mi sono recato a Canosa. Ho avuto problemi ad una gomma dell’auto e sono andato da un gommista. Mentre ero in attesa della riparazione si è avvicinato un uomo che non avevo mai visto prima in vita mia e mi ha detto: “Come sta Joshua?”.

Gli ho spiegato che non trovavo dei medici disposti ad operarlo. L’uomo mi ha detto di seguirlo e mi ha presentato una signora a cui ha raccontato la mia storia. La donna, che aveva vissuto una storia simile con suo fratello di 17 anni, ci ha consigliato di rivolgerci all’ospedale di Firenze. E mi ha ringraziato per avergli dato la possibilità di sciogliere il voto che aveva fatto alla Madonna di aiutare altre persone che si trovano nelle sue stesse difficoltà”. Manuel e Betta sono fiduciosi che tutto andrà bene perché la Madonna li protegge… “Il buon Dio sa di cosa abbiamo bisogno e sa ascoltare”. Speriamo che questa storia abbia un lieto fine. Di certo, per Manuel e Betta la gioia di questi eventi “sopranaturali” ha scacciato il dolore per la malattia del figlio.

Manuel, che per professione fa l’attore comico, si è tolta la maschera di Pulcinella e dal suo viso è uscita una lacrima di gioia e di dolore. Una storia che ci ha commosso profondamente e di cui abbiamo solo tracciato qualche spigolatura, ma che ci lascia molto turbati … Ognuno di noi ha La sua “croce” e spesso si sente solo e abbandonato. Poi accade qualcosa che non ti aspetti e torna la gioia nella vita grazie alla Misericordia di Dio. E anche i non credenti si fermano un momento a meditare su questi fatti misteriosi!

Il Giornale di Putignano
mauretto58
00giovedì 7 febbraio 2013 00:48
mauretto58
00giovedì 7 febbraio 2013 11:59
mauretto58
00venerdì 8 febbraio 2013 22:05
RACCONTO
‎"Un ragazzo di sedici anni chiede a suo padre:

-Papà, cosa mi regalerai per il mio diciottesimo compleanno?
Suo padre risponde:
-Figlio mio, c'è ancora tanto tempo.

Passa un anno e il ragazzo ha diciassette anni.
Un giorno sviene e suo padre lo porta all'ospedale.
I dottori dicono:
-Signore, suo figlio ha un grave problema al cuore.
Il ragazzo, sulla barella, chiede al padre:

-Ti hanno detto che sto per morire?
Il padre inizia a piangere.

Finalmente il ragazzo viene dimesso, il giorno del suo diciottesimo compleanno.
Torna a casa e sul letto trova una lettera che gli ha lasciato suo padre.
La lettera dice:
'Figlio mio, se stai leggendo questo è perchè tutto è andato bene. Ricordi il giorno in cui mi chiedesti cosa ti avrei regalato per il tuo compleanno?
Ti ho donato il mio CUORE.
Buon compleanno figlio'."
mauretto58
00martedì 12 febbraio 2013 11:38
mauretto58
00martedì 12 febbraio 2013 11:39
mauretto58
00martedì 12 febbraio 2013 11:39
mauretto58
00martedì 12 febbraio 2013 11:41
UNA VOLTA TANTO VORREI USCIRE DALLE COSE BRUTTE O BELLE DI QUESTE STORIE , NOTIZIE , DOCUMENTI , ETC , ETC. .....
VORREI PER UN ATTIMO RALLEGRARE ED ASCOLTARE UNA CANZONE IN CUI " VIENI CON ME --- STAI CON ME " DEVE ESSERE UNA PAROLA MAGICA TRA I COMPONENTI DEL C.D. ,VOLONTARI , AMICI,BAMBINI E GENITORI DI ALI DI SCORTA, PER RESTARE UNITI , VICINI E PER UNA CAUSA CHE DEVE ESSERE INDELEBILE NELL'ANIMA DELLE PERSONE...............
CON INFINITO AFFETTO ,
Mauro

www.youtube.com/watch?v=Xu3X-Vu4PrY
mauretto58
00martedì 12 febbraio 2013 11:49
mauretto58
00martedì 12 febbraio 2013 12:01
mauretto58
00giovedì 14 febbraio 2013 10:56
mauretto58
00giovedì 14 febbraio 2013 10:57
mauretto58
00sabato 16 febbraio 2013 11:58
Re:
mauretto58, 14/02/2013 10:57:





Quando i ricchi si fanno la guerra,
sono i poveri a morire.
mauretto58
00lunedì 18 febbraio 2013 10:18
GIORNATA MONDIALE CONTRO IL CANCRO INFANTILE
Si e' svolta la giornata mondiale contro il cancro infantile :

www.gosalute.it/oncologia-pediatrica-del-policlinico-a-gemelli-partecipa-all-xi-giornata-mondiale-contro-il-cancro-infantile-promossa-da-fiago...
mauretto58
00lunedì 18 febbraio 2013 10:30
mauretto58
00lunedì 18 febbraio 2013 10:51
mauretto58
00martedì 19 febbraio 2013 20:03
ALI DI SCORTA - ONLUS
SEMPRE IN PRIMA LINEA

www.fiagop.it/index.php?option=com_content&task=view&id=46&I...
mauretto58
00giovedì 28 febbraio 2013 23:12
RACCONTO
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Un Ragazzo di 16 anni era partito all'estero per fare una vacanza studio. Quando tornò, sua madre lo stava aspettando all'aeroporto e quando lo vide, lo abbracciò forte forte perchè gli era mancato. Per questo il ragazzo si arrabbiò dicendo che non era più un bambino e che lo faceva vergognare di fronte agli amici. Dicendo queste cose aveva lasciato una ferita nel cuore della madre che aveva pensato che suo figlio non ci teneva più a lei. Dopo 6 anni il ragazzo doveva partire di nuovo all'estero, ed anche se aveva 21 anni, la madre lo accompagnò per salutarlo, ma questa volta non lo abbracciò più ma si girò e con le lacrime agli occhi gli disse : Addio figliolo, abbi cura di te!!
Quando il ragazzo tornò,sua madre stranamente non lo stava aspettando più. Una volta arrivato a casa il ragazzo trovò una mazzo di fiori con vicino una lettera da sua madre...la curiosità lo spinse a leggere la lettera, e dopo aver finito di leggerla è caduto in ginocchio piangendo. Dentro alla lettera c'era scritto: " Figlio mio 6 anni fa quando eri tornato a casa avevo lacrime di felicità agli occhi e ti ho abbracciato forte, mentre tu stai leggendo queste parole io sto già in un cimitero perchè sono morta di cancro...quando­ te ne sei andato l'ultima volta non ti ho abbracciato ma mi sono girata per non farti vergognare davanti agli altri, però ho pianto moltissimo perchè sapevo che era l'ultima volta che ti vedevo..Ti amo tanto e ti proteggerò da quassù!!
Con amore... MAMMA...
mauretto58
00giovedì 28 marzo 2013 09:22
mauretto58
00giovedì 28 marzo 2013 09:24
mauretto58
00venerdì 29 marzo 2013 03:01
mauretto58
00sabato 6 aprile 2013 10:34
AIUTACI AD AIUTARLI.................
Un altro anno si è chiuso. Un altro anno folto di storie di coraggio, speranza, dolore e solidarietà. Sono le storie di Ali di Scorta, di questa nostra Associazione per l’assistenza alle famiglie dei bambini e dei giovani adulti affetti da patologie tumorali. Anche quest’anno, troverete nel nostro giornale le testimonianze dei familiari e gli esiti di sempre più avanzate ricerche scientifiche nel campo della neurochirurgia e dell’oncoematologia pediatrica, troverete i disegni dei bambini e le tante storie di straordinaria, attiva solidarietà. Troverete anche il resoconto delle nostre ultime iniziative, dei risultati dell’incessante attività di tutti coloro che ci sostengono, con l’impegno personale, con la mobilitazione degli animi, con i contributi finanziari. E anche il resoconto degli ostacoli e delle difficoltà: occorre l’aiuto di tutti, soci, amici e sostenitori, per portare finalmente a termine la ristrutturazione di una vecchia casa colonica che costituirà la nuova Casa di accoglienza, a Roma, per le famiglie assistite da Ali di Scorta. I finanziamenti del Comune non bastano a concludere i lavori in corso e le attuali tre camere che l’Associazione può mettere a disposizione delle famiglie non sono sufficienti. Il nostro Paese ha fatto fronte alla crisi economica mondiale con molta forza di volontà, ma il contraccolpo sulle disponibilità finanziarie degli enti pubblici è stato certamente forte: chi può, pensi allora che anche un piccolo contributo diventa, assieme a tutti gli altri, un formidabile motore per accelerare la conclusione dei lavori per la Casa, così necessaria per coloro che giungono a Roma per far tornare la serenità nella loro famiglia. L’augurio per tutti, le famiglie, i sostenitori, i soci, gli amici e i lettori, è quello di un 2011 di buone notizie, pieno di solidarietà, pieno d’amore.
mauretto58
00sabato 6 aprile 2013 10:35
AIUTACI AD AIUTARLI...................
L’attività cardine di Ali di Scorta è il sostegno alle famiglie dei bambini e dei giovani adulti ricoverati nei reparti di oncologia pediatrica e di neurochirurgia infantile del Policlinico Gemelli di Roma (e alcuni anche presso il Bambin Gesù) attraverso l’ospitalità ed un sostegno a livello economico oltre che psicologico. Di solito, sono due o tre i nuclei famigliari che vengono ospitati contemporaneamente nell’appartamento messo a disposizione per loro per un periodo medio di 5-7 giorni; complessivamente viene registrata la presenza di circa 100 nuclei famigliari all’anno. Ali di Scorta offre di fatto un aiuto continuativo, dato che spesso lo stesso nucleo famigliare ritorna dopo un certo tempo per proseguire le cure del bambino. La maggior parte delle famiglie provengono dal Mezzogiorno (nell’ultimo periodo, in ordine decrescente, dalla Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Campania), una parte minore proviene dal resto dell’Italia, mentre la parte restante proviene dal Nord Africa e dall’Est Europeo e comporta un maggiore impegno a causa dei problemi burocratico-amministrativi. Alle famiglie viene offerto, anche un sostegno economico, su indicazione del personale sanitario e su valutazione dell’Associazione, sia come rimborso spese, sia come donazione di oggetti indispensabili. Si può peraltro ricordare che l’Associazione porta avanti anche altre iniziative di sostegno economico, come quella che riguarda le donazioni ai reparti del Policlinico di mobili e attrezzature. Stanno intanto andando avanti le procedure amministrative ed i lavori per il completamento della nuova, grande casa assegnata dal Comune di Roma all’Associazione, che consentirà di ospitare contemporaneamente ben undici nuclei famigliari in alloggi completamente autonomi. Il completamento della ristrutturazione dell’edificio richiede tuttavia il contributo non solo degli enti pubblici o privati interessati, ma anche quello di tutti coloro che intendono sostenere le finalità assistenziali di Ali di Scorta.
mauretto58
00sabato 6 aprile 2013 10:36
AIUTACI AD AIUTARLI............................
DEVOLVI IL TUO 5X1000
SENZA SPESE................A COSTO ZERO .
mauretto58
00domenica 7 aprile 2013 09:18
DESTINACI IL TUO 5 X 1000
Caro amico,



anche nel 2013 puoi destinare il 5x1000 dell’IRPEF a sostegno di organizzazioni non profit. Questa scelta non comporta una spesa per te essendo una quota d'imposta a cui lo Stato rinuncia.



Per aiutarci ad aumentare la disponibilità di mini appartamenti per le famiglie dei bambini ricoverati presso il Reparto di Oncologia Pediatrica Infantile del Policlinico “A. Gemelli” di Roma e rafforzare le nostre azioni nel campo della lotta ai tumori in età infantile. Ti chiediamo di aiutarci anche quest’anno e ricordarti di devolvere il tuo 5x1000 a Ali di Scorta . I fondi che raccoglieremo da questa iniziativa verranno impiegati per ristrutturare una grande casa nei pressi di Via Aurelia che potrà ospitare dieci famiglie.



Aiutarci è davvero semplice:



1.compila il modulo 730, il CUD, il Modello Unico oppure l’Unico mini persone fisiche;

2.firma nel riquadro "Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale..."



e non dimenticare



il codice fiscale di Ali di Scorta : 96402000580



Basta poco per aiutarci a promuovere il 5X1000 Ali di Scorta !

A te non costa nulla, per noi ha un grandissimo valore!



Aiutaci a diffondere la nostra campagna nella tua famiglia, nella tua cerchia di amici

e nella tua azienda
Grazie
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