CONTROINFORMAZIONE

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misterc22
00mercoledì 19 gennaio 2011 23:20
Re: Re:
FAUSTO(1), 19/01/2011 23.15:




Ma mo per corpa nostra nu te vedi nemmeno er derby.Dai supera gli sfottò e siediti davanti la tv a vedè come se gioca non bene e se riesce a vincere.

Certo quando hai giocatori di superiorità acclarata-da una parte e dall'altra-e li fai scendere in campo le situazioni possono cambiare come del resto cambiano.




fausti, se un minestraro scarso gioca contro un minestraro bravo, nun c'è possibilità.....pe' quanto riguarda gli spettatori vomitano entrambi ma almeno, alla fine, uno gioisce
PER MISTER (E LAZIALOTTI)
00sabato 22 gennaio 2011 02:19
BUON ASCOLTO !
www.youtube.com/watch?v=5QrM8uzUEmI
AHAHAHAAHAHAHAHAH
misterc22
00sabato 22 gennaio 2011 21:36
Roma-Cagliari, conti ammonito dopo 5' per proteste dopodichè borriello manda a fanculo l'arbitro con tutta la famiglia ma gava non se ne accorge, del rigore nemmeno parlo.....ormai non sono più constatazioni è uno scandalo evidente
er-pomata
00sabato 22 gennaio 2011 21:42
Re:
misterc22, 22/01/2011 21.36:

Roma-Cagliari, conti ammonito dopo 5' per proteste dopodichè borriello manda a fanculo l'arbitro con tutta la famiglia ma gava non se ne accorge, del rigore nemmeno parlo.....ormai non sono più constatazioni è uno scandalo evidente




aahahahahahahahahhahaah!!!!!....ma che semo come l'Inter o la Juve de ieri o del Milan??????.....oppure sanno chi se compra la Roma e già c'hanno paura??????......ma falla finita!!!!!!ahahahahaahahh!!!!
fausto1969
00sabato 22 gennaio 2011 21:51
Re: BUON ASCOLTO !
PER MISTER (E LAZIALOTTI), 22/01/2011 2.19:


AHAHAHAAHAHAHAHAH




Simpatica 'sta canzone....
certo però tutti 'sti rigori a favore non sono certo un danno per la Roma....
misterc22
00lunedì 24 gennaio 2011 18:44
Siamo arrivati alla vendita porta a porta ahahahahahah
Roma, Unicredit-Rothschild
in missione negli Usa
© Bartoletti



L'incontro servirà a sondare il terreno con il gruppo americano e capire se ci sono le condizioni per vendere la società

MILANO, 24 gennaio - È atteso per domani un incontro al vertice tra UniCredit, l'advisor Rothschild e i compratori statunitensi dell'As Roma. Secondo quanto riferito da più fonti, il responsabile corporate della banca di Piazza Cordusio, Piergiorgio Peluso, sarebbe già in viaggio per New York e non è da escludere che lo raggiunga anche il vice direttore generale di UniCredit, Paolo Fiorentino.

L'INCONTRO - L'incontro servirà a sondare il terreno con gli interessati e capire se ci sono davvero le condizioni per vendere il controllo dell'As Roma. Il termine per presentare le offerte vincolanti è fissato a fine gennaio e UniCredit si sta impegnando a trovare un'offerta che massimizzi il più possibile questo asset ma che dia anche garanzie per il futuro del club, sulla base di un piano industriale solido.
Fausto(1)
00lunedì 24 gennaio 2011 21:29
Re: Siamo arrivati alla vendita porta a porta ahahahahahah
[POSTQUOTE][QUOTE:109012204=misterc22, 24/01/2011 18.44]Roma, Unicredit-Rothschild
in missione negli Usa
© Bartoletti



L'incontro servirà a sondare il terreno con il gruppo americano e capire se ci sono le condizioni per vendere la società

MILANO, 24 gennaio - È atteso per domani un incontro al vertice tra UniCredit, l'advisor Rothschild e i compratori statunitensi dell'As Roma. Secondo quanto riferito da più fonti, il responsabile corporate della banca di Piazza Cordusio, Piergiorgio Peluso, sarebbe già in viaggio per New York e non è da escludere che lo raggiunga anche il vice direttore generale di UniCredit, Paolo Fiorentino.

L'INCONTRO - L'incontro servirà a sondare il terreno con gli interessati e capire se ci sono davvero le condizioni per vendere il controllo dell'As Roma. Il termine per presentare le offerte vincolanti è fissato a fine gennaio e UniCredit si sta impegnando a trovare un'offerta che massimizzi il più possibile questo asset ma che dia anche garanzie per il futuro del club, sulla base di un piano industriale solido.[/QUOTE][/POSTQUOTE]

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Se so rose fioriranno e tutti i denigratori dovranno arrendersi all'evidenza dei fatti.

Ma tanto inutile sfottersi.

Le "cose" stanno in mano a personaggi ed operatori che si stanno impegnando per una consona vendita.

Americani o arabi???.
A noi stanno bene entrambi.


Ai tifosi dell'altra squadra dell'altra sponda del Tevere dico solo di attendere,chè poi ve ne accorgerete cosa significa essere al centro di tutte le discussioni anche a torto.
Ma con un pò piu di denaro a disposizione
misterc22
00giovedì 27 gennaio 2011 17:15
L’amico americano che vuole la Roma

Una finanziaria di Boston tratta con Unicredit che resterà comunque creditrice della squadra
I tifosi compulsano Internet da giorni per cercare di capire chi sia questo Thomas Richard Di Benedetto che starebbe per comprarsi l’AS Roma. Ma sul finanziere americano con cui sta trattando Unicredit, banca creditrice che ha assunto il controllo della squadra, le informazioni sono praticamente zero. Di Benedetto non esiste nelle banche dati, negli archivi dei giornali americani, nel sito dei Red Sox (baseball) si trova un Tom Di Benedetto, ma è il figlio che gioca nel team di Boston.

La spiegazione, però, c’è. Di Benedetto, dalle scarne informazioni che circolano in queste ore, dovrebbe essere il delegato alle trattative della New England Sports Ventures, una finanziaria specializzata negli investimenti nel settore dello sport. E, tra l’altro, la Nesv controlla appunto i Red Sox ed è al centro di un contenzioso che riguarda il Liverpool (la squadra di calcio inglese) di cui ha acquisito il controllo ma poi la questione è finita in tribunale in Texas. E l’uomo forte della Nesv non è Di Benedetto, ma un certo John W. Henry, che ha gestito direttamente i Red Sox ora affidati a Larry Lucchino, indicato come uno dei soci della Nesv nell’operazione Roma. I tifosi possono stare tranquilli e magari sognare nuovi colpi di mercato a breve, come azionista finalmente solido e capace di rinforzare l’organico? O invece tutto finirà con una svendita dei pochi gioielli rimasti alla squadra capitolina, da Daniele De Rossi a Jeremy Menez? Troppo presto per dirlo, anche se le premesse non sono molto incoraggianti.

C’è tempo fino a fine mese per presentare le offerte vincolanti, quindi niente è deciso. E acquirenti come la famiglia Angelucci ancora non sono fuori gioco (anche se pare che non siano molto propensi a spendere cifre rilevanti).

Dal punto di vista di Unicredit, l’operazione si concluderà ad avere un credito (o esposizione, che suona più minaccioso) di circa 150 milioni di euro. Funzionerà più o meno così: Unicredit venderebbe agli americani i tre quarti della quota che detiene della Roma (il 67 per cento), in modo che questi abbiano poco più della quota di controllo. Il tutto a un prezzo di 115 milioni. Soldi che entrano nelle casse della banca guidata da Federico Ghizzoni ma che subito riescono: Unicredit finanzierà infatti l’offerta pubblica d’acquisto obbligatoria (perché la Roma è quotata in Borsa) e il successivo aumento di capitale da circa 40 milioni. Risultato finale: alla fine Unicredit sarà sempre esposta per 150 milioni, ma non più verso la scatola societaria che controlla oggi la squadra ma nei confronti degli investitori americani. Cosa che fa un po’ storcere il naso agli imprenditori romani che hanno coltivato in questi mesi il progetto di prendersi la squadra di Francesco Totti (e il lucroso business dei gadget, che sarà ancora più redditizio se si concretizzeranno i piani per un nuovo stadio) ma che si sono dovuti arrendere per carenza di denaro contante.

La Nesv di Henry e Di Benedetto sarà un creditore più affidabile della famiglia Sensi, per Unicredit? Anche questo è difficile da stabilire, visto che l’unica informazione disponibile sulla sua storia recente è che la New York Times Company (che edita il quotidiano) vi aveva investito ma poi ha venduto ad aprile il suo 1,18 per cento a un prezzo rimasto segreto. Probabilmente lo scopo del viaggio di ieri negli Usa dei due dirigenti di Unicredit Piergiorgio Peluso e Paolo Fiorentino è proprio capire quanto ci si può fidare, prima di prendere una decisione definitiva.

Dal Fatto Quotidiano del 27 gennaio 2011
misterc22
00giovedì 27 gennaio 2011 22:40
juventus-roma mega abbraccio di mexes su del piero.......21-1
Fausto(1
00venerdì 28 gennaio 2011 15:25
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:109086266=misterc22, 27/01/2011 22.40]juventus-roma mega abbraccio di mexes su del piero.......21-1[/QUOTE][/POSTQUOTE]

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A Mister ma ancora non hai capito che i romanisti vogliono bene a tutti?o no?
mettete l'animo in pace:la trippa se la magnano noi e non i gatti.

Anche quer poaretto de Del Neri l'ha ammesso.Troppa la differenza dalla Roma.

ARRENDETEVE stanna arriva l'americani.
misterc22
00venerdì 28 gennaio 2011 16:49
dopo questa me sa che l'americani se defilano
Aggiotaggio As Roma: arrestato
in Austria Vinicio Fioranelli
Gli indagati legati a gruppi criminali specializzati
nelle truffe a banche mediante il deposito di falsi titoli


ROMA - È stato arrestato in Austria Vinicio Fioranelli, l'agente della Fifa colpito da ordine di custodia cautelare nell'ambito dell'inchiesta sulla scalata alla Roma svolta dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dal pubblico ministero Giorgio Orano. Il gip Donatella Pavone aveva emesso contro di lui e l'avvocato svizzero Volker Flick un ordine di custodia cautelare nei giorni scorsi ipotizzando per entrambi il reato di aggiotaggio. Flick non è stato ancora rintracciato e si troverebbe in Svizzera. Fioranelli è assistito dagli avvocato Riccardo Olivo di Roma e Stefania Farnetani di Milano i quali dovranno ora seguire le procedure relative alla sua estradizione così come richiesto dalla magistratura romana. Fioranelli stava rientrando in Italia dopo aver concluso alcuni affari in Austria.

Nell'ambito dell'indagine il gip Donatella Pavone ha anche emesso un ordine di custodia cautelare contro Elio Ciolini Baccioni operatore finanziario e residente in Svizzera. Come è noto nell'ambito dell'inchiesta sono stati anche perquisiti tre operatori finanziari Vittore Pascucci, Alessio Possenti e Alvaro Robelo Gonzales indagati per i reati di aggiotaggio e truffa. Avrebbero ottenuto illecitamente denaro da istituti finanziari poi impiegato per acquistare azioni della Roma quando in seguito alla proclamata intenzione di Fioranelli di acquistare la As Roma insieme con Flick il titolo subiva un notevole incremento di valore.

Nell'ambito dell' inchiesta che ha portato all'arresto di Vinicio Fioranelli, i finanzieri del Nucleo Speciale di polizia Valutaria hanno eseguito perquisizioni domiciliari nei confronti degli operatori finanziari. Questi indagati erano, tra l'altro, in contatto con una organizzazione criminale transnazionale dedita alla realizzazione di truffe nei confronti di istituti bancari elvetici e tedeschi mediante il deposito di titoli falsi, apparentemente emessi dal ministero del tesoro degli Usa, denominato Boe (International Bill of Exchange), posti a garanzia delle cospicue linee di credito richieste. L'organizzazione venne smantellata nello scorso mese di settembre dagli uomini delle Fiamme gialle che diedero esecuzione ad otto provvedimenti di custodia cautelare disposti dal Gip di Roma nell'ambito delle indagini coordinate dal procuratore aggiunto Nello Rossi. Le attività hanno consentito di individuare titoli di credito per un valore complessivo di 565 miliardi di dollari, di cui alcuni sottoposti a sequestro per oltre 80 miliardi.
ASCOLTATORE
00venerdì 28 gennaio 2011 17:48
CENTRO SUONO SPORT 101.5 (dalle 10 alle 14)
COME AR SOLITO MARIONE C'AVEVA AZZECCATO......
Fausto(1)
00venerdì 28 gennaio 2011 18:22
Re: CENTRO SUONO SPORT 101.5 (dalle 10 alle 14)
[POSTQUOTE][QUOTE:109102787=ASCOLTATORE, 28/01/2011 17.48]COME AR SOLITO MARIONE C'AVEVA AZZECCATO......[/QUOTE][/POSTQUOTE]
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Non sono un assiduo ascoltatore delle radio romane per mancanza di tempo ma quando posso lo faccio.

Scusami "ascoltatore"ma Marione non era un "pro"Fioranelli fino alla sera prima della "fuga"dell'agente Fifa?

Ad onor del vero-sembra-che Fioranelli e Flik,alla luce di quanto emerso oggi(carta stampata,radio ed internet),hanno tentato di "incartarla" a tutti, Roma/Unicredit compresi, per loro esclusivo interesse,salvo poi defilarsi al momento de "caccià i sordi veri e non titoli taroccati".

In conclusione tutti,dico tutti, hanno creduto alla vendita della Roma e tutti rimasero perplessi dopo il comunicato dell'Italpetroli.
Questo ricordo.
Fausto(1)
00venerdì 28 gennaio 2011 18:31
Re: dopo questa me sa che l'americani se defilano
[POSTQUOTE][QUOTE:109101390=misterc22, 28/01/2011 16.49]Aggiotaggio As Roma: arrestato
in Austria Vinicio Fioranelli
Gli indagati legati a gruppi criminali specializzati
nelle truffe a banche mediante il deposito di falsi titoli


ROMA - È stato arrestato in Austria Vinicio Fioranelli, l'agente della Fifa colpito da ordine di custodia cautelare nell'ambito dell'inchiesta sulla scalata alla Roma svolta dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dal pubblico ministero Giorgio Orano. Il gip Donatella Pavone aveva emesso contro di lui e l'avvocato svizzero Volker Flick un ordine di custodia cautelare nei giorni scorsi ipotizzando per entrambi il reato di aggiotaggio. Flick non è stato ancora rintracciato e si troverebbe in Svizzera. Fioranelli è assistito dagli avvocato Riccardo Olivo di Roma e Stefania Farnetani di Milano i quali dovranno ora seguire le procedure relative alla sua estradizione così come richiesto dalla magistratura romana. Fioranelli stava rientrando in Italia dopo aver concluso alcuni affari in Austria.

Nell'ambito dell'indagine il gip Donatella Pavone ha anche emesso un ordine di custodia cautelare contro Elio Ciolini Baccioni operatore finanziario e residente in Svizzera. Come è noto nell'ambito dell'inchiesta sono stati anche perquisiti tre operatori finanziari Vittore Pascucci, Alessio Possenti e Alvaro Robelo Gonzales indagati per i reati di aggiotaggio e truffa. Avrebbero ottenuto illecitamente denaro da istituti finanziari poi impiegato per acquistare azioni della Roma quando in seguito alla proclamata intenzione di Fioranelli di acquistare la As Roma insieme con Flick il titolo subiva un notevole incremento di valore.

Nell'ambito dell' inchiesta che ha portato all'arresto di Vinicio Fioranelli, i finanzieri del Nucleo Speciale di polizia Valutaria hanno eseguito perquisizioni domiciliari nei confronti degli operatori finanziari. Questi indagati erano, tra l'altro, in contatto con una organizzazione criminale transnazionale dedita alla realizzazione di truffe nei confronti di istituti bancari elvetici e tedeschi mediante il deposito di titoli falsi, apparentemente emessi dal ministero del tesoro degli Usa, denominato Boe (International Bill of Exchange), posti a garanzia delle cospicue linee di credito richieste. L'organizzazione venne smantellata nello scorso mese di settembre dagli uomini delle Fiamme gialle che diedero esecuzione ad otto provvedimenti di custodia cautelare disposti dal Gip di Roma nell'ambito delle indagini coordinate dal procuratore aggiunto Nello Rossi. Le attività hanno consentito di individuare titoli di credito per un valore complessivo di 565 miliardi di dollari, di cui alcuni sottoposti a sequestro per oltre 80 miliardi.[/QUOTE][/POSTQUOTE]
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Per quello che ho letto,tanto,e sentito,non molto,gli americani dovrebbero essere diversi anche tenendo conto del "lavoro"svolto, sin quì, da Unicredit,che non è poco!!
misterc22
00venerdì 28 gennaio 2011 18:34
comunque speriamo che st'americani se sbrigheno a compralla, se no a forza de favve vince pe' falli imbocca' rischiate de arriva' quarti
ASCOLTATORE
00venerdì 28 gennaio 2011 18:41
Re: Re: CENTRO SUONO SPORT 101.5 (dalle 10 alle 14)
[POSTQUOTE][QUOTE:109103558=Fausto(1), 28/01/2011 18.22]
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Non sono un assiduo ascoltatore delle radio romane per mancanza di tempo ma quando posso lo faccio.

Scusami "ascoltatore"ma Marione non era un "pro"Fioranelli fino alla sera prima della "fuga"dell'agente Fifa?

Ad onor del vero-sembra-che Fioranelli e Flik,alla luce di quanto emerso oggi(carta stampata,radio ed internet),hanno tentato di "incartarla" a tutti, Roma/Unicredit compresi, per loro esclusivo interesse,salvo poi defilarsi al momento de "caccià i sordi veri e non titoli taroccati".

In conclusione tutti,dico tutti, hanno creduto alla vendita della Roma e tutti rimasero perplessi dopo il comunicato dell'Italpetroli.
Questo ricordo.[/QUOTE][/POSTQUOTE]


Fidati,caro fausto l'unico che da subito l'ha sbugiardato è stato lui. Ti consiglio, quando hai la possibilità di ascoltarlo......
Fausto(1)
00sabato 29 gennaio 2011 01:41
Re: Re: Re: CENTRO SUONO SPORT 101.5 (dalle 10 alle 14)
[POSTQUOTE][QUOTE:109103975=ASCOLTATORE, 28/01/2011 18.41]


Fidati,caro fausto l'unico che da subito l'ha sbugiardato è stato lui. Ti consiglio, quando hai la possibilità di ascoltarlo......[/QUOTE][/POSTQUOTE]

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O.K.ricevuto.
Passo e chiudo.
Nadia
00sabato 29 gennaio 2011 02:44
da ex assidua ascoltatrice di radio romane dico che Corsi è l'antitesi dell'informazione.A parte la volgarità del xsonaggio non ne azzecca una,non perde occasione x sparare a zero sulla concorrenza e non ultimo è un gran leccac...;)
Notte buona!
Fausto(1)
00sabato 29 gennaio 2011 16:59
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:109111518=Nadia, 29/01/2011 2.44]da ex assidua ascoltatrice di radio romane dico che Corsi è l'antitesi dell'informazione.A parte la volgarità del xsonaggio non ne azzecca una,non perde occasione x sparare a zero sulla concorrenza e non ultimo è un gran leccac...;)
Notte buona! [/QUOTE][/POSTQUOTE]

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Nadia
leggo solo adesso l'email ma tanto prima o dopo hai reso l'idea.
Si capisce molto bene come la pensi sul nominativo.
E poi dicono ma le signore....
Nadia
00sabato 29 gennaio 2011 22:45
Mah,caro Fausto,non è che abbia detto cose particolarmente eclatanti,ripeto per me è un conduttore radiofonico mediocre con atteggiamenti parecchio discutibili,todos aqui.

Ora vi linko una pagina del mio sito di riferimento x La Magica dove in merito ad un articolo emerge l'inequvocabile umore della piazza.

www.laroma24.it/archivio/35855/b-cessione-as-roma-angelucci-presentera-un-offerta-i-legali-sara-una-proposta-competitiv...
misterc22
00lunedì 31 gennaio 2011 12:56
Banchieri, cemento e nobiltà quando faceva tutto la Dc

Andreotti decideva i presidenti, fermò i capricci di Falcao per il contratto e lo portò dal papa
di FILIPPO CECCARELLI
Banchieri, cemento e nobiltà quando faceva tutto la Dc
ROMA - Giallo rosso e grigio cemento... Prova a spiegare agli americani che nella più consolidata varietà cromatica romanista il colore dei palazzinari è dominante, almeno a partire da quel provvidenziale cataclisma che fu il boom edilizio. E poi - sempre che gli americani siano interessati - trova le parole giuste per far capire che tale razza palazzinara, fuori dall'Urbe designata con il più rassicurante termine di "costruttori", arrivò a inglobare e insieme a trasfigurare se stessa intrecciandosi sempre al vertice dell'As Roma con dilettissimi gentiluomini di Sua Santità, ma pure con quelli che per conto di Togliatti avevano eretto la fortezza delle Botteghe Oscure; e poi aristocratici in bolletta, che nell'Urbe non mancano mai, e deputati dc della riserva ciociara, quindi banchieri ebrei scampati alla deportazione, e poi ancora astuti discendenti di pastori giunti dalle pendici innevate della Laga con il guanciale per l'amatriciana, e mercanti di armi ruvidi e capaci, e bancarottieri con la collezione di soldatini di piombo bene in vista e il revolver pure, e alla fine anche petrolieri, però generosi e appassionati come non ce ne sono più.
Prova infine a spiegare a questi benedetti e sempre ipotetici americani che tale variopinta umanità, oltre a rispecchiare la natura di una metropoli eminentemente promiscua, è finita per combinarsi e strutturarsi, campionato dopo campionato, secondo i desideri di una sorta di divus absconditus, cioè di un potente nascosto che a
volte si concedeva di intervenire negli affari della società, ma come un deus ex machina, anche se per taluni era l'incarnazione di Belzebù. Insomma si parla qui di Giulio Andreotti che con la tipica ipocrisia democristiana, a sua volta frutto di saggia pazienza, lasciava si parlasse di lui come di un tifoso "come tutti gli altri", ma che in realtà fece e disfece i presidenti limitandosi a dire sì o no secondo logiche per lo più emergenziali, essendo la Roma regolarmente sull'orlo del fallimento - ed è plausibile che tale condizione, un po' come accadeva in parallelo all'Italia, agevolasse i suoi sottilissimi giochi di sponda, di specchi, di narcosi e di spezzettamento dei problemi e delle magagne.
Per cui, partendo dalle macerie, dapprima chiamò da Cassino l'onorevole Restagno con l'obiettivo della ricostruzione e poi benedisse il breve intermezzo del conte Vaselli, uno dei pochi, d'altra parte, così gradito a Santa Romana Chiesa da godere del vano privilegio dell'eterno riposo in una chiesa; per quindi incoraggiare il simbolico ritorno di Renato Sacerdoti, "il banchiere di Testaccio", dopo l'esilio per le leggi razziali. Tutto sempre con tocco discreto, tutto all'insegna della più inconsolabile modestia di traguardi. E venne dunque Anacleto Gianni, dalla Città dell'Amatrice, e poi il conte Marini-Dettina, il cui nome ingiustamente richiama un'umiliante colletta al Sistina perché la squadra non aveva nemmeno i soldi per andare in trasferta. Poca gloria, troppa fatica, la giusta passione accompagnava questo alternarsi di personaggi uguali e diversi.
E fu il turno del braccio destro di Andreotti, l'indimenticabile Evangelisti, presidente di una dimenticabile "Rometta", che faceva pure la vittima: "A me m'ha buscherato il blocco stranieri". E di seguito vennero l'ingegner Ranucci, da Formia, e come effetto del consociativismo, si disse, o come aperitivo del compromesso storico, comunque si bruciò fra mille polemiche con Herrera la meteora del "palazzinaro rosso", Alvaro Marchini; e la longeva presidenza di quello mite, Gaetano Anzalone, cui si deve la più bizzarra e brutta divisa della squadra.
Per la verità giunsero anche dei successi. Dopo che Dino Viola, imprenditore in affari con la Nato, vinse lo scudetto, Andreotti tolse il collegio al filosofo Del Noce e lo fece eleggere senatore. Quando Falcao faceva i capricci per il contratto, per la prima volta "interpose i suoi buoni uffici" risolvendo la faccenda coram populo, e con tutti gli onori del caso portò il brasiliano dal Papa. Ma al culmine dell'onnipotenza, e in mirabile sincronia con i primi segni del crollo della Prima Repubblica, l'andreottismo romanista andò a sbattere sulla presidenza di Ciarrapico. Questi, oltretutto, oltre a non essere né romanista né palazzinaro, non capiva nulla di calcio ed era già troppo pieno di debiti per giostrarsi anche quelli della Roma. Si limitò a organizzare "er caterin" (leggi catering) all'Olimpico con i capitifosi che si andavano a sfondare prima della partita, e insediò una improbabile Consulta giallorossa con Alberto Sordi, Ornella Muti e la Cuccarini. Gli dava una mano, nella discesa, Mauro Leone. Ma il "giocarello", come lo chiamava lui sventolando con poca convinzione una sciarpa giallorossa, finì malissimo, cioè in galera.
L'esperienza di Sensi, padre e figlia, è troppo vicina perché gli americani non possano studiarsela come gli conviene - e in fondo anche come merita. (31 gennaio 2011)
Fausto(1)
00lunedì 31 gennaio 2011 22:20
Re: Banchieri, cemento e nobiltà quando faceva tutto la Dc
[POSTQUOTE][QUOTE:109153845=misterc22, 31/01/2011 12.56]
Andreotti decideva i presidenti, fermò i capricci di Falcao per il contratto e lo portò dal papa
di FILIPPO CECCARELLI
Banchieri, cemento e nobiltà quando faceva tutto la Dc
ROMA - Giallo rosso e grigio cemento... Prova a spiegare agli americani che nella più consolidata varietà cromatica romanista il colore dei palazzinari è dominante, almeno a partire da quel provvidenziale cataclisma che fu il boom edilizio. E poi - sempre che gli americani siano interessati - trova le parole giuste per far capire che tale razza palazzinara, fuori dall'Urbe designata con il più rassicurante termine di "costruttori", arrivò a inglobare e insieme a trasfigurare se stessa intrecciandosi sempre al vertice dell'As Roma con dilettissimi gentiluomini di Sua Santità, ma pure con quelli che per conto di Togliatti avevano eretto la fortezza delle Botteghe Oscure; e poi aristocratici in bolletta, che nell'Urbe non mancano mai, e deputati dc della riserva ciociara, quindi banchieri ebrei scampati alla deportazione, e poi ancora astuti discendenti di pastori giunti dalle pendici innevate della Laga con il guanciale per l'amatriciana, e mercanti di armi ruvidi e capaci, e bancarottieri con la collezione di soldatini di piombo bene in vista e il revolver pure, e alla fine anche petrolieri, però generosi e appassionati come non ce ne sono più.
Prova infine a spiegare a questi benedetti e sempre ipotetici americani che tale variopinta umanità, oltre a rispecchiare la natura di una metropoli eminentemente promiscua, è finita per combinarsi e strutturarsi, campionato dopo campionato, secondo i desideri di una sorta di divus absconditus, cioè di un potente nascosto che a
volte si concedeva di intervenire negli affari della società, ma come un deus ex machina, anche se per taluni era l'incarnazione di Belzebù. Insomma si parla qui di Giulio Andreotti che con la tipica ipocrisia democristiana, a sua volta frutto di saggia pazienza, lasciava si parlasse di lui come di un tifoso "come tutti gli altri", ma che in realtà fece e disfece i presidenti limitandosi a dire sì o no secondo logiche per lo più emergenziali, essendo la Roma regolarmente sull'orlo del fallimento - ed è plausibile che tale condizione, un po' come accadeva in parallelo all'Italia, agevolasse i suoi sottilissimi giochi di sponda, di specchi, di narcosi e di spezzettamento dei problemi e delle magagne.
Per cui, partendo dalle macerie, dapprima chiamò da Cassino l'onorevole Restagno con l'obiettivo della ricostruzione e poi benedisse il breve intermezzo del conte Vaselli, uno dei pochi, d'altra parte, così gradito a Santa Romana Chiesa da godere del vano privilegio dell'eterno riposo in una chiesa; per quindi incoraggiare il simbolico ritorno di Renato Sacerdoti, "il banchiere di Testaccio", dopo l'esilio per le leggi razziali. Tutto sempre con tocco discreto, tutto all'insegna della più inconsolabile modestia di traguardi. E venne dunque Anacleto Gianni, dalla Città dell'Amatrice, e poi il conte Marini-Dettina, il cui nome ingiustamente richiama un'umiliante colletta al Sistina perché la squadra non aveva nemmeno i soldi per andare in trasferta. Poca gloria, troppa fatica, la giusta passione accompagnava questo alternarsi di personaggi uguali e diversi.
E fu il turno del braccio destro di Andreotti, l'indimenticabile Evangelisti, presidente di una dimenticabile "Rometta", che faceva pure la vittima: "A me m'ha buscherato il blocco stranieri". E di seguito vennero l'ingegner Ranucci, da Formia, e come effetto del consociativismo, si disse, o come aperitivo del compromesso storico, comunque si bruciò fra mille polemiche con Herrera la meteora del "palazzinaro rosso", Alvaro Marchini; e la longeva presidenza di quello mite, Gaetano Anzalone, cui si deve la più bizzarra e brutta divisa della squadra.
Per la verità giunsero anche dei successi. Dopo che Dino Viola, imprenditore in affari con la Nato, vinse lo scudetto, Andreotti tolse il collegio al filosofo Del Noce e lo fece eleggere senatore. Quando Falcao faceva i capricci per il contratto, per la prima volta "interpose i suoi buoni uffici" risolvendo la faccenda coram populo, e con tutti gli onori del caso portò il brasiliano dal Papa. Ma al culmine dell'onnipotenza, e in mirabile sincronia con i primi segni del crollo della Prima Repubblica, l'andreottismo romanista andò a sbattere sulla presidenza di Ciarrapico. Questi, oltretutto, oltre a non essere né romanista né palazzinaro, non capiva nulla di calcio ed era già troppo pieno di debiti per giostrarsi anche quelli della Roma. Si limitò a organizzare "er caterin" (leggi catering) all'Olimpico con i capitifosi che si andavano a sfondare prima della partita, e insediò una improbabile Consulta giallorossa con Alberto Sordi, Ornella Muti e la Cuccarini. Gli dava una mano, nella discesa, Mauro Leone. Ma il "giocarello", come lo chiamava lui sventolando con poca convinzione una sciarpa giallorossa, finì malissimo, cioè in galera.
L'esperienza di Sensi, padre e figlia, è troppo vicina perché gli americani non possano studiarsela come gli conviene - e in fondo anche come merita. (31 gennaio 2011)[/QUOTE][/POSTQUOTE]
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A Mister
mesà che all'arabi di tutti questi intrecci rintracciati e raccontati dal sig.Filippo Ceccarelli non interessa più di tanto.

Se poi il tutto dovrà essere riletto agli americani non cambierà nulla.
misterc22
00mercoledì 2 febbraio 2011 15:53
a fa' c'avevi ragione te, nun glie interessava
Domani comincia l'analisi delle offerte. Oggi annuncio a sorpresa di Aabar: «Non abbiamo formulato nessuna offerta per l'acquisto della società. Desideriamo prendere le distanze da tali voci anche nell'interesse di un valido e corretto processo di vendita del club calcistico italiano»



MILANO, 2 febbraio - Sono ore decisive per il futuro della Roma. Domani dovrebbe cominciare l'analisi delle offerte. Nel frattempo oggi Aabar, la società di investimento controllata dal governo di Abu Dhabi, «non ha presentato un' offerta per l'acquisto dell' As Roma e non intende farlo in futuro». Lo scrive Bloomberg citando una mail dell'amministratore delegato di Aabar, Mohamed Al-Husseiny.

IL COMUNICATO - In un comunicato Aabar riporta le parole del suo amministratore delegato, che definisce "infondate" le indiscrezioni di stampa sull'interesse del fondo a comprare il club giallorosso. «Aabar non comprende le ragioni che hanno generato così intense speculazioni di stampa ma desidera prendere le distanze da tali voci anche nell'interesse di un valido e corretto processo di vendita del club calcistico italiano», prosegue la nota. «I giornalisti e le parti interessate sono invitati a confermare la veridicità degli articoli di stampa direttamente con Aabar».
misterc22
00sabato 5 febbraio 2011 00:19
La società che vuole acquisire la roma si chiama "Dibenadetto ASRoma società Anonima" ahahahahahhahahahah è stata fondata una settimana fa,
la sede è in Tremont Street, mo nun ho capito bene se significa Via Tremonti, per via dei tagli orizzontali, oppure Via del Tramonto ahahahahah
FAUSTO(1)
00sabato 5 febbraio 2011 08:41
Re:
misterc22, 05/02/2011 0.19:

La società che vuole acquisire la roma si chiama "Dibenadetto ASRoma società Anonima" ahahahahahhahahahah è stata fondata una settimana fa,
la sede è in Tremont Street, mo nun ho capito bene se significa Via Tremonti, per via dei tagli orizzontali, oppure Via del Tramonto ahahahahah





A Mister
ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah

Sei come i giornalisti in generale.T'arrovelli il cervello per trovà da scrive du cazzate facendo il processo all'intenzione.
Nu poi dà giudizi prima der processo,ma tu che stai all'opposizione(sei tifoso dell'altra squadra dell'altra sponda del Tevere opposta ai romanisti)te poi permette tutto pure de blaterà.
Aspetta,constata e poi vedemo se te dovrai rimagnà tutto oppure,in quanto tifoso dell'altra squadra dell'altra sponda del Tevere,avrai perso n'occasione pe statte zitto e parlà un pò della tua squadra.

A proposito:accetto scommesse.
Vedemo come tratteranno "er carrarmato"e se quer "tira l'acqua ar mulino proprio"dell'allenatore tuo troverà artre parole pe giustificarlo,dopo l'attacco frontale fatto dar Kojak der calcio italiano.


ps:
te che sei dell'ambiente e ne sai sempre più de tutti noi,che me sai di der pallone d'oro e d'argento giovanili acquistati dalla tua squadra per la primavera?
Questi sono gli acquisti che,sulla carta,potrebbero-lavoro serio- fare al caso delle società "in prospettiva",molto difficile da far digerire ai tifosi-tutti-di Roma.
misterc22
00sabato 5 febbraio 2011 12:16
aahahh manca solo 1 milione di posti di lavoro e poi sembra il programma di berlusconi
Ecco la nuova Roma
in cinque mosse

ROMA, 5 febbraio - Raddoppiare i ricavi. In cinque an­ni. Dagli attuali centoventicinque milioni a duecentocinquanta. E’ questo, in sintesi, il progetto che la cordata americana ha messo sul tavolo, consapevole che solo ottenendo l’obiettivo, si potranno fare investimenti im­portanti altrimenti ridimensionati dalla pros­sima introduzione del fair-play finanziario vo­luto da Michel Platini. Mister DiBenedetto e soci sono convinti che si possa fare. Hanno studiato a fondo la Roma, hanno individuato i punti su cui intervenire, elaborando un pro­getto che ha convinto i vertici di Unicredit che hanno pure accettato di rimanere nella socie­tà giallorossa con una quota di minoranza. I dettagli del progetto sono ancora top-secret, ma qualcosa lo abbiamo saputo e possiamo sintetizzarlo in cinque punti principali.

1) Risanamento del bilancio
C’è la necessità, immediata, di tornare a un bilancio che non contempli passivo. Lo scorso anno c’è stato un meno venti milioni, le proiezioni prevedono un meno trenta ab­bondante per quello di quest’anno. In questo senso, sarà fatto subito un aumento di capi­tale per azzerare le perdite. Non sarà l’unico. Perché nel progetto è previsto che ci saran­no probabilmente altri due aumenti di capi­tale proprio per garantire la possibilità di po­ter fare investimenti.

2) Il brand
Che poi sarebbe il marchio e non si capi­sce perché pure qui da noi si debba conti­nuare a dire brand. Quello di Roma e della Roma, gli americani lo considerano vendi­bile in tutto il mondo. Come nessuno altro, o quasi. Si punterà forte su questo aspetto, puntando su mercati (Cina, India, Medio­riente, gli stessi Stati Uniti) in cui finora non c’è stata penetrazione. In questo senso sarà affrontato di petto il problema degli spon­sor. I possibili nuovi proprietari del club giallorosso, intendono infatti, per esempio, ridiscutere i contratti degli sponsor, da Wind a Robe de Kappa, disposti anche a pa­gare le penali per puntare a marchi che, se uno vuole acquistare la maglietta (origina­le) di Totti a Pechino, garantirebbero que­sta opportunità. Sul merchandising c’è un progetto di grande espansione. Mister DiBenedetto e soci, infatti, leggendo il bilan­cio della Roma, sono rimasti parecchio sor­presi di scoprire che quello giallorosso fat­tura 7,109 milioni di euro. A medio termine intendono perlomeno quintuplicare questa cifra con tutte le conseguenze del caso nel­la casella dei ricavi.

3) Ristrutturazione manageriale
Professionalità, idee, manager in grado di sviluppare il marketing. Ci saranno parec­chie novità in questo senso a Trigoria. Con la consapevolezza, peraltro, che il primo punto di qualsiasi progetto sarà quello di costruire una Roma competitiva perché senza una squadra in grado di poter puntare al massi­mo, qualsiasi altro discorso sarebbe del tut­to inutile. Nel progetto è previsto un investi­mento anche per il settore giovanile, avendo come obiettivo il modello della cantera del Barcellona dove «i campioni li crescono, non come al Real dove li comprano» .

4) Lo stadio
Sanno che non sarà come negli States, perché dalle nostre parti ci vuole molto più tempo per poterlo costruire. Per questo si sono dati dai cinque agli otto anni per con­certizzarlo, partendo dal presupposto che comunque non sia una condizione impre­scindibile per il futuro della società. Ma l’obiettivo, ovviamente, è farlo. Nel proget­to americano è previsto lo sfruttamento dei palchetti, della pubblicità allo stadio (ma­gari togliendo i cartelloni che ostacolono la vista della partita a una parte dei tifosi), un megastore.

5) I tifosi
L’anno dopo il terzo scudetto, la Roma staccò circa 48.000 abbonamenti. Per que­sta stagione non si è arrivati a 19.000. Tren­tamila in meno, uno sproposito. Gli ameri­cani vogliono puntare forte sul recupero dei tifosi che hanno abbandonato lo stadio. Pen­sando di offrire uno spettacolo, oltre alla partita, completo. Puntando sulla qualità della Roma e, magari, pure sulle cheerlea­ders.
misterc22
00domenica 6 febbraio 2011 23:37
inter-roma: non se spiega com'è possibile che la roma è l'unica squadra che a s.siro riesce ad avere un arbitraggio equo e solidale. Gara nulla
21-1
A.D.
00lunedì 7 febbraio 2011 00:18
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:109293766=misterc22, 06/02/2011 23.37]inter-roma: non se spiega com'è possibile che la roma è l'unica squadra che a s.siro riesce ad avere un arbitraggio equo e solidale. Gara nulla
21-1[/QUOTE][/POSTQUOTE]


Rivedite Ranocchia al 7' pt.
Comunque, non mi ci attacco, sia chiaro!
Bella, mi', un derby lo hai vinto!:-D
Fausto(1)
00lunedì 7 febbraio 2011 18:16
Re: Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:109294330=A.D., 07/02/2011 0.18]


Rivedite Ranocchia al 7' pt.
Comunque, non mi ci attacco, sia chiaro!
Bella, mi', un derby lo hai vinto!:-D[/QUOTE][/POSTQUOTE]

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Ciao A.D.
in linea di massima è gisuto quello che affermi,ma per il Mister non può valere quel famoso detto dell'avvocato "qui se li famo qui te se fanno."
Inoltre considerato come la pensa questo sarebbe un conflitto d'interessi bello e buono e noi non glielo permettiamo.

Vincere con le maglie dell'Inter non vale ai fini delle graduatorie capitoline,tutt'alpiù può riguardare i loro cugini.

Non mi interessa sapere i totali ma mi attengo solo ai recenti parziali:4-0 in breve tempo e tanto mi basta per il momento.

Per la cinquina c'è ancora tempo,tanto tempo che a loro da immenso dispiacere perchè sapendo di che morte devono morire pregano affinchè il tempo passi in fretta.
Fausto(1)
00lunedì 7 febbraio 2011 18:19
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:109293766=misterc22, 06/02/2011 23.37]inter-roma: non se spiega com'è possibile che la roma è l'unica squadra che a s.siro riesce ad avere un arbitraggio equo e solidale. Gara nulla
21-1[/QUOTE][/POSTQUOTE]
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Perchè nu piagne mai,se non quando le immagini lo dimostrano all'ennesima potenza e quando reclama lo fà perchè ha dalla sua la verità senza accampà scuse con immense cazzate.
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