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23/06/2011 19:23

AUMENTANO casi di CANCRO nei BAMBINI


AUMENTANO casi di CANCRO nei BAMBINI, nei paesi “sviluppati” ….e molto vaccinati…
Vari studi pubblicati mostrano come negli ultimi tre decenni sia aumentato il rischio di cancro per i giovanissimi.
Nonostante fino ai 20 anni d'età l'incidenza resti molto bassa, i ricercatori hanno registrato un allarmante incremento del 1 per cento e dell'1,5 per cento rispettivamente in bambini e adolescenti, con la tendenza a un ulteriore aumento nei prossimi anni.
Uno studio pubblicato su The Lancet, compiuto su 19 paesi europei, si è avvalso di un database dove sono registrati 113.000 casi di cancro di bambini e oltre 18.000 casi di adolescenti dell'ultimo trentennio .

IMPORTANTE: OGNI tipo di Vaccino produce Stress ossidativo cellulare e quindi tissutale !

Sono in enorme aumento e cio' in tutto il mondo, i cancri nei bambini....super vaccinati....
Il cancro nei bambini non è un'evenienza comune, anche se esso rappresenta una delle cause più frequenti di morte in età pediatrica.
Spesso i tumori dei bambini non danno sintomi specifici di malattia: febbre, dolori diffusi, inappetenza, scadimento delle condizioni generali di salute possono non far pensare ad un tumore.
Le caratteristiche dei tumori nei bambini e negli adolescenti
Rispetto ai tumori riscontrati nella popolazione adulta, i tumori nei bambini e negli adolescenti presentano numerose specificità:
- Sono sempre meno rari ed in continuo aumento nelle popolazioni vaccinate.
- Non esiste nessun segno clinico che sia il marchio certo di un tumore dei bambini.
- Hanno un decorso molto rapido, dopo le vaccinazioni di routine


Il cancro si presenta in 1 bambino su 650 entro i 15 anni di età. Ogni anno vi sono 120-140 nuovi casi per milione di bambini sotto i 15 anni.
I vari tipi di tumore che si riscontrano in età pediatrica sono molto diversi da quelli che si hanno in età adulta per sede di insorgenza, velocità di accrescimento e caratteristiche istopatologiche; nell'adulto infatti predominano quelli a carico di polmone, mammella, intestino e cute.
Nel bambino il tipo di tumore più frequente è la leucemia (33%), seguita dai tumori del sistema nervoso centrale (S.N.C.) (22%), dai linfomi (12%), dal neuroblastoma (7%), i sarcomi dei tessuti molli (7%), dai tumori ossei (6,4%).

Nel caso del neuroblastoma, che colpisce bambini nei primissimi anni di vita e raramente lascia scampo.

Il neuroblastoma è un cancro che colpisce il sistema nervoso periferico, vale a dire la rete delle diramazioni nervose del nostro corpo. "E' un tumore ad alto tasso di mortalità - spiega Giovanni Perini, genetista dell'Università di Bologna - anche perché difficile da diagnosticare in tempo".

Uno studio pubblicato su The Lancet mostra come negli ultimi tre decenni sia aumentato il rischio di cancro per i bambini fino ai 20 anni d'età l'incidenza resti molto bassa, i ricercatori hanno registrato un allarmante incremento del 1 per cento e dell'1,5 per cento rispettivamente in bambini e adolescenti, con la tendenza a un ulteriore aumento nei prossimi anni.
Lo studio, compiuto su 19 paesi europei, si è avvalso di un database dove sono registrati 113.000 casi di cancro di bambini e oltre 18.000 casi di adolescenti dell'ultimo trentennio.

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Le MORTI INVISIBILI dei BAMBINI MALATI di CANCRO - Roma 18 Feb. 2011
Riflessioni dell’Associazione Minerva PELTI, Associazione di Genitori di Bambini Oncoematologici per la Prevenzione e la Lotta ai Tumori Infantili in occasione della IX Giornata Mondiale contro il cancro infantile

Ci sono morti di bambini innocenti che fanno agitare l’opinione pubblica, come quelle di Alessia e Livia, le gemelline svizzere probabilmente uccise dal padre. Ci sono morti di bambini innocenti che fanno mobilitare sindaci, ministri, cardinali, come quelle di Sebastian, Fernando, Patrizia e Raul, i fratellini rom morti nel rogo della loro baracca a Roma qualche giorno fa, e che fanno richiedere con forza interventi urgenti e stanziamenti importanti di fondi finalizzati alla risoluzione alla radice del problema.

Ci sono poi le morti di Flavia, Nicolò, Sara, Francesco, David, Emiliano, Maria Jose e altri cinquecento bambini ogni anno che, sia pur altrettanto innocenti, rimangono “invisibili”. Non se ne vuole parlare forse perché mette troppa paura e il solo pensiero fa inorridire. Queste morti, pur sconquassando le famiglie di appartenenza e tutti gli affetti, in maniera permanente, non fanno notizia e non sembrano interessare ne i media, ne i decisori politici. Vengono relegate tra gli incidenti di percorso della vita e quindi “normali”, e spesso i dati sono minimizzati dagli stessi addetti ai lavori, “per non creare allarme sociale” continuando a rassicurare tutti che la sconfitta del male incurabile è ormai vicina. Ma la morte di un bambino non è mai normale e il cancro che li colpisce non può essere considerato come una punizione caduta dal cielo.

Ci sono molteplici cause che interagiscono tra loro per far esplodere la malattia, e molte di loro sono note da decenni, ma nessuno le va ad indagare e ricercare se non in occasioni del tutto eccezionali e che raggiungono un risalto mediatico adeguato (vedi i 7 casi di Leucemia a Milano in un mese all’inizio del 2010 o il caso di Radio Vaticana).
Non si vuole ancora gettare un raggio di luce nel buio mondo dei bambini italiani che ogni anno si ammalano di cancro, oltre 2000 - in costante drammatico aumento.

In tema di diagnosi e cura, molto si è fatto e si sta facendo, anche con buoni risultati. Ma in tema di prevenzione primaria c’è praticamente il nulla. La tragedia insita in ciò è ancora più beffarda ed ingiusta perché, con nostra grande sorpresa, la letteratura scientifica è ricca di studi che indicano quali siano le cause probabili e quelle certe di queste malattie.
Come le origini spesso siano già nel grembo materno, è confermato dall’evidente incremento di queste patologie nel primo anno di vita che implica per forza di cose un’insorgenza a fronte di un danno già in età embrio-fetale.

Ma il sistema e le leggi che vigono oggi in Italia, non consentono di individuare con ragionevole certezza il nesso causale tra i fattori di rischio “noti e presenti” e l’insorgenza della malattia.
Per prima cosa manca un Registro Nazionale dei Tumori Pediatrici (solo Piemonte e Marche ne hanno uno) che consenta di individuare in maniera rapida e precisa le aree a maggior insorgenza, i trend specifici e magari catalogare elementi comuni ai singoli casi. Si pensi ad esempio come oggi, in una città come Roma, non ci sia un sistema o un organismo che rilevi tempestivamente come in una certa zona ci siano fino al triplo dei casi di leucemie infantili rispetto ai valori di incidenza standard.

Solo la sensibilità di noi genitori ha fatto allertare in questa zona i vari soggetti interessati a vario titolo alla materia (ASL, pediatri, ARPA, ecc.) per approfondire la questione. Al momento e fino a ragionevole certezza dei dati in nostro possesso, non riveleremo la zona in questione, proprio per non essere tacciati di creare l’allarmismo tanto temuto; anche se è da considerare come gli effetti di un falso allarme siano per lo più transitori e limitati, mentre gli effetti negativi che si producono a seguito di false rassicurazioni sono durevoli, certi ed estesi, nonché capaci di diffondersi in forma incontrollata, producendo così danni irreparabili non solo alla salute, ma anche alla tanto cara economia, alla credibilità delle istituzioni e quella dei loro rappresentanti.
Cosa fare allora ?
La IX Giornata Mondiale contro il cancro infantile promossa in Italia da FIAGOP e AIEOP ci invita ad una nuova Alleanza Globale per rinnovare, tra le altre cose, il programma di prevenzione e cura dei tumori dell’età pediatrica. Noi auspichiamo che dopo i primi importanti passi fatti tra le maggiori associazioni operanti nel settore (AIEOP, AIRTUM; FIAGOP; ISDE e altre) per fronteggiare quella che a pieno titolo deve essere considerata una vera emergenza, vengano ora strutturati e attuati concretamente, con il supporto dello Stato, adeguati piani di Prevenzione

Primaria che vadano ad eliminare alla fonte quanti più possibili fattori di rischio noti. In attesa della costituzione dell’indispensabile Registro Nazionale dei Tumori Pediatrici, una ulteriore proposta concreta che facciamo, è quella di attivare da subito una rete di pediatri "sentinella" che dovranno avvistare e segnalare, ad un apposito Centro Nazionale, tutti i casi di patologie tumorali pediatriche con l’intento di avere una mappatura degli stessi in un tempo pressoché coincidente con quello della loro diagnosi.
I dati di questo Centro sarebbero quindi messi a disposizione di una apposita task force, anch’essa da costituire contestualmente, di cui facciano parte epidemiologi, tossicologi, pediatri, oncologi, genetisti e rappresentanti delle associazioni di genitori, per le valutazioni e gli interventi del caso.

Per concludere, vogliamo riprendere e far nostre alcune parole pronunciate dal Cardinal Vicario Agostino Vallini in occasione della veglia di preghiera in memoria dei 4 piccoli rom morti a Roma: “dobbiamo lasciarci turbare da questa morti …
La morte di Sebastian, Fernando, Patrizia e Raul è come un macigno che ci pesa sul cuore e ci invita ad un grave esame di coscienza, ciascuno per la sua parte di responsabilità.
Questo tragico evento deve porre a ciascuno di noi una domanda: potevamo fare qualcosa per scongiurare questa morte ingiusta ?” Anche noi genitori di bambini colpiti dal tumore, invitiamo tutti coloro che a qualsiasi titolo siano coinvolti in questo ambito, a porsi questa drammatica domanda !

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Cancro: Scoperta l’alterazione di un gene tra le cause del neuroblastoma - 15 Dic. 2010


Il neuroblastoma è una forma di tumore del sistema nervoso simpatico che colpisce i bambini: è piuttosto raro, ma resta comunque il tumore solido più frequente nei piccoli con meno di 5 anni. Una buona notizia arriva, però, da una ricerca internazionale, cui hanno collaborato attivamente studiosi italiani: è stato individuato uno dei geni considerato tra le cause della malattia.
Il gene, ribattezzato LM01, è stato rilevato con uno studio condotto esaminando il DNA di 2251 pazienti con neuroblastoma, confrontato con quello di oltre 6000 soggetti sani, per un totale di 550 mila varianti genetiche controllate. Ciò è stato possibile grazie a strumenti di ultima generazione che permettono di condurre velocemente milioni di test genetici e che hanno richiesto investimenti elevati a livello internazionale.
I ricercatori sono riusciti, così, a scoprire una correlazione tra il neuroblastoma e la presenza di alterazioni di questo gene, rilevando, in particolare, il rapporto tra l’alterazione genetica e le forme più aggressive di questo tumore infantile.
La scoperta, pubblicata sulla rivista scientifica “Nature”, è molto importante perché il gene individuato rappresenta un possibile obiettivo da studiare ulteriormente sia per sviluppare nuovi farmaci, sia per realizzare nuovi test specifici per la diagnosi precoce e, se possibile, anche per la valutazione dell’eventuale predisposizione ad ammalarsi.
L’alterazione del gene LM01, comunque, è solo una delle possibili cause del neuroblastoma: serviranno, quindi, altri studi per individuare gli fattori genetici alla base di questa forma tumorale che riguarda i bambini.
By Valweria G. - Tratto da. tantasalute.it

Commento NdR: come volevasi dimostrare i vaccini creando mutazioni genetiche sono all'origine anche di queste gravi patologie sui bambini !

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Triste record italiano nei tumori infantili
I tumori pediatrici sono un evento per fortuna raro, ma che ha un grande impatto sui pazienti e sulle loro famiglie, e purtroppo i dati raccolti dal Registro tumori indicano un aumento del numero dei casi ogni anno. Dica33 ha incontrato Fulvio Porta, presidente della Associazione italiana ematologia e oncologia pediatrica (Aieop) affiliata alla Società italiana di pediatria, per conoscere i dati più recenti e comprendere i motivi di tale tendenza.

Dottor Porta, quali sono i dati epidemiologici, europei e italiani sui tumori infantili ?
I dati di incidenza dicono che ogni anno in Europa, si ammalano 140 bambini ogni milione di bambini di età 0-14 anni, con qualche variabilità tra i vari paesi e tra Europa dell'Est e dell'Ovest.
Un tasso di incidenza che, peraltro, è andato aumentando negli ultimi anni con un incremento annuo variabile dallo 0,8 al 2,1% a seconda del tipo di tumore e di età, sesso e nazione di residenza.
In Italia, il rapporto 2008 dell'Associazione italiana registri tumori (Airtum) sui tumori infantili, ha confermato una tendenza all'aumento dei tassi di incidenza di tutti i tumori pediatrici pari al 2% annuo.
Si è passati, infatti, da 147 casi per milione di bambini all'anno nel periodo 1988-1992 a 176 tra il 1998 e il 2002. Un confronto con dati pubblicati in letteratura ha evidenziato infine che i tassi di incidenza italiani per tutti i tumori complessivamente sono risultati tra i più alti di quelli europei degli anni '90 (140 per milione di bambini per anno) e di quelli americani (158).

Ci sono tipi di tumore in cui si registra un numero maggiore di casi rispetto ad altri ?
Le categorie diagnostiche responsabili di questo aumento sono risultate essere l'insieme dei tumori del sistema emo-linfopoietico (leucemie e linfomi) e i tumori solidi, con l'eccezione dei tumori dell'osso, del retinoblastoma e dei tumori epatici.
In particolare, l'aumento più importante si è osservato nei bambini di età inferiore a 1 anno e negli adolescenti, seguiti dai bambini tra 1 e 4 anni, mentre, meno marcato, è risultato essere in quelli di età compresa tra 5 e 14 anni. È stato inoltre osservato un particolare aumento dei tumori della tiroide, molto rari nei bambini, e più frequenti negli adolescenti.
L'incidenza è risultata altissima in Bielorussia e ciò è stato attribuito al "fallout" radioattivo per l'incidente di Chernobyl.

Secondo lei o secondo gli attuali studi a che cosa è dovuto questo incremento ?
Purtroppo, poco si sa ancora su come si sviluppano i tumori pediatrici. Sappiamo che solo il 5-6% ha una chiara origine genetica, e che per meno del 3% è probabile una diretta correlazione con esposizioni ambientali: infezioni, agenti fisici o sostanze chimiche.
Ne consegue che, per oltre il 90% dei tumori, la causa è ignota e si ipotizza che essi siano dovuti all'effetto dell'interazione tra fattori esterni (NdR; ambiente, abitudini di vita, Vaccini, etc) e il patrimonio genetico del paziente, che varia grandemente da soggetto a soggetto, e anche all'interno della stessa famiglia.

Ma ci sono cause ambientali, sospette e/o riconosciute ?
I fattori di rischio studiati sono numerosi, ma le conclusioni sono ancora molto incerte. In particolare i fattori esterni per cui è stato dimostrato in modo sicuro un aumento del rischio di tumori pediatrici sono le radiazioni ionizzanti (inclusa la radioterapia e l'uso scorretto delle radiazioni a scopo diagnostico durante la gravidanza) che causano un ampio spettro di tumori, e un farmaco non più usato: il dietilstilbestrolo, che causa un rarissimo tumore della vagina (adenocarcinoma a cellule chiare).
È invece più grande il numero di fattori sospetti, ma senza certezze: questi sono l'esposizione a gas di scarico (benzene) o a pesticidi, l'esposizione a campi elettromagnetici a bassa frequenza, le infezioni, l'immunodeficienza congenita o acquisita.
Sono anche state studiate le esposizioni lavorative dei genitori sin dal periodo che precede la concezione del bambino, così come le loro abitudini di vita, quali la dieta, il consumo di tabacco e alcol. Infine, nonostante alcune segnalazioni apparse in letteratura, allo stato attuale non possiamo affermare l'esistenza di un nesso causale con l'esposizione a onde o i campi elettromagnetici.
By Simona Zazzetta - Tratto da: dica33.it

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I tumori cerebrali infantili rappresentano una vera e propria emergenza, sia perche' sono in aumento sia perche' le possibilita' di cura, ad eccezione di alcune forme, sono spesso limitate. In piu', vista l'eta' dei pazienti, c'e' il fatto che tutte le terapie, mediche e chirurgiche, non devono influenzare negativamente la vita futura del piccolo.
Su questi temi, da venerdi' a Roma, si confronteranno esperti internazionali durante la "Consensus Conference on Pediatric Neurosurgery" e il 'First Interim Meeting' della Societa' europea di neurochirurgia infantile.
In particolare, gli specialisti faranno il punto su due forme di tumori cerebrali, il craniofaringioma e l'ependimoma, il cui trattamento presenta aspetti problematici.
Il craniofaringioma, in particolare, e' un tumore raro e benigno, ma lede le strutture ipotalamoipofisarie e le vie ottiche. L'asportazione chirurgica totale e' oggi possibile grazie ai progressi delle tecniche. Questo intervento, pero', porta spesso al peggioramento dei deficit funzionali, soprattutto endocrinologici, con rischi di obesita' e disturbi del comportamento.
Fonte: Adnkronos/Adnkronos Salute - Roma, 21 Gen. 2009

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In AUMENTO il CANCRO nei BAMBINI, percio' stanno iniziando a fare degli studi.
Study sheds new light on aggressive childhood cancer
EU-funded researchers have uncovered some of the complex molecular mechanisms that drive the growth of neuroblastoma, a type of cancer found in very young children. The scientists hope that their findings, published in the journal Cancer Cell, will lead to the development of new therapies to treat this often aggressive and unpredictable disease.

EU support for the study came from the IMPACT (Identification of novel targets for cancer therapy) project, which is financed through the 'Life sciences, genomics and biotechnology for health' Thematic area of the Sixth Framework Programme (FP6).

Neuroblastoma is a cancer of the nervous system that primarily affects children under the age of five years. During normal development, neural crest cells stop dividing and turn into different types of mature nerve cells. However, in neuroblastoma, this does not happen and the cells simply keep dividing, forming a tumour.

The tumour most commonly develops in the abdomen, often in the adrenal glands or the nerve tissue towards the back of the abdomen. However, it can also spread to other parts of the body through the blood and lymphatic system. Symptoms vary depending on where the disease is located and whether it has spread to other parts of the body. Because the symptoms are often vague (including tiredness, fever and loss of appetite) in the early stages of the disease, neuroblastoma is often difficult to diagnose.
Tratto da: www.imt.uni-marburg.de/intact/

Commento (NdR):
Le vaccinazioni che i bambini (figli di vaccinati da 2-3-4 generazioni) subiscono sono le responsabili di questo degrado immunitario delle nuove generazioni; dopo 3 generazioni di vaccinati il DISASTRO inizia ad evidenziarsi; il 90 % delle gravi malattie che i bambini manifestano, hanno la loro origine nelle vaccinazioni che purtroppo essi subiscono (anche in Italia) appena nati fino ai 12 anni e per legge; esse generano anche mutazioni genetiche trasmissibili ai figli, e se questi ultimi vengono rivaccinati, le somatizzano (il processo si chiama: slatentizzazione).
E l'allarme sara' sempre piu' grave e non solo per il cancro, in quanto stanno aumentando i vaccini da propinare, a sfavore dei sistemi immunitari degli esseri viventi……ma cosi si crea e si mantiene il mercato dei malati, tanto caro alle industrie produttrici di Vaccini e Farmaci.

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Cancro nei ragazzi
Un ragazzo ammalato di un angioma, gli provocava anche crisi epilettiche e poteva provocare la morte improvvisa, gli e' stato asportato il tumore con un intervento chirurgico di 10 ore, che e' stato eseguito al Gaslini di Genova dal direttore di neurochirurgia, dott. Armando Cama.
L'angioma aveva anche provocato al paziente, un ragazzo 12enne napoletano, una malformazione arterio-venosa che occupava varie sedi del cervello. L'operazione, che era ad alto rischio, e' stata preceduta da 3 embolizzazioni dei vasi.
Tratto da: ANSA - Italy, Genova, 27 Feb. 2009
Definizione di Angioma: Gli angiomi sono tumori "benigni" dovuti a proliferazione diplasica dell'endotelio dei vasi, siano essi arteriosi, venosi, linfatici, biliari.
Le Anomalie Vascolari costituiscono un vasto gruppo di difetti congeniti comprendente gli Emangiomi e le Malformazioni Vascolari. Queste patologie sono estremamente diffuse nell’infanzia. Spesso vengono diagnosticate tardivamente e considerate con nomenclature fantasiose (voglia a fragola, macchia a vino di Porto, bacio della cicogna) oppure con termini imprecisi e superati (angioma cavernoso) che non definiscono la vera natura del problema; gli angiomi e le malformazioni vascolari sono entità totalmente differenti, anche se non di rado con aspetti clinici simili.
Gli angiomi, o più precisamente emangiomi, sono i più frequenti tumori benigni dell’infanzia, riscontrabili nel 10-12% dei bimbi nati a termine e nel 20% nei bambini nati prematuramente.

Recentissimi dati sull’incidenza di cancro nell’ infanzia in Italia pubblicati dall’Associazione Italiana dei Registri Tumori (AIRTUM: I tumori infantili Rapporto 2008).
Se già i dati pubblicati da Lancet nel 2004, che mostravano un incremento dell’ 1.1% dei tumori infantili negli ultimi 30 anni in Europa, apparivano preoccupanti, quelli che riguardano il nostro paese (Italia) , riferiti agli anni 1998-2002 ci lasciano sgomenti.
I tassi di incidenza per tutti i tumori nel loro complesso sono mediamente aumentati del 2% all’anno, passando da 146.9 nuovi casi all’anno (ogni milione di bambini) nel periodo 1988-92 a ben 176 nuovi malati nel periodo 1998-2002.
Ciò significa che in media, nell’ultimo quinquennio, in ogni milione di bambini in Italia ci sono stati 30 nuovi casi in più. La crescita è statisticamente significativa per tutti i gruppi di età e per entrambi i sessi. In particolare tra i bambini sotto l’anno di età l’ incremento è addirittura del 3.2% annuo.
Tali tassi di incidenza in Italia sono nettamente più elevati di quelli riscontrati in Germania (141 casi 1987-2004), Francia ( 138 casi 1990-98), Svizzera ( 141 casi 1995-2004). Il cambiamento percentuale annuo risulta più alto nel nostro paese che in Europa sia per tutti i tumori (+2% vs 1.1%), che per la maggior parte delle principali tipologie di tumore; addirittura per i linfomi l’incremento è del 4.6% annuo vs un incremento in Europa dello 0.9%, per le leucemie dell’ 1.6% vs un + 0.6% e così via.

Commento NdR: le vaccinazioni producono anche gravi tumori, infatti sempre piu' bambini e ragazzi ne vengono colpiti. Con i vaccini si rovinano i genitori (portatori di mutazioni genetiche dai vaccini che essi stessi hanno subito) e quindi anche i loro figli facilmente somatizzano (slatentizzano) quelle mutazioni indotte con i vaccini, anche queste malattie.

Questi studi dimostrano e confermano cio' che insegniamo da decenni e cioe' che i Vaccini producono nei soggetti sottoposti a quelle infauste pratiche in-sanitarie, spacciate per tecniche preventive, Malnutrizione con perdita di fattori vitali essenziali alla vita sana, alterazione e perdita di: flora batterica autoctona, vitamine, minerali, proteine vitali), oltre alle mutazioni genetiche occulte, immunodepressioni, intossicazioni, infiammazioni e contaminazioni da virus e/o batteri pericolosi che nel tempo possono produrre malattie le piu' disparate !
vedi: Contenuto dei vaccini + Big Pharma ringrazia...

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Il Cancro nasce, secondo la Medicina naturale perche' organismo del canceroso (o del genitore del canceroso) e' stato od e' intossicato, infiammato, immunodepresso, con enzimi, flora batterica alterata, pH digestivo non regolare (e quindi mancante di minerali e vitamine), e parassitato da certi, parassiti, batteri e funghi (candida) i quali producono anche tossine ed ulteriori infiammazioni + intossicazioni.
Quindi il medico, il terapeuta od il soggetto stesso DEVE operare seguendo la stessa strada percorsa per l'ammalamento.
Cioe' deve lavorare per disintossicare il malato + disinfiammare l'organismo ed i tessuti interessati, ripristinare il pH digestivo, eliminare quei parassiti, batteri e funghi che hanno proliferato in modo abnorme, per mancanza di antagonisti e rinforzare il sistema immunitario SEMPRE compromesso in TUTTI i malati, cancerosi compresi.
[Modificato da mauretto58 23/06/2011 19:25]
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