SECONDO VOI LE PRATICHE SIA TRA LE PROFESSIONISTE CHE TRA LE DILETTANTI ROVINANO IL CALCIO GIOVANILE?

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Giovannino78
00lunedì 28 marzo 2011 10:19
Le pratiche esistono eccome...
Ho inserito un post sulla partita di Sabato del campionato Allievi fascia B Elite tra Urbetevere e Lazio...
Bè, sfido chiunque a dimostrarmi il contrario...
Questa è la politica delle pratiche volute dal Generale e company, evidentemente con l'avallo del buon Lotito...basta pagare e leccare e puoi sfoggiare la borsa con l'Aquila in qualsiasi categoria...
La Roma in fatto di settore giovanile e di un'altro pianeta.
E son d'accordo che le pratiche ci sia in tutte le Società, professionistiche e non...elite, regionali e provinciali...è il nostro costume.
osservatore
00lunedì 28 marzo 2011 12:22
Re: MISTERI DELLA PRATICA
[POSTQUOTE][QUOTE:110251375=Giovannino78, 28/03/2011 10.19]Le pratiche esistono eccome...
Ho inserito un post sulla partita di Sabato del campionato Allievi fascia B Elite tra Urbetevere e Lazio...
Bè, sfido chiunque a dimostrarmi il contrario...
Questa è la politica delle pratiche volute dal Generale e company, evidentemente con l'avallo del buon Lotito...basta pagare e leccare e puoi sfoggiare la borsa con l'Aquila in qualsiasi categoria...
La Roma in fatto di settore giovanile e di un'altro pianeta.
E son d'accordo che le pratiche ci sia in tutte le Società, professionistiche e non...elite, regionali e provinciali...è il nostro costume.[/QUOTE][/POSTQUOTE]


Bravo Giovannino 78, hai colto nel segno facendo un esempio di come le Pratiche rovinino direttamente la prestazione sportiva.
Non è possibile che una professionista perda in modo così netto con una dilettante, questo per un semplice motivo, la professionista può attingere da un bacino d'utenza, soprattutto quello di Roma, immenso e non è possibile che non riesca ad allestire una squadra al di sopra di qualsiasi dilettante che molte volte attinge dalle professioniste "accontentandosi" di ragazzi scartati che invece fanno la differenza "DE COSTANZO" docet, ragazzo dalla tecnica sopraffina non ritenuto idoneo dalla Roma.
Saluti.
Osserva-tore
00lunedì 28 marzo 2011 13:28
Già...e non solo De Costanzo (veramente bravo), sabato c'erano altri 2 - 3 "scarti" di Roma e Lazio che hanno contribuito alla bella figura patita dalla Lazio...
Ma mi vien da pensare alla Vigor, come al Savio piuttosto che al Tor di quinto e così via...come in società dilettantistiche minori...
Ragazzi che però magari riescono comunque a "mettersi di nuovo in luce" e prendere altri lidi in altre ragioni Italiane magari...
C'è però da dire che in questi casi son state forse, anzi sicuramente, decisioni sbagliate nell'allontanarli...per De Costanzo probabilmente per via dell'altezza (cosa assurda)...per gli altri giudizi affrettati o "altro"...
Ma mentre la Roma riesce a fare la differenza quasi sempre...la Lazio invece non ci riesce...e allora il discorso "pratica" vien da se...
Roma Antico
00domenica 3 aprile 2011 13:00
I DENTI ROTTI DEL PETTINE
È certo, più una società è importante più il giro di soldi è importante.
E i soldi sono quasi sempre più importanti del saper giocare, come ben ci ricorda “MISTERC22”.
Uno che paga per stare, sin da piccolo, in una squadra importante alla fine migliora molto di più di chi non può, o non vuole pagare.
Più pago più imparo più miglioro; non pago, miglioro per quel che posso, ma intanto (se non sono un campione) il pagante gioca al mio posto. Io scendo di categoria, il pagante resta con le squadre importanti, qualche volta fino alle soglie del professionismo (casi conosciuti di figliocci esemplari militano nella Roma, di più nella Lazio e ancor più nell’Atletico).
Poi quando sei in età e abile per il professionismo conta soprattutto il tuo valore sul campo ed escono fuori le differenze. Il pagante continuerà (la maggior parte delle volte) ad esercitare il ricco mestiere del ricco padre, e io, bravo giocatore non pagante non campione, aleggerò (la maggior parte delle volte, speriamo) nelle serie dilettanti.
I NODI VENGONO SEMPRE AL PETTINE, è vero.
Non dovrebbe essere così, ma i nodi nel calcio (come nella vita italiana) sono sempre esistiti.
Il problema maggiore, come ben sa il “PRESIDENTE” della discussione sul FALLIMENTO DEL PROFESSIONISMO, è che PETTINI ce ne sono pochi e quei pochi hanno molti denti rotti.
Proposta: potrebbe essere utile almeno cambiare marca di PETTINI?!?!?!?

Un saluto a tutti

misterc22
00lunedì 4 aprile 2011 23:51
Calcio, una partita tra pulcini sospesa per rissa tra genitori


LECCO - Una partita di calcio della categoria Pulcini è stata sospesa perchè due genitori - un papà e una mamma delle opposte fazioni - sono venuti alle mani in tribuna mentre in campo i bambini giocavano. L'episodio è accaduto nei giorni scorsi, ma se ne avuta notizia solo oggi, a Monte Marenzo, piccolo centro della provincia di Lecco al confine con la provincia di Bergamo, mentre si giocava la gara a sei tra i Pulcini della locale polisportiva e l'Aurora San Francesco di Lecco. La categoria vedeva in campo bambini di soli nove anni che, nel bel mezzo della gara, hanno visto il dirigente arbitro sospendere la partita per correre in tribuna a sedare la rissa scaturita dopo uno scambio di battute. La Polisportiva Monte Marenzo ha reso noto che convocherà al più presto una riunione societaria per studiare iniziative di sensibilizzazione ed educazione allo sport rivolte nello specifico ai genitori degli atleti affiliati.

Appena informato dell'accaduto con la sospensione della partita della categoria Pulcini per la lite tra due genitori, il delegato provinciale lecchese della Figc, Giovanni Colombo è sobbalzato: «È inammissibile che accadano fatti come questo - ha detto Colombo - I genitori dovrebbero fare i genitori e gli educatori, e non i tifosi dei propri figli. I bambini dovrebbero potersi divertire serenamente, ma la situazione è ben diversa. Si va da episodi di razzismo a insulti ai bambini avversari. Siamo all'emergenza, perchè questa è una situazione vergognosa difficile da sanare. Ammetto che siamo disarmati ma siamo disponibili ad accogliere qualsiasi consiglio per porre un rimedio a una situazione che rovina il nostro calcio».

L'alterco è stato scatenato da una parola fuori posto e i due protagonisti sono presto passati alle vie di fatto con spinte e quant'altro. I dirigenti e gli altri genitori sono poi riusciti a riportare la calma, ma l'episodio rimane in tutta la sua gravità. Purtroppo le tensioni verbali intorno alle partite del settore giovanile e dell'attività di base, da tempo sono purtroppo all'ordine del giorno. «Vogliamo denunciare l'accaduto - dice il dirigente del Monte Marenzo, Renato Caroli - per invitare tutti a meditare sulla situazione che si è creata intorno al calcio giovanile. Il calcio dovrebbe essere un momento di divertimento ma, mentre per i bambini lo è, per alcuni genitori la partita viene vissuta con troppe tensioni ed egoismi. Ad andarci di mezzo sono naturalmente i bambini. Alcuni di loro ci sono rimasti davvero male a vedere i genitori che si azzuffavano in tribuna. Episodi del genere non si dovrebbero più ripetere e ci troveremo col nostro presidente Angelo Fontana per studiare qualche iniziativa che possa sensibilizzare genitori e allenatori».
solo pratiche
00giovedì 7 aprile 2011 22:19
misterc22, sei andato fuori tema, fuori discussione, in questa si parla di “PRATICHE” nel calcio giovanile. Se hai qualcosa da dire in merito . . . . .
Vespa
00venerdì 8 aprile 2011 00:05
Ma che domande sono? Ovvio che la risposta è SI, tanto poi i giocatori li compriamo all'estero
misterc22
00venerdì 8 aprile 2011 14:44
Re:
solo pratiche, 07/04/2011 22.19:

misterc22, sei andato fuori tema, fuori discussione, in questa si parla di “PRATICHE” nel calcio giovanile. Se hai qualcosa da dire in merito . . . . .




mi devo essere sbagliato, mi sembrava pertinente
osservatore
00martedì 27 settembre 2011 12:42
PRATICA O NON PRATICA QUESTO E' IL DILEMMA......
Leggevo della polemica tra il Mister Fabbro e il Generale Coletta.
Ma è possibile secondo Voi che non venga trovata una risposta al dilemma espresso nel titolo?
Saluti.
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