da Passione Calcio
IL CALCIO SECONDO POCHESCI
Il tecnico della Lupa Frascati si lascia andare a un lungo sfogo, dichiarazioni al vetriolo che non risparmiano nessuno: Sora, San Cesareo, Comitato Regionale
Di Valerio Gelli
Quattro gare alla fine del campionato, quattro finali in cui ci si gioca un’intera stagione. Il girone B di Eccellenza è però in attesa della sentenza sul caso Ambrosi, che potrebbe cambiare la fisionomia della classifica. Secondo la Commissione Tesseramenti della Figc, Alessandro Ambrosi fino al 17 Marzo del 2011 era da considerare a tutti gli effetti il presidente della S.S. Lofra, una carica che, essendo in vigore già dall'estate del 2010, avrebbe dunque vietato il tesseramento come calciatore. Ora si attende solo la sentenza della Procura Federale, che dovrà decidere se deferire il calciatore, la Lupa Frascati ed il Roccasecca, club nei quali Ambrosi ha giocato in questa stagione, per il doppio tesseramento. Nella peggiore delle ipotesi la Lupa verrebbe penalizzata di ben 12 punti, pari alle gare giocate da Ambrosi con la maglia del Frascati.
Abbiamo intervistato per voi Sandro Pochesci, tecnico della Lupa Frascati, il quale ci ha rilasciato dichiarazioni al vetriolo che sicuramente alzeranno un bel polverone. Ovviamente restiamo a disposizione per chiunque, chiamato in causa, volesse ribattere
CASO AMBROSI - “Questo è un campionato falsato in tutto e per tutto. Ogni anno, a questo punto della stagione, emerge sempre qualcosa. Troppa gente è da troppi anni al potere e continua a stare lì invece di andare in pensione. Stanno mettendo pressione a questo campionato, una pressione che non esiste. Quando presentammo la richiesta per il tesseramento di Ambrosi, la Federazione ci diede l’ok, quindi qual è il nostro sbaglio? La Federazione mi dice che posso tesserare un giocatore, io lo tessero e solo dopo mi dice che ha il doppio tesseramento? E allora perché mi ha detto che potevo tesserarlo? Non mi interessano le chiacchiere, se accadono certe cose è perché chi organizza questi campionati evidentemente non sa spiegare bene le regole. Ogni anno, a questo punto della stagione, emergono sempre cose del genere perché non ci sono i play-off. Ad inizio stagione partono tante squadre e alla fine ne arriva una sola e l’altra forse, le altre 4-5 squadre, che hanno speso tanti soldi, si aggrappano a qualsiasi cosa. Quando uno ha investito tanti soldi e non raggiunge l’obiettivo prefissato, cerca di raggiungerlo in altri modi. Mi sto riferendo alle società che hanno presentato il ricorso contro la Lupa.
Mi sono arrivate delle voci: ci sono persone che si stanno vantando affermando ‘Alla Lupa togliamo 12 punti’, il bello è che ci deve ancora essere la sentenza. Come ha fatto ad uscire fuori la storia del tesseramento di Ambrosi? Io l’ho allenato 2 anni e non sapevo avesse una scuola calcio e fosse presidente. Stando così le cose, era presidente anche in serie D quando giocava a Viterbo, quando giocava a Cosenza, e non è mai uscito niente. Si vede che in Eccellenza qualcuno all’interno del palazzo è bene informato. Queste informazioni sono molto care, costano molto, per dare questa notizia qualcuno del palazzo ha ottenuto qualche soldino. Questo è il calcio, questo è il calcio marcio. Io sono uno che parla e dice le cose come stanno, gli altri fanno tutti i finti preti. In serie A lo posso capire, ci sono tanti interessi, girano i miliardi, ma in un campionato come il nostro dovrebbe prevalere la sportività, l’onestà, la lealtà, e invece escono fuori queste cose. Il Comitato avrebbe dovuto dire ‘Non è un doppio tesseramento, abbiamo sbagliato noi’ invece di accettare questo assurdo reclamo.
Sicuramente in prima istanza ci toglieranno i punti come stanno già dicendo, però ho fiducia nell’Arbitrato del Coni. Sicuramente non ci fermeremo di fronte a certe ingiustizie”.
Non si può assolutamente mettere in dubbio la buona fede della società, sicuramente era all’oscuro della carica di Ambrosi, ma le regole NOIF parlano chiaro, il calciatore non poteva essere tesserato. Così recita il comma 4 dell’articolo 21: “I dirigenti delle società non possono essere tesserati quali calciatori o tecnici, né assumere la qualifica di dirigente o di collaboratore in altra società associata nella stessa Lega o che svolga attività esclusivamente nel Settore Giovanile e Scolastico”.
GLI AVVERSARI - Il tecnico ha proseguito il suo sfogo: “Il Sora le gare in casa le vince tutte di prepotenza, fuori casa ho qualche dubbio, a Formia e Roccasecca non avrà vita facile. Il San Cesareo è una grande squadra, forse è l’unica che ha giocato meglio di noi quando ci siamo incontrate, anche se all’andata c’erano due calci di rigore netti per noi, mentre quello assegnato a loro era molto dubbio.
Non ci hanno mai fatto sentire primi in classifica, veniamo trattati come una squadra normale. Quando una squadra è prima dovrebbe essere rispettata da tutti, invece la Lupa è sempre stata attaccata e così la mia persona. Pochesci quando viene espulso parte da 6 giornate, quello che dice Pochesci viene sempre amplificato. Sono bersagliato da questo Comitato: ho iniziato con il Torbellamonaca e prendevo dalle 12 alle 15 giornate all’anno, quest’anno sono arrivato a 10, mentre in C2 non sono mai stato espulso, in serie D, invece, ho preso 2 espulsioni a Guidonia, a Monterotondo, a Civitavecchia. Non capisco tutto questo accanimento nei miei confronti, evidentemente starò antipatico a qualcuno del Comitato.
A Ceccano c’erano tre calci di rigore netti per noi, invece abbiamo preso quattro ammonizioni per simulazione, Guardabascio è stato addirittura espulso per doppia ammonizione. Non siamo tutelati, io non voglio vantaggi, tutela significa rispettare la prima in classifica. Non siamo tutelati e lo avvertiamo soprattutto in trasferta. Abbiamo subito 11 calci di rigore, abbiamo giocato 7 volte in inferiorità numerica, ci hanno annullato 6 gol, ci hanno assegnato calci di rigore poi tolti dai guardalinee. E’ un attacco alla mia persona, non è un campionato regolare. Ma vogliamo parlare degli spostamenti? Ci sono società che decidono dove giocare fuori casa. Il Sora si è fatto spostare 2 volte la partita in trasferta, è inammissibile. E’ come se la Juventus, che deve giocare a Catania, chiamasse il Catania e dicesse ‘La partita la giochiamo a Roma’. E’ assurdo che la Federazione accetti una cosa del genere, ma il Sora è il Sora. Io a Sora sono stato aggredito e mi hanno dato 6 giornate di squalifica, lasciamo perdere.
Ripeto, non sto simpatico a qualcuno del Comitato, quando andiamo a giocare ad esempio a Sora, la partita non è Sora - Lupa Frascati, ma Sora - Sandro Pochesci. Questo è il nostro mondo dei dilettanti. Non si ha rispetto di ragazzi che si sacrificano da inizio stagione, di una società che è stata sempre puntuale con i propri impegni. Mi piacerebbe sapere se le altre con i rimborsi sono puntuali come la Lupa, soprattutto qualche società che sta vicina a noi in classifica.
Anche se dovessimo vincerlo, questo non è un campionato regolare. Sono sicuro che alla fine vincerà la squadra più forte e noi siamo i più forti, lo abbiamo dimostrato. Questo è lo sfogo di una persona vera. Per questa stagione mi hanno cercato 10 mila squadre, sono venuto a Frascati a fare un campionato che non avrei voluto fare, sicuramente sarà l’ultimo. I personaggi che gestiscono questo campionato non sono corretti e ci sono 2 mila casi a testimoniarlo: cambiamenti di arbitro all’ultimo giorno, società che conoscono con largo anticipo nome e cognome dell’arbitro interregionale che dirigerà la loro partita.
Sul campo nessuna squadra ha dimostrato di essere più forte della Lupa. Questa buffonata del caso Ambrosi sta tenendo viva una società come il San Cesareo che spera nella penalizzazione per arrivare seconda. Il San Cesareo deve difendere il terzo posto, il secondo potrebbe regalarglielo il Comitato Regionale. Noi dobbiamo giocare 4 partite, il Sora ne deve giocare solo 2 perché quelle in casa le vince con la prepotenza. Io me la devo giocare tutte le domeniche, com’è giusto che sia, a Sora, invece, ci sono invasioni, tirano bombe, menano nel sottopassaggio, e non sono mai stati presi provvedimenti. Noi dobbiamo vincerle tutte quante da qui alla fine e basta. Io gioco per vincere, non per ‘non perdere’ come tanti allenatori. Nonostante le numerose difficoltà, siamo la squadra che ha ottenuto più vittorie in entrambi i gironi. Ci sono stati fischiati 6 rigori a favore e 11 contro, al Sora è stato assegnato un solo rigore contro, indovinate contro chi?! Stranamente contro il San Cesareo che è la squadra che ha ottenuto più rigori insieme al Sora.
Non si può parlare di partite regolari, ho preso 6 giornate di squalifica a Sora dove vincevo 2-0, sono stato aggredito e sono stato espulso. Con il Sora ci hanno fischiato 3 rigori contro in 2 partite, però abbiamo vinto 6-3 e 1-2. Nonostante i rigori, non sono riusciti a batterci. Le mie non sono supposizioni, questi sono fatti”.
Il tecnico, poi, ci ha parlato di premi partita, di arbitri e di un futuro libro. “Le ultime quattro sono tutte gare difficili perché a Sandro Pochesci non è mai stato regalato nulla. Le nostre avversarie non giocano contro la Lupa, giocano contro Sandro Pochesci. Nel girone B ci sono società che mettono i premi partita quando giocano contro la Lupa.
Un giorno scriverò un libro, tanto tra qualche anno mi stancherò di stare in questo mondo, e scriverò nomi, cognomi, avvenimenti. Ci sono tante cose da dire. L’Eccellenza è l’Inferno, la serie D è il Purgatorio. Nei professionisti vedo molta più coerenza, ho fatto la C2 e non ci sono tutti questi sotterfugi. Qui purtroppo gli arbitri vengono pilotati, ricevono promesse da gente mediocre”.
Parole pesanti quelle di Pochesci, che poi ha concluso il suo sfogo affermando: “Vorrei un po’ di rispetto in queste ultime partite. Io sono stato fatto fuori, mi hanno dato 3 giornate, sono stati precisi come sempre. Quando c’è qualcosa di importante, Pochesci non c’è.
Sono abituato a dire quello che penso e non a pensare quello che dico, come fanno tante persone. Sono orgogliosissimo di me stesso, è molto più bello vincere contro tutto e tutti”.
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