Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
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LUPA......tutto in regola?

Ultimo Aggiornamento: 20/05/2011 10:49
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cesare
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14/03/2011 22:22

Ma siamo sicuri-sicuri che la Lupa Frascati gioca le sue gare regolarmente?
Tutto a posto con i suoi tesserati?...........
caio
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14/03/2011 22:45

dicci, dicci, quali sono i tuoi dubbi?
cesare
[Non Registrato]
14/03/2011 23:13

Mah.....che dirti.....
Direi che giocatori tipo AMBROSI potrebbero darti quel valore aggiunto, certo.......ma.....se poi lo mandi via (o se ne va lui, non saprei) e quello fa a fare l'allenatore nella categoria allievi nella sua città (fiuggi) con tanto di tesseramento in lega.....beh non so le regole del NOIF che dicono......ma di sicuro si rischiano ben 12 punti di penalizzazione (1 per ogni gara disputata da Ambrosi).
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14/03/2011 23:29

bisogna vedere i tempi, il doppio tesseramento non è possibile, lo scorso anno ho letto di un allenatore vis aurelia, Mastrodonato; che era andato a giocare con una squadra di seconda categoria ed è stato deferito e come dici te la squadra penalizzata ma, se il giocatore viene svincolato a quel punto può tesserarsi come allenatore
cesare
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14/03/2011 23:33

Ma il problema non sarebbe neanche quello.....è che prima di andare a fare l'allenatore ne era già presidente!
E lo era già da agosto.....per cui presidente e giocatore credo proprio che non si puo'.....in questo caso errore madornale dei dirigenti della lupa, che non hanno verificato questa cosa prima di tesserarlo.
cesare
[Non Registrato]
14/03/2011 23:36

NOIF: Art. 21 (I dirigenti delle societa)
Archiviato in N.O.I.F.

1. Sono qualificati “dirigenti” delle società gli amministratori e tutti i soci che abbiano comunque responsabilità e rapporti nell’ambito dell’attività sportiva organizzata dalla F.I.G.C..

2. Non possono essere “dirigenti” né avere responsabilità e rapporti nell’ambito delle attività sportive organizzate dalla F.I.G.C. gli amministratori che siano o siano stati componenti di organo direttivo di società cui sia stata revocata l’affiliazione a termini dell’art. 16.

3. Possono essere colpiti dalla preclusione di cui al precedente comma gli amministratori in carica al momento della deliberazione di revoca o della sentenza dichiarativa di fallimento e quelli in carica nel precedente biennio. Competente a decidere in prima istanza è la Commissione Disciplinare ed in ultima istanza la C.A.F. su deferimento della Procura Federale nell’osservanza delle disposizioni previste dal Codice di Giustizia Sportiva.

3. I dirigenti delle società non possono essere tesserati quali calciatori o tecnici né assumere la qualifica di dirigente o di collaboratore in altra società associata nella stessa Lega o che svolga attività esclusivamente nel Settore Giovanile e Scolastico.
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14/03/2011 23:45

Re:
cesare, 14/03/2011 23.33:

Ma il problema non sarebbe neanche quello.....è che prima di andare a fare l'allenatore ne era già presidente!
E lo era già da agosto.....per cui presidente e giocatore credo proprio che non si puo'.....in questo caso errore madornale dei dirigenti della lupa, che non hanno verificato questa cosa prima di tesserarlo.




certo se era presidente o dirigente di una società, non poteva essere tesserato come giocatore da un altra, che società era?
Rino
[Non Registrato]
15/03/2011 02:02

MA QUANTE CERTEZZE
Io prima di battezzare questa storia verificherei in modo profondo, la vicenda. Sennò si innesca il solito chiacchiericcio popolare che è capace, ogni tot. stagioni, di farci parlare di cose diverse da quelle del campo, del calcio giocato.
Io tutte queste certezze non le ho, sulla vicenda Ambrosi. Beati voi che ne avete.
Rino
lettore
[Non Registrato]
15/03/2011 08:11

www.passionecalcioweb.com/articles_card.aspx?IdArt=1540


LUPA FRASCATI, L'OMBRA DELLA PENALIZZAZIONE?
Secondo alcune indiscrezioni il club castellano non avrebbe potuto tesserare l'attaccante Ambrosi perchè già tesserato come presidente di un club .Nei guai anche il Roccasecca


di Luca Lo Iacono

Indiscrezione, bluff o mina vagante per il campionato? Difficile a dirsi fin d'ora, ma il caso "Ambrosi" rischia di esplodere da un momento all'altro con una deflagrazione che scuoterebbe tutto il girone B dell'Eccellenza. La questione va trattata con i guanti, anche perchè ricorda moltissimo storie precedenti e richiama alla mente tutto il chiacchiericcio di alcune stagioni fa riguardo presunte penalizzazioni mai arrivate, ma qualora confermata potrebbe rivelarsi una vera e propria bomba. Specialmente in questo momento della stagione e soprattutto dopo gli ultimi 90' che hanno fatto registrare il sorpasso della Lupa Frascati ai danni del Sora. Il fulcro della questione è legato all'impiego di Alessandro Ambrosi , attaccante classe 71', che con la squadra di Sandro Pochesci ha giocato ben dodici gare salvo poi rescindere il contratto qualche mese fa. Una volta libero dagli impegni con il club castellano Ambrosi sembrebbe infatti essersi cimentato come allenatore degli allievi regionali di un club di Fiuggi ovvero il Lofra, società del quale risulta però presidente. Una carica che , essendo in vigore già dall'estate del 2010 avrebbe dunque vietato il tesseramento come calciatore dal momento che le regole NOIF parlano chiaro:

NOIF: Art. 21 (I dirigenti delle societa)
Archiviato in N.O.I.F.

1. Sono qualificati “dirigenti” delle societa` gli amministratori e tutti i soci che abbiano comunque responsabilita` e rapporti nell’ambito dell’attivita` sportiva organizzata dalla F.I.G.C..
2. Non possono essere “dirigenti” ne´ avere responsabilita` e rapporti nell’ambito delle attivita` sportive organizzate dalla F.I.G.C. gli amministratori che siano o siano stati componenti di organo direttivo di societa` cui sia stata revocata l’affiliazione a termini dell’art. 16.
3. Possono essere colpiti dalla preclusione di cui al precedente comma gli amministratori in carica al momento della deliberazione di revoca o della sentenza dichiarativa di fallimento e quelli in carica nel precedente biennio. Competente a decidere in prima istanza e` la Commissione Disciplinare ed in ultima istanza la C.A.F. su deferimento della Procura Federale nell’osservanza delle disposizioni previste dal Codice di Giustizia Sportiva.
3. I dirigenti delle societa` non possono essere tesserati quali calciatori o tecnici ne´ assumere la qualifica di dirigente o di collaboratore in altra societa` associata nella stessa Lega o che svolga attivita` esclusivamente nel Settore Giovanile e Scolastico.

Dall'annuario del Crlazio in effetti Alessandro Ambrosi risulta effettivamente presidente del club LOFRA di Fiuggi e le perplessità sulla possibilità di impiegarlo come calciatore si stanno dunque moltiplicando come risulta anche in una discussione sul Forum Oiclac oiclac.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9696962

Matricola: 920894
Sigla Societa: A.S.D.
Nome società: LOFRA S.R.L.
Comitato regionale: LAZIO
Indirizzo Sede: VIA VILLA COMUNALE, 36
Località: FIUGGI
Provincia: FR
CAP: 3014
Matricola: 920894
Sigla Societa: A.S.D.
Nome società: LOFRA S.R.L.
Comitato regionale: LAZIO
Indirizzo Sede: VIA VILLA COMUNALE, 36
Località: FIUGGI
Provincia: FR
CAP: 3014Località di corrispondenza: FIUGGI
Nome impianto: LO.FRA SPORTING CENTER (SINT)
Indirizzo impianto: VIA DELLO SPORT S.N.C.
Località impianto: FIUGGI
Provincia impianto: FR
CAP impianto: 03014
Recapito Telefonico: 0775 514354 begin_of_the_skype_highlighting 0775 514354 end_of_the_skype_highlighting
Fax: 0775-548345
Email: INFO@LOFRASPORTINGCENTER.COM
Presidente: AMBROSI ALESSANDRO

Il giocatore potrebbe dunque rischiare una squalifica e la Lupa , così come il Roccasecca attuale club di appartenzenza di Ambrosi, una penalizzazione (nel caso dei castellani di ben dodici punti) , ma ancora è tutto dai contorni sfumati. Che si tratti di un'indiscrezione messa in giro ad arte oppure di un fatto concreto è in realtà ancora presto per dirlo, ma sicuramente la vicenda farà discutere e sono attesi sviluppi già nelle prossime ore
wdb
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15/03/2011 08:28

Premesso che se uno non rispetta le regole (anche per ignoranza) debba essere punito,
ritengo che il vero scandalo sia l'ingaggio di calciatori stranieri (soprattutto sudamericani) e gli stipendi elargiti in un campionato di eccellenza.
Ma come si fa ad imporre la regola dei giovani di Lega se poi tre-quattro posti sono occupati da stranieri: alla faccia del calmierare i costi e della valorizzazione dei giovani.
franco
[Non Registrato]
15/03/2011 09:44

La cosa più esilarante è questa notizia arriva nel giorno in cui sul corriere laziale c'è un "simpatico" fotomontaggio in prima pagina, dove si vede pochesci che in sorpasso fa le corna (credo ai sorani, ma andasse a farcele di persona.......secondo me non fa neanche 10 metri.....)........
Da tapiro proprio......
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15/03/2011 10:13

Re:
franco, 15/03/2011 09.44:

La cosa più esilarante è questa notizia arriva nel giorno in cui sul corriere laziale c'è un "simpatico" fotomontaggio in prima pagina, dove si vede pochesci che in sorpasso fa le corna (credo ai sorani, ma andasse a farcele di persona.......secondo me non fa neanche 10 metri.....)........
Da tapiro proprio......




Le regole sono regole e vanno rispettate.
I tesseramenti tutti stanno in Federazione.
Le chiacchere stanno a zero.
Se nel durante ci sono state delle modifiche non rese pubbliche per dei ritardi o refusi tipografici(termine più appropriato quando c'è un ritardo nella pubblicazione),dimostrabili dalla documentazione ufficiale in possesso del CRL,allora tutte le chiacchere non avranno peso e rimarranno solo tali.
Se invece ci saranno dei risconti allora.......

Ma è mai possibile che ogni anno in vista della fine dei campionati debbano uscire notizie,naturalmente da verificare da parte degli organi preposti,che rendono l'aria pesante o piena di fantasmi a torto o a ragione ?

Ma ci vuole tanto per organizzarsi,sulla base delle regole,in maniera più appropriata?
Nell'era dei computer ci vuole tanto per fare gli incroci?

Mi pare di essere ritornato indietro negli anni di fronte all'annoso problema delle squalifiche da scontare nel campionato successivo.

Buttare all'aria un anno,comunque vada, di grossi sacrifici non mi pare giusto.

Staremo a vedere il prosieguo
[Modificato da FAUSTO(1) 15/03/2011 10:14]
lettore ed ascoltatore
[Non Registrato]
15/03/2011 11:49

a radio mana mana hanno dei dubbi
www.lofrasportingcenter.com/


Eccellenza, un altro campionato sub judice. Il girone B si arricchisce di un mistero. Il doppio ruolo di Alessandro Ambrosi. Giocatore e presidente?
La schermata del sito lnd.it della società Asd Lofra

di Pierluigi Grimaldi

L’Eccellenza sembra essere un campionato stregato. Anche questa stagione, infatti, a minare la serenità di uno dei due gironi del massimo campionato regionale potrebbe esserci una situazione legata alla Giustizia Sportiva. Il problema riguarderebbe (ma il condizionale è d'obbligo) la Lupa Frascati e un presunto caso di doppio tesseramento, ovviamente non permesso dalle carte federali. Il problema del club giallorosso? La posizione di Alessandro Ambrosi. L’attaccante, passato nel mercato dicembrino al Roccasecca, ha giocato con la formazione di Pochesci la prima parte di stagione. Ambrosi risulterebbe tesserato anche con un’altra società, l’ASD Lofra Srl. Il club di Fiuggi, sconosciuto al grande pubblico, ha all’attivo la partecipazione nel campionato Allievi Provinciali e tre squadre impegnate nei tornei riservati ad Esordienti e Pulcini. In questa società il calciatore ciociaro (originario proprio di Fiuggi) ricoprirebbe il ruolo di presidente. A dimostrarlo ci sarebbe l’anagrafica delle società sportive presente sul sito della Lega Nazionale Dilettanti che per comodità alleghiamo a questo articolo e che dimostra come, effettivamente, il ruolo di presidente dell’Asd Lofra sia ricoperto da tale Ambrosi Alessandro. A questo punto entrano in gioco le NOIF che all’articolo art. 21 comma 3 riportano: i dirigenti delle società non possono essere tesserati quali calciatori o tecnici né assumere la qualifica di dirigente o di collaboratore in altra società associata nella stessa Lega o che svolga attività esclusivamente nel Settore Giovanile e Scolastico.
Una prima lettura delle carte federali sembrerebbe lasciare poco spazio ai dubbi. Va detto, però, che la storia del calcio laziale dell’ultimo decennio è piena di situazioni analoghe (segnalazioni di presunte problematiche relative ai tesseramenti) che si sono poi risolte in un bicchiere d’acqua.
Al momento sembra molto più interessante capire quale potrebbe essere la tempistica della vicenda. Da fonti ben accreditate ci risulta che gli incartamenti del caso siano già pronti per essere inviati agli organi competenti (il Cr Lazio). Vista l’impossibilità di procedere con un ricorso di parte (visti i termini scaduti), si provvederà ad una segnalazione da parte di uno o più club. Il Comitato regionale, a quel punto, informerà la Procura Federale che procederà con le indagini (convocando anche il calciatore) che, se dovessero essere confermate queste anticipazioni, potrebbero essere più brevi del previsto. Si potrebbe quindi arrivare al deferimento del calciatore e delle società interessate (Lupa Frascati ma anche Roccasecca) alla Commissione Disciplinare del Cr Lazio, organo chiamato ad esprimere il giudizio di primo grado. In caso di condanna e di un ricorso delle società coinvolte, la palla passerebbe alla Commissione Disciplinare Nazionale che in una trentina di giorni (dalla presentazione del ricorso) potrebbe emettere la propria sentenza. E’ chiaro quindi che nel caso in cui la posizione di Ambrosi risultasse quella appena descritta, il campionato potrebbe subire sconvolgimenti di classifica. In arrivo potrebbero esserci ammende e penalizzazioni in punti anche se, lo ripetiamo, l’esperienza suggerisce di aspettare che le carte arrivino alla Procura Federale (nella giornata di venerdì?) per esprimere giudizi di merito sull’intera situazione. Nelle prossime edizioni de Il Corriere Laziale in edicola cercheremo di fornire altri particolari (compresa la reazione di tutti i protagonisti della vicenda) per descrivere un quadro degli eventi che sia il più chiaro possibile.

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15/03/2011 13:17

da claciolaziale punto com, i dubbi son molti di più
La Lupa Frascati di nuovo

sul tavolo della Giustizia Sportiva.

Questa volta per Ambrosi, per diletto

presidente, per mestiere calciatore

 

Viene da sorridere, se uno pensa con quale ricorrenza a Frascati abbiano frequenza i casi, delicati, di giustizia sportiva. L'ultima volta fu messa addirittura in discussione la figura del presidente Zarelli, con un deferimento che si risolse con un nulla di fatto. Era la questione legata alle rimostranze della Roma VIII, e comunque all'iscrizione della Lupa Frascati. Questa volta ci risiamo, e non riguarda una cosa legata all'affiliazione, o all'iscrizione a un torneo, anche se in parte si riferisce all'attività di controllo e verifica che va fatta in estate.

Alessandro Ambrosi, giocatore in forza alla Lupa Frascati, é stato di recente il presidente di una società di settore giovanile di Fiuggi, la Lo.fra., e non avrebbe potuto partecipare da atleta in altro club, secondo quanto sostengono da diverse parti le antagoniste della formazione prima in classifica. Ovvio che la cosa possa interessare, per via diretta, nel caso di un deferimento e di una possibile condanna in punti da scalare alla dote costruita, il Sora, prima di tutte, il San Cesareo e quelle nelle immediate retrovie, dal quarto posto in giù. Una bolla di sapone o un rischio vero?

Fa bene chi si pone i quesiti, viste le diverse sentenze in materia, una delle quali fu una cosa "democristiana" nell'anno del signore 2001-2002, il caso Moscardelli, poggiato, però, su un altro architrave e su un'altra tipologia di infrazione. Qui occorre verificare fin dove possano arrivare le responsabilità del calciatore, che con la Lupa ha giocato un terzo del torneo, e quelle del club castellano. Non é un doppio tesseramento classico, perché si tratta di un ruolo ben distinto da quello con cui ha militato nella Lupa Frascati, da atleta, anche se le cose, carte federali alla mano, sarebbero ben distinti e sono da evitare. Fa bene chi si pone i dubbi, meno chi parla già (!) della quantità di punti di penalizzazione, perché si va già a superare una serie di procedure con un'ipotesi priva, al momento, di certezze.

Ovvio che il Comitato Regionale eviti, questa volta, di essere "messo in mezzo", e aggiungiamo giustamente, visto che l'ultima volta che c'era di mezzo la Lupa Frascati stava succedendo il finimondo, e quindi deleghi la Procura Federale perché faccia funzione inquirente. Naturale, logico, dovuto. E siccome la presenza in quella società da parte di Ambrosi é stata confermata adesso bisogna prendere il Codice di Giustizia Sportiva e leggerlo attentamente, per evitare di trarre conclusioni indebite. Di sicuro questo girone sono diversi anni che non ha pace, tra norme, regole, cavilli, escamotage, e i relativi veleni che escono come da una fabbrica che spedisce in fondo a un fiume delle derivazioni chimiche.

La Lupa Frascati sostiene, per bocca del suo allenatore che, eventualmente, la responsabilità sarebbe soltanto del diretto interessato. Ma se la cosa andasse avanti nei confronti del cammino della prima squadra, le domande sarebbero diverse:

1) verrebbe punito anche il Roccasecca? Domanda lecita anche se i periodi non coincidono essendo giunto al nuovo club da giocatore, soltanto a dicembre.

2) Alessandro Ambrosi non é un ragazzino, e a 37 anni si presuppone che fosse a conoscenza di una duplice posizione da evitare. Possibile sia stato così disattento? Per diversi, evidentemente, sì.

3) Pagherebbero, più avanti, anche Viterbese e Monterotondo in serie D? Infatti non é da ieri che Ambrosi fosse tesserato per la Lo.fra. di Fiuggi, realtà che dispone

Nei prossimi giorni le altre reazioni e i pensieri delle diverse parti in gioco. Non é un caso di semplice lettura, e non ci stupisce che lo sia.

Era troppo bello, parlare solo del campo, e di una volata a due. Da oggi riapriamo il Codice. Che ci accompagnerà fino, se basta, a maggio. Ma saremmo ottimisti a sperare che si concluda tutto con la 34° giornata. Se ci fosse, in sede di federazione, chi agevola una insperata rapidità in questa situazione, sarebbe applaudito.

In diverse sperano, e una, la prima in classifica, sembra vivere in modo sereno, questa vicenda. Che però richiede qualche giorno per trovare le conferme procedurali. Di certo c'é che il ricorso di parte non si può più presentare. La cosa si muove semplicemente con un deferimento o d'ufficio o "incoraggiato" da uno o più esposti presentati da uno o più sodalizi interessati all'alta classifica.Verrà chiamato, "l'ingenuo" Ambrosi, a breve, che dovrà spiegare perlomeno la sua posizione.

Massimiliano Cannalire
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15/03/2011 13:22

ad uso della stampa allego il precedente di cui ero a conoscenza
DEFERIMENTO DELLA PROCURA FEDERALE A CARICO DEL CALCIATORE MASTRODONATO QUINTILIANO E DEL PRESIDENTE DELLA SOC COOP. VIS AURELIA FIORENTINO MARIO ENTRAMBI PER VIOLAZIONE DELL’ ART, 1. COMMA 1 DEL C.G.S. ED ART. 21 COMMA 1 DELLE N.O.I.F,DELLA SOC. GROTTE DI CASTRO PER VIOLAZIONE , A TITOLO DI RESPONSABILITÀ OGGETTIVA, DELL’ ART. 4. COMMA 2 DEL CGS. E DELLA SOC. COOP VIS AURELIA PER RESPONSABILITÀ DIRETTA ED OGGETTIVA, AI SENSI DELL’ ART. 4 COMMI 1 E 2 DEL CGS.

L’ incaricato della Procura Federale, sulla base della segnalazione pervenutagli in data 28. 04. 2009 dal Giudice Sportivo del Comitato Regionale Lazio, riguardante l’ irregolare partecipazione del calciatore Mastrodonato Quintiliano nella gara Monteromano Grotte di Castro dell’ 1.03. 2009, valevole per il campionato di prima categoria,effettuava le opportune indagini per verificare l’ esattezza della richiesta.
Il Collaboratore Federale accertava, dopo i rituali controlli, che il calciatore sopramenzionato ha in effetti
partecipato illegittimamente alla gara in questione, in quanto risultava tesserato, quale calciatore , per la Soc. Grotte di Castro e contemporaneamente , come dirigente per la soc. Coop Vis Aurelia , carica per la quale lo stesso successivamente, in data 4. 04. 2009, rassegnava le dimissioni.
Per tale motivo il Collaboratore della Procura, a conclusione delle indagini, ha inteso deferire i soggetti riportati in epigrafe per le violazioni alle norme regolamentari loro ascritte.
Alla riunione ritualmente fissata è presente il solo rappresentante della Procura Federale, mentre i deferiti Quintiliano e la Soc Coop. Vis Aurelia hanno fatto pervenire deduzioni a difesa, sostenendo il primo che si era tesserato, quale dirigente della soc. Coop Vis Aurelia perché il figliolo giocava per detta società. La società ovviamente dichiara di non essere stata a conoscenza di quanto avvenuto.
La procura Federale ha insistito per la responsabilità dei deferiti chiedendo 2 mesi di squalifica per il calciatore Mastrodonato Quintiliano, per aver disatteso il contenuto dell’ art. 1 comma 1 del CGS e dell’ art. 21 comma 1 delle NOIF, per essersi tesserato, nell’ arco della stessa stagione sportiva per due diverse società; 1 mese di inibizione per il presidente dell’epoca della soc. Coop Vis Aurelia Fiorentino Mario, per le stesse violazioni delle norme regolamentari ascritte al calciatore; l’ ammenda di Euro 750 alla soc. Grotte di Castro, a titolo di responsabilità oggettiva, ai sensi dell’ art. 4 comma 2 del CGS.;e l’ ammenda di Euro 1.000 alla Soc Coop Vis Aurelia, a titolo di responsabilità diretta ed oggettiva, ai sensi dell’ art. 4 commi 1e 2 del CGS.
Questa Commissione di Disciplina Territoriale, dopo aver esaminato le carte in possesso, pur riconoscendo la responsabilità dei deferiti, in virtù della buona fede dei soggetti coinvolti, particolarmente per il Presidente della Società COOP VIS AURELIA e della Soc. GROTTE DI CASTRO, si ritiene di poter mitigare le sanzioni proposte dalla Procura Federale.
Detto ciò

DELIBERA
Di affermare la responsabilità dei deferiti e di squalificare per due mesi il calciatore Mastrodonato Quintiliano, di inibire per 15 giorni il presidente della Soc. Coop Vis Aurelia Fiorentini Mario, di comminare l’ ammenda di Euro 400 alla soc. Grotte di Castro e l’ ammenda di Euro 500 alla Soc. Coop Vis Aurelia.
Si comunichi agli interessati, facendo presente che i provvedimenti di cui sopra decorrono dal giorno successivo alla data di ricevimento della raccomandata A.R.

giurista
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16/03/2011 07:58

articolo offerto dalla Heaven sporting club
SUPPLEMENTO DI LAVORO PER IL "NOSTRO" GIURISTA. IL CASO AMBROSI/LUPA FRASCATI
articolo del 16/3/2011


CASO AMBROSI OVVERO UN DOPPIO TESSERAMENTO



Del caso Ambrosi ho letto e sentito di tutto. Leggendo anche qualche sentenza già scritta. Nel mare delle mie riflessioni giuridiche mi sono sentito quasi inadeguato nel fare una riflessione tecnica sul fatto in questione. Infatti ho letto di penalizzazioni e varie pene. Ho letto articoli estratti dalle NOIF (anzi uno solo: art. 21 c. 4). Come se quell’articolo fosse la chiara lettera dell’errore commesso da Ambrosi (e con lui da Roccasecca e Lupa Frascati). O meglio che questo articolo fosse la chiave adattabile per una serratura facile da aprire quale la sentenza per le società che avevano tesserato il giocatore già citato. Così a me non sembra. Ed anzi appare tutto molto intricato. Senza aver visto le carte della vicenda non riuscirei coscientemente a dare una soluzione puntuale a questo caso. Per questo motivo farò una ricostruzione di quello che potrà essere per società e calciatore “accusati” di doppio tesseramento.



Prima di tutto i fatti: Ambrosi è stato tesserato in questa stagione prima con la Lupa Frascati poi con il Roccasecca. Contemporaneamente il giocatore in questione riveste la carica presidente della Lo.fra Srl (affiliata alla FIGC come formazione di puro Settore Giovanile) di Fiuggi, come da annuario del CR Lazio.



Appare chiaro dunque che il caso in questione sia da inquadrare nell’art. 21 c. 4 delle NOIF: “I dirigenti delle società non possono essere tesserati quali calciatori o tecnici né assumere la qualifica di dirigente o di collaboratore in altra associata nella stessa Lega o che svolga attività esclusivamente nel Settore Giovanile e Scolastico.” Norma che palesemente ha nella sua ratio quella di evitare posizioni di controllo o di influenza su un'altra società attraverso soggetti che sono tesserati per due o più società.



Ma siccome la norma citata anche da noi è stata riportata da più voci, io cercherei di guardare al di là del naso della questione. Cercherei di capire i possibili scenari per questa vicenda. Pacifico che il giocatore verrà squalificato a tempo (minimo sei mesi). La problematica spinosa riguarda il Roccasecca e la Lupa Frascati ma anche tutte quelle società in cui Ambrosi ha militato nelle more del suo tesseramento come Presidente della Lo.fra Srl. Anche perché le infrazioni disciplinari si prescrivono “della sesta stagione sportiva successiva a quella in cui è stato commesso l’ultimo atto diretto a realizzarle, qualora si tratti di illecito amministrativo” (art. 25 lettera b Codice di Giustizia Sportiva ).



Al CR Lazio già vi è stato un caso ed una sentenza della Commissione Disciplinare Territoriale (CU n. 100 del 25/02/2010) che riguarda un doppio tesseramento calciatore-dirigente. Nella sentenza in questione, che riguardava Grotte di Castro e Vis Aurelia come società mentre il calciatore-dirigente era Mastrodonato Quintiliano (giocatore tra i più popolari della regione avendo militato per anni nell’Astrea, tra le altre, n.d.r.), la Commissione aveva fatto emergere la responsabilità delle due società che lo avevano tesserato per la violazione dell’art. 1 c.1 C.G.S., che determina l’osservanza delle norme e degli atti federali. Ed aveva anche accertato la responsabilità oggettiva per la società in cui giocava il calciatore-dirigente (Grotte di Castro) mentre, per al club in cui era dirigente, gli veniva addebitata una responsabilità più grave ovvero oggettiva e diretta (art. 4 c.1 e 2 Codice di Giustizia sportiva).



Partendo da questa sentenza la domanda è: qual è la giusta pena per il nostro caso? Domanda che si porrà il giudice adito dal Procuratore Federale. A questa domanda sarà data una risposta attraverso una valutazione della colpa da parte delle società per cui era tesserato Ambrosi. E’ l’art. 18 del Codice di Giustizia Sportiva a definire la scala delle pene rispetto alla gravità e alla natura del fatto illecito. A questa norma si deve combinare l’art. 10 c.8 CGS che fa riferimento al caso in cui vi sia la partecipazione di calciatori che non abbiano titolo per prendervi parte (art. 10 c. 6 CGS).



Per il caso nostro, fermo restando la valutazione di Procura Federale e Commissione Disciplinare, si ha questo ventaglio di possibilità:



1) ammenda con diffida

2) penalizzazione di uno o più punti

3) retrocessione all’ultimo posto in classifica



Tutto starà nel dimostrare la buona fede delle società, anche se questa risponde sempre per fatti imputabili a propri tesserati. per poter essere immuni o quasi da punti di penalizzazione.



PS.: Come mai ci riduciamo a deferimenti di questo tipo se le tecnologie moderne, attraverso un database (con le schede anagrafiche di tutti i tesserati in FIGC), con un solo click, potrebbero rispondere a domande tipo "Il Sig. Tizio è tesserabile per la squadra la Sempronia? No, perché é tesserato come presidente della Società sportiva Pinco Palla". Tutto troppo facile, per questa modernità, e per questo sistema che si rivela eccessivamente fragile, e delicato.



Francesco Casarola
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16/03/2011 09:06

Re: articolo offerto dalla Heaven sporting club
giurista, 16/03/2011 07.58:

SUPPLEMENTO DI LAVORO PER IL "NOSTRO" GIURISTA. IL CASO AMBROSI/LUPA FRASCATI
articolo del 16/3/2011


CASO AMBROSI OVVERO UN DOPPIO TESSERAMENTO



Del caso Ambrosi ho letto e sentito di tutto. Leggendo anche qualche sentenza già scritta. Nel mare delle mie riflessioni giuridiche mi sono sentito quasi inadeguato nel fare una riflessione tecnica sul fatto in questione. Infatti ho letto di penalizzazioni e varie pene. Ho letto articoli estratti dalle NOIF (anzi uno solo: art. 21 c. 4). Come se quell’articolo fosse la chiara lettera dell’errore commesso da Ambrosi (e con lui da Roccasecca e Lupa Frascati). O meglio che questo articolo fosse la chiave adattabile per una serratura facile da aprire quale la sentenza per le società che avevano tesserato il giocatore già citato. Così a me non sembra. Ed anzi appare tutto molto intricato. Senza aver visto le carte della vicenda non riuscirei coscientemente a dare una soluzione puntuale a questo caso. Per questo motivo farò una ricostruzione di quello che potrà essere per società e calciatore “accusati” di doppio tesseramento.



Prima di tutto i fatti: Ambrosi è stato tesserato in questa stagione prima con la Lupa Frascati poi con il Roccasecca. Contemporaneamente il giocatore in questione riveste la carica presidente della Lo.fra Srl (affiliata alla FIGC come formazione di puro Settore Giovanile) di Fiuggi, come da annuario del CR Lazio.



Appare chiaro dunque che il caso in questione sia da inquadrare nell’art. 21 c. 4 delle NOIF: “I dirigenti delle società non possono essere tesserati quali calciatori o tecnici né assumere la qualifica di dirigente o di collaboratore in altra associata nella stessa Lega o che svolga attività esclusivamente nel Settore Giovanile e Scolastico.” Norma che palesemente ha nella sua ratio quella di evitare posizioni di controllo o di influenza su un'altra società attraverso soggetti che sono tesserati per due o più società.



Ma siccome la norma citata anche da noi è stata riportata da più voci, io cercherei di guardare al di là del naso della questione. Cercherei di capire i possibili scenari per questa vicenda. Pacifico che il giocatore verrà squalificato a tempo (minimo sei mesi). La problematica spinosa riguarda il Roccasecca e la Lupa Frascati ma anche tutte quelle società in cui Ambrosi ha militato nelle more del suo tesseramento come Presidente della Lo.fra Srl. Anche perché le infrazioni disciplinari si prescrivono “della sesta stagione sportiva successiva a quella in cui è stato commesso l’ultimo atto diretto a realizzarle, qualora si tratti di illecito amministrativo” (art. 25 lettera b Codice di Giustizia Sportiva ).



Al CR Lazio già vi è stato un caso ed una sentenza della Commissione Disciplinare Territoriale (CU n. 100 del 25/02/2010) che riguarda un doppio tesseramento calciatore-dirigente. Nella sentenza in questione, che riguardava Grotte di Castro e Vis Aurelia come società mentre il calciatore-dirigente era Mastrodonato Quintiliano (giocatore tra i più popolari della regione avendo militato per anni nell’Astrea, tra le altre, n.d.r.), la Commissione aveva fatto emergere la responsabilità delle due società che lo avevano tesserato per la violazione dell’art. 1 c.1 C.G.S., che determina l’osservanza delle norme e degli atti federali. Ed aveva anche accertato la responsabilità oggettiva per la società in cui giocava il calciatore-dirigente (Grotte di Castro) mentre, per al club in cui era dirigente, gli veniva addebitata una responsabilità più grave ovvero oggettiva e diretta (art. 4 c.1 e 2 Codice di Giustizia sportiva).



Partendo da questa sentenza la domanda è: qual è la giusta pena per il nostro caso? Domanda che si porrà il giudice adito dal Procuratore Federale. A questa domanda sarà data una risposta attraverso una valutazione della colpa da parte delle società per cui era tesserato Ambrosi. E’ l’art. 18 del Codice di Giustizia Sportiva a definire la scala delle pene rispetto alla gravità e alla natura del fatto illecito. A questa norma si deve combinare l’art. 10 c.8 CGS che fa riferimento al caso in cui vi sia la partecipazione di calciatori che non abbiano titolo per prendervi parte (art. 10 c. 6 CGS).



Per il caso nostro, fermo restando la valutazione di Procura Federale e Commissione Disciplinare, si ha questo ventaglio di possibilità:



1) ammenda con diffida

2) penalizzazione di uno o più punti

3) retrocessione all’ultimo posto in classifica



Tutto starà nel dimostrare la buona fede delle società, anche se questa risponde sempre per fatti imputabili a propri tesserati. per poter essere immuni o quasi da punti di penalizzazione.



PS.: Come mai ci riduciamo a deferimenti di questo tipo se le tecnologie moderne, attraverso un database (con le schede anagrafiche di tutti i tesserati in FIGC), con un solo click, potrebbero rispondere a domande tipo "Il Sig. Tizio è tesserabile per la squadra la Sempronia? No, perché é tesserato come presidente della Società sportiva Pinco Palla". Tutto troppo facile, per questa modernità, e per questo sistema che si rivela eccessivamente fragile, e delicato.



Francesco Casarola




Grazie Giurista
per averci "informato"sul precedente e sui punti interrogativi che esisteranno fino alla fine dell'inchiesta se inchiesta ci sarà.

Ma un forte grazie lo vorrei indirizzre all'Avv.Francesco Casarola per aver evidenziato con iol suo "p.s."qual'è "l'ingranaggio rotto"dell'ennesimo caso di fine anno.

Quello che non si riesce a comprendere è come gli esperti di computer del CRL non abbiano ancora progettato un sistema di "incrocio"che permetta di non cadere sistematicamente in incongruenze del genere.
[Modificato da FAUSTO(1) 16/03/2011 09:07]
lettore
[Non Registrato]
16/03/2011 09:12

articolo offerto da radio manà manà
[POSTQUOTE][QUOTE:110019520=lettore ed ascoltatore, 15/03/2011 11.49]http://www.lofrasportingcenter.com/


Eccellenza, un altro campionato sub judice. Il girone B si arricchisce di un mistero. Il doppio ruolo di Alessandro Ambrosi. Giocatore e presidente?
La schermata del sito lnd.it della società Asd Lofra

di Pierluigi Grimaldi

L’Eccellenza sembra essere un campionato stregato. Anche questa stagione, infatti, a minare la serenità di uno dei due gironi del massimo campionato regionale potrebbe esserci una situazione legata alla Giustizia Sportiva. Il problema riguarderebbe .....Nelle prossime edizioni de Il Corriere Laziale in edicola cercheremo di fornire altri particolari (compresa la reazione di tutti i protagonisti della vicenda) per descrivere un quadro degli eventi che sia il più chiaro possibile.

[/QUOTE][/POSTQUOTE]

A differenza di quanto annunciato sul sito, picclo artcolo di spalla a pag 10, nulla in prima pagina.

Un tempo il corriere laziale era stato molto duro con la Lupa Frascati, festeggiando la retrocessione con un famoso, bentornati in eccellenza, l'avvento di Pochesci con i suoi sponsor istituzionali ha cambiato le cose, stessa cosa per max cannalire.

I vari modi di trattare uno stesso argomento, sono lo specchio di come funziona il mondo dell'informazione


sorano
[Non Registrato]
16/03/2011 11:44

A Sora non tifiamo per la penalizzazione della Lupa.
Non ci importa di arrivare primi o secondi.
Non ci importa se l'anno prossimo giocheremo in D o in Eccellenza.
Abbiamo solo un sogno nel cassetto: LO SPAREGGIO!
Quella specie di uomo di Pochesci non deve preoccuparsi della giustizia sportiva, deve stare solo attento a fare un punto in piu' o uno in meno di noi.
Per il resto.....buon fine campionato a tutti.
OFFLINE
Post: 1.175
Città: ROMA
Età: 77
Sesso: Maschile
16/03/2011 12:03

Re: articolo offerto da radio manà manà
lettore, 16/03/2011 09.12:



A differenza di quanto annunciato sul sito, picclo artcolo di spalla a pag 10, nulla in prima pagina.

Un tempo il corriere laziale era stato molto duro con la Lupa Frascati, festeggiando la retrocessione con un famoso, bentornati in eccellenza, l'avvento di Pochesci con i suoi sponsor istituzionali ha cambiato le cose, stessa cosa per max cannalire.

I vari modi di trattare uno stesso argomento, sono lo specchio di come funziona il mondo dell'informazione





Lettore
Non entro e non voglio entrare nello specifico da te richiamato perchè non mi interessa
ma in generale penso che nella vita è ammesso ricredersi o cambiare atteggiamento.

Nessuno è infallibile.

Il guaio sarebbe perseverare-a torto o ragione-a prescindere.

E poi... "tutti dovemo campà"..l'importante è che se ne parli senza far finta di niente,perchè allora....

Alla stampa spetta il diritto/dovere di informare.

Poi bisogna vedere i titoli,le otto colonne o gli accenti più o meno marcati.

Ma l'importante è che ...dia la notizia e non la nasconda o faccia finta della non esistenza.
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