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CONSIGLIO DIRETTIVO ALI DI SCORTA

Ultimo Aggiornamento: 07/04/2013 09:18
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23/08/2011 14:40

(granulociti
nella membrana piogena).
Granuloma suppurato.
E' una fase di infiammazione acuta purulenta (i granulociti sono nel tessuto
di granulazione) poi può evolvere in ascesso cronico o acuto (senza
la vacuolizzazione e la formazione di cavità), fistolarizzazione.
Granuloma epiteliale.
All'interno del granuloma c'e epitelio che deriva dalla proliferazione
delle isole del Malassez (se fosse all'esterno sarebbe una cisti) che derivano,
come gli aghi di colesterolo, da piccoli coaguli di sangue. In pertiferia
ci sono macrofagi e osteoclasti che mangiano tessuto osseo circostante
(riassorbimento osseo).
Non ci sono batteri.
Cisti radicolare.
E' una lesione cistica periapicale, asintomatica, piú frequente al mascellare
superiore: é una formazione sacculare a contenuto necrotico.
Micro: rivestimento epiteliale malpighiano non cheratinizzato. Stroma
di densità a cellularitá mista, in rapporto alla flogosi concomitante. Presenza
di cristalli di colesterolo (granuloma colecistico), corpi eosinofili
calcificati a livello epiteliale.
Segue ad una pulpite diffusa endocanalicolare con granuloma apicale e
con proliferazione dei residui epiteliali del Malassez e necrosi degli
strati epiteliali interni. Formazione di microcisti che evolvono in cisti
radicolare per progressiva espansione.
Cisti residua.
E' una cisti radicolare non trattata dopo l'estrazione del dente.
Ascesso periapicale.
E' generalmente doloroso. Puó suppurare all'interno od all'esterno della
cavitá orale.
Micro: necrosi della polpa, neutrofili in masse solide, cioé, pus, spaccature
del materiale necrotico'trabecolee osee con lacune vuote e necrosi
ossea oppure infiammate con osteite.
Cicatrice apicale.
E' una fibrosi, ed é il mezzo attraverso cui l'organismo si difende nei
confronti degli stimoli nocivi (quando il granuloma non é complicato).
Micro: fibrosi con bande di fibre collagene omogenee e ialinizzate, pochi
fibrociti e vasi, molte fibre.
Colesteatoma.
É una raccolta di aghi di cristalli di colesterolo e foamcells, cioé é un
granuloma con alte concentrazioni di queste componenti, che evidenziano
la presenza di degenerazione grassa.
Infezione residua.
E'un'infezione cronica, incapsulata, apicale che persiste per molto tempo
dopo la guarigione di un granuloma o di una cisti. La lesione puó
persistere a lungo, fino al riassorbimento di un residuo o sequestro che
ne causa la formazione.
Complicanze delle lesioni e dell'infiammazione.
Periostite e osteiti; ascessi, fistole dentarie, edema, linfopatie, flebiti;
cellulite e flemmone; osteomieliti; sinusiti.
12.
MALATTIE DELLE GHIANDOLE SALIVARI.
Scialoadeniti non ostruttutive.
Causate dall'infezione di germi: sono rare le forme primarie e sono piú
frequenti le secondarie a malattie neoplastiche o ad interventi chirurgici.
Parotite ricorrente non ostruttiva.
Malattie recidivante (subacuta) che colpisce i bambini e le donne in
menopausa. Puó anche essere riscontrata in soggetti irradiati o che sono
stati sottoposti ad una terapia tranquillante. Ha la caratteristica di presentare
dilatazioni dei dotti ghiandolari per un fenomeno fibrotico concomitante
alla causa della ricorrenza (tipico delle ostruzioni).
Micro: dilatazione dei dotti con infiltrato cronico linfocitario e fibroso.
L'infiltrato linfocitario puó far sospettare una etiologia autoimmune
(malattia di Sjogren).
La ghiandola é gonfia e dolente.
Parotite epidemica virale
Malattie infiammatoria virale, contagiosa, febbrile ed epidemica. É
colpita quasi esclusivamente la parotide, ma infetta anche altri organi
(gonadi, pancreas, mammella). La sintomatologia é solo parotidea: c'e
facies leonina. Dopo un incubazione di due settimane, esordisce con
febbre, dolore, anoressia e quarisce in dieci giorni.
Parotite da citomegalovirus.
L'epitelio duttale della ghiandola é il suo serbatoio naturale. Sviluppa
malattia sono nei neonati o negli adulti immunodepressi (AIDS, ciclosporine,
leucemici).
Le ghiandole salivari si ingrossano ed il virus puó colpire anche i reni, la
milza, il midollo osseo ed il polmone. Inoltre se si diffonde al SNC si
hanno gravi danni neurologici.
Provoca una tipica alterazione cellulare con inclusioni specifiche.
L'infezione da CMV é grave soprattutto negli immaturi perché il virus
colpisce le cellule nervose immature dando regioni ectopiche ed alterazioni
migratorie. Nell'adulto immunodepresso il virus danneggia i neuroni,
i quali rispondono con gliosi. Il cervello si arricchisce di noduli
duri e presenta disfunzioni (demenza).
La setticemia é la complicanza piú grave ed i sintomi sono: petecchie
emorragiche, febbre settica e shock infettivo.
Sindrome di Herfort.
Sarcoidosi primaria dei linfonodi intraghiandolari della parotide: malattia
autoimmune dei linfociti T: malattia granulomatosa a cellule epitelioidi
senza necrosi (diagnosi con test di Qwei). Colpisce per lo piú i
neri.
La sarcoidosi é una malattia sistemica e riguarda: la cute, i linfonodi, il
tessuto osseo, il cuore, il fegato ed il SNC.
Non é piu cosí grave perche la si cura con una terapia corticosteroidea.
Tumefazioni.
Malattie non ben definite (pseudotumorali) che provocano la turnefazione
della ghiandola: il processo di ingrossamento non é stato chiarito e
comunque non é dovuto a neoplasie.
Scialosi.
La parotide é ingrossata per una ipertrofia bilaterale simmetrica Non ci
sono segni di infiammazione, né cellule tumorali: si tratta di una ipertrofia
vera delle cellule acinose, sierose della ghiandola. Le cellule si rigonfiano
di granuli e le strutture endocellulari si spostano: nucleo alla
periferia.
In qualche acino al posto dei granuli si trovano vacuoli ma meno numerosi.
La malattia interessa la struttura vera e propria, I'etiologia é per lo piú di
tipo disendocrino (diabete, menopausa, cretinismo tiroideo, malnutrizione).
Le cause agiscono con una parte del sistema nervoso autonomo vegetativo
che regaola la secrezione: allungamento della fase di deposito, diminuzione
della sintesi proteica che richiama acqua (cellule gonfie).
Oncositosi: interessa numerose ghiandole.
L'oncocita é una cellula epiteliale trasformata (metaplasia). Le cellule
hanno un citoplasma ricchissimo di inclusioni e granuli; inoltre sono
stipate strettamente le une alle altre ed hanno un nucleo piccolo e centrico.
L'oncocitosi può essere diffusa, con cellule quasi completamente trasformate,
o nodulare, con iperplasia di un nodulo di oncociti (piú grave
perché può evolvere in cancro, anche se molto raramente).
In qualche acino al posto dei granuli si trovano vacuoli ma meno numerosi.
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