Mi accorgo di leggere questo post con una lieve smorfia di rabbia.
Vorrei dire la mia sull'argomento.
Questo genere di chiamiamole "difficoltà" sono quelle con cui i ragazzi si confronteranno nel corso della vita.
Conosceranno un discreto campionario di ragazzi accompagnati da genitori psicopatici e parassiti, falliti e infami, disposti all'invidia ed al tradimento, alla corruzione d'animo e clientelare, mitomani e maligni.
In compenso in campo conosceranno degli splendidi compagni di avventura, che si selezioneranno sempre più nel corso degli anni e vi assicuro che non sono e non saranno quelli con i genitori di cui sopra. La selezione naturale colpirà prima quelli.
Quindi non credo che nessun mister o presidente o genitore o chicchessia possa rovinare un ragazzo. Può solo creargli delle difficoltà e le difficoltà fanno emergere il carattere.
In campo scendono i ragazzi, non i genitori e l'esame del campo non mente mai.