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IL CALCIO ITALIANO NELLO SCANDALO

Ultimo Aggiornamento: 16/07/2011 19:16
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04/06/2011 16:58

CHE NE PENSATE?????????..................COSA DITE???????????...................
CALCIO SCOMMESSE.
Ombre sulla serie A: una decina di squadre citate dagli arrestati
Ci sono le big, Inter e Juve, squadre di fascia media come la Fiorentina e formazioni che hanno lottato per la salvezza o sono retrocesse...

CALCIOSCOMMESSE. DA BARI A JUVE, UNA DECINA DI SQUADRE CITATE DAGLI ARRESTATI – Ci sono le big, Inter e Juve, squadre di fascia media come la Fiorentina e formazioni che hanno lottato per la salvezza o sono retrocesse, dal Chievo al Bologna, dal Bari al Brescia, dalla Sampdoria al Lecce: nelle carte dell’inchiesta sul calcioscommesse non ci sono prove sul coinvolgimento della serie A, ma le ombre sul torneo più importante emergono dalle decine di telefonate intercettate tra i 16 arrestati, responsabili secondo la procura di Cremona di aver combinato «senza ombra di dubbio» diverse partite dei campionati di B e Lega Pro. Sono decine, infatti, i riferimenti, le mezze parole e i contatti che riconducono alla A: alcuni soltanto accennati, altri più diretti. Come quelli relativi a Inter-Lecce e Brescia-Bologna, le due partite su cui si sono concentrate finora le attenzioni degli inquirenti. Quest’ultima è quella ritenuta più interessante, vista la precisione con cui il 25 marzo (la partita si giocò il 2 aprile), Diego Bassi (definito nell’ordinanza informatore amico del ds della Nocerina) indica all’ ex giocatore Gianfranco Parlato il risultato esatto di 4 incontri, tra cui appunto Brescia-Bologna (3-1). La sfida di San Siro viene invece citata in diverse telefonate come quella del 19 marzo tra Marco Paoloni, il portiere della Cremonese e poi del Benevento, e Massimo Erodiani, considerato uno degli uomini più importanti della ‘criccà del pallone. Erodiani annuncia a Paoloni che «gli zingari» hanno «messo un vincolo» e cioè «vogliono vedere almeno due attori», dunque due giocatori del Lecce. Incontro che non si sa se va in porto. Così come non ci sono al momento prove del coinvolgimento dell’attaccante salentino, Daniele Corvia, chiamato in causa più volte. La prima è in una telefonata del 19 marzo, in cui Erodiani risponde a Francesco Giannone (uno degli arrestati). «Quanti ne abbiamo noi?» chiede Giannone; «c’abbiamo pure l’interlocutore…è Corvia», risponde Eroriani. Il giorno dopo, sempre Erodiani, dice a Antonio Bellavista (ex capitano del Bari, anche lui arrestato) che «lui mi ha presentato Corvia». E aggiunge: «m’ha chiamato Corvia capito?…ha detto…stai tranquillo, stai tranquillo». E poi: «con Corvia ieri c’ho parlato…quando abbiamo parlato io e te». Il Bari lo chiama invece in causa proprio l’ex capitano Bellavista, in due occasioni. La prima è una telefonata con Erodiani del 20 marzo: «Io faccio una cosa per esempio – dice -… con uno del Bari…eh io ci rimetto…cioè io poi sono io che devo recuperare i soldi con questo qua». Quello stesso giorno, inoltre, Bellavista parla con un suo amico scommettitore, Fabio Daledo. «Prima di chiudere la conversazione – scrive il Gip – Bellavista, ex calciatore del Bari, riferiva che era già stato chiamato da alcuni giocatori di quest’ultima squadra ma essendo il campionato fermo per un turno non poteva fare nulla». Gli arrestati vantano – o millantano – anche contatti con diverse squadre di A. Il 7 febbraio, ad esempio, Marco Pirani dice al solito Erodiani, che gli chiede la maglia di Pazzini, che «con l’Inter non c’ho problemi…te basta che mi dici…voglio venire quando vai su…». Pirani afferma anche di avere ottimi rapporti con la Fiorentina: «vado a vedere la partita a Firenze che m’ hanno invitato…io…io conosco bene Della Valle hai capito? bene bene». A parlare della Juve sono invece i soliti Erodiani e Paoloni che mentre discutevano di possibili guadagni «si aggiornavano – scrive il Gip – su alcune scommesse che avevano riguardato l’anticipo della Juventus non andate a buon fine». E sono ancora Erodiani e Paoloni a citare il Chievo. Il primo in una conversazione con Giannone ( «l’hanno scorso ho fatto il Chievo a Milano»), il secondo in un messaggio proprio a Eridiani: «Massi, mi metti live 500 su 1 x di Chievo e Sampdoria». Antonio Bellavista e Gianfranco Parlato chiamano invece in causa il capitano gialloblù, Pellisier. Avviene l’11 marzo, quando il primo chiede al secondo di metterlo in contatto con il «Pelli» giocatore del «Chievo Verona» perche «gli zingari pagavano anche 400mila euro per questa partita». Se si tratti di millanterie o reali interventi per condizionare anche la A, saranno le indagini a dirlo. Certo è che il quadro non è proprio limpido, come annota il giudice Salvini riportando la telefonata tra Bellavista e il suo amico Daledo del 20 marzo 2011. «Bellavista chiedeva le quote ufficiali sulle vincite della partita Inter-Lecce – scrive – e, nella circostanza, gli comunicava che questi ultimi erano soliti vendere le partite, in quanto già con il Brescia avevano raggiunto l’accordo».(Ansa)
[Modificato da mauretto58 04/06/2011 16:59]
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04/06/2011 17:02

Calcioscommesse.
Anche la Serie A coinvolta.
Prandelli: “Sono preoccupato”
Il ct ha telefonato a De Rossi: "ci siamo salutati con un arrivederci".
Oggi altra giornata di interrogatori...

CALCIOSCOMMESSE – Si è risolta in una bolla di sapone la vicenda relativa a Daniele De Rossi . Anche il ct Prandelli, al termine di Italia-Estonia 3-0 ha voluto dimostrargli solidarietà: “Ho chiamato Daniele, l’avrei voluto convocare ma purtroppo ha un intervento programmato e non può spostarlo: però ha apprezzato il gesto”. Il ct avrebbe voluto rispondere così alla bufera legata al calcioscommesse che ha travolto il centrocampista. Non c’è però nessun riferimento a De Rossi nell’inchiesta. Questo quanto rivelato dal PM di Cremona. Oggi un’altra tornata di interrogatori.Ore 16.20 - In conferenza stampa Cesare Prandelli conferma la telefonata di ieri sera a Daniele De Rossi: “E’ stato contento. Ci siamo salutati con un arrivederci” conclude il ct della Nazionale. A proposito dello scandalo, che potrebbe veder coinvolta anche la massima serie: “La preoccupazione c’è per l’eventuale coinvolgimento di squadre di Serie A, ma aspettiamo di capire meglio“.Ore 16.10 – Ha chiarito la sua posizione, rispondendo a tutte le domande del gip Guido Salvini, Gianfranco Parlato, uno degli arrestati nell’ambito dell’operazione degli agenti della Squadra Mobile di Cremona sulle partite truccate. Lo riferisce l’ANSA. Parlato, che secondo gli investigatori era solito fornire indicazioni utili per indirizzare senza rischio le scommesse sportive degli indagati, ha risposto «solo sugli elementi che gli vengono contestati nell’ordinanza di custodia cautelare» in carcere, «spiegando come sono andate le cose dal suo punto di vista». I suoi avvocati presenteranno istanza di scarcerazione, o perlomeno per una attenuazione della misura cautelare la prossima settimana. Proseguono nel frattempo gli interrogatori delle ultime due persone per le quali è stato disposto il carcere.Ore 12.30 – Dalla settimana prossima, secondo quanto riferisce l’ANSA, gli inquirenti cremonesi entreranno nel merito delle tre partite, che coinvolgono 5 squadre, alcune di serie A, che secondo le dichiarazioni del medico odontoiatra Mario Pirani potrebbero essere state truccate, oltre alle 18 già esaminate nell’ordinanza di custodia cautelare che l’ha portato in carcere. Pirani sarà interrogato dal procuratore di Cremona, Roberto Di Martino nella giornata di martedì mentre mercoledì a essere interrogato sarà Massimo Erodiani, agente di scommesse e venerdì, infine, toccherà all’ex portiere della Cremonese, poi del Benevento, Marco Paoloni che davanti al gip si è avvalso ieri della facoltà di non rispondere. In ambienti giudiziari si spiega che la vicenda delle tre nuove partite merita di essere approfondita in quanto Pirani ne ha parlato come di gare che, per quanto aveva sentito dire, potevano essere state truccate senza, però, entrare nelle modalità con cui ciò sarebbe avvenuto. Da qui anche la cautela degli inquirenti cremonesi.(ANSA).Ore 12,05 – Dalla settimana prossima gli inquirenti cremonesi entreranno nel merito delle tre partite, che coinvolgono 5 squadre, alcune di serie A, che secondo le dichiarazioni del medico odontoiatra Mario Pirani potrebbero essere state truccate, oltre alle 18 già esaminate nell’ordinanza di custodia cautelare che l’ha portato in carcere. Pirani, com riferisce l’ANSA, sarà interrogato dal procuratore di Cremona, Roberto Di Martino nella giornata di martedì mentre mercoledì a essere interrogato sarà Massimo Erodiani, agente di scommesse e venerdì, infine, toccherà all’ex portiere della Cremonese, poi del Benevento, Marco Paoloni che davanti al gip si è avvalso ieri della facoltà di non rispondere. In ambienti giudiziari si spiega che la vicenda delle tre nuove partite merita di essere approfondita in quanto Pirani ne ha parlato come di gare che, per quanto aveva sentito dire, potevano essere state truccate senza, però, entrare nelle modalità con cui ciò sarebbe avvenuto. Da qui anche la cautela degli inquirenti cremonesiOre 9,25 – Sono previsti per oggi, come riferisce l’ANSA, gli interrogatori di tre indagati per i quali è stato disposto il carcere, nell’ambito dell’inchiesta della procura di Cremona sulle partite truccate. Davanti al gip Guido Salvini dovranno comparire Gianfranco Parlato, collaboratore tecnico della società ‘F.c.Esperia Viareggiò, militante nel girone B della Prima divisione del campionato di Lega Pro; Giorgio Buffone, direttore sportivo del Ravenna Calcio e Francesco Giannone, che tutelava gli interessi dell’organizzazione cosiddetta ‘dei bolognesì che provvedeva ad effettuare le puntate di denaro. Nella giornata di ieri alcune dichiarazioni ritenute significative dagli inquirenti erano venute da Marco Pirani, medico odontoiatra, che ha parlato di altre tre partite truccate, che coinvolgono complessivamente cinque squadre, anche di serie A, rispetto alle 18 che erano state oggetto dell’ordinanza di custodia cautelare. Si era avvalso della facoltà di non rispondere, invece, Marco Paoloni, ex portiere della Cremonese e poi del Benevento. Stessa scelta processuale per l’ex calciatore Antonio Bellavista.
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04/06/2011 17:04

Maxi-inchiesta sulle scommesse
"Falsati i campionati di B e C"
L'indagine, condotta dalla squadra mobile di Cremona, ha portato finora a 16 arresti tra cui Beppe Signori: "Abbiate pietà". I legali dell'ex laziale: "E' totalmente estraneo alla vicenda, ha solo la sfortuna di conoscere due delle persone coinvolte". Indagati Doni, capitano dell'Atalanta, e Bettarini. Coinvolto anche il Siena che rischia la promozione come i nerazzurri. Per gli investigatori questa "organizzazione criminale" che condizionava le gare di B e Lega Pro avrebbe cercato di "operare" pure in serie A


ROMA, 1 giugno 2011 - Un'inchiesta sul calcio scommesse che travolge tutti. Giocatori, soprattutto, colpevoli di aver fortemente condizionato negli ultimi mesi il risultato di alcuni incontri dei campionati di serie B e di Lega Pro. I reati contestati sono associazione a delinquere ed estorsione. E tra i sedici arrestati c'è Beppe Signori. Per l'ex capitano della Lazio e attaccante della Nazionale, Beppe Signori, sono stati disposti gli arresti domiciliari. Ventotto gli indagati dell'inchiesta chiamata Ultima Scommessa, tra cui il capitano dell'Atalanta Cristiano Doni: il suo nome risultava infatti come referente nelle intercettazioni sulle partite di B. Sotto inchiesta ci sono infatti tre gare dell'Atalanta e una del Siena, neopromosse in A che adesso rischiano grosso. Sempre tra gli indagati c'è anche Stefano Bettarini. Mentre un'ordinanza di custodia cautelare è arrivata pure all'ex centrocampista Mauro Bressan e ad Antonio Bellavista, ex capitano del Bari. Ma l'operazione è ancora in corso e l'elenco potrebbe allungarsi. In totale sono 18 le gare sotto inchiesta, tra cui 5 di B e una di A (Inter-Lecce).


ORGANIZZAZIONE CRIMINALE — L'indagine, che ha portato a sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e nove arresti domiciliari, è partita - spiega il capo della mobile di Cremona, Sergio Lo Presti - a seguito di un episodio di metà novembre 2010. Alcuni giocatori sono rimasti intossicati a seguito dell'assunzione di bevande. "Qualcuno degli indagati - dice Lo Presti - avrebbe operato un tentativo di adulterazione delle bevande per compromettere la prestazione della Cremonese". I calciatori e gli ex giocatori professionisti fermati erano parte integrante di una vera e propria "organizzazione criminale" nella quale ognuno aveva specifici compiti e ruoli, il cui obiettivo era quello di manipolare gli incontri a loro vantaggio. Gli indagati, secondo l'indagine, sarebbero anche riusciti a condizionare alcune partite, attraverso accordi verbali e impegni di carattere pecuniario. Nei confronti dei sedici arrestati, sostengono gli investigatori, ci sono prove "importanti ed inconfutabili".


SIGNORI: "ABBIATE PIETÀ" — Per Beppe Signori le accuse sono pesanti. Secondo l'ordinanza firmata dal gip di Cremona Guido Salvini, l'ex bomber è "leader indiscusso per ragioni di prestigio personale del gruppo di Bologna. Il suo nome non deve essere pronunciato o deve essere pronunciato con cautela. Si preferisce parlare di Beppe nazionale o di colui che ha segnato 200 goal in serie A". Si legge anche che Signori ha partecipato con altre persone "ad una serie di scommesse sulle partite truccate, in particolare, con riferimento alla partita Internazionale-Lecce, di 150 mila euro". Raggiunto telefonicamente dall'Ansa, Signori ha detto solo: "Ma non avete pietà in questa situazione? Abbiate pietà. Io non posso dire nulla, incontrerò il mio legale e poi parlerà lui per me". E in serata il legale del bergamasco, l'avvocato Silvio Caroli, ha ribadito con forza l'estraneità del suo assistito alla vicenda. "Dall'esame dell'ordinanza non emerge nessun elemento che possa giustificare il coinvolgimento di Signori, che si dichiara assolutamente estraneo alla vicenda". Secondo uno degli avvocati dell'ex laziale (gli altri sono Francesco Napolitano e Alfonso De Amicis) "Signori ha solo la sfortuna di conoscere due delle persone coinvolte, ma non ha nessun legame con le loro presunte attività illecite". Caroli si è riferito così a Giannone e Bruni, i due commercialisti arrestati a Bologna, che con Signori hanno un rapporto professionale. L'avvocato ha descritto un Signori sereno e tranquillo, che sta affrontando con serenità questo momento transitorio, confidando nella giustizia per una conclusione positiva della vicenda. Infine ha precisato il senso delle parole dette dall'ex laziale in mattinata: "Sono espressioni che non ci risultano essere mai state utilizzate, semmai erano un invito a un maggior contegno e al rispetto per la professione giornalistica".

INTER-LECCE — Secondo gli investigatori nella stessa organizzazione esisteva un gruppo più avveduto che cercava di condizionare giocatori e dirigenti di serie A. In particolare c'è una risultanza su Inter-Lecce, tentativo non andato a buon fine: l'idea era quella di giocare sull'over per l'Inter, mentre il risultato fu 1-0. Come emerge infatti dall'ordinanza Marco Paoloni, attuale portiere del Benevento, arrestato questa mattina e detenuto nel carcere di Cremona, aveva fatto credere ad altre persone che sarebbe riuscito a contattare alcuni giocatori del Lecce per combinare la partita. Tra gli scommettitori nell'ordinanza, oltre a Signori, viene indicato anche Stefano Bettarini. Paoloni, acquistato a gennaio dalla Cremonese che voleva liberarsene perché il suo nome era già stato associato alle scommesse, domenica avrebbe dovuto giocare la semifinale playoff per la B. "Paoloni era una delle figure centrali, al tempo stesso era calciatore e scommettitore" ha detto il Gip. Al momento risultano sotto inchiesta quattro gare della Cremonese e tre del Benevento.

SERIE B FALSATA — Gli effetti dell'inchiesta potrebbero essere pesantissimi. Il gip Salvini ha spiegato che l'attività dell'organizzazione "rischia di avere già falsato alcuni dei risultati dei vari campionati: basti pensare che l'Atalanta e il Siena sono state recentemente promosse in serie A e si tratta di due delle squadre coinvolte" nella vicenda. Continua Salvini: "L'attività dell'associazione è infatti tuttora in corso e sta incidendo sulle ultime fasi dei vari campionati, con gravi danni per le società, per gli scommettitori leali e per la regolarità delle competizioni sportive".


Cristiano Doni, 38 anni, nel registro degli indagati, LaPresse
DONI E L'ATALANTA — A proposito di Atalanta, il capitano Cristiano Doni è indagato per aver collaborato con l'organizzazione per far sì che la partita Atalanta-Piacenza del 19 marzo terminasse con almeno 3 gol e favorire così alcuni soggetti che avevano scommesso su questo risultato. Quel match si è concluso 3-0 per l'Atalanta.

LA DIFESA DEL SIENA — Giorgio Perinetti, d.s. del Siena, risponde così alle accuse di un coinvolgimento del suo club: "Anche per i fatti di Calciopoli ci fu un frequente accostamento del Siena, poi però è stato dimostrato che non eravamo colpevoli di nulla. Cerchiamo di rimanere calmi - ha detto ai microfoni di Antennaradioesse - siamo una società che fa le cose per bene, mi sembra difficile che possiamo essere coinvolti in una cosa del genere". Nell'ordinanza si parla di sospetti relativi al regolare svolgimento di Siena-Sassuolo del 27 marzo scorso. I toscani, in serata, hanno emesso una nota per ribadire l'estraneità alla vicenda.

IL TARIFFARIO — Il gip di Cremona Guido Salvini, nell'ordinanza di custodia cautelare riguardante le partite truccate, ha spiegato che "la frequenza delle manipolazioni è impressionante" con "situazioni in cui sono gestite contemporaneamente fino a 5 partite di calcio da manipolare". Dalle intercettazioni, inoltre, emerge "l'esistenza di una sorta di tariffario di massima per la compera delle partite".


Vincenzo Sommese con la maglia dell'Ascoli. Ansa
GLI ARRESTI DI ASCOLI — Arrestati anche il difensore dell'Ascoli Vittorio Micolucci, il centrocampista Vincenzo Sommese e Gianfranco Parlato, ex giocatore di serie B e C. Parlato teneva i contatti con il vertice dell'organizzazione, mentre Sommese risulta dall'ordinanza resa nota dalla squadra mobile di Ascoli "organizzatore, intermediario e scommettitore. In particolare teneva i contatti con Marco Pirani di Ancona", un dentista. A quanto sembra Micolucci e Sommese avevano entrambi problemi economici. Nelle due gare sotto inchiesta (Ascoli-Atalanta e Livorno-Ascoli) Micolucci si era impegnato con l'organizzazione a condizionare la partita verso la sconfitta sia attraverso il suo rendimento che influenzando i compagni. Al momento risulta indagato a piede libero anche un altro tesserato dell'Ascoli di cui non è stato ancora diffuso il nome.Le gare sono poi entrambe terminate con un pareggio. Il capo della squadra mobile Maurilio Grasso ha poi comunicato che "Ascoli e Cremonese non sono però coinvolte come società".

RAVENNA NEI GUAI — Sono sei le persone legate agli ambienti del Ravenna Calcio (Legapro girone A) accusate a vario titolo nell'ambito dell'inchiesta della Procura cremonese su presunte illecite scommesse. Si tratta del direttore sportivo Giorgio Buffone, 56 anni, destinatario di provvedimento di custodia in carcere. Arresti domiciliari per Ismet Mehmeti, scommettitore albanese di 53 anni residente a Ravenna. Come indagati a piede libero compaiono il presidente, Gianni Fabbri, il vicepresidente Antonio Ciriello, l'allenatore della squadra Leonardo Rossi e l'allenatore dei portieri ed ex giocatore, il ravennate Nicola Santoni. In mattinata il presidente Fabbri - difeso dall'avvocato Ermanno Cicognani - è stato interessato da quattro perquisizioni: nella sede della società, in quella di lavoro e nelle sue due case (in città e al mare). Secondo quanto riportato dall'ordinanza di applicazione della misura, Buffone, definito "accanito scommettitore", avrebbe usato la propria posizione non solo per influire direttamente sulle partite del Ravenna, ma avrebbe pure sfruttato le conoscenze calcistiche per manipolare le partite. Al direttore sportivo giallorosso, al quale è stata contestata l'associazione per delinquere, è stato attribuito un ruolo di primo piano nell'intero castello accusatorio anche grazie a contatti che l'uomo avrebbe avuto con scommettitori albanesi i quali, su precise indicazione, realizzavano giocate in Albania. Nelle scorse settimane la giustizia sportiva ha condannato il Ravenna sette punti di penalizzazione (e a uno da scontare nel prossimo campionato) per gli accertamenti sulla partita con la squadra bresciana del Lumezzane del 17 aprile 2011 (finita 0-0). Il provvedimento ha costretto la squadra romagnola a giocare in playout per non retrocedere . Per Buffone - accusato di avere avvicinato l'ex giocatore del Ravenna, Fabio Pisacane, ora al Lumezzane, offrendogli 50 mila euro - la penalizzazione era stata di tre anni, poi ridotti a due.

LE PERQUISIZIONI — Coinvolti anche titolari di agenzie di scommesse e liberi professionisti, mentre gli indagati sarebbero complessivamente una trentina. Gli arresti sono stati eseguiti dagli uomini della Polizia a Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara. Nel corso dell'operazione sono state eseguite anche una serie di perquisizioni nelle abitazioni degli indagati, in alcune ricevitorie e presso uno studio di commercialisti che avrebbero consentito di acquisire ulteriori elementi che confermano e ampliano l'indagine.

PLAYOFF REGOLARI — Abete, da Zurigo dove ha seguito la rielezione alla Fifa di Blatter, si è messo in contatto con il procuratore federale Stefano Palazzi: l'obiettivo è avere quanto prima le carte per poter dare il via al procedimento che si spera possa concludersi entro luglio. Ai calendari con le 'X' non ci si andrà, e quanto ai playoff-playout in programma saranno disputati regolarmente, nonostante arrivino richieste come quella del Piacenza di rinviare le gare.

LEGA PRO PARTE CIVILE — Alla luce "delle notizie pervenute su presunte irregolarità in alcune partite" del campionato, "il presidente della Lega Pro, Mario Macalli - si legge in una nota - ha dato mandato ai propri legali di costituirsi parte civile nei confronti di tutti i responsabili per il danno di immagine subito e a tutela della regolarità dei campionati".

Francesco Ceniti
(ha collaborato Giuseppe Ercoli)
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05/06/2011 12:21

Scandalo scommesse, grossi guai per l'Atalanta
I bergamaschi rischiano seriamenti di perdere la serie A appena conquistata. Le illazioni su Padova-Atalanta






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MILANO. Cremona-Bergamo. E’ un asse lombardo quello che scuote la serie B e forse anche la A. Dagli interrogatori di ieri emerge una «situazione critica» per l’Atalanta. I neroazzurri di Bergamo hanno conquistato insieme al Siena l’accesso alla A, ma le tre partite “ truccate” che vengono contestate agli arrestati potrebbero cambiare la geografia dei prossimi campionati.
Doni che si dichiara estraneo. Mentre di mezzo c’è anche il match Siena-Sassuolo, che viene considerato inquinato dalla procura di Cremona. Di fatto non sono in pochi a tremare.

Gianfranco Parlato, un faccendiere nel mondo del calcio, e Giorgio Buffone, direttore sportivo del Ravenna calcio che dice di aver scommesso solo per aiutare la sua squadra, hanno risposto alle contestazioni del giudice Guido Salvini e hanno aggiunto altro. Per l’accusa è Parlato che «dava disposizioni al calciatore Gervasoni perché intrattenesse rapporti con Cristiano Doni, capitano dell’A talanta, con riferimento all’incontro Atalanta-Piacenza» del 19 marzo, mentre Buffone «in particolare manteneva contatti con Nicola Santoni perché contattasse Cristiano Doni ai fini della manipolazione della partita Ascoli-Atalanta» del 12 marzo.

E la combne di Padova-Atalanta del 26 marzo sarebbe addirittura, secondo l’accusa, avvenuta tra le due società e Marco Pirani, il dentista, avrebbe comunicato all’organizzazione di aver saputo tutto da un amico di Doni. E’ l’11 marzo quando Buffone e Pirani parlano della partita con l’Ascoli; secondo loro Doni si accorderà con Vittorio Micolucci dell’Ascoli. Buffone dice a Pirani: «Ecco al volo una cosa se è possibile farla perché sono qui con il mio amico e mi stava dicendo che si è sentito con..con Doni...allora m’ha detto secondo te...te lo dico a te..cerchiamo di farlo..perché giustamente anche per..così siamo più sicuri..se Doni va lì e gli dà la mano all’inizio della partita no?». Per la Procura di Cremona Doni avrebbe aiutato a truccare la partita Atalanta-Piacenza del 19 marzo scorso che finì 3-0 in combutta con un difensore della squadra emiliana. Di questa partita parlano Pirani e Buffone il 18 marzo 2011: «C’ho dei miei che giocano lì, loro vanno a perdere», mentre Erodiani, parlando con Giannone il 19 marzo 2011, a proposito del match chiede: «Dei nostri domani?...quasi tutti» e Giannone: «Pure quello in porta?».

L’organizzazione scommette sull’incontro con il Padova perché il capitano bergamasco avrebbe chiesto ad un loro amico comune di giocargli diecimila euro; da ciò la certezza per Erodiani dell’a vvenuta combine e la conseguente impennata delle scommesse che inducevano anche numerosi quotidiani sportivi a parlare di partita “ sospetta”. E’ il 24 marzo quando Erodiani e Parlato ne discutono. Il tabaccaio dice all’amico: «Hai visto quello dell’Atalanta» e Parlato «Ho visto...ho visto ma guarda per me non fanno niente guarda che ti dico» e l’altro «invece già hanno fatto tutto... eh lo so ma dice che lo hanno fatto in società mo ho parlato con l’u omo di Doni che lo ha chiamato di fargli 10.000 € a Doni... per l’ x perché lui non riusciva a muoversi e gli ha detto mi fai 10.000,00 € per l’ x». Parlato domanda: «Le società?» e l’altro «Sì».

«La frequenza delle manipolazioni è impressionante», scrive il gip di Cremona Guido Salvini nell’ordinanza di custodia cautelare e che l’attività dell’organizzazione «rischia di avere già falsato alcuni dei risultati dei vari campionati: basti pensare che l’Atalanta e il Siena sono state recentemente promosse in serie A e si tratta di due delle squadre coinvolte». Ma da Siena fanno sapere di essere più che tranquilli. Da Padova lo stesso. Chissà se vale lo stesso anche per l’Atalanta. Molto probabilmente no, e bisognerà anche vedere la reazione dei tifosi.

5 giugno 2011
Fausto(1)
[Non Registrato]
05/06/2011 14:03

Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:111500265=mauretto58, 05/06/2011 12.21]Scandalo scommesse, grossi guai per l'Atalanta
I bergamaschi rischiano seriamenti di perdere la serie A appena conquistata. Le illazioni su Padova-Atalanta






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MILANO. Cremona-Bergamo. E’ un asse lombardo quello che scuote la serie B e forse anche la A. Dagli interrogatori di ieri emerge una «situazione critica» per l’Atalanta. I neroazzurri di Bergamo hanno conquistato insieme al Siena l’accesso alla A, ma le tre partite “ truccate” che vengono contestate agli arrestati potrebbero cambiare la geografia dei prossimi campionati.
Doni che si dichiara estraneo. Mentre di mezzo c’è anche il match Siena-Sassuolo, che viene considerato inquinato dalla procura di Cremona. Di fatto non sono in pochi a tremare.

Gianfranco Parlato, un faccendiere nel mondo del calcio, e Giorgio Buffone, direttore sportivo del Ravenna calcio che dice di aver scommesso solo per aiutare la sua squadra, hanno risposto alle contestazioni del giudice Guido Salvini e hanno aggiunto altro. Per l’accusa è Parlato che «dava disposizioni al calciatore Gervasoni perché intrattenesse rapporti con Cristiano Doni, capitano dell’A talanta, con riferimento all’incontro Atalanta-Piacenza» del 19 marzo, mentre Buffone «in particolare manteneva contatti con Nicola Santoni perché contattasse Cristiano Doni ai fini della manipolazione della partita Ascoli-Atalanta» del 12 marzo.

E la combne di Padova-Atalanta del 26 marzo sarebbe addirittura, secondo l’accusa, avvenuta tra le due società e Marco Pirani, il dentista, avrebbe comunicato all’organizzazione di aver saputo tutto da un amico di Doni. E’ l’11 marzo quando Buffone e Pirani parlano della partita con l’Ascoli; secondo loro Doni si accorderà con Vittorio Micolucci dell’Ascoli. Buffone dice a Pirani: «Ecco al volo una cosa se è possibile farla perché sono qui con il mio amico e mi stava dicendo che si è sentito con..con Doni...allora m’ha detto secondo te...te lo dico a te..cerchiamo di farlo..perché giustamente anche per..così siamo più sicuri..se Doni va lì e gli dà la mano all’inizio della partita no?». Per la Procura di Cremona Doni avrebbe aiutato a truccare la partita Atalanta-Piacenza del 19 marzo scorso che finì 3-0 in combutta con un difensore della squadra emiliana. Di questa partita parlano Pirani e Buffone il 18 marzo 2011: «C’ho dei miei che giocano lì, loro vanno a perdere», mentre Erodiani, parlando con Giannone il 19 marzo 2011, a proposito del match chiede: «Dei nostri domani?...quasi tutti» e Giannone: «Pure quello in porta?».

L’organizzazione scommette sull’incontro con il Padova perché il capitano bergamasco avrebbe chiesto ad un loro amico comune di giocargli diecimila euro; da ciò la certezza per Erodiani dell’a vvenuta combine e la conseguente impennata delle scommesse che inducevano anche numerosi quotidiani sportivi a parlare di partita “ sospetta”. E’ il 24 marzo quando Erodiani e Parlato ne discutono. Il tabaccaio dice all’amico: «Hai visto quello dell’Atalanta» e Parlato «Ho visto...ho visto ma guarda per me non fanno niente guarda che ti dico» e l’altro «invece già hanno fatto tutto... eh lo so ma dice che lo hanno fatto in società mo ho parlato con l’u omo di Doni che lo ha chiamato di fargli 10.000 € a Doni... per l’ x perché lui non riusciva a muoversi e gli ha detto mi fai 10.000,00 € per l’ x». Parlato domanda: «Le società?» e l’altro «Sì».

«La frequenza delle manipolazioni è impressionante», scrive il gip di Cremona Guido Salvini nell’ordinanza di custodia cautelare e che l’attività dell’organizzazione «rischia di avere già falsato alcuni dei risultati dei vari campionati: basti pensare che l’Atalanta e il Siena sono state recentemente promosse in serie A e si tratta di due delle squadre coinvolte». Ma da Siena fanno sapere di essere più che tranquilli. Da Padova lo stesso. Chissà se vale lo stesso anche per l’Atalanta. Molto probabilmente no, e bisognerà anche vedere la reazione dei tifosi.

5 giugno 2011
[/QUOTE][/POSTQUOTE]
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Mauretto
ho la vaga impressione che ci sia più di qualche atto che deve andare in scena ma stavolta il sipario si aprirà solo quando quello precedente sarà finito.

Lo vedi che non trapela-giustamente e finalmente- quasi nulla o solo quello che-a giudizio della magistratura-può comparire.
I magistrati li vedo e sento-per quello che ho ascoltato o letto sui giornali- molto abbottonati e ligi al loro segreto e questo mi fa ben sperare per la riuscita complessiva dell'inchiesta.
Staranno valutando per bene,gli interrogatori,dai quali possono scaturire eventuali implicazioni di altri terzi,non sono ancora finite e son sicuro che ne sentiremo ulteriormente delle belle.

Ad essere sincero mi piacerebbe che tutto fosse circoscritto a poco ma se non ti bastano per campare €10.000 al mese-e chissà quanti ce ne sono che la pensano così-allora.......

Comunque staremo a vedere.

Quello che non mi stà bene è che tutti sparano a zero su tutto e contro tutti senza sapere come stanno realmente le cose o senza che queste siano state realmente rappresentate da chi ne ha facoltà.

Se in tutte queste storie ci sono dei colpevoli è giusto che paghino ma è giusto che paghino anche tutti coloro che ingiustamente hanno acuusato,non avendone le prove,e screditato l'onore e la credibilità di persone risultate estranee da subito allo scandalo.
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06/06/2011 19:24

CALCIOSCOMMESSE, Petrucci: “Non è questione di soldi, ma di criminalità”
IL Presidente del Coni interviene sulla vicenda calcio scommesse e fa un appello..

Gianni Petrucci, presidente del Coni, si esprime nuovamente sullo scandalo scommesse:‘Chiedo a noi sport italiano e a noi mondo del calcio di smettere di parlare solo di soldi. E’ questo il problema, e lo scandalo che ci troviamo di fronte e’ legato ad un’attivita’ criminosa, alla malavita’. E’ un richiamo all’etica e un appello ai dirigenti sportivi quello lanciato dal presidente del Coni Gianni Petrucci in merito alla bufera del Calcioscommesse che ha travolto il mondo del pallone e che rischia di avere conseguenze pesantissime per squadre e campionati.
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08/06/2011 07:02

CALCIO, SCOMMESSE; ALBINOLEFFE: FATTI INCRESCIOSI, CLUB PULITO
Dopo l'Atalanta, anche l'Albinoleffe prende le distanze dallo scandalo delle scommesse dopo le ultime notizie uscite sui giornali. Con un comunicato, il club "intende evidenziare fermamente la propria totale estraneità a tali incresciosi avvenimenti così come l'assoluta correttezza che da sempre contraddistingue il proprio operato. La Società inoltre sottolinea la piena fiducia nel comportamento dei propri tesserati - continua la nota - da sempre improntato ai principi di lealtà e rispetto delle regole, così come pone assoluto affidamento nelle indagini degli organi inquirenti". L'Albinoleffe è impegnato nella sfida playout, per questo motivo "ritiene doveroso e necessario concentrarsi unicamente sulla fondamentale partita di sabato 11 giugno contro il Piacenza Calcio e pertanto precisa altresì che sino a tale data non rilascerà ulteriori comunicazioni ufficiali in merito riservandosi, nel caso, di tutelare il proprio nome, la propria immagine ed onorabilità unicamente nelle sedi competenti".
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08/06/2011 07:05

Calcio scommesse - L'occhio camorrista a bordo campo...



Quello che per un occhio distratto potrebbe sembrare uno dei tanti addetti ai lavori è invece il nipote del boss Salvatore Lo Russo intento ad osservare il match tra Napoli e Parma. Quando la camorra si 'affaccia' sullo sport, quando il dubbio investe l'ennesimo risultato...


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Correva l’anno 2010. Al San Paolo, sotto gli occhi attenti del solito pubblico in delirio, il Napoli concludeva il primo tempo del match contro i rivali del Parma con un facile 1-0. Nella ripresa l’inspiegabile patatrac. Quel 10 aprile verrà ricordato come il giorno della batosta. Il match finì infatti 3-2. Oggi, a distanza di un anno, proviamo a trovare le risposte a quell’enigma.
Sembra infatti che, tra gli obiettivi puntati e gli sguardi attenti che da tribune e curve scrutavano i beniamini in campo, ci fosse quello di un insolito addetto ai lavori. Camuffato tra gli uomini a bordo campo, si celava infatti Antonio Lo Russo, nipote del camorrista dell’omonimo clan.
La spiegazione sembra dunque più che chiara: nell’intervallo fra primo e secondo tempo nel quartiere Secondigliano venne registrato un aumento considerevole delle scommesse sulla vittoria del Parma, vittoria poi avvenuta nella ripresa.
Anche se manca ancora l'ufficialità, secondo le ultime indiscrezioni la procura di Napoli starebbe per avviare un’inchiesta dopo intercettazioni telefoniche e frasi che hanno fatto chiaro riferimento al risultato di questa come di altre partite. Un giro che ha fatto guadagnare alla camorra migliaia di euro e che ora è in mano agli inquirenti.
Certo, resta l’ipotesi, più che opinabile, che il figlio del boss fosse a bordocampo semplicemente per seguire la sua squadra del cuore...
Eurosport
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08/06/2011 07:07

Dopo l’interrogatorio di Marco Pirani emergono nuovi elementi nello scandalo scommesse che sta travolgendo Serie B e Lega Pro. Ma non solo. La novità rilevante del giorno infatti è data dal fatto che ben tre gare di Serie A sono sotto l’attenzione dei magistrati per possibile alterazione dei risultati.

Le partite in questione sono rispettivamente Fiorentina-Roma 2-2, Lecce-Cagliari 3-3 e Genoa-Lecce 4-2. Gare per cui, secondo quanto emerso nelle ultime ore, il portiere Paoloni avrebbe consigliato proprio a Pirani di scommettere sulla giocata “over”, ossia risultato finale complessivamente con tre o più gol all’attivo. In gioco quindi la credibilità anche del campionato maggiore, finora apparso marginale nell’inchiesta di Cremona.

Intervenuto sull’argomento anche il presidente del Coni Gianni Petrucci: “Sono indignato da quanto sta succedendo e dalle evoluzioni delle ultime ore, è in gioco la credibilità del sistema calcio e del mondo delle scommesse. Credo che giustizia sportiva e giustizia ordinaria possano convogliare le forze, seppur con regole e tempi diversi, per sconfiggere questa piaga che mina il funzionamento dello sport in generale”.

La Procura di Cremona ad ogni modo ha garantito più volte di voler collaborare con i vertici della giustizia sportiva per velocizzare i tempi dell’inchiesta e giungere quanto prima all’accertamento dei fatti. Atteso a giorni anche l’interrogatorio di Giuseppe Signori, il personaggio di spicco finora emerso nell’inchiesta: l’ex capitano della Lazio finora ha chiesto soltanto di avere pietà per un dramma di tale portata ed attendere il corso della giustizia per farsi un’idea precisa su quanto accaduto.
Fausto(1)
[Non Registrato]
09/06/2011 23:47

Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:111557648=mauretto58, 08/06/2011 07.07]Dopo l’interrogatorio di Marco Pirani emergono nuovi elementi nello scandalo scommesse che sta travolgendo Serie B e Lega Pro. Ma non solo. La novità rilevante del giorno infatti è data dal fatto che ben tre gare di Serie A sono sotto l’attenzione dei magistrati per possibile alterazione dei risultati.

Le partite in questione sono rispettivamente Fiorentina-Roma 2-2, Lecce-Cagliari 3-3 e Genoa-Lecce 4-2. Gare per cui, secondo quanto emerso nelle ultime ore, il portiere Paoloni avrebbe consigliato proprio a Pirani di scommettere sulla giocata “over”, ossia risultato finale complessivamente con tre o più gol all’attivo. In gioco quindi la credibilità anche del campionato maggiore, finora apparso marginale nell’inchiesta di Cremona.

Intervenuto sull’argomento anche il presidente del Coni Gianni Petrucci: “Sono indignato da quanto sta succedendo e dalle evoluzioni delle ultime ore, è in gioco la credibilità del sistema calcio e del mondo delle scommesse. Credo che giustizia sportiva e giustizia ordinaria possano convogliare le forze, seppur con regole e tempi diversi, per sconfiggere questa piaga che mina il funzionamento dello sport in generale”.

La Procura di Cremona ad ogni modo ha garantito più volte di voler collaborare con i vertici della giustizia sportiva per velocizzare i tempi dell’inchiesta e giungere quanto prima all’accertamento dei fatti. Atteso a giorni anche l’interrogatorio di Giuseppe Signori, il personaggio di spicco finora emerso nell’inchiesta: l’ex capitano della Lazio finora ha chiesto soltanto di avere pietà per un dramma di tale portata ed attendere il corso della giustizia per farsi un’idea precisa su quanto accaduto.[/QUOTE][/POSTQUOTE]
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Preso atto di tutto

ma perchè gli inquirenti,per capire un pò di più come girano le "palline"nella roulette delle scommesse-se già non lo sanno-,non interrogano anche i "quotisti" o gli "analisti"delle varie società che accettano il gioco-SNAI,BETTER,BWIN ecc.ecc.-

e si fanno spiegare perchè a 6/7 partite dalla fine certi incontri presentano quote irrisorie per alcuni risultati

e si fanno spiegare come si arriva alla determinazione dei medesimi

e si fanno spiegare perchè i gironi del Sud della C1 e C2 non vengono più quotati o quaotati parzialmente con molte limitazionia.

Per me tutte le componenti del calcio hanno le loro colpe quando si scoprono questi imbrogli.
E pure vero che il fuori legge è sempre pronto a sfidare la legge ma certe "situazioni"-quote irrisorie in qualsiasi momento della stagione-dovrebbero spingere chi conta a stringere sempre di più le "maglie"e a "leggere"tra le righe.

Quando becchi il gatto con il sorcio in bocca lo devi bastonare senza pietà e rendere innocuo per il resto dei suoi giorni.

Dimenticavo:però chissà se tanti sanno sempre tanto?
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11/06/2011 11:00



Scandalo calcio, Quadrini: "Figc sapeva".
ultimo aggiornamento: 10 giugno, ore 11:01
Abete: "Il calcio non sta peggio della società italiana". L'avvocato del calciatore del Sassuolo: "L'8 maggio presentai una denuncia per tentata estorsione sia in procura che alla Federazione". Il giocatore ascoltato in procura a Roma: "L'incontro con il Siena è stato perfettamente regolare". Ieri l'interrogatorio di Signori: ''Disse no a una combine su Inter-Lecce''. 30 partite nell'inchiesta di Cremona. Sospetti sulla Serie A.



L'incontro di calcio Siena-Sassuolo giocato il 27 marzo scorso, una delle partite finite nell'inchiesta della Procura di Cremona per la vicenda delle scommesse, fu perfettamente regolare. Lo ha ribadito oggi il calciatore Daniele Quadrini che l'8 maggio scorso, dopo aver subito il 29 aprile precedente un tentativo di estorsione da parte di un certo Massimo (poi identificato per Massimo Erodiani) che gli intimava la restituzione di 36mila euro per una mancata vincita, presentò una denuncia sia alla Procura della Repubblica di Roma si alla Federazione gioco calcio.




Davanti al pubblico ministero Mario Ardigò, Quadrini ha ripercorso tutta la vicenda ribadendo di non aver mai fatto scommesse o promesso un suo intervento per favorire gli scommettitori. "Erodiani mi confessò che a mettermi nei guai era stato Marco Paoloni, il portiere del Benevento. Lo conosco da otto anni -ha detto il calciatore - abbiamo giocato insieme nel Teramo e trascorso vacanze insieme in Sardegna. Dopo aver ricevuto telefonate ed sms da Erodiani che mi confermò quanto mi aveva già detto sulle scommesse, chiamai Paoloni. Mi chiese scusa tra le lacrime, disse che era nei guai e che mi aveva messo in mezzo".

"Questa storia -ha detto il calciatore - mi sta danneggiando. Sono in attesa di rinnovare il mio contratto ma i dirigenti della squadra stanno prendendo tempo. Ribadisco che l'incontro in questione è stato regolarissimo e che né prima né dopo la partita sono stato avvicinato".

Quadrini è stato assistito dall'avvocato Massimo Ciardullo che ha ricordato a tempestività con la quale furono presentate le denunce sia alla Procura della Repubblica sia alla Federazione calcio: "L'8 maggio scorso denunciai del tentativo di estorsione a danno di Quadrini depositando l'atto alla Procura della Figc. Spiegai l'esistenza di una banda dedita alle scommesse. Ritengo che la Federazione avrebbe potuto intervenire subito, prima ancora che della vicenda si occupasse la magistratura ordinaria".

Il magistrato al termine dell'interrogatorio ha deciso di mandare la denuncia e tutta la documentazione relativa al fatto alla Procura della Repubblica di Cremona.

Domani il Ministro dell'Interno, Roberto Maroni, incontrerà alle 10 al Viminale i vertici della Figc e del Coni, Giovanni Petrucci e Giancarlo Abeteper fare il punto della situazione dopo lo scandalo scommesse. Al termine della riunione seguirà un incontro con la stampa


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11/06/2011 11:05

Lo scandalo del calcio italiano non fa notizia sui giornali stranieri: "ci siamo abituati"

di Dario Pelizzari

Cronologia articolo10 giugno 2011


In questo articolo


La febbre del calcioscommesse made in Italy non contagia più di tanto la stampa estera. Che ne parla, quando ne parla, con un distacco che in alcuni casi raggiunge vette di rassegnazione. Come dire, il Bel paese ci ha abituato a questo genere di cose, sappiamo che da quelle parti il calcio non è pulito come altrove, la nuova inchiesta non fa più notizia. Lo scenario è inquietante, ma purtroppo verosimile.

Il Paese europeo che sembra seguire con più attenzione i fatti di casa nostra sembra essere la Spagna. Per il quotidiano El Pais, "è difficile sapere dove andrà a finire l'ultimo scandalo del calcio italiano. Ogni giorno che passa, ci sono fatti nuovi. L'impressione è che finora sia emersa soltanto una piccola parte di un grande business".


Antonio Lo Russo, noto esponente di un clan camorristico al San Paolo per Napoli-Parma dell'aprile 2010

Maroni vara la task force anti-combine. Figc: pene più severe per i calciatori

Calcio, dalle scommesse clandestine un business da 3 miliardi di euro l'anno. Un fiume di affari, cifra per cifra

Signori: dissi no a richieste di corruzione. Buffon e «l'Italia di piazzale Loreto». Totti: stupore e rabbia


Secondo Il Mundo deportivo, "il flusso di notizie provenienti dall'Italia è infinito e sempre più preoccupante. Lo scandalo scommesse sta portando fuori tutta la sporcizia del calcio". E ancora, per chiudere in bellezza: "Si sta rivelando un ciclone che lascerà dietro di se soltanto distruzione". "Il calcio italiano vive giorni difficili, molto difficili". E' invece il lapidario commento dell'autorevole giornale sportivo Marca, che riferisce circa gli sviluppi dell'inchiesta senza entrare in disquisizioni di sorta. Marca sembra sposare una linea editoriale ben precisa: spazio alla cronaca, meno ai commenti che potrebbero portare fuori strada i lettori meno informati.

Seguono la stessa indicazione d'uso la maggior parte delle testate continentali. Che del nuovo caso di malaffare che coinvolge il calcio italiano hanno parlato quasi esclusivamente nella giornata in cui sono emerse le prime rivelazioni degli indagati. Ha fatto notizia, questo sì, il presunto coinvolgimento nelle indagini delle stelle internazionali Totti e Vieri, che hanno comunque negato ogni addebito e respinto al mittente ogni genere di accusa. I legali dei due giocatori hanno promesso querele a chiunque si permetterà di dire il contrario. Il quotidiano francese Le Figaro riporta le dichiarazioni di Michel Platini, ex gioiello della Juventus, dal 2007 alla guida dell'Uefa, che in merito alle novità che arrivano dall'Italia dichiara che "lavoreremo con la legge di ciasun paese, creando una rete di ispettori che possano garantire l'integrità e la correttezza nel nostro sport". Il giro di vite per allontanare i fantasmi di un calcio sempre meno credibile diventa evidentemente una priorità anche per il massimo organo federale europeo. Nel Regno Unito e in Germania lo scandalo italiano pare interessare relativamente poco. Soltanto Die Welt e il Daily Telegraph sembrano occuparsene con maggiore continuità. Per quest'ultimo, anche a causa degli ultimi fatti che arrivano dal nostro paese, "la reputazione della leadership del calcio mondiale è ad un livello senza precedenti di discredito".
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11/06/2011 11:18

DIRETTORE GIOCHI AAMS---------
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13/06/2011 21:10

La fine del calcio: Scandalo dopping!



Un’altra violenta scossa di terremoto nel mondo del calcio, un modo che diventa sempre più deplorevole, carico di corruzione, dove oramai non si vince se non si truffa. Si possono compromettere i reali esiti delle partite, ad esempio, dopando tutti i giocatori di una squadra o alcuni di loro per assicurarsi un punteggio favorevole. Questo – ahimè! – succede ancora, nonostante i precedenti scandali che riguardavano proprio l’uso di sostanze dopanti, che non devono essere utilizzate durante match sportivi. In questi giorni sono stati arrestati ai domiciliari ben quattro persone – tra cui un dirigente di un’azienda farmaceutica – e più di 60 sono gli indagati: grazie ad una maxi-operazione anti-doping condotta dai Nas di Bologna si è potuto risalire a questi furfanti!

Quattro, quindi. sono – per ora – le persone agli arresti domiciliari: uno di questi è un medico sportivo di Rimini, il quale dava sostanze dopanti a professionisti e giovani atleti; poi agli arresti anche due informatori scientifici e pure un dirigente di una nota azienda farmaceutica della Lombardia, il quale assicurava sostanze illecite ad un prezzo bassissimo. Tra gli indagati ci sono atleti professionisti a anche minorenni che venivano invogliati dai genitori ad assumere queste sostanze, credendo che così facendo i loro figliuoli potevano assicurarsi una carriera da star.

Il medico era quindi quello che organizzava questi “traffici” illegali e al quale anche molti giocatori di calcio si rivolgevano. Gli investigatori sono certi che anche alcuni calciatori della serie B si siano dopati durante una partita importante: “In occasione dello svolgimento di un’importante partita dei playout del campionato di Serie B di calcio, il preparatore atletico di una squadra ha fatto ricorso alle competenze del medico sportivo, per sottoporre più calciatori a trattamenti farmacologici per alterarne le prestazioni.” E il mondo de calcio si avvicina sempre di più alla sua data di scadenza.
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14/06/2011 06:46

Calcioscommesse/ Moglie paoloni, uno sprovveduto no un criminale
Lunedi, 13 Giugno 2011 - 20:40

"E' uno sprovveduto non la mente criminale che e' stata descritta". Michela Spinelli, moglie di Marco Paoloni, portiere della Cremonese e Benevento, in carcere per le vicende del nuovo calcio scommesse, definisce cosi' il marito in una intervista in esclusiva al TG1. "E' un ragazzo semplice, come tutti i ragazzi della sua eta', 27 anni" lo descrive. "In questo caso e' uno sprovveduto, non lo vedo la mente criminale che e' stato descritto" aggiunge la signora Paoloni che poi aggiunge che gli ha fatto male: "vederlo con le manette sia in televisione che sui giornali. Ancora deve essere giudicato e gia' e' stato sbattuto e condannato". Sui soldi persi con le scommesse, Michela, non quantifica una cifra precisa: "dico tanti. I nostri risparmi di anni per farci la casa". La moglie di Paoloni non vuol credere che il marito sia davvero coinvolto in questa sporca vicenda. "Io spero e penso che non centri e spero che prima possibile si faccia chiarezza". Sul futuro insieme, Michela Spinelli dice: "Chiunque sbaglia. Ma il rapporto tra me e lui lo vedremo fuori dal procedimento". Quindi un augurio: "Spero di rivederlo preso a casa".
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14/06/2011 20:52

PLATINI

SCANDALO CALCIOSCOMMESSE. Platini: “Era ora che qualcuno si occupasse di queste cose”.
Il Presidente Uefa, Platini, interviene a gamba tesa sulla triste vicenda del calcioscommesse...

SULLA VICENDA CALCIOSCOMMESSE INTERVIENE PLATINI- Non potevano certo mancare i commenti, sullo scandalo Calcioscommesse che sta inquinando il calcio italiano, del massimo esponente dell’Uefa, ”Le Roy” Platini. L’ex giocatore della Juve, presente ad un incontro con il Presidente della Commissione Europea, Barroso, non ha utilizzato parole tenere, come riferisce l’Ansa: ”Era ora che qualcuno si occupasse di queste cose. Noi lo avevamo gia’ previsto qualche anno fa ed ora le autorita’ nazionali e internazionali ne hanno preso coscienza: e’ buono. Meglio tardi che mai”. Si puo’ fare qualcosa a livello europeo per contrastare gli episodi di corruzione? ”Possiamo aiutare, ma noi non siamo poliziotti”, ha risposto.
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16/06/2011 17:02

AASMS: ‘Danno erariale per lo stato ancora non quantificabile’

Luca Turchi dirigente dell'ufficio scommesse Aams è intervenuto sulla bufera che ha travolto il nostro calcio...



UFFICIO SCOMMESSE AASMS SU CALCIOSCOMMESE – Luca Turchi, dirigente dell’ufficio scommesse Aams, nel corso del convegno Italian E-Gaming Market, organizzato da Business International a Roma, parla, come riferisce l’Adnkronos, del caso calcioscommesse: «Non tutte le segnalazioni che riceviamo vengono girate alle autorità sportive, ma solo quelle che sulla base di parametri dinamici». Relativamente agli eventi sportivi ritenuti sospetti di combine, Turchi spiega che «tra le numerose segnalazioni ricevute dai concessionari vengono selezionate soltanto quelle ritenute valide sulla base di parametri non fissi, ma dinamici che non riguardano solo il flusso delle giocate ma la ripartizione dei volumi di gioco sia a livello territoriale, sia nel rapporto tra rete fisica e telematica». Il dirigente precisa anche che l’attività di controllo dei Monopoli di Stato, già esiste «sebbene non vi sia alcun obbligo di legge a riguardo. L’Aams in collaborazione con Sogei e i concessionari ha sviluppato un sistema analitico di controllo del volume e dei flussi di gioco, anche dei singoli punti vendita, a tutela dei giocatori dei concessionari e degli organizzatori degli eventi sportivi. Teniamo conto dei flussi di gioco e delle segnalazioni e quindi decidiamo cosa segnalare eventualmente in quali casi avvertire le autorità sportive».
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16/06/2011 17:06

Calcioscommesse, Bellavista ai domiciliari e Paoloni rimane in carcere
Queste le decisioni del Giudice per le indagini preliminari di Cremona, Guido Salvini


CALCIOSCOMMESSE, BELLAVISTA AI DOMICILIARI E PAOLONI RIMANE IN CARCERE / CREMONA - Il Gip di Cremona, Guido Salvini, ha deciso in merito alla scarcerazione di Antonio Bellavista e Marco Paoloni. Il primo, ex capitano del Bari, è stato posto agli arresti domiciliari. Il secondo, ex portiere della Cremonese e attualmente al Benevento, rimane invece in carcere. L'intenzione è infatti quella di riascoltarlo in merito ad alcune dichiarazioni contraddittorie rese davanti al procuratore della Repubblica Roberto di Martino.
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18/06/2011 08:38

LE ULTIME NOTIZIE
www.notiziedigitali.com/ricerca/calcio+scommesse
w il calcio pulito
[Non Registrato]
16/07/2011 19:16

che schifo questo calcio! La juve che rivuole lo scudetto del 2006, l'Inter che non lo vuol lasciare, la lega che se ne lava le mani...
FATE DAVVERO SCHIFO!!!!
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