ECCO QUELLO CHE AVEVA DETTO TOTTI
Il Messaggero - «Abbiamo fatto catenaccio, sempre dieci giocatori sotto palla. E senza mai tirare in porta. Così non si vincono le partite». Poche parole, ma pesanti. Che rimbombano nel garage dell´Allianz Arena. Francesco Totti esce allo scoperto e boccia la Roma che non sa più vincere. Il capitano è un caso. Richiamato in panchina dopo la rete di Müller, non manda giù l´atteggiamento rinunciatario e l´ennesima sostituzione. E critica apertamente Ranieri. Che non si piega e rilancia, criticando la prova di Totti: «Fa parte del mio mestiere, l´allenatore deve fare le scelte. Quando l´ho tolto nel derby e abbiamo vinto, tutto andava bene. Mi serviva un giocatore che desse brio alla squadra. Che potesse raccordare di nuovo centrocampo e attacco: lo stava facendo solo Borriello. Appena ho cambiato, abbiamo costruito la palla del pari».
Sarebbe stato più giusto, a 10 minuti dalla fine, lasciare in campo Totti e togliere un centrocampista. Il tecnico non è d´accordo: «Il tridente non lo possiamo sopportare: se non corrono tutti, la squadra si spacca in due. Prima era abituata a giocare senza punte di riferimento e solo con Totti. Ora deve, però, cambiare: abbiamo anche Borriello, davanti devono stare in due. Sennò che cosa lo abbiamo comprato a fare? E abbiamo anche Adriano e Vucinic». Rimprovera pure Menez e spiega perché è entrato a partita ormai compromessa: «Ci ha messo troppo a riscaldarsi: non deve accadere».
Insiste nel sottolineare i progressi: «Abbiamo fatto molto bene la fase difensiva. E determinati e grintosi, più veloci a ripartire. L´anno scoro eravamo più propositivi». Ma la Roma delude all´Allianz Arena, soprattutto chi la guarda con particolare attenzione, come Paolo Fiorentino, vice amministatore delegato di Unicredit. Non può piacere a lui che si sta occupando della cessione del club, nè a Rosella Sensi che la vorrebbe lasciare ai vertici in Italia e in Europa. L´inizio della stagione è da buttare: solo un pari, in quattro gare ufficiali, con il Cesena, neopromossa in seria A. Ranieri non può più nascondersi, dopo la terza sconfitta: «Siamo stati troppo passivi, dovevamo fare di più. Anche se abbiamo fatto un passo avanti rispetto a sabato, la sconfitta di Cagliari non l´abbiamo ancora digerita. La timidezza è figlia di quel cinque a uno. Nella ripresa ci siamo disuniti».
«Niente chiacchiere e alibi, servono punti: bisogna scendere in campo comportandoci da grande squadra. Non abbiamo certo dimenticato come si gioca a pallone. Siamo un pò scoraggiati, non si vince da tanto tempo», l´analisi spietata di De Rossi. Julio Sergio è amareggiato. Inutili le sue grandi parate: «Il primo gol è stato un gran colpo di Müller. Mi ha coperto Cassetti». Montali ammette: «Un momento difficile, dobbiamo essere lucidi». Per il Bologna, recuperano Mexes, per lo squaificato Burdisso, e Taddei.