Re: Minacce e spintoni all'arbitro durante il torneo internazionale. Genitori/sostenitori del Fidene rischiano il Daspo!!!
[POSTQUOTE][QUOTE:110803571=EDUCATORE..., 27/04/2011 21.20]Venezia - Tensioni all'incontro di una squadra romana con una scozzese
-Quei genitori ultrà litigiosi che ora rischiano il Daspo-
Appostati a bordo campo, già dal fischio d'inizio hanno preso a insultare l'arbitro in un crescendo di termini offensivi. Poi sono passati alle minacce di morte. E infine a robusti spintoni. La partita è durata 3 minuti. L'allenatore ha ritirato la squadra perché si è vergognato.
Loro invece no. Tanto più che non erano tifosi qualunque, ma un gruppetto di genitori dei ragazzi della Fidene Calcio, club romano di Settebagni sulla Salaria, categoria dilettanti, età media tra i 16 e i 17, in gara al torneo di Pasqua di Jesolo. E che ora rischiano il Daspo, come gli ultrà violenti.
L'aggressione è avvenuta durante il match tra la Fidene e gli scozzesi del Langcraigs, valido per la finale del campionato giovanile gestito dalla Eurosporting e a cui partecipavano 85 squadre di 9 nazioni, 270 partire in 2 giorni. Gli adulti accompagnatori, almeno tre, hanno da subito tenuto un comportamento indecoroso. Quando dagli improperi e gestacci si è passati alle mani, l'organizzazione ha chiamato il 113. Nel frattempo il direttore di gara si rifugiava nello spogliatoio trovandone la porta già divelta, arredi e specchi fracassati.
Gli uomini del commissariato di Jesolo hanno identificato due persone, ma le indagini proseguono. «C'è il referto dell'arbitro che dichiara di essere stato insultato e spintonato riportando delle lesioni, come certificato dai medici dell'ospedale» spiega il vicequestore Mario Argenio. «Se verranno accertate responsabilità, parliamo di ingiurie, minacce e percosse sul terreno di gioco, per gli autori richiederemo il Daspo». Ovvero il divieto di accedere alle manifestazioni sportive. Su cui deciderà il questore di Venezia. Accontentando così il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che aveva chiesto di estendere questo provvedimento ai genitori intemperanti e maneschi.
Quelli dei baby calciatori della Fidene Calcio si erano già fatti riconoscere il giorno prima, durante l'incontro con una squadra tedesca. Incitando volgarmente i ragazzi, inveendo contro gli avversari e l'arbitro, sputando qua e là e correndo persino a prendere a calci i propri figli di cui evidentemente non apprezzavano il rendimento. Così perlomeno raccontano dei testimoni. Quanto ai minori, è chiaro che l'esempio paterno lo hanno già ben imparato, protagonisti, in quello stesso match, di almeno quattro risse, con un vasto campionario di gomitate e parolacce.
Attilio Ortenzi, direttore tecnico della Fidene (che aveva quattro squadre in gara, tra i 14 e i 17 anni) e allenatore degli allievi classe 1994, sostiene che «ho chiesto io all'arbitro di interrompere la partita, al 6° minuto del primo tempo, perché in campo c'era troppa tensione, ho temuto il peggio, senza nessun tipo di recinzione. Ho richiamato i ragazzi in panchina per farli sbollire. Si, certo, insulti e spintoni li ho visti anch'io, ma pure contro i miei... forse il direttore di gara si è messo paura...». Pare invece che Ortenzi, dirigente di esperienza, non abbia affatto apprezzato lo spirito antisportivo dei suoi. Chiedendo scusa e allontanando i genitori ultrà («Non so chi erano, magari spettatori...»).
Per Costantino Falsironi della Eurosporting, che organizza il torneo di Jesolo da 9 anni (e altri 150 in Europa), questa rissa non resterà impunita. «La Fidene Calcio è entrata nella lista nera, per due anni non potrà più partecipare ai nostri trofei». Ma giura che i giovani calciatori romani non sono tutti teppisti. «C'erano quelli di un'altra squadra, la Fonte Meravigliosa, gentilissimi ed educati». Precisa però «che la partita è ripresa e non è vero che il torneo è stato sospeso, quando mai». Nemmeno il comune di Jesolo ha gradito la pubblicità negativa. E per la Fidene Calcio è in arrivo una lettera di biasimo «per la tifoseria incivile» e i «comportamenti nocivi» da parte dell'ufficio Grandi Eventi.
Minimizza, incredulo, Gianni Silvestri, direttore organizzativo della Fidene: «Hanno insultato l'arbitro come accade dovunque, da sempre. Chi non gli ha mai detto cornuto?»
DAL SITO:
www.corriere.it/cronache/11_aprile_27/cavalli_genitori-ultras-r4ischio-daspo_5fbb629c-7093-11e0-8d74-1cfa48373a...
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tifoso 10/02/2011 15.40
cosa è successo?
AMMENDE
€ 200,00 FIDENE S.R.L. S.S.D
Perché, persona non identificata e non autorizzata, a fine gara, affrontava minacciosamente l'arbitro sul terreno di gioco, chiedendo ripetutamente che lo stesso non riportasse sul referto i provvedimenti disciplinari assunti a carico dei calciatori locali. Successivamente, detta persona, entrava nello spogliatoio arbitrale, reiterando la richiesta, assumendo un comportamento gravemente irriguardoso e minaccioso nei confronti del Direttore di gara, tentando di aggredirlo, fintanto che l'arbitro non riusciva a farlo allontanare.
Squalifica per una gara effettiva
BUGIARETTI LUIGI (FIDENE S.R.L. S.S.D)
Per avere invitato l'arbitro a non riportare sul rapporto di gara i provvedimenti disciplinari assunti a carico dei propri tesserati. Per aver permesso ad un estraneo l'ingresso nello spogliatoio arbitrale a fine gara che minacciava l'arbitro.
tutta questa voglia di nascondere, poi vai a leggere gli squalificati:
SQUALIFICA PER UNA GARA EFFETTIVA
CAMPAGNA ALEX (CITTA DI MARINO)
TOSONI GIANLUCA (FIDENE S.R.L. S.S.D)
DE ROSA SIMONE (MONTEROTONDO SCALO)
FLORESCU PAUL FLORIN (PALOCCO)
PETRONIO ENRICO PIO (POLISPORTIVA CARSO)
GRAF VON TREUBERG RUPERT (RIANO)
e chi è? maradona?
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Certo che hanno perso una buona occasione ......
Era parecchio che non leggevo del Fidene,ma mi sembra che il clima all'interno del SSV,leggendo quanto sopra,sia un pò cambiato da quando,interessato,lo seguivo.
Allora per giocatori,addetti,genitori e sostenitori,da parte di chi di dovere, era un continuo richiamo all'educazione civica,al rispetto delle persone e delle regole e se c'era qualcuno sulle tribune un pò fumantino veniva "amichevolmente" invitato,dal servizio d'ordine, a desistere.
Certo un conto è in casa un conto e' fuori casa.
L'articolo del CdS non lascia dubbi su alcuni genitori dei ragazzi.
Sicuramente verrà accertata la verità,interna, di quanto successo e sicuramente verranno adottati provvedimenti nei confronti dei colpevoli,giocatori e genitori.
Il tempo passa,le persone cambiano,le situazioni mutano e solo allora -ripensando al passato-ti rendi conto perchè hai vinto un qualcosa in determinati ambienti.
E' anche vero,però, che l'ambiente è fatto dalle persone che lo compongono ed allora......