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CONSIGLIO DIRETTIVO ALI DI SCORTA

Ultimo Aggiornamento: 07/04/2013 09:18
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09/09/2009 18:55

rapidissima ed incontrollata di cellule malate che
impediscono lo sviluppo delle cellule normali del
midollo osseo. Diminuiscono, quindi, le cellule
funzionali del sangue che si riempie di cellule
malate. Da ciò deriva la malattia, caratterizzata
da anemia (diminuzione dei globuli rossi),
tendenza ad infezioni (per la diminuzione di
globuli bianchi, o leucopenia o per il cattivo
funzionamento dei globuli bianchi che possono
essere anche numerosi (o leucocitosi)) e rischio
di emorragie (diminuzione delle piastrine o
piastrinopenia).
Questa è la leucemia.
LE TERAPIE
I progressi terapeutici ottenuti negli ultimi
decenni nella cura dei tumori dell’infanzia
rispecchiano la stretta collaborazione tra
specialisti di molte discipline mediche coordinati
da un superspecialista, il pediatra oncologo.
Il protocollo terapeutico, il programma da
seguire, è specifico per il tipo tumorale, il grado
del tumore e altri parametri. La possibilità dei
Centri di accedere anche a protocolli di ricerca in
continua evoluzione costituisce uno dei motivi
per cui in Italia le percentuali di guarigione sono
tra le più alti del mondo.
LA CHEMIOTERAPIA
La chemioterapia è basata sull’uso di
farmaci citotossici, cioè capaci di impedire
la moltiplicazione delle cellule o di ucciderle.
Questo effetto, pur manifestandosi su tutte
le cellule, è massimo sulle cellule in più rapida
moltiplicazione, le cellule tumorali o leucemiche.
Nel caso delle leucemie, la terapia farmacologia è
quasi sempre capace nel giro di poche settimane
di distruggere la maggior parte delle cellule
malate, consentendo a quelle sane di ricrescere,
così da tornare ad una situazione di apparente
normalità del midollo osseo e del sangue
(remissione). Il bambino si sentirà di nuovo
bene e potrà tornare a casa. Le successive fasi
di terapia meno intensiva servono a controllare
e gradualmente uccidere le cellule leucemiche
residue, fino alla scomparsa definitiva.
Purtroppo in qualche bambino le cellule sono
resistenti alla terapia e si assiste alla ricomparsa
della malattia (ricaduta) che può verificarsi
anche nei primi anni dalla sospensione delle
terapie.
Negli ultimi anni, il miglioramento delle terapie
di supporto, che combattono gli effetti
collaterali della chemioterapia (trasfusioni
mirate, l’uso di fattori di crescita cellulare,
ecc.), ha permesso un più efficace utilizzo della
chemioterapia somministrando la massima
dose tollerata nel più breve periodo di tempo,
diminuendo così il tempo delle terapie ed
aumentandone l’efficacia.
Nel caso del tumore solido, la chemioterapia
viene utilizzata con modalità differenti a seconda
del tipo di tumore e quasi sempre assieme alla
terapia chirurgica e/o alla terapia radiante.
Durante la chemioterapia, per gli effetti
citotossici sulle cellule sane, in particolare quelle
che si moltiplicano con una certa frequenza,
si possano produrre vari effetti collaterali. La
perdita dei capelli è uno di questi. Più importanti
sono gli effetti sulla produzione delle cellule del
sangue. Il bambino leucemico in remissione,
quindi, o in terapia chimica per un tumore, è
a rischio di infezioni (per abbassamento dei
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