Ok, ti esprimo la mia opinione premettendo che sono un responsabile di una scuola calcio e genitore di due ragazzi che giocano, uno bravino l'altro no.I genitori: si ne trovi di tutti i tipi e spesso meglio perderli che averli, ma le scuole calcio sono cambiate e la domanda che dobbiamo porci è "i genitori sono una risorsa o un problema per una società SGS?" me lo sto chiedendo da tanti anni e ancora non l'ho capito.
alcune cose sono certe, chi pensa di avere il figlio campione sbaglia sempre, sbaglia a parlare, sbaglia a giudicare, non si sa confrontare e crea scompiglio nei gruppi senza pensare minimamente al vero desiderio del figlio che è sempre quello di stare con gli amici e divertirsi giocando, e bene. Allenatori/istruttori/educatori: secondo me anche quì si apre un mondo di diversità ma negli anni ho visto troppi esaltati che insegnano calcio ma sono delle bestie. e il risultato è belle squadre con bambini che sanno giocare ma nevrotici, simulatori, e che alla prima sconfitta piangono senza salutare i loro coetanei dell'altra squadra. Poi ci sono i responsabili, che nella maggior parte dei casi si trovano in mezzo a giustificare e fare da scudo praticamente a tutto, anche ai problemi personali ed è un secondo lavoro che se non fosse per la passione si eviterbbe volentieri di fare. potremmo stare a parlare giorni di questi argomenti ma la base manca, non ci possiamo permettere di sbagliare ancora se vogliamo che il calcio sia veramente lo sport più bello del mondo, anche per chi non sa giocare ma vuole imparare. Comunque l'educazione è alla base di tutto, quindi se fai parte di questo mondo (tastiere a parte) dubito che il tuo principio sia quello di esserlo... è un mio parere