SenzaParole [Non Registrato] | |
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11/07/2014 09:01 | |
Quindi dovrei insegnare a mio figlio di abbandonare alle prime difficoltà, non credo sia un buon consiglio da dare ad un figlio, semmai lo si deve incoraggiare a dare di più, dove necessario ad aprire un dialogo, se poi l'età lo permette anche fargli prendere delle decisioni per proprio conto.
Se poi l'incoraggiamento viene anche dall'interno della società.
Sono dell'idea che un genitore non debba mai intervenire, se non per salvaguardare il proprio figlio da situazioni di diversa natura.
Si è firmato un contratto, ha un valore effimero vero, ma resta un contratto. Però, dirigenti ed allenatori nel corso dell'anno hanno il dovere di parlare chiaro, prendere una posizione, invece di girarci intorno. Mi ripeterò all'infinito, le scelte le fà la società, ed è giusto sia così, ma non in questi termini. Il Sig. Porcelli in organigramma risulta essere il DS, è subentrato ad inizio anno e certamente delle dinamiche interne alla società non posso parlare perchè non le conosco e nemmeno sono tenuto a conoscerle.
Ad ogni modo, quantunque moderato rispetto ad altre società, si è comunque pagata una quota di iscrizione, non da certo diritto a giocare, perchè le scelte sono sempre dell'allenatore, non ci fossero interferenze, però di frequentare si.
Poi, terminato l'anno si fanno delle valutazioni, nei modi, termini e tempistiche congeniali ad entrambi, giocatore e società. Questo non è avvenuto.
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