Professione Direttore Sportivo

DS che parolone, i DS qualificati a Roma e nel Lazio si contano sul palmo della mano, comunque detto questo volevo aggiungere che la fregatura la presa tuo figlio, per cui meglio di lui nessuno ti può dire cosa fare, xchè non provi a chiederglielo?

Il Sig. Porcelli, Direttore Sportivo (così dice l'organigramma), alla riunione verso la fine di maggio (se non ricordo male) con i genitori, presente anche un altro dirigente, ha chiesto la nostra disponibilità per l'organico dell'anno successivo, perchè per loro si contava sulla conferma. Richiesta necessaria, visto che il numero di ragazzi si era notevolmente affievolito. Tutti abbiamo dato la nostra disponibilità.
Al termine mi sono avvicinato ed ho chiesto precisazioni sulla conferma, che veniva assicurata al 99%.

Successivamente ci sono stati due tornei, al termine dei quali due raduni: il 1° luglio dove gli è stato comunicato di poter andare a firmare, l'8 luglio dove invece è accaduto quanto raccontato.
Il Sig Porcelli l'8 luglio che avremmo dovuto aspettare, che il ragazzo aveva capito male, che comunque per il poco impiego era meglio non tesserarlo.

Sono andato in segreteria, ho spiegato quanto accaduto, non ho trovato spiegazioni, abbiamo stracciato il documento firmato ed ho portato via il ragazzo.
Immaginate poi, in macchina, come trovare le parole per spiegare al ragazzo il perchè di certi atteggiamenti.

[POSTQUOTE][QUOTE:126396778=Informato, 10/07/2014 23:47]DS che parolone, i DS qualificati a Roma e nel Lazio si contano sul palmo della mano, comunque detto questo volevo aggiungere che la fregatura la presa tuo figlio, per cui meglio di lui nessuno ti può dire cosa fare, xchè non provi a chiederglielo? [/QUOTE][/POSTQUOTE]


fregatura???forse si è salvato,malgrado i tempi e i modi veramente poco opportuni, il prox anno potrà divertirsi giocando a pallone in una società che certamente lo accoglierà poichè ci sono tutti i tempi per trovarla.
Di sicuro è più comune il comportamento scorretto di diverse societa che mantengono rose da 30 ragazzi e che inevitabilmente non riescono a gestire,scontentando così parecchi ragazzi.
Dammi retta,non tutti i mali vengono per nuocere!!!

[POSTQUOTE][QUOTE:126396850=SenzaParole, 10/07/2014 23:58]Il Sig. Porcelli, Direttore Sportivo (così dice l'organigramma), alla riunione verso la fine di maggio (se non ricordo male) con i genitori, presente anche un altro dirigente, ha chiesto la nostra disponibilità per l'organico dell'anno successivo, perchè per loro si contava sulla conferma. Richiesta necessaria, visto che il numero di ragazzi si era notevolmente affievolito. Tutti abbiamo dato la nostra disponibilità.
Al termine mi sono avvicinato ed ho chiesto precisazioni sulla conferma, che veniva assicurata al 99%.

Successivamente ci sono stati due tornei, al termine dei quali due raduni: il 1° luglio dove gli è stato comunicato di poter andare a firmare, l'8 luglio dove invece è accaduto quanto raccontato.
Il Sig Porcelli l'8 luglio che avremmo dovuto aspettare, che il ragazzo aveva capito male, che comunque per il poco impiego era meglio non tesserarlo.

Sono andato in segreteria, ho spiegato quanto accaduto, non ho trovato spiegazioni, abbiamo stracciato il documento firmato ed ho portato via il ragazzo.
Immaginate poi, in macchina, come trovare le parole per spiegare al ragazzo il perchè di certi atteggiamenti.

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Rispondo da Rieti, non conosco Porcelli e non so per quale società "lavora" l'unica cosa che ho capito è che tuo figlio (a parte gli amici) non ha perso tanto. Il grande problema è che purtroppo le società sempre più spesso si affidano a persone oltre che incompetenti anche poco serie, mi auguro che il ragazzo trovi subito un'altra squadra, la vita calcistica in provincia e più facile per fortuna.

Scusa ma tu prima hai parlato di DS, poi parli di Porcelli..........e che c'entra Porcelli con i DS? Ma fatemi il piacere........

le modalita i tempi sono sbagliati non c è dubbio..pero forse anche voi genitori dovreste capire che i vostri figli giochino e sottolineo giochino in categorie regionali e provinciali dove possono crescere e togliersi delle soddisfazioni piuttosto che rimanere imperterriti i elite non giocare mai ma fregiarsi di un titolo.basterebbe da parte di rutti un po piu di onesta ed oggettivita di giudizio.molti ragazzi che vengono mandati via è perche non possono giocare in elite ma per ogni genitore il figlio è un marziano e non capiacono che è meglio giocare sempre che giocare pochissimo

Quindi dovrei insegnare a mio figlio di abbandonare alle prime difficoltà, non credo sia un buon consiglio da dare ad un figlio, semmai lo si deve incoraggiare a dare di più, dove necessario ad aprire un dialogo, se poi l'età lo permette anche fargli prendere delle decisioni per proprio conto.
Se poi l'incoraggiamento viene anche dall'interno della società.

Sono dell'idea che un genitore non debba mai intervenire, se non per salvaguardare il proprio figlio da situazioni di diversa natura.
Si è firmato un contratto, ha un valore effimero vero, ma resta un contratto. Però, dirigenti ed allenatori nel corso dell'anno hanno il dovere di parlare chiaro, prendere una posizione, invece di girarci intorno. Mi ripeterò all'infinito, le scelte le fà la società, ed è giusto sia così, ma non in questi termini. Il Sig. Porcelli in organigramma risulta essere il DS, è subentrato ad inizio anno e certamente delle dinamiche interne alla società non posso parlare perchè non le conosco e nemmeno sono tenuto a conoscerle.

Ad ogni modo, quantunque moderato rispetto ad altre società, si è comunque pagata una quota di iscrizione, non da certo diritto a giocare, perchè le scelte sono sempre dell'allenatore, non ci fossero interferenze, però di frequentare si.
Poi, terminato l'anno si fanno delle valutazioni, nei modi, termini e tempistiche congeniali ad entrambi, giocatore e società. Questo non è avvenuto.

Secondo me il compito di un genitore e' quello di salvaguardare
il proprio figlio e,secondo me,visto che durante l'anno era stato impiegato poco,bisognava iniziare a parlare al ragazzo circa la
possibilita' di cambiare aria,visto che chi non viene impiegato
con continuita'(a torto o a ragione) e' esplicitamente un
giocatore "in uscita"....in questo modo avresti evitato tutto cio'.
C'e' poco da fare,i minutaggi durante l'anno sono l'esatta misura
di quanto e' considerato il ragazzo,e il genitore ha il dovere
di leggere tutto cio' e trarre le conseguenze.In futuro non
cercare mai di restare attaccato a un carro sul quale il tuo posto
e' nelle retrovie.

[POSTQUOTE][QUOTE:126397963=Lungimiranza, 11/07/2014 09:04]Secondo me il compito di un genitore e' quello di salvaguardare
il proprio figlio e,secondo me,visto che durante l'anno era stato impiegato poco,bisognava iniziare a parlare al ragazzo circa la
possibilita' di cambiare aria,visto che chi non viene impiegato
con continuita'(a torto o a ragione) e' esplicitamente un
giocatore "in uscita"....in questo modo avresti evitato tutto cio'.
C'e' poco da fare,i minutaggi durante l'anno sono l'esatta misura
di quanto e' considerato il ragazzo,e il genitore ha il dovere
di leggere tutto cio' e trarre le conseguenze.In futuro non
cercare mai di restare attaccato a un carro sul quale il tuo posto
e' nelle retrovie.[/QUOTE][/POSTQUOTE]

Sono completamente in accordo con la tua affermazione,anche se a volte il ragazzo vuole restare per motivi che esulano la logica di noi genitori.
Le società cercano di tenere più giocatori possibile, almeno quelli di prospettiva, anche se giocano poco, perchè nella loro visione un domani il ragazzo potrebbe esplodere e loro perderebbero il premio preparazione. Poi che le società potrebbero gestire meglio il parco dei ragazzi, in termine di minutaggio, è un altro discorso. Si entra nella logica di quello deve giocare perchè proviene da, quello deve giocare perchè deve andare là e quello deve giocare perchè altrimenti i genitori fanno casino, facendo di loro dei titolari inamovibili anche quando la partita al primo tempo termina 11 a 0 e non ci sarebbe storia.

Esatto, niente di più vero, da adulto osservi con parametri diversi da quelli che può usare un ragazzo. E' meno diffidente, crede nelle parole delle persone con cui si relaziona, anche perchè confida nel genitore.
Passano le settimane, anche i mesi, il legame con gli altri ragazzi si rafforza, ha delle ideee proprie, a volte sono delle convinzioni. Rimane difficile staccarsi, ci si trova bene, pur giocando poco.
Provi ad aprire l'argomento ma non trovi la chiave giusta ma non puoi nemmeno insistere, sai che deve crescere, ed infine la realtà gli cambia visuale.
Ecco perchè è importante avere delle figure professionali di un certo spessore per confrontarsi, che seguano il ragazzo nel percorso, soprattutto non lo abbandonino a se stesso.
Farà sicuramente tesoro, ha certamente acquisito esperienza, ma avrebbe dovuto essere una sua scelta.

secondo me ti ha detto bene!!!! anche se con modi poco ortodossi ma la società si è comportate bene, sicuramente meglio di quelle che ti fanno tirare il collo fino all'ultimo e poi ti mandano via quando ormai è troppo difficile trovare posto altrove.
conosco relativamente Porcelli che ritengo persona seria ma conosco bene la Fortitudo mio figlio ha giocato li fino allo scorso anno e non è mai stato preso in giro.
conosco il direttore generale e vi posso dire che è persona che non le manda a dire ed anche quando hanno "scartato" mio figlio si sono comportati in maniera molto professionale......anche se mio figlio naturalmente ci è rimasto malissimo, ma da padre preferisco vedere mio figlio che si diverte la domenica in una categoria inferiore che fare la panchina o la tribuna solo per dire faccio l'elite!!!
ripeto magari i modi non sono stati dei migliori ma la tempistica è stata più che corretta.
PS
se chiedevi del direttore generale (che poi è anche il presidente)avresti avuto la mia stessa impressione.

secondo me non è successo nulla di strano.
a maggio finisco i campionati se le squadre vanno bene si prova a confermare i ragazzi in blocco se vanno così e così si deve cercare qualche innesto se vanno male si rifà la squadra.
ora la fortitudo si è salvata in tutte le categorie elite pur non facendo grandi cose quindi era naturale doversi rinforzare come è naturale che si facciano i provini come è naturale che se viene uno più bravo lo si prende al posto di quello meno bravo non vedo dov'è lo scandolo??
forse il modo in cui le è stato comunicato?? molte società alla fine dei provini mettono le liste in bacheca e non viene il ds a dirti dei fuori.
i tempi ?
sono quelli canonici dei provini, stiamo parlando di un campionato elite il topo chje ci puo essere a questa età in queste categorie vuol dire che ogni anno i nostri ragazzi sono in dubbio ed ogni anno devono confermarsi ma questa è la vita.
sinceramente non vedo nessun comportamento scorretto e non per prendere le parti a Porcelli che non so neanche chi sia ed alla fortitudo che la conosco solo da quando ha preso l'elite anzi credo proprio che si sono comportati bene ripeto forse le parole non erano proprio giuste ma meglio di un freddo nome su una lista in bacheca

Tempistica corretta non proprio... le società propongono i raduni selettivi nel mese di giugno al massimo, qualcuno i primi giorni di luglio, ma seguire un iter selettivo richiede tempo. Se avessero comunicato le intenzioni alla fine del campionato, mio figlio avrebbe avuto modo di partecipare ad alcune di queste.
Invece, trovandosi sotto organico hanno portato fino agli ultimi giorni i ragazzi, anche per avere un numero di giocatori presenti per i tornei organizzati.
Questo è andato a scapito di mio figlio, anche se ho certezza che non avrà difficoltà a trovare un nuovo ambiente dove seguire la sua passione.

guarda che ancora ci sono società che fanno i provini:
san paolo ostiense, garbatella, vigili urbani, olimpia, castello, almas, città di fiumicino
sono solo alcune che chiudono le prove a fine luglio....magari informarsi sarebbe meglio.......
comunque pensa se lo tenevano e non giocava.......ripeto non ci trovo nulla di strano

[POSTQUOTE][QUOTE:126396763=SenzaParole, 10/07/2014 23:44]E dai, perchè non dovrei raccontarla giusta, si subisce un torto ed infine si è anche colpevoli!!!

Ripeto, senza nulla togliere alle decisioni che vengono prese, perchè l'organico deve gioco forza, dove possibile, essere rinforzato.
I modi e le tempistiche sono completamente sbagliate. E' pressapochismo.[/QUOTE][/POSTQUOTE]


A parte che ancora oggi le squadre si stanno rinforzando completando le rose e se tuo figlio non trova posto si vede che non è all'altezza e conviene ridimensionarsi.
Altra riflessione che devi fare e' che se tuo figlio già l'anno prima ha giocato poco quando pensi di adeguarlo alle sue capacità e farlo giocare, perché dalla panchina o dalla tribuna non ha mai imparato nessuno.
E poi ti lamenti perché te lo hanno detto il 10 luglio ?
Ma lo sai quanta gente va in ritiro con la squadra in più di 30/35 paga pure di tasca e poi al ritorno gli danno un bel calcio nel sedere???? Beh guardati intorno, nelle società che arrivano anche ai primi posti in elite e come usano i figli di quegli illusi di genitori.
Adeguati amico mio che alla fine sei stao fortunato, guarda i pullman stracarichi di illusi e impara. Auguri

Ma infatti non discuto sulle presunte capacità, e certamente mio figlio non si è aggrappato allo stipite della porta per non essere trascinato via. Quello che forse non sono riuscito a trasmettere è che sebbene abbia cercato di aprire gli occhi al ragazzo (16 anni) prospettandogli in tempi non sospetti, una ricollocazione presso altre società, nella sua testa c'era si la rabbia per la poca considerazione, ma anche la difficoltà nel lasciare il gruppo con il quale aveva trovato una buona intesa. Nell'incertezza ha preferito proseguire.
Sono i ragazzi che devono valutare e scegliere.
Poi il giudizio sulla validità o meno del giocatore non è possibile darlo, non era certo il meno scarso, ma entrano in gioco dinamiche diverse, ruoli di appartenenza, ruoli imposti, caratteristiche, impostazione, fisicità, continuità, ed ancora ingerenze esterne, vuoi dei genitori, vuoi dei dirigenti, vuoi degli sponsor.
Non fosse stato che alle selezioni lo avevano ritenuto idoneo, e che successivamente si erano compiaciuti per i miglioramenti, apprezzamenti che lo hanno ingannato, tanto che alla fine, le scelte dell'allenatore sono state diverse.
MA tutto questo ha poca importanza ormai. Alla fine si è spostato il fuoco della mia osservazione, verso il ragazzo.
Resta che il comportamento del DS non è stato adeguato. E tutto sommato, meglio così, certi rapporti è meglio non averli, ed è anche giusto che altri sappiano cosa trovano. Però mi pare di aver capito che così è ovunque, quasi fosse la regola.
Peccato.

secondo me visto che anche il mister nuovo nei tornei non faceva giocare tuo figlio sarebbe stato il caso di andare via spontaneamentr

[POSTQUOTE][QUOTE:126412434=coerenza, 12/07/2014 22:37]secondo me visto che anche il mister nuovo nei tornei non faceva giocare tuo figlio sarebbe stato il caso di andare via spontaneamentr[/QUOTE][/POSTQUOTE]


Ma se tuo figlio non è il massimo fallo divertire e tu falla finita

Sono trascorsi diversi anni quando con "patos" assistevo a una partita di calcio di allievi fascia B a quei tempi allievi coppa Lazio, quando un genitore vicino a me mi chiese: sai chi è il giocatore più fortunato? ...visto che esitavo a rispondere aggiunse: "il giocatore più fortunato è quello orfano" ci misi un po di tempo ma poi vedendo in tribuna i genitori dei ragazzi in campo capii il significato delle sue parole.

Leggo e trovo da condividere alcune delle affermazioni riportate. Altre invece sono velatamente ipocrite e di parte.
Il fatto che i genitori debbano mai e poi mai intervenire, interferire, nelle dinamiche tra il proprio figlio e la conduzione tecnica, mi trova in accordo, tanto che non l'ho mai fatto e mai lo farò. Semmai deve essere la conduzione tecnica a dovere rivolgersi al genitore, anche per tramite dei dirigenti (vedi Direttore Sportivo) per decidere sul come proseguire.
Se mio figlio, per i ben informati, non era visto dal nuovo allenatore ( e questo lo avrebbe valutato con un paio di allenamenti e partite) doveva prontamente essere comunicato, non dopo le dieci partite dei tornei.
Il ragazzo non poteva decidere spontaneamente, vedendo nella nuova conduzione uno stimolo oltre che una possibilità di restare con il gruppo al quale era affezionato e ci si divertiva, tanto che aveva avuto occasione di giocare con più continuità.
Di certo non era ben visto dalla vecchia conduzione tecnica, lui come altri. E sono sincero, lo avrei portato via nelle finestre regolamentari, ma in entrambe il precedente DS, in colloqui personali lo aveva stimolato a continuare.
L'ultima parola l'ho sempre lasciata al ragazzo, per la sua crescita di vita, non calcistica.