00 17/01/2010 11:04
LO SPORT PER LA VITA (non la vita per lo sport)
LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI

Gli impianti dovranno essere realizzati ed attrezzati in modo da consentire lo svolgimento dell’attività sportiva in condizioni d’igiene e sicurezza per tutti gli utenti (atleti, giudici di gara, personale addetto, spettatori), secondo le esigenze connesse al livello di pratica previsto.

In generale, gli impianti sportivi sono caratterizzati dalle seguenti parti funzionali:

a.spazi per attività sportiva (campi, piste, vasche, relativi percorsi)
b.servizi di supporto (spogliatoi ed annessi, primo soccorso, deposito attrezzi, uffici amministrativi, parcheggi, relativi percorsi)
c.impianti tecnici (idrosanitario, riscaldamento, refrigerazione, ventilazione, illuminazione, emergenza, segnalazione, depurazione)
d.spazi per il pubblico (posti spettatori, servizi igienici, posto di pronto soccorso, parcheggi, percorsi).
Possono essere previsti inoltre, spazi complementari finalizzati all’organizzazione sportiva ovvero alla formazione atletica, quali ad esempio: sedi di società o federazioni, aule didattiche, laboratori, sale di riunione, foresterie, uffici vari e simili. Fermo restando la definizione di impianto sportivo, detti spazi potranno essere realizzati anche indipendentemente dagli spazi di attività sportiva. Possono altresì essere previsti spazi complementari per ristoro, attività ricreative o commerciali con relativi annessi, non necessari allo svolgimento delle attività o delle manifestazioni sportive, ma opportuni in relazione alla gestione dell’impianto.
L’ubicazione e la modalità di utilizzazione degli spazi dovrà essere opportunamente correlata a quelli destinati all’attività sportiva, onde assicurare le necessarie integrazioni ovvero l’assenza di interferenze.


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Il protocollo prevedeche gli impianti sportivi siano conformi:

• alle norme di legge che sotto qualsiasi titolo regolano la loro progettazione,
costruzione ed esercizio, con particolare riferimento a quelle di sicurezza, igiene,
superamento delle barriere architettoniche, etc.

• ai regolamenti delle federazioni sportive nazionali e internazionali, in relazione al
livello di attività previsto, sia per quanto attiene le caratteristiche dimensionali,
costruttive ed ambientali degli spazi destinati alla pratica sportiva, che per la
dotazione e le caratteristiche delle attrezzature fisse e mobili

• attraverso costanti controlli delle strutture e adeguata manutenzione ordinaria e straordinaria

• al fine di conservare tutta la documentazione e la certificazione prevista, rendendola disponibile agli organi competenti qualora richiesta.


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Istituzione di figure, quali:

• Responsabile della Sicurezza (RS)

• Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP).


A tal fine la federazione organizzerà una serie di incontri sul tema della sicurezza, con la partecipazione di dirigenti, allenatori e addetti ai lavori.


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La realizzazione del terzo punto avviene in tre fasi:

1.Introduzione e attuazione da programma
2.Verifica dell’attuazione del programma
3.Premiazione e consegna della certificazione


www.fondazionelosportperlavita.com/sicurezza_i.html