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OICLAC.iL CALCIO AL CONTRARIO

SICUREZZA SUI CAMPI

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    fausto1969
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    00 13/12/2008 12:01
    ROMA 12 DICEMBRE 2008 - Stiamo viaggiando sulla strada corretta. Così si può riassumere l'esito della conferenza tenuta al centro "Olimpia" di Pomezia in cui si è dibattuto sul tema della sicurezza nel dilettantismo. Un doppio punto di vista, quello medico relativo alla prevenzione e quello strutturale legato all'impiantistica laziale.

    A fare gli onori di casa il Presidente del Pomezia Giovanni Santodonato che ha introdotto gli ospiti di questa "tavola rotonda". Su tutti Mario Brozzi, medico sociale dell'AS Roma, che ha reso alla platea la testimonianza di come sia nato il protocollo che porta il suo nome. Una storia drammatica, nata dall'esigenza di aiutare i giovani dopo aver rischiato di perdere la figlia sedicenne entrata nel tunnel dell' anoressia e uscitene grazie alla volontà di aiutare i ragazzi con altri disturbi.

    Il Protocollo Brozzi ha già salvato diverse vite, grazie agli approfonditi esami svolti sui giovanissimi atleti. Un esempio su tutti, il figlio di Vito Scala (personal trainer di Francesco Totti), a cui è stato riscontrato lo stesso disturbo cardiaco che provocò la morte di Giorgio Castelli. Operato a cuore aperto, il figlio di Scala ha poi ripreso l'attività sportiva. Riflessioni che inevitabilmente si spostano sul versante del rapporto genitore-figlio e sulla difficoltà a focalizzare gli aspetti cruciali dell'attività sportiva, che non si riducono allo scarpino da centinaia di euro, ma che devono riguardare prevenzione e cultura della vita. L'invito è chiaro, non risparmiare sulle visite mediche di inizio anno, spesso inutili per verificare il reale stato di salute dei ragazzi. Per questo molte società si sono rivolte al Prof. Brozzi stipulando delle convenzioni con Villa Stuart per far effettuare delle visite approfondite che ricalcano in toto quelle svolte dai calciatori professionisti. Il tutto a un costo di 100 euro (assicurazione compresa).

    Sul versante dell'impiantistica, invece, il cammino è ancor più arduo. Troppe infatti sono le strutture non a norma che dovrebbero chiudere, ma salvate costantemente da deroghe comunali. Il dato statistico parla di oltre 350 campi senza certificato di agibilità. Importante, in tal senso, l'impegno preso dal CR Lazio con il Presidente Zarelli di monitorare la situazione con crescente attenzione (relazioni annuali sullo stato degli impianti sportivi) sembra essere il primo passo verso una presa di coscienza sull'importanza di garantire sicurezza ai ragazzi. Ma ovviamente non basta.

    In certi casi, riportando dati e storie così crude, si può essere accusati di terrorismo, ma di questi tempi la paura è forse l'unico alleato a disposizione per far si che un cambiamento radicale abbia luogo.



    Un approfondimento, con interviste, in relazione alla Conferenza sarà compiuto nel corso della trasmissione Fuoriarea, in onda su SuperNova (ch. 47) con inizio alle ore 19,30.

    FONTE: PASSIONE CALCIO
    [Modificato da fausto1969 13/12/2008 12:02]
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    fausto1969
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    00 03/02/2009 01:25

    IN RICORDO DI ALESSANDRO BINI


    Ad un anno dalla scomparsa di Alessandro Bini, è stata istallata una stele all’interno del parco di Via Rocca di Papa per ricordare la giovane vittima del nostro calcio






    di Marco Gaviglia
    marco.gaviglia@hotmail.it

    Roma, 2 Febbraio 2009 – Ad un anno esatto dalla sua prematura scomparsa, Alessandro Bini è stato ricordato con una cerimonia all’interno del parco di Via Rocca di Papa. Alla presenza dei genitori e di alcuni ex compagni di squadra, è stata inaugurata una stele commemorativa e piantato un ulivo.
    Sopra la stele, un libro con su scritto “Divertiamoci insieme e corriamo incontro alla vita” by Ale Bini.
    Visibilmente commossi i genitori di Alessandro, Delia e Claudio, che hanno evitato di fare discorsi per non venire travolti dalle lacrime. Una sola frase per Delia Santalucia che ha invitato i presenti “ad essere sempre al nostro fianco”.
    Dopo questa inaugurazione, alle 19 vi sarà una messa in memoria di Alessandro nella chiesa di S. Gaspare del Bufalo e a seguire una fiaccolata che partirà dalla chiesa e terminerà davanti alla stele inaugurata nel primo pomeriggio.
    La prossima settimana, Lunedi 9 Febbraio, in occasione della ricorrenza del compleanno di Alessandro, verrà presentato un libro dal titolo “La terza porta – Vita breve di un giovane campione”.

    Ad un anno dalla scomparsa di Alessandro, il bilancio sulla sicurezza degli impianti non può che essere negativo. E' stato fatto troppo poco per ritenersi soddisfatti. Sono ancora la maggioranza gli impianti che evidenziano pericoli per i ragazzi, a partire dal campo per destinazione fino ai muretti non protetti che si trovano ai bordi del campo e dietro le porte.
    Occorre una nuova campagna di sensibilizzazione affinchè parta da giocatori e genitori una richiesta di maggiore sicurezza per svolgere attività sportive. Continuare a pensare "tanto non accadrà mai a mio figlio" è il primo passo verso la sconfitta di tutto il movimento giovanile.
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    fausto1969
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    00 08/02/2009 16:09
    Si porta a conoscenza che questa sera alle 19,30 l'Associazione Alessandro Bini sarà ospite di FUORI AREA ch 47 SuperNova dove si parlerà di sicurezza nello sport.
    E domani alle 10,30 sarà presentato presso la sala del Carroccio in campidoglio il libro dedicato ad Ale.

    www.associazionealessandrobini.org
  • corriere laziale
    00 14/02/2009 10:16
    [img]http://i67.servimg.com/u/f67/11/97/15/08/immagi16.jpg[/img]
    [img]http://i67.servimg.com/u/f67/11/97/15/08/immagi18.jpg[/img]
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    fausto1969
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    00 14/02/2009 16:16
    Re:
    corriere laziale, 14/02/2009 10.16:







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    fausto1969
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    00 27/02/2009 23:55
    Ancora una giovane morte sui campi di calcio (Spagna)
    È successo sabato, la squadra È sempre rimasta vicino alla famiglia

    Calciatore di nove anni muore in campo colpito dalla copertura di una panchina

    Diego Alcalá Rivero, delle giovanili dell'Atletico Madrid, stava giocando a Las Rozas. Ignote le cause dell'incidente


    FONTE : CORRIERE

    MADRID - Un calciatore di nove anni delle giovanili dell'Atletico Madrid, Diego Alcalá Rivero, è morto dopo che sabato, durante una partita, gli era caduta addosso la copertura di una panchina ferendolo gravemente. Era stato ricoverato all'Hospital 12 de Octubre ed è morto giovedì mattina. L'Atletico Madrid ha espresso «le più sincere condoglianze a nome della grande famiglia rojiblanca - come si legge sul sito della squadra -. L'Atletico vuole ringraziare pubblicamente per le innumerevoli dimostrazioni di appoggio e affetto ricevute da tutta la Spagna. Riposi in pace Diego».
    APERTA INDAGINE - Il bambino stava giocando una partita contro Las Rozas su un campo in erba artificiale, il Recinto Ferial di Las Rozas quando, intorno alle 11.40, il 112 ha ricevuto una chiamata di intervento urgente perché Rivero era incosciente dopo essere stato colpito dalla copertura di una panchina. Le cause dell'incidente sono ancora ignote. La polizia locale e la Protezione civile hanno confermato che il bambino presentava un trauma cranico severo. Subito dopo è stato trasportato in elicottero in ospedale. Sulla vicenda è stata aperta un'indagine.
    LA SQUADRA VICINA - La società è stata rimasta vicina alla famiglia. Il ragazzo ha ricevuto la visita di Miguel Àngel Gil Marìn, Enrique Cerezo e Fernando Garcìa Abásolo, rispettivamente consigliere delegato, presidente e vicepresidente dell'Atletico Madrid. Sono arrivati in ospedale anche il direttore sportivo Jesùs Garcìa Pitarch, il direttore delle giovanili Josè Marìa Amorrortu e Quique Estebaranz, direttore delle scuole dell'Atletico. Durante la partita di Champions League contro il Porto di martedì l'Atletico ha mostrato, attraverso i tabelloni dello stadio Vicente Calderòn, una messaggio di incoraggiamento al giovane Diego: «Coraggio Diego, tutto l'Atletico è con te».
    [Modificato da fausto1969 28/02/2009 00:33]
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    fausto1969
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    00 18/03/2009 17:54
    APPROVATA LA LEGGE SULLA SICUREZZA NELLO SPORT
    tr][td vAlign=top][justify][/justify]

    [justify][/justify]
    [justify]L'approvazione della proposta di legge di cui sono stato firmatario, permetterà di promuovere una vera e propria cultura della sicurezza negli impianti sportivi. E'una problematica molto sentita, soprattutto considerando il fatto che i primi fruitori di tali Centri Sportivi sono i minori, i quali troppo spesso hanno pagato le conseguenze di una situazione insostenibile.

    La carenza di strutture infatti porta i cittadini ad organizzarsi spontaneamente, ma per la pochezza dei fondi o per l'ignoranza involontaria delle precauzioni indispensabili, si creano situazioni di pericolo per l'incolumità di tutti.

    Quanto è stato approvato ha un significato particolare anche a seguito della forte emozione che ha suscitato in tutti noi la morte del piccolo Alessandro Bini, appena quattordicenne, scomparso il 2 febbraio 2008 a seguito di un tragico incidente acaduto nel campo di calcio della società sportiva in cui si allenava.

    Tra le tante iniziative contenute nella Legge c'è l'istituzione di una giornata annuale per la promozione della sicurezza nello sport, nella data del 9 Febbraio, giorno in cui Alessandro avrebbe festeggiato il suo compleanno.

    Alcuni elementi da segnalare del testo appena approvato sono l'istituzione della Consulta Regionale per i problemi delal Sicurezza dello Sport, un organismo di consultazione permanente in relazione alle politiche regionali sull'argomento, anche in collaborazione con l'ARES 118.

    Viene inoltre istituito un Fondo Regionale per finanziare progetti di messa in sicurezza delle strutture sportive, altro segnale concreto per far si che episodi drammatici come quelli accaduti alla famiglia Bini non debbano mai più ripetersi.[/justify]
    [justify][/justify]
    [justify][/justify]
    [justify]Materiali allegati all'articolo:[/justify]
    [justify][/justify]
    [justify][LEGGI la Proposta di Legge*] [/justify]
    [justify][/justify]
    [justify]* = la Proposta di Legge non contiene gli emendamenti approvati in Aula. Il testo definitivo sarà disponibile a breve.[/justify]
    [/td][/tr][/table]

    FONTE : PEPPE MARIANI
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    fausto1969
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    00 31/03/2009 18:44
    BASTAAAAAAAAAAAAA !!!
    LEGGETE QUI !!!
    [Modificato da fausto1969 31/03/2009 18:45]
  • alessandro
    00 07/05/2009 01:54
    LATINA: CADE UNA PORTA MUORE UN BAMBINO
    www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo448937.shtml
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    fausto1969
    Post: 1.340
    Città: ROMA
    Età: 55
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    00 20/05/2009 02:01
    II MEMORIAL ALESSANDRO BINI : CLICCA QUI !
    [Modificato da fausto1969 20/05/2009 02:02]
  • 4x4
    00 22/05/2009 18:31
    x fausto e mauretto
    per favore andate a leggere cosa c'è scritto sul nick dei tornei e dite cosa ne pensate in merito!Per me ha ragione.
  • NON ABBASSIAMO LA GUARDIA
    00 09/08/2009 00:32
    Giocatore salvato da defibrillatore
    Belgio, colpito da arresto cardiaco

    Paura in campo ad Anversa: Anthony Van Loo, calciatore 21enne della squadra del Roulers (Prima Divisione), ha avuto un arresto cardiaco durante una partita. Il calciatore, fortunatamente è stato salvato da una defibrillatore. Dopo avere colpito un pallone di testa, Anthony è crollato sul prato in preda a movimenti convulsi. Subito sono intervenuti i sanitari che gli hanno fatto riprendere conoscenza per poi portarlo d'urgenza in ospedale.
    Secondo il medico del club, citato dalla stampa belga, il giocatore ha subito un breve arresto cardiaco, prima di riprendere conoscenza. ''C'e' stato un momento di panico, ma il dispositivo gli ha salvato la vita'', ha spiegato in tv il dottor Bostoen.
    Il giocatore, che soffrirebbe di irregolarità cardiache, è stato ricoverato in ospedale. Il club non aveva ancora fornito dettagli sulle sue condizioni di salute. Dopo la partita, vinta 4-2 ad Anversa, il Roulers ha guadagnato la salvezza in Prima Divisione.

    www.sportmediaset.it/calcio/articoli/articolo24171.shtml

    8 giugno 2009
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    fausto1969
    Post: 1.340
    Città: ROMA
    Età: 55
    Sesso: Maschile
    00 29/08/2009 14:44
    Re:
    NON ABBASSIAMO LA GUARDIA, 09/08/2009 0.32:

    Giocatore salvato da defibrillatore
    Belgio, colpito da arresto cardiaco

    Paura in campo ad Anversa: Anthony Van Loo, calciatore 21enne della squadra del Roulers (Prima Divisione), ha avuto un arresto cardiaco durante una partita. Il calciatore, fortunatamente è stato salvato da una defibrillatore. Dopo avere colpito un pallone di testa, Anthony è crollato sul prato in preda a movimenti convulsi. Subito sono intervenuti i sanitari che gli hanno fatto riprendere conoscenza per poi portarlo d'urgenza in ospedale.
    Secondo il medico del club, citato dalla stampa belga, il giocatore ha subito un breve arresto cardiaco, prima di riprendere conoscenza. ''C'e' stato un momento di panico, ma il dispositivo gli ha salvato la vita'', ha spiegato in tv il dottor Bostoen.
    Il giocatore, che soffrirebbe di irregolarità cardiache, è stato ricoverato in ospedale. Il club non aveva ancora fornito dettagli sulle sue condizioni di salute. Dopo la partita, vinta 4-2 ad Anversa, il Roulers ha guadagnato la salvezza in Prima Divisione.

    www.sportmediaset.it/calcio/articoli/articolo24171.shtml

    8 giugno 2009




    NON ABBASSIAMO LA GUARDIA !
  • lucilla
    00 29/08/2009 22:25
    in italia invece i soldi si sprecano x comprare le coppe,le targhe ricordo e ospitare madrine e senatori dello sport!la questione non è solo comprare un defibrillatore ma anche saperlo usare!E far inserire di legge oltre alla visita medica sportiva anche un ecocardiogramma!
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    -SsV-
    Post: 364
    Città: ROMA
    Età: 42
    Sesso: Maschile
    00 07/09/2009 21:22
    tanto per parlare di questo argomento, ieri grazie alle minime distanze delle recinzioni intorno al campo di soriano, mi sono costati 7 punti di sutura...fate voi...
    che poi nn è tanto la distanza, ma proprio la composizione di quella recinzione...un genio chi l'ha messa!!!
    --------------------------------------------------
    Fidene Calcio


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    PIERLUIGI47
    Post: 1.048
    Città: ROMA
    Età: 76
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    00 17/09/2009 17:56
    Un video interessante della Fondazione Giorgio Castelli sull'uso del defibrillatore
    Bene ha fatto la società Delle Vittorie a inserire nel proprio sito www.polisportivadellevittorie.it/castelli.htm un interessante video sull'uso del defibrillatore predisposto dalla Fondazione Giorgio Castelli (www.gc6.org) in memoria del giovane calciatore stroncato da un arresto cardiaco mentre si allenava con i suoi compagni sul campo del Tor Sapienza il 24 febbraio 2006.
    L'iniziativa del club di Angelo Di Livio dovrebbe a mio parere essere ripresa da tutte le altre società che hanno un proprio sito internet perché può contribuire a salvare una vita umana.
  • VIDEO
    00 18/09/2009 21:02
    Re: Un video interessante della Fondazione Giorgio Castelli sull'uso del defibrillatore
    [POSTQUOTE][QUOTE:97210509=PIERLUIGI47, 17/09/2009 17.56]

    Bene ha fatto la società Delle Vittorie a inserire nel proprio sito www.polisportivadellevittorie.it/castelli.htm un interessante video sull'uso del defibrillatore predisposto dalla Fondazione Giorgio Castelli (www.gc6.org) in memoria del giovane calciatore stroncato da un arresto cardiaco mentre si allenava con i suoi compagni sul campo del Tor Sapienza il 24 febbraio 2006.
    L'iniziativa del club di Angelo Di Livio dovrebbe a mio parere essere ripresa da tutte le altre società che hanno un proprio sito internet perché può contribuire a salvare una vita umana.

    [/QUOTE][/POSTQUOTE]


    www.youtube.com/watch?v=OpD0K3ds15M&feature=player_...
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    fausto1969
    Post: 1.340
    Città: ROMA
    Età: 55
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    00 28/09/2009 00:20
    Un'altro caso da brividi scuote il calcio regionale. Durante la gara tra Divino Amore ed Albalonga, valevole per il quarto turno del girone A dell'Eccellenza,al 30' della ripresa il difensore dei castellani Gigi Di Bartolomeo si è accasciato a terra in preda ad un attacco cardiaco. Il Comunale di Via Varrone si è immediatamente gelato, ma i soccorsi con l'ambulanza (nonostante a distanza di 50 metri dall'impianto ci sia un pronto soccorso) hanno impiegato un tempo lunghissimo. Ben 13 minuti sono infatti passati prima che il giocatore ricevesse le prime vere cure mediche e soprattutto l'assenza di un defibrilattore all'interno dello stadio deve far riflettere seriamente. Trasportato in ambulanza al San Camillo di Roma Gigi è attualmente nel reparto di terapia intensiva dell'unità coronarica dell'ospedale . Il cuore pare stia rispondendo bene e le arterie sono libere. Il giocatore è in coma farmacologico e la prognosi dovrebbe essere sciolta entro le prossime 24/36 ore.
  • MENO MALE !
    00 28/09/2009 18:09
    Luigi Di Bartolomeo si è svegliato. Il giocatore dell'Albalonga sta iniziando a riconoscere le persone che lo circondando. È ancora nella sala di terapia intensiva, ma dovrebbe essere fuori pericolo. Questo è quello che ha dichiarato al telefono l'addetto stampa della squadra albanense. «È stato un vero miracolo, siamo molto felici».

    FONTE: www.castellinews.it/index.asp?act=v&id=6775&idap
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    fausto1969
    Post: 1.340
    Città: ROMA
    Età: 55
    Sesso: Maschile
    00 29/09/2009 23:17

    LA GRANDE PAURA
    E’ fuori pericolo il giocatore dell’Albalonga ricoverato al S.Camillo
    Il dottor ANTONUCCI: «Gigi lo hanno salvato i compagni»


    ROMA - Gigi Di Bartolomeo si è ri­svegliato e ha parlato con medici, amici e parenti, muovendo bene le ar­ticolazioni. Questa, per il giocatore dell'Albalonga, colpito da arresto car­diaco domenica durante il match di Eccellenza con il Real Pomezia, è la notizia più bella. Ieri Di Bartolomeo è stato trasferito, sempre in terapia in­tensiva, dal 6 ° piano ( cardiochirur­gia) al 1° del reparto Cardiologia del San Camillo, a dimostrazione che il paventato intervento di disostruzione delle coronarie (si pensava che fosse quella la causa del malore) è stato scongiurato. Lo conferma il dott. Gui­do Antonucci, che conosce bene Di Bartolomeo per esserne stato medico sociale ad Ostia. «Per quanto accadu­to, si pensa a un post traumatico, una botta, in quanto Gigi era sempre sta­to controllato bene. Ha le coronarie perfette e i controlli lo dimostrano».

    Antonucci sta seguendo passo passo l'evoluzione del giocatore. « Un mira­colo - ci racconta - che Gigi si sia ri­preso così bene. Bravi i ragazzi a soc­correrlo tempestivamente permetten­do l'ossigenazione del cervello e sal­vandogli la vita; è arrivato comunque in ospedale in condizioni davvero cri­tiche ».
    Sono stati due compagni di squadra di Gigi, Alfonsi e Turazza, a capire subito la gravità della situazione e a intervenire subito. Turazza si è anche ferito la mano per tenere aperta la bocca a Gigi per 15 minuti. « Oggi ­aggiunge il dottore - ho parlato con Gigi, a dimostrazione che si è ripreso cardiacamente e cerebralmente. Una grande emozione. Parlare di tempi di dimissione è prematuro, ma la pro­gnosi è molto favorevole». Poi il dott. Antonucci esprime un parere sulla questione del medico in campo: « In questi casi, pochi secondi fanno la differenza. Sento presidenti che si la­mentano di questa o quella assenza, però in un campionato d'Eccellenza dove alcuni giocatori prendono cifre spropositate, spesso vogliono dare due lire ai medici. E così se ne parla solo in queste occasioni. Aggiungo so­lo che bastava un primo intervento di un medico e tutto si sarebbe risolto in pochi minuti».

    Da Di Bartolomeo si sono presen­tati quasi in 50, amici, colleghi e sem­plici conoscenti. Tra tutti il bomber Antonio Bernardi, oggi in forza all'Ar­tena, amico di lunga data di Gigi.

    « Siamo amici dai tempi della Lupa Frascati. Appena è successo, la mo­glie di Gigi (incinta da 4 mesi del ter­zo figlio, ndc) mi ha chiamato e mi sono precipitato qui. È un ragazzo straordinario, ha tanti amici, e la gen­te che vedete qui al S. Camillo ne è la riprova».

    Il presidente dell’Albalonga, Bruno Camerini, ieri è stato in pianta stabi­le al reparto Cardiologia del San Ca­millo:
    «Il risveglio e le buone condi­zioni del ragazzo - afferma - sono la notizia più bella. Un plauso a tutti i ragazzi che si sono prodigati nei soc­corsi. Al momento c'è cauto ottimismo da parte di tutti. C'è stato un ritardo nell'arrivo dell'ambulanza, visto che c'era un pronto soccorso a pochi me­tri dal campo. Ma ora l'unica cosa che conta è che Gigi si sia ripreso».



    FONTE : CORRIERE DELLO SPORT
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