Re: Re: Re: Re: Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:131321193=infatti, 03/09/2015 11:23]
infatti, la mia affermazione era generale. Questo è vero anche per l'altra sponda.
Ed aggiungo: conosco bene "l'ambiente" anche quello della Roma. Pensa solo cosa può accadere nel "cuore" di un bambino di 6, 7 anni che viene "super selezionato", spinto, gonfiato, .... illuso (dalla Società e aggiungo dai genitori) e poi alla fine gli danno il ben servito perchè l'anno successivo fanno un'alra selezione e lui non è più buono????
Domandati che senso ha frustrare così tanto bambini di pochi anni che (bravi o non bravi) a quelle età sono capaci a fare soprattutto una sola cosa: giocare per divertisi. E non essere strizzati e stressati.
Quindi si, faccio sul serio, perchè sono serio su queste cose.[/QUOTE][/POSTQUOTE]
Scusami sono daccordo con te su tutto quello che hai detto ma:
1) stiamo parlando di bambini dai 9 anni in su e non 6 o 7 come scrivi;
2) i bambini devono necessariamente essere inseriti in gruppi omogenei questo perchè il bambino meno pronto potrebbe essere frustrato giocando poco oppure se gioca sentendosi non pronto ad affrontare determinati incontri, mentre il bambino più pronto perchè può misurarsi con altri bimbi di squadre professionistiche.
3)dipende dal genitore capire in base alle attitudini del proprio figlio ed anche dal lato psicologico quale sia la migliore via per far crescere al meglio da un punto di vista sportivo.
Anche io sono serio: NON ESISTE LA RICETTA GIUSTA!