se ne dicono tante
Civitavecchia calcio. Barbetti e Turchetta commentano il loro addio
di RICCARDO VALENTINI -
La loro avventura al Civitavecchia è terminata dopo una sola giornata di campionato, nonostante fossero arrivati solamente da poco più di un mese. Luigi Barbetti, attaccante, e Alessandro Turchetta, fantasista, non saranno più infatti nella rosa del Civitavecchia Calcio 2011/12. Un fulmine a ciel sereno che nessuno si aspettava, diverse le situazioni dei due calciatori. Ce le spiegano proprio loro in quest’intervista rilasciata al nostro quotidiano La Provincia.
Cosa è successo? Perchè si interrompe la vostra avventura a Civitavecchia?
Barbetti - «Ero arrivato in estate, consapevole di dovermi lottare il posto come accade sempre in qualunque squadra di calcio. Pensavo però di doverlo fare con miei pari età (Barbetti è un ‘91, ndr) perchè mi era stato presentato un progetto giovani, non con colleghi dell’81 o ‘82, cioè con dieci anni di campionati alle spalle. In questa situazione gli spazi per me si riducevano molto e a quest’età è importantissimo giocare. Così ho parlato con la società e di comune accordo abbiamo deciso di lasciarci».
Turchetta - «Non lo so, in realtà non c’è un motivo logico. Il direttore sportivo Mattiuzzo mi ha chiamato e mi ha comunicato con dispiacere che non avrei più giocato con il Civitavecchia. È stata un’imposizione dall’alto, dalla parte della presidenza di Clemeno e Minichino, i compagni ed il mister infatti hanno fatto di tutto per convincerli a tenermi, tant’è che si sono addirittura offerti di autoabbassarsi lo stipendio per farmi rimanere. Con loro il rapporto era davvero speciale, sono felice di averli conosciuti».
Prova rabbia nei confronti del Civitavecchia per questo addio?
Barbetti - «No, perchè è stata una decisione presa di comune accordo. La mia è stata semplicemente una scelta di carriera, la società mi ha capito e non mi ha impedito di prendere la mia strada. I rapporti sono sempre stati cordiali».
Turchetta - «No, in un mese e passa di avventura al Civitavecchia non ho mai incontrato rappresentanti della società, non posso provare rabbia nei confronti di chi non conosco. Capisco che la mia situazione è quanto meno curiosa: sono stato voluto in estate, avevo un ottimo rapporto sia con i compagni che con il mister, e di certo non percepivo uno stipendio elevato. Non credo nemmeno che c’entri il lato tecnico, non si può giudicare un giocatore, in positivo o in negativo, dopo una sola giornata di campionato. Ad oggi non ho idea del motivo per il quale è arrivata questa decisione ma sono comunque contento di aver conosciuto delle persone fantastiche come quelle che compongono il gruppo del Civitavecchia».
Ha già contatti con altre squadre?
Barbetti - «Si, per mia fortuna sono diversi i team sulle mie tracce. Sto valutando le offerte solamente da squadre di serie D e ho diversi colloqui in corso con Fidene, Palestrina, Anziolavinio ed Astrea, al quale dovevo approdare già quest’estate se non fosse stato per problemi burocratici. Spero di firmare con qualcuno a breve».
Turchetta - «Si, anche perchè l’aver giocato per molti anni nei professionisti mi è di aiuto nella ricerca di un team. Con l’avanzare della carriera mi sono avvicinato sempre di più a casa (il calciatore è originario di Velletri, ndr) e sono sceso di categoria. Ho diverse offerte, per scaramanzia non voglio fare nomi fino a che non avrò messo nero su bianco con qualcuno».
E POI TE LO RITROVI MISTER GOAL IN PRIMA CATEGORIA A GIOCARE SU UN CAMPO DI PATATE.....MA!!!!!