nuovo arrivo in casa fidene

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LITTORIA.31
00giovedì 15 gennaio 2009 20:37
e l'attaccante ex lazio primavera iannuzzi dovrebbe esordire contro il pomezia domenica
FAUSTO(1)
00giovedì 15 gennaio 2009 20:44
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:90272176=LITTORIA.31, 15/01/2009 20.37]e l'attaccante ex lazio primavera iannuzzi dovrebbe esordire contro il pomezia domenica[/QUOTE][/POSTQUOTE]
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Fuori uno dentro un altro.
Domenica,da quello che si legge sui giornali,il Fidene dovrebbe avere piu' di qualche defezione.Allora è meglio andare ai ripari ed acquistare un altro pezzo da 90 visti i trascorsi.Certo che se stesse in condizioni,unito a quel po'po' di organico in attacco, potrebbe dare ulteriore esperienza e peso realizzativo.
Però non sono un pò troppi galli a cantà?
Staremo a vedere.
Milan docet
00giovedì 15 gennaio 2009 21:10
Re:
o no?
ESPRESSO
00sabato 7 febbraio 2009 10:34
Premiata ditta Balducci & Co.


di Fabrizio Gatti


Quello che si vede dalla veranda, affacciata sulla piscina olimpionica, non è proprio il panorama di Manhattan. Del mitico bar di New York c'è soltanto il nome: River Cafè. Il Tevere melmoso scorre vicino, un po' troppo vicino. Alle spalle ronza il traffico della Salaria, periferia nord di Roma, quartiere Settebagni. Il posto però è di amici degli amici dell'Italia che oggi comanda. Così, tra i campi da tennis e il centro estetico, capita di incontrare qualche faccia del centrodestra o di ritrovarsi in mezzo a un party con Paolo Bonaiuti, Elisabetta Gardini e Mariano Apicella, l'ex posteggiatore con chitarra lanciato da Silvio Berlusconi.

Forse è per questo che nessun vigile urbano, nessun assessore, nessun magistrato è venuto a vedere cosa sta succedendo intorno a questo club frequentato dalla Roma che conta e non solo, il Salaria sport village.

Il fondatore, Filippo Balducci, 30 anni, ha un cognome pesante. Il padre, Angelo, presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, è il manager di Stato proposto dalla Protezione civile e messo a gestire gli appalti per i Mondiali di nuoto 2009. Appalti in cui, grazie alla procedura d'urgenza, le scorciatoie sono benvenute. Come triplicare, contro il parere del Comune e della Provincia, le strutture di questo centro sportivo privato: quasi 38 milioni di investimento, 160 mila metri cubi di calcestruzzo, 27 mila 868 metri quadri di piscine coperte, palestre e un albergo-foresteria dentro l'area alluvionale vincolata dal piano regolatore.

Perché in caso di alluvione questi sono i terreni che dovrebbero dare sfogo all'onda di piena e salvare Roma. Lo si è visto poche settimane fa, quando il Tevere si è mangiato un pezzo del campo di calcio del club e l'acqua di falda è risalita fino a far affondare il cantiere. Ma qui, a Settebagni, è regolare. Così ha deciso Claudio Rinaldi, mostrando i poteri di Commissario delegato alle opere pubbliche e private per i Mondiali di nuoto. Alla carica di Commissario, Rinaldi viene nominato da Berlusconi il 13 giugno 2008, al posto di Angelo Balducci. E dopo appena cinque giorni firma il provvedimento di intesa, atto che sostituisce la concessione edilizia, per la società fondata da Filippo Balducci, il figlio di Angelo. Cinque giorni per chiudere un procedimento aperto da 16 mesi. Gli ambientalisti di Italia nostra stanno preparando gli esposti. Rinaldi è finito su YouTube con un filmato che lo prende in giro. Colonna sonora, un inno fascista: 'Me ne frego'.

Ma il Commissario difende la sua scelta: "Non ho fatto favori. Ho applicato gli stessi criteri per tutti". Anche se per il Salaria sport village il Comune di Roma ha espresso "parere non favorevole all'ampliamento e al potenziamento degli impianti". E la Provincia ha rilevato la "non trasformabilità" dell'area agricola. Rinaldi sostiene però che i poteri del Commissario scavalchino Comune e Provincia. E che valgano i pareri positivi raccolti: tra cui quello firmato il 31 marzo 2008 da Roberto Grappelli, segretario generale dell'Autorità di bacino del Tevere. In quei giorni Angelo Balducci non è solo Commissario per i Mondiali di nuoto. È anche 'soggetto attuatore' per conto del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, dei mega appalti per il G8 all'isola della Maddalena. E dietro il Salaria sport village si nasconde un'altra coincidenza che lega la famiglia Balducci e le imprese del gruppo Anemone che per il G8 si sono aggiudicate i contratti più ricchi.

Il 19 maggio 2004 Filippo Balducci e Diego Anemone, 38 anni, principale socio del gruppo di costruttori, costituiscono con 50 mila euro la Società sportiva romana e comprano per qualche milione di euro il centro sportivo della Banca di Roma a Settebagni. La società è la stessa srl che mesi dopo presenta al Commissario delegato, cioè al papà di Filippo, il progetto per ampliare il club privato nell'area di rispetto del Tevere. I due soci però scompaiono quasi subito. A fine 2004, prima che Berlusconi nomini il Commissario per i Mondiali di nuoto, Filippo Balducci e Diego Anemone consegnano tutte le loro quote a due fiduciarie. Le stesse che lo stesso giorno fondano la società Salaria sport village. Nel club sportivo Filippo mantiene comunque il suo ufficio da manager. Anche gli Anemone rimangono nell'affare, tanto che l'impresa che sta eseguendo i lavori è della moglie di Diego, Vanessa Pascucci, a sua volta socia e finanziatrice della moglie di Angelo Balducci in una casa di produzioni cinematografiche.



Ogni anno le due fiduciarie iniettano soldi, come anticipazioni a titolo gratuito, nella società fondata da Balducci junior: 2 milioni 180 mila euro nel 2004, 4 milioni 194 mila nel 2005, 3 milioni 595 mila nel 2006, 2 milioni 885 mila nel 2007. Ai quali vanno aggiunti 8 milioni di 'immobilizzazioni materiali'. Non va perso di vista un particolare: mentre la società ingurgita milioni, gli Anemone partecipano alle gare per opere di cui Balducci è l'arbitro. In una relazione lui smentisce legami e ammette solo una "identità dello studio commerciale utilizzato dalla ditta Anemone" e da un componente della sua famiglia. Nel frattempo, dopo anni all'Autorità di bacino, il segretario che ha autorizzato l'ampliamento del Salaria sport village, ottiene due incarichi di prestigio. Grappelli è ora presidente della metropolitana di Roma. E collaudatore delle grandi opere per il G8 alla Maddalena.



(16 gennaio 2009)



espresso.repubblica.it/dettaglio//2057738
-SsV-
00sabato 7 febbraio 2009 15:04
ahahahah...e co tutti sti sordi,,..a me ancora devono dare i rimborsi di inizio anno....ke spilorci....
FAUSTO(1)
00sabato 7 febbraio 2009 22:39
Re:
ESPRESSO, 07/02/2009 10.34:

Premiata ditta Balducci & Co.


di Fabrizio Gatti


Quello che si vede dalla veranda, affacciata sulla piscina olimpionica, non è proprio il panorama di Manhattan. Del mitico bar di New York c'è soltanto il nome: River Cafè. Il Tevere melmoso scorre vicino, un po' troppo vicino. Alle spalle ronza il traffico della Salaria, periferia nord di Roma, quartiere Settebagni. Il posto però è di amici degli amici dell'Italia che oggi comanda. Così, tra i campi da tennis e il centro estetico, capita di incontrare qualche faccia del centrodestra o di ritrovarsi in mezzo a un party con Paolo Bonaiuti, Elisabetta Gardini e Mariano Apicella, l'ex posteggiatore con chitarra lanciato da Silvio Berlusconi.

Forse è per questo che nessun vigile urbano, nessun assessore, nessun magistrato è venuto a vedere cosa sta succedendo intorno a questo club frequentato dalla Roma che conta e non solo, il Salaria sport village.

Il fondatore, Filippo Balducci, 30 anni, ha un cognome pesante. Il padre, Angelo, presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, è il manager di Stato proposto dalla Protezione civile e messo a gestire gli appalti per i Mondiali di nuoto 2009. Appalti in cui, grazie alla procedura d'urgenza, le scorciatoie sono benvenute. Come triplicare, contro il parere del Comune e della Provincia, le strutture di questo centro sportivo privato: quasi 38 milioni di investimento, 160 mila metri cubi di calcestruzzo, 27 mila 868 metri quadri di piscine coperte, palestre e un albergo-foresteria dentro l'area alluvionale vincolata dal piano regolatore.

Perché in caso di alluvione questi sono i terreni che dovrebbero dare sfogo all'onda di piena e salvare Roma. Lo si è visto poche settimane fa, quando il Tevere si è mangiato un pezzo del campo di calcio del club e l'acqua di falda è risalita fino a far affondare il cantiere. Ma qui, a Settebagni, è regolare. Così ha deciso Claudio Rinaldi, mostrando i poteri di Commissario delegato alle opere pubbliche e private per i Mondiali di nuoto. Alla carica di Commissario, Rinaldi viene nominato da Berlusconi il 13 giugno 2008, al posto di Angelo Balducci. E dopo appena cinque giorni firma il provvedimento di intesa, atto che sostituisce la concessione edilizia, per la società fondata da Filippo Balducci, il figlio di Angelo. Cinque giorni per chiudere un procedimento aperto da 16 mesi. Gli ambientalisti di Italia nostra stanno preparando gli esposti. Rinaldi è finito su YouTube con un filmato che lo prende in giro. Colonna sonora, un inno fascista: 'Me ne frego'.

Ma il Commissario difende la sua scelta: "Non ho fatto favori. Ho applicato gli stessi criteri per tutti". Anche se per il Salaria sport village il Comune di Roma ha espresso "parere non favorevole all'ampliamento e al potenziamento degli impianti". E la Provincia ha rilevato la "non trasformabilità" dell'area agricola. Rinaldi sostiene però che i poteri del Commissario scavalchino Comune e Provincia. E che valgano i pareri positivi raccolti: tra cui quello firmato il 31 marzo 2008 da Roberto Grappelli, segretario generale dell'Autorità di bacino del Tevere. In quei giorni Angelo Balducci non è solo Commissario per i Mondiali di nuoto. È anche 'soggetto attuatore' per conto del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, dei mega appalti per il G8 all'isola della Maddalena. E dietro il Salaria sport village si nasconde un'altra coincidenza che lega la famiglia Balducci e le imprese del gruppo Anemone che per il G8 si sono aggiudicate i contratti più ricchi.

Il 19 maggio 2004 Filippo Balducci e Diego Anemone, 38 anni, principale socio del gruppo di costruttori, costituiscono con 50 mila euro la Società sportiva romana e comprano per qualche milione di euro il centro sportivo della Banca di Roma a Settebagni. La società è la stessa srl che mesi dopo presenta al Commissario delegato, cioè al papà di Filippo, il progetto per ampliare il club privato nell'area di rispetto del Tevere. I due soci però scompaiono quasi subito. A fine 2004, prima che Berlusconi nomini il Commissario per i Mondiali di nuoto, Filippo Balducci e Diego Anemone consegnano tutte le loro quote a due fiduciarie. Le stesse che lo stesso giorno fondano la società Salaria sport village. Nel club sportivo Filippo mantiene comunque il suo ufficio da manager. Anche gli Anemone rimangono nell'affare, tanto che l'impresa che sta eseguendo i lavori è della moglie di Diego, Vanessa Pascucci, a sua volta socia e finanziatrice della moglie di Angelo Balducci in una casa di produzioni cinematografiche.



Ogni anno le due fiduciarie iniettano soldi, come anticipazioni a titolo gratuito, nella società fondata da Balducci junior: 2 milioni 180 mila euro nel 2004, 4 milioni 194 mila nel 2005, 3 milioni 595 mila nel 2006, 2 milioni 885 mila nel 2007. Ai quali vanno aggiunti 8 milioni di 'immobilizzazioni materiali'. Non va perso di vista un particolare: mentre la società ingurgita milioni, gli Anemone partecipano alle gare per opere di cui Balducci è l'arbitro. In una relazione lui smentisce legami e ammette solo una "identità dello studio commerciale utilizzato dalla ditta Anemone" e da un componente della sua famiglia. Nel frattempo, dopo anni all'Autorità di bacino, il segretario che ha autorizzato l'ampliamento del Salaria sport village, ottiene due incarichi di prestigio. Grappelli è ora presidente della metropolitana di Roma. E collaudatore delle grandi opere per il G8 alla Maddalena.



(16 gennaio 2009)



espresso.repubblica.it/dettaglio//2057738


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SsV 07/02/2009 ore15.04
ahahahah...e co tutti sti sordi,,..a me ancora devono dare i rimborsi di inizio anno....ke spilorci....

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Fermo restando che si prende atto del servizio giornalistico e della sua verità in attesa delle "altre"che,semmai, saranno spiegate a chi,eventualmente, sarà deputato a dipanare la matassa

"me scoppia la capoccia" a pensare quanto siano in contrasto i contenuti delle due email sopra riportate.


Ma gli interessati della società si rendono conto e riescono a comprendere quanta pubblicità negativa comporta una situazione del genere?
Probabilmente nella stanza dei bottoni,da dove escono "le energie",le quisquiglie nemmeno se le immaginano e nemmeno le vogliono sapere.


Forse siamo di fronte alla dimostrazione di quanta ipocrisia ci sia in giro e di quanta superficialità alberghi in certi personaggi che si atteggiano ad essere quelli che non sono e cercano di comportarsi,non riuscendovi, come quelli a cui si ispirano.

Certo fare le cose semplici,normali che rasentono quasi la noia è troppo facile;per rendere la vita un pò più frizzante e complicarsi un pò il quotidiano conviene farsi "dire dietro",ritardare i rimborsi di quel tanto necessario da far reclamare chi ne ha diritto ed aspetta anche dopo essere stato ceduto e far sgranare gli occhi a chi pensava diversamente.

"Energie" tante o poche, tutto il mondo è paese e non è giusto
italia nostra
00domenica 8 febbraio 2009 08:26
ITALIA NOSTRA in un comunicato stampa ha chiesto oggi urgenti informazioni su cubature in costruzione sull'area lungo il Tevere tra il fiume ed il quartiere di Settebagni dove é insediato il Centro sportivo privato del "Salaria Sport Village" in cui sono in atto lavori per nuove cubature.

COMUNICATO STAMPA

Roma, 22.12.08

ITALIA NOSTRA HA INIZIATO UNA VERIFICA SULLO STATO DELLE AREE LUNGO IL TEVERE, INTERESSATE NEI GIORNI SCORSI DAI RISCHI DOVUTI AGLI ALLAGAMENTI.
IL PRIMO CASO PRESO IN ESAME RIGUARDA L’AREA SITUATA TRA IL TEVERE E LA VIA SALARIA, DI FRONTE AL QUARTIERE SETTEBAGNI, DOVE È INSEDIATO IL CENTRO SPORTIVO PRIVATO DI 20 ETTARI DEL “SALARIA SPORT VILLAGE” DOVE SONO IN ATTO LAVORI PER NUOVE CUBATURE.

Risulta che attualmente l’impianto sportivo si sta ampliando con nuove strutture destinate a ben tre piscine coperte, servizi di ristoro, sala convegni di circa 400 mq e foresteria con 41 camere. L’area risulta destinata, tuttora, anche dal nuovo Piano Regolatore, ad “agro romano” che non permetterebbe l’edificazione di tali cubature. L’ampliamento descritto, attualmente, è già in fase di attuazione pur non risultando sul cartello del cantiere alcun permesso di costruire rilasciato dal Comune, ma soltanto il provvedimento emesso il 18 giugno 2008 dal “Commissario Delegato per lo svolgimento dei Mondiali di Nuoto Roma 2009”.
Il caso presenta forti dubbi sulla validità procedurale dell’intera pratica:
a) il decreto nazionale n. 3489 del 2005 all’articolo 5 descrive che le opere possono derogare dai vincoli, ma non dalla destinazione del PRG, se non dopo una concertazione con l’Assessore all’Urbanistica, seguita da una delibera della Giunta Comunale. Questi atti non si riscontrano in alcuno dei documenti allegati al provvedimento del commissario;
b) risulta al contrario che il Comune di Roma e la Provincia di Roma hanno espresso entrambi un parere non favorevole sia all’ampliamento che al potenziamento degli impianti esistenti, rilevando la “non trasformabilità dell’area interessata”.
Tenuto conto di tali informazioni ed avendo ricevuto anche la protesta dei cittadini della zona, Italia Nostra chiede a Regione, Provincia e Comune di fare chiarezza su tutti i passaggi che erano necessari a realizzare tali cubature ed in particolare se è stata approvata una eventuale variante alla destinazione d’uso di piano regolatore ad “agro romano”.
Inoltre Italia Nostra ha richiesto al Commissario l’accesso alle documentazioni in quanto non risultano in possesso né degli uffici del IV Municipio né del Dipartimento comunale competente.
Per informazioni contattare Associazione Nazionale per la Tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale
Sezione di Roma
00192 - Roma – Via dei Gracchi 187
Tel. 06/45439118 - Fax 06/45439048
cellulare n. 338.1137155
e-mail: italianostra@italianostraroma.it
FAUSTO(1)
00domenica 8 febbraio 2009 08:43
Re:
italia nostra, 08/02/2009 8.26:

ITALIA NOSTRA in un comunicato stampa ha chiesto oggi urgenti informazioni su cubature in costruzione sull'area lungo il Tevere tra il fiume ed il quartiere di Settebagni dove é insediato il Centro sportivo privato del "Salaria Sport Village" in cui sono in atto lavori per nuove cubature.

COMUNICATO STAMPA

Roma, 22.12.08

ITALIA NOSTRA HA INIZIATO UNA VERIFICA SULLO STATO DELLE AREE LUNGO IL TEVERE, INTERESSATE NEI GIORNI SCORSI DAI RISCHI DOVUTI AGLI ALLAGAMENTI.
IL PRIMO CASO PRESO IN ESAME RIGUARDA L’AREA SITUATA TRA IL TEVERE E LA VIA SALARIA, DI FRONTE AL QUARTIERE SETTEBAGNI, DOVE È INSEDIATO IL CENTRO SPORTIVO PRIVATO DI 20 ETTARI DEL “SALARIA SPORT VILLAGE” DOVE SONO IN ATTO LAVORI PER NUOVE CUBATURE.

Risulta che attualmente l’impianto sportivo si sta ampliando con nuove strutture destinate a ben tre piscine coperte, servizi di ristoro, sala convegni di circa 400 mq e foresteria con 41 camere. L’area risulta destinata, tuttora, anche dal nuovo Piano Regolatore, ad “agro romano” che non permetterebbe l’edificazione di tali cubature. L’ampliamento descritto, attualmente, è già in fase di attuazione pur non risultando sul cartello del cantiere alcun permesso di costruire rilasciato dal Comune, ma soltanto il provvedimento emesso il 18 giugno 2008 dal “Commissario Delegato per lo svolgimento dei Mondiali di Nuoto Roma 2009”.
Il caso presenta forti dubbi sulla validità procedurale dell’intera pratica:
a) il decreto nazionale n. 3489 del 2005 all’articolo 5 descrive che le opere possono derogare dai vincoli, ma non dalla destinazione del PRG, se non dopo una concertazione con l’Assessore all’Urbanistica, seguita da una delibera della Giunta Comunale. Questi atti non si riscontrano in alcuno dei documenti allegati al provvedimento del commissario;
b) risulta al contrario che il Comune di Roma e la Provincia di Roma hanno espresso entrambi un parere non favorevole sia all’ampliamento che al potenziamento degli impianti esistenti, rilevando la “non trasformabilità dell’area interessata”.
Tenuto conto di tali informazioni ed avendo ricevuto anche la protesta dei cittadini della zona, Italia Nostra chiede a Regione, Provincia e Comune di fare chiarezza su tutti i passaggi che erano necessari a realizzare tali cubature ed in particolare se è stata approvata una eventuale variante alla destinazione d’uso di piano regolatore ad “agro romano”.
Inoltre Italia Nostra ha richiesto al Commissario l’accesso alle documentazioni in quanto non risultano in possesso né degli uffici del IV Municipio né del Dipartimento comunale competente.
Per informazioni contattare Associazione Nazionale per la Tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale
Sezione di Roma
00192 - Roma – Via dei Gracchi 187
Tel. 06/45439118 - Fax 06/45439048
cellulare n. 338.1137155
e-mail: italianostra@italianostraroma.it




Mi viene in mente quel detto che dice "l'importante e'parlarne".

Ma in questo caso forse sarebbe meglio il contrario,fermo restando che se c'è da discuterne bisogna parlarne.

Certo che se si è messa in moto "la macchina"forse vedremo una "corsa molto ma molto interessante".


m@uro
00giovedì 30 aprile 2009 17:16
in effetti ho letto che ci sono stati dei nuovi arrivi al Fidene (SalariaSportVillage)...
I Vigili Urbani che fanno gli accertamenti!
Vedi IL MESSAGGERO del 23 aprile 2009 a pag.39
oppure www.repubblica.it/2009/04/sport/vari/nuoto-mondiali/nuoto-mondiali/nuoto-mondi...
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