VOTI corriere laziale

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Lupin
00venerdì 24 maggio 2013 12:32
Vedendo diverse finali d semifinali dai giovanissimi alla juniores ho notato che qualcosa non quadra, qualcuno mi sa spiegare come e' possibile che in una semifinale giovanissimi totrtreteste-savio un ragazzo esattamente Zorresi peggiore in campo giudicato da tutti peggiore in campo tanto che il mister al secondo tempo l ha dovuto sostituire il corriere laziale lo mette come il TOP e gli da 7,5 e poi nella finale degli allievi in una squadra che vince la finale ci sono 3 insufficienze. Forse ci sono degli interessi sotto? Qualcuno paga per il voto? Ahi ahi corriere laziale sei stato tanato.
Expert
00venerdì 24 maggio 2013 13:56
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:122360948=Lupin, 24/05/2013 12:32]Vedendo diverse finali d semifinali dai giovanissimi alla juniores ho notato che qualcosa non quadra, qualcuno mi sa spiegare come e' possibile che in una semifinale giovanissimi totrtreteste-savio un ragazzo esattamente Zorresi peggiore in campo giudicato da tutti peggiore in campo tanto che il mister al secondo tempo l ha dovuto sostituire il corriere laziale lo mette come il TOP e gli da 7,5 e poi nella finale degli allievi in una squadra che vince la finale ci sono 3 insufficienze. Forse ci sono degli interessi sotto? Qualcuno paga per il voto? Ahi ahi corriere laziale sei stato tanato.[/QUOTE][/POSTQUOTE]


Da quello che scrivi sembrerebbe che i giudizi sono precostituiti, a meno che il ragazzo uscendo da quella specifica partita sia uscito per la standing ovation e in quelle successive abbia avuto un significativo calo di rendimento! O no !
Sbob
00venerdì 24 maggio 2013 21:34
Re: Re: .....soldi....soldi....soldi.....
[POSTQUOTE][QUOTE:122362070=Expert, 24/05/2013 13:56]


Da quello che scrivi sembrerebbe che i giudizi sono precostituiti, a meno che il ragazzo uscendo da quella specifica partita sia uscito per la standing ovation e in quelle successive abbia avuto un significativo calo di rendimento! O no ![/QUOTE][/POSTQUOTE]





Non credete né all errore e nel giudizio sbagliato dell'inviato, perché dietro il corriere laziale prende i 50 euro dai pseudo procuratori che ci sono dietro i giovani.
mazza
00sabato 25 maggio 2013 21:16
Re: Re: Re: .....soldi....soldi....soldi.....
[POSTQUOTE][QUOTE:122367995=Sbob, 24/05/2013 21:34]





Non credete né all errore e nel giudizio sbagliato dell'inviato, perché dietro il corriere laziale prende i 50 euro dai pseudo procuratori che ci sono dietro i giovani.[/QUOTE][/POSTQUOTE]


quello che dici mi sembra esagerato dai!!!!!!!!!!
Per chi suona la campana
00lunedì 27 maggio 2013 23:11
Ora è chiaro
I sigg.ri giornalisti sic! Neanche sotto dettato ne prendono una giusta! Leggete cosa hanno combinato oggi per il commento.... Villanova Fregene juniores élite . Oggi 4fogli per tre notizie pure sbagliate. Direttore dai qualche cent in più a sti ragazzi che hanno bisogno come noi
You hit the problem
00martedì 28 maggio 2013 09:07
Re: Ora è chiaro
[POSTQUOTE][QUOTE:122403846=Per chi suona la campana , 27/05/2013 23:11]I sigg.ri giornalisti sic! Neanche sotto dettato ne prendono una giusta! Leggete cosa hanno combinato oggi per il commento.... Villanova Fregene juniores élite . Oggi 4fogli per tre notizie pure sbagliate. Direttore dai qualche cent in più a sti ragazzi che hanno bisogno come noi [/QUOTE][/POSTQUOTE]

Quello che dici e' sacrosanto:
la precarietà e la povertà pongono il problema della ricattabilità dei giornalisti che incide sulla qualità dell’informazione. E un’informazione che costa poco, vale poco.

Aggiungo che gli sfruttati e i precari di molti quotidiani sono ormai la spina dorsale. La manovalanza a basso costo che lavora a chiamata e deve essere sempre disponibile. La pletora di giornalisti precari in balia di collaborazioni quasi sempre mal pagate e costretta ad accettare contratti capestro. Sono i cronisti freelance, termine che in Italia camuffa spesso il termine disoccupato e precario. Decine di migliaia di giovani e non, alcuni con esperienze professionali importanti. Portano in redazione gran parte delle notizie, sostenendo autonomamente le spese per scrivere il pezzo, dalle telefonate ai trasporti. E che alla fine ricevono compensi ridicoli.. Basta riportare i compensi pagati dai quotidiani che ricevono il finanziamento pubblico per comprendere perché sono stati definiti “i numeri della vergogna”. Solo qualche esempio. La Repubblica a fronte di 16.186.244,00 euro di contributi dello Stato all’editoria elargisce un compenso che varia tra i 30 e i 50 euro lordi a pezzo. Il Messaggero, che riceve 1.449.995,00 euro di contributi pubblici, riconosce 9 euro di compenso per le brevi, 18 euro le notizie medie e 27 euro le aperture. Lordi, ovviamente. Il Sole 24 Ore: 19.222.767,00 euro di contributi pubblici e 0,90 euro a riga, con cessione dei diritti d’autore. Libero: 5.451.451 di finanziamenti pubblici e 18 euro lordi per un’apertura. Ma i contratti mensili sono un’altra capitolo. Ci sono testate che prevedono un pagamento di 700-800 euro lordi al mese ma a una condizione: che il giornalista scriva un dato numero di articoli, se non raggiunge la quantità richiesta non viene pagato. E chi decide quanto deve scrivere? Il giornale, ovviamente.

Le scuole di giornalismo producono professionisti in serie mentre cala a picco l’offerta di lavoro stabile. La conseguenza? Che si è disposti anche a lavorare gratis in redazione, soprattutto delle testate online”.

Sbob
00martedì 28 maggio 2013 12:28
Re: Re: Ora è chiaro
[POSTQUOTE][QUOTE:122405763=You hit the problem, 28/05/2013 09:07]

Quello che dici e' sacrosanto:
la precarietà e la povertà pongono il problema della ricattabilità dei giornalisti che incide sulla qualità dell’informazione. E un’informazione che costa poco, vale poco.

Aggiungo che gli sfruttati e i precari di molti quotidiani sono ormai la spina dorsale. La manovalanza a basso costo che lavora a chiamata e deve essere sempre disponibile. La pletora di giornalisti precari in balia di collaborazioni quasi sempre mal pagate e costretta ad accettare contratti capestro. Sono i cronisti freelance, termine che in Italia camuffa spesso il termine disoccupato e precario. Decine di migliaia di giovani e non, alcuni con esperienze professionali importanti. Portano in redazione gran parte delle notizie, sostenendo autonomamente le spese per scrivere il pezzo, dalle telefonate ai trasporti. E che alla fine ricevono compensi ridicoli.. Basta riportare i compensi pagati dai quotidiani che ricevono il finanziamento pubblico per comprendere perché sono stati definiti “i numeri della vergogna”. Solo qualche esempio. La Repubblica a fronte di 16.186.244,00 euro di contributi dello Stato all’editoria elargisce un compenso che varia tra i 30 e i 50 euro lordi a pezzo. Il Messaggero, che riceve 1.449.995,00 euro di contributi pubblici, riconosce 9 euro di compenso per le brevi, 18 euro le notizie medie e 27 euro le aperture. Lordi, ovviamente. Il Sole 24 Ore: 19.222.767,00 euro di contributi pubblici e 0,90 euro a riga, con cessione dei diritti d’autore. Libero: 5.451.451 di finanziamenti pubblici e 18 euro lordi per un’apertura. Ma i contratti mensili sono un’altra capitolo. Ci sono testate che prevedono un pagamento di 700-800 euro lordi al mese ma a una condizione: che il giornalista scriva un dato numero di articoli, se non raggiunge la quantità richiesta non viene pagato. E chi decide quanto deve scrivere? Il giornale, ovviamente.

Le scuole di giornalismo producono professionisti in serie mentre cala a picco l’offerta di lavoro stabile. La conseguenza? Che si è disposti anche a lavorare gratis in redazione, soprattutto delle testate online”.

[/QUOTE][/POSTQUOTE]






Tutto vero quello che scrivi, ma il dubbio viene quando ci sono errori di valutazione sempre verso gli stessi ragazzi. È vero l inesperienza e' vero la bassa paga ma gli errori indirizzati sempre in un verso e sempre verso gli stessi ragazzi senza fare nomi però c'è ne sono nei giovanissimi élite del savio nei giovanissimi nazionali della Lazio etc etc lasciano mal pensare.


Giorgio
00martedì 28 maggio 2013 13:18
???
..verissimo un esempio evidentissimo stà nei giovanissimi elite 98 dell'Urbetevere..dove alcuni ragazzi ( tre per l'esattezza)hanno delle recensioni e voti sempre favorevoli anche se non toccano palla....??? chissà???
Tutto vero ma....
00martedì 28 maggio 2013 19:01
Re: Re: Ora è chiaro
[POSTQUOTE][QUOTE:122405763=You hit the problem, 28/05/2013 09:07]

Quello che dici e' sacrosanto:
la precarietà e la povertà pongono il problema della ricattabilità dei giornalisti che incide sulla qualità dell’informazione. E un’informazione che costa poco, vale poco.

Aggiungo che gli sfruttati e i precari di molti quotidiani sono ormai la spina dorsale. La manovalanza a basso costo che lavora a chiamata e deve essere sempre disponibile. La pletora di giornalisti precari in balia di collaborazioni quasi sempre mal pagate e costretta ad accettare contratti capestro. Sono i cronisti freelance, termine che in Italia camuffa spesso il termine disoccupato e precario. Decine di migliaia di giovani e non, alcuni con esperienze professionali importanti. Portano in redazione gran parte delle notizie, sostenendo autonomamente le spese per scrivere il pezzo, dalle telefonate ai trasporti. E che alla fine ricevono compensi ridicoli.. Basta riportare i compensi pagati dai quotidiani che ricevono il finanziamento pubblico per comprendere perché sono stati definiti “i numeri della vergogna”. Solo qualche esempio. La Repubblica a fronte di 16.186.244,00 euro di contributi dello Stato all’editoria elargisce un compenso che varia tra i 30 e i 50 euro lordi a pezzo. Il Messaggero, che riceve 1.449.995,00 euro di contributi pubblici, riconosce 9 euro di compenso per le brevi, 18 euro le notizie medie e 27 euro le aperture. Lordi, ovviamente. Il Sole 24 Ore: 19.222.767,00 euro di contributi pubblici e 0,90 euro a riga, con cessione dei diritti d’autore. Libero: 5.451.451 di finanziamenti pubblici e 18 euro lordi per un’apertura. Ma i contratti mensili sono un’altra capitolo. Ci sono testate che prevedono un pagamento di 700-800 euro lordi al mese ma a una condizione: che il giornalista scriva un dato numero di articoli, se non raggiunge la quantità richiesta non viene pagato. E chi decide quanto deve scrivere? Il giornale, ovviamente.

Le scuole di giornalismo producono professionisti in serie mentre cala a picco l’offerta di lavoro stabile. La conseguenza? Che si è disposti anche a lavorare gratis in redazione, soprattutto delle testate online”.

[/QUOTE][/POSTQUOTE]


Sono perfettamente a conoscenza di quello che accade nel mondo dei precari dell'editoria. So che il Corriere Laziale e soprattutto le testate on line, con la scusa di dare la possibilità a ragazzi e ragazze aspiranti giornalisti (e quindi costretti a dover scrivere un certo numero di pezzi che danno la possibilità all'iscrizione all'albo dei gironalisti pubblicisti)li fanno lavorare gratis senza nemmeno corrispondere un giusto contributo per le spese della benzina. Però, c'è un però.....Non è detto che dato che viviamo in un mondo di approfittatori anche chi è sfruttato si debba trasformare in disonesto per sopravvivere. Questo è un classico esempio della nostra società (parlo qui da noi in Italia). Dato che mi sfruttano mi sento in dovere di potermi rifare, magari chiedendo 50 euro (magari anche meno) ad un genitore per aumentare il voto in pagella a qualche ragazzo. O addirittura (lo so per certo) si chiedono delle cifre intorno ai 500 euro per poter scrivere un pezzo che racconta le gesta del giovane talento, corredato di foto e di una finta intervista. Insomma per rifondare questa schifosa società bisognerebbe partire anche dal basso. Cominciamo a rifiutare di lavorare gratis, denunciamo che ci costringe a farlo e, soprattutto, non ci trasformiamo da pecore in iene con la scusa che la colpa è sempre della società. Siamo noi che diuamo la forza ai disonesti accettando propriuo le loro regole.....cominciamo a ribellarci! Se esistono i corruttori è perchè c'è tanta gente in giro disposta a farsi corrompere. Meditate gente....meditate
Lupin
00martedì 28 maggio 2013 19:34
Re: Re: Re: Ora è chiaro
[POSTQUOTE][QUOTE:122414263=Tutto vero ma...., 28/05/2013 19:01]


Sono perfettamente a conoscenza di quello che accade nel mondo dei precari dell'editoria. So che il Corriere Laziale e soprattutto le testate on line, con la scusa di dare la possibilità a ragazzi e ragazze aspiranti giornalisti (e quindi costretti a dover scrivere un certo numero di pezzi che danno la possibilità all'iscrizione all'albo dei gironalisti pubblicisti)li fanno lavorare gratis senza nemmeno corrispondere un giusto contributo per le spese della benzina. Però, c'è un però.....Non è detto che dato che viviamo in un mondo di approfittatori anche chi è sfruttato si debba trasformare in disonesto per sopravvivere. Questo è un classico esempio della nostra società (parlo qui da noi in Italia). Dato che mi sfruttano mi sento in dovere di potermi rifare, magari chiedendo 50 euro (magari anche meno) ad un genitore per aumentare il voto in pagella a qualche ragazzo. O addirittura (lo so per certo) si chiedono delle cifre intorno ai 500 euro per poter scrivere un pezzo che racconta le gesta del giovane talento, corredato di foto e di una finta intervista. Insomma per rifondare questa schifosa società bisognerebbe partire anche dal basso. Cominciamo a rifiutare di lavorare gratis, denunciamo che ci costringe a farlo e, soprattutto, non ci trasformiamo da pecore in iene con la scusa che la colpa è sempre della società. Siamo noi che diuamo la forza ai disonesti accettando propriuo le loro regole.....cominciamo a ribellarci! Se esistono i corruttori è perchè c'è tanta gente in giro disposta a farsi corrompere. Meditate gente....meditate[/QUOTE][/POSTQU








Tutto vero sui 50 euro per aumentare il voto così come vero pagare più soldi per un articolo,vero che questi giovani giornalisti il più delle volte non sono pagati ma è vero anche che se i giornalisti chiedono soldi per aumentare un voto e' perché sanno che ci sono genitori disposti a farlo e secondo me non si deve vergognare il giovane giornalista che sta lavorando e cerca di trarre un profitto dal suo lavoro, ma chi si deve vergognare sono tutto quei genitori che fanno questi giochetti che poi alla fine non portano comunque da nessuna parte perché è il campo che parla e quindi secondo me questi genitori sono doppiamente COGLIONI primo perché cacciano dei soldi e secondo perché li cacciano per prendersi per il culo da soli.

Non sono d'accordo
00martedì 28 maggio 2013 23:08
Re: Re: Re: Re: Ora è chiaro
[POSTQUOTE][QUOTE:122414684=Lupin, 5/28/2013 7:34 PM][POSTQUOTE][QUOTE:122414263=Tutto vero ma...., 28/05/2013 19:01]


Sono perfettamente a conoscenza di quello che accade nel mondo dei precari dell'editoria. So che il Corriere Laziale e soprattutto le testate on line, con la scusa di dare la possibilità a ragazzi e ragazze aspiranti giornalisti (e quindi costretti a dover scrivere un certo numero di pezzi che danno la possibilità all'iscrizione all'albo dei gironalisti pubblicisti)li fanno lavorare gratis senza nemmeno corrispondere un giusto contributo per le spese della benzina. Però, c'è un però.....Non è detto che dato che viviamo in un mondo di approfittatori anche chi è sfruttato si debba trasformare in disonesto per sopravvivere. Questo è un classico esempio della nostra società (parlo qui da noi in Italia). Dato che mi sfruttano mi sento in dovere di potermi rifare, magari chiedendo 50 euro (magari anche meno) ad un genitore per aumentare il voto in pagella a qualche ragazzo. O addirittura (lo so per certo) si chiedono delle cifre intorno ai 500 euro per poter scrivere un pezzo che racconta le gesta del giovane talento, corredato di foto e di una finta intervista. Insomma per rifondare questa schifosa società bisognerebbe partire anche dal basso. Cominciamo a rifiutare di lavorare gratis, denunciamo che ci costringe a farlo e, soprattutto, non ci trasformiamo da pecore in iene con la scusa che la colpa è sempre della società. Siamo noi che diuamo la forza ai disonesti accettando propriuo le loro regole.....cominciamo a ribellarci! Se esistono i corruttori è perchè c'è tanta gente in giro disposta a farsi corrompere. Meditate gente....meditate[/QUOTE][/POSTQU








Tutto vero sui 50 euro per aumentare il voto così come vero pagare più soldi per un articolo,vero che questi giovani giornalisti il più delle volte non sono pagati ma è vero anche che se i giornalisti chiedono soldi per aumentare un voto e' perché sanno che ci sono genitori disposti a farlo e secondo me non si deve vergognare il giovane giornalista che sta lavorando e cerca di trarre un profitto dal suo lavoro, ma chi si deve vergognare sono tutto quei genitori che fanno questi giochetti che poi alla fine non portano comunque da nessuna parte perché è il campo che parla e quindi secondo me questi genitori sono doppiamente COGLIONI primo perché cacciano dei soldi e secondo perché li cacciano per prendersi per il culo da soli.

[/QUOTE][/POSTQUOTE]

Mi dispiace non sono d'accordo. Certo che i genitori sono dei coglioni se pensano che dando un finto voto sul giornale o sul sito specializzato il loro figlio diventerà un grande calciatore. Questo è scontato. Ma non giustifico nemmeno l'aspirante giornalista che si mette qualche spicciolo in tasca approfittando dell'imbecillità altrui. Se oggi si mettono in tasca 50 euro, un domani aumenteranno la posta accontentando magari un politico o un imprenditore per aiutarlo in qualche losco affare personale. Sono tutti colpevoli allo stesso modo: corrotti e corruttori. Se non ci fossero i "giornalisti" compiacenti non esisterebbero nemmeno i genitori coglioni. Basta solo interrompere il circolo vizioso. Lo stesso discorso vale per i procuratori disonesti, i dirigenti approfittatori e via discorrendo. Insomma la schiera di loschi figuri che purtroppo popola il calcio giovanile e non solo in Italia ed in particolar modo nella nostra città.





You it The problema
00mercoledì 29 maggio 2013 08:23
Re: Re: Re: Re: Re: Ora è chiaro
[POSTQUOTE][QUOTE:122417925=Non sono d'accordo, 28/05/2013 23:08]

Mi dispiace non sono d'accordo. Certo che i genitori sono dei coglioni se pensano che dando un finto voto sul giornale o sul sito specializzato il loro figlio diventerà un grande calciatore. Questo è scontato. Ma non giustifico nemmeno l'aspirante giornalista che si mette qualche spicciolo in tasca approfittando dell'imbecillità altrui. Se oggi si mettono in tasca 50 euro, un domani aumenteranno la posta accontentando magari un politico o un imprenditore per aiutarlo in qualche losco affare personale. Sono tutti colpevoli allo stesso modo: corrotti e corruttori. Se non ci fossero i "giornalisti" compiacenti non esisterebbero nemmeno i genitori coglioni. Basta solo interrompere il circolo vizioso. Lo stesso discorso vale per i procuratori disonesti, i dirigenti approfittatori e via discorrendo. Insomma la schiera di loschi figuri che purtroppo popola il calcio giovanile e non solo in Italia ed in particolar modo nella nostra città.


Il problema del Paese e' proprio questo: etica, deontologia, integrità, concetti che sono i pilastri di una collettività da considerare ineccepibile sotto il profilo morale, culturale, economico, sportivo, ecc. sono diventati una rarità e colui che applica e si attiene a quei principi, valori, ecc. è considerato con sospetto (mi verrebbe da scrivere come anacronistico, fuori dal tempo , più semplicemente, fesso). In un contesto economico di forte recessione, per un ragazzo/pubblicista e' comprensibile (non giustificabile) che si possa vendere per 50 euro o che un genitore che non vede un futuro per il proprio figlio si illuda di realizzarsi nel mondo dorato del calcio e per questo disposto a prostituirsi (in modo figurato) non solo con ragazzi pubblicisti, ma con dirigenti, direttori sportivi, procuratori,ecc.. Purtroppo non se ne esce, senza essere pessimisti, ma solo realisti, osservando semplicemente la storia, da questa situazione e' estremamente difficile si possa uscire in modo democratico. Sono processi (culturali) di lungo periodo che si modificano soltanto per eventi radicali...chi ha il potere non si farà mai da parte da solo e spesso non è disposto neppure a fare un passo indietro. Speriamo che nel calcio questo non succeda e che autonomamente dalle ceneri, di cui abbiamo i primi segnali, si crei un ambiente, se non sano, meno inquinato. Ma questo non è realismo, e' soltanto una speranza, soprattutto per i nostri figli, a cui comunque dobbiamo dare una educazione ispirata a "sani" principi e valori. È questo il mestiere più importante e difficile di noi genitori.


[/QUOTE][/POSTQUOTE]


PALOCCO- CASALOTTI,
00giovedì 30 maggio 2013 19:05
il giornalista non si è accorto di niente

Esaminati gli atti ufficiali relativi alla gara di cui in epigrafe RILEVA L'arbitro al 25º del 1º tempo espelleva dal
terreno di gioco il calciatore LUNARDI Lorenzo della Società CASALOTTI per avere colpito con una manata al
volto un avversario.
Al 46º del 2º tempo, a gioco in svolgimento, un calciatore della Società CASALOTTI lamenta di essere stato
colpito da una moneta e la mostrava all'arbitro. Il direttore di gara precisa che la moneta si trovava ad una
distanza di circa dieci metri dal calciatore e lo stesso non presentava alcuna lacerazione o arrossamento alla
parte colpita (la moneta era del taglio di 50 centesimi).
Inoltre, l'arbitro specifica di non avere visto lanciare la moneta nè l'eventuale lanciatore.
Successivamente a tale accadimento, nasceva una zuffa che coinvolgeva calciatori di entrambe le Società,
che si colpivano reciprocamente con calci e pugni.
L'arbitro identificava i sottoelencati calciatori fra i più esagitati.
Società PALOCCO:
n. 1 TOMASELLI LORENZO, n. 9 SUBRIZIO VINCENZO, n.10 MARIANI EMANUELE, n. 3 IACONE ALESSIO
n. 5 AURICA MARIAN OCTAVIAN, n. 6 IERACI DANIELE
Società CASALOTTI
n. 9 CAPODACQUA FABRIZIO, n.11 DE FRANCESCO ALESSANDRO, n. 8 SOLARI ANDREA,
n.16 CORRADI RICCARDO, n. 7 MASSIMI ANDREA
In tali frangenti, alcuni sostenitori della Soc. PALOCCO entravano indebitamente nella zona degli spogliatoi e
partecipavano alla zuffa.
Si rendeva necessario l'intervento della Forza Pubblica per ripristinare l'ordine.
In considerazione di quanto sopra esposto, l'arbitro valutava che non esistevano le condizioni per portare a
termine la gara,anche perchè i succitati calciatori partecipanti alla zuffa li considerava espulsi.
Non esibiva il cartellino rosso onde tutelare, la propria incolumità.
Di conseguenza le due squadre si sarebbero venute a trovare con meno di sette calciatori partecipanti al gioco
(art. 73 comma 2 delle NOIF),pertanto l'arbitro considerava la partita sospesa definitivamente sul seguente
punteggio PALOCCO - CASALOTTI 3 - 1.
Nel corso della gara, sostenitori delle Società PALOCCO lanciavano in campo fumogeni e alcuni petardi che,
tuttavia, non provocavano danno ad alcuno.
Considerato che la responsabilità dell'anticipata conclusione della gara deve essere attribuita ad entrambe le
Società e in virtù dell'art. 17 comma 2 del CGS
DELIBERA
- di infliggere alla Società PALOCCO e CASALOTTI la punizione sportiva della perdita della gara con il
punteggio di 0 - 3
- di comminare alla Società PALOCCO l'ammenda di Euro 400 ed alla Società CASALOTTI l'ammenda
di Euro 150
- di squalificare i sottoelencati calciatori fino al 28/6/2013
Società PALOCCO: TOMASELLI LORENZO - SUBRIZIO FRANCESCO - MARIANI EMANUELE -
IACONO ALESSIO - IERACI DANIELE - AURICA MARIOS OCTAVIAN.
Società: CASALOTTI MASSIMINI ANDREA - SOLARI ANDREA - CAPODACQUA FABRIZIO - DE
FRANCESCO ALESSANDRO - CORRADI RICCARDO.
- di squalificare il calciatore LUNARDI LORENZO (CASALOTTI) per una gara effettiva
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