SETTORE GIOVANILE LAZIO, TUTTO ANCORA FERMO

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MondoLazio.it
00martedì 9 agosto 2011 12:53
Tutto fermo, immobile. Quella che all’inizio poteva essere considerata una coincidenza dettata da problematiche contemporanee (vedi caso Salernitana), ormai è diventata una certezza. La Lazio è l’unica società di settore giovanile di questa regione che al momento, 9 agosto, deve ancora decidere chi guiderà le squadre giovanili, eccezion fatta per Primavera ed Allievi Nazionali già di proprietà indiscussa da tempo di Bollini e Simone Inzaghi. Poi il vuoto, l’incognita, l’incertezza. La lunga estate della Lazio è partita a fine giugno con le dichiarazione del Generale Giulio Coletta, il quale poneva un out out alla Lazio per avere la gestione anche delle categorie di Allievi Nazionali e Primavera. Richiesta rispedita al mittente con Coletta costretto a continuare ad occuparsi solo delle categorie che vanno dai classe ’96 in giù. Rispondeva Sesena dall’altra parte, facendo il punto della situazione sulla stagione appena conclusa e dichiarando l’intento di potenziare ancor di più il vivaio biancoceleste.

Dall’altra parte la Roma americana, quella che ancora deve capire chi sarà il proprietario, rinnovava il contratto a Bruno Conti ed ufficializzava tutti i quadri tecnici del settore giovanile entro fine giugno. Di lì a poco, si diceva, arriveranno anche quelli laziali. Un’illusione, per i tanti appassionati biancocelesti, per chi ha a cuore questi colori, e per chi vede, nel settore giovanile, la base per una società che vuole affermarsi a grandi livelli.

Al 9 agosto mancano ancora i nomi degli allenatori delle categorie ’96, ’97 e ’98, considerando inoltre che i primi di questi si raduneranno il prossimo 16 agosto, tra una settimana. La presunta, ed a questo punto palese, guerra interna tra il Generale Coletta ed il Responsabile Tecnico Roberto Sesena, va avanti e si dovrà attendere di sapere chi vincerà tra i due per poter avere i nomi dei nuovi allenatori. La gestione bicefala Coletta-Sesena, così come è in questo momento, non convince, non appare di certo la soluzione migliore per rilanciare un settore giovanile che ormai da diverso tempo non lancia nessun giocatore verso il grande calcio. La conferma arriva dai nomi dei ragazzi che più verosimilmente si affacceranno alla prima squadra di qui a breve. Sani, Onazi, Barlenga, Keita, giovani di grande talento, tutti prelevati nei rispettivi paesi già formati, e non prodotti dal settore giovanile laziale. A questo si aggiungono le scelte discutibili in merito alle squadre. Esempio lampante ciò che è stato fatto con la classe ’98. Oltre alla squadra che disputerà il campionato di categorie Giovanissimi Elite Fascia B con una rosa formata presumibilmente da 25 giocatori, ne è stata composta un’altra per giocare, ancora una volta, i Giovanissimi Provinciali, un campionato già fatto, che giocato in età non ha alcun senso per la Lazio, e che potrebbe ritardare di un anno la crescita di tanti ragazzi che viceversa avrebbero potutto mettersi in mostra in altre compagini ed elevarsi sia tecnicamente che fisicamente.
Noi aspettiamo, fiduciosi, che questa fase di empasse termini, per il bene della Lazio e di un settore giovanile che deve, necessariamente, rifiorire.

Alessandro Grandoni

www.mondolazio.it
Olga
00giovedì 11 agosto 2011 04:35
O bevi o te droghi...
mondolazio
00giovedì 11 agosto 2011 10:18
Perchè?
Perchè?
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