Pazzesco: visite mediche anche nei camper a ridosso degli stadi!! Lo ha denunciato ieri il presidente FIGC Lazio Zarelli

Dal sito del C.R. Lazio

PREVENZIONE, DIBATTITO APERTO

ZARELLI: SERVONO VISITE MEDICHE PIU' ACCURATE

Si è parlato anche di visite mediche ieri al Grand Hotel Duca d'Este di Tivoli Terme. Il presidente Zarelli, approfittando della presenza del responsabile dell'Assocalciatori, Lauro Di Fabio, ha rivelato di aver avuto un incontro con i responsabili dell'Assocalciatori e con quattro-cinque capitani delle squadre di Eccellenza in seguito al malore occorso in campo a Luigi Di Bartolomeo, giocatore dell'Albalonga.

"Dopo quell'episodio - ha spiegato il presidente - alcuni capitani, manifestandomi le loro preoccupazioni, sono venuti da me a sollecitare la presenza in campo di un medico, chiedendo una norma che obbligasse le società che giocano in casa a provvedere. Ho spiegato loro che quest'obbligo esiste soltanto in serie D, mentre nei campionati regionali è tutto lasciato alla sensibilità e alla discrezione delle società perchè altrimenti ci vorrebbero centinaia di medici a disposizione del calcio".

Il presidente Zarelli ha rivelato che l'impegno del Comitato è andato oltre l'aiuto dato dalla Regione Lazio, dando in premio alle società vincitrici del premio "leali fino in fondo" una serie di defibrillatori, il cui utilizzo, però, non sempre è consono. "Ai calciatori ho spiegato che il problema potrebbe essere affrontato, nella fase iniziale - ha aggiunto Zarelli - con delle visite mediche più accurate. Che però non devono pesare sulle società (che non sono
tenute a fare le visite mediche), ma devono essere una preoccupazione del calciatore stesso che, spendendo magari un po' di più dei 35 euro previsti dalla legge, possono fare un'importante opera di prevenzione".

Zarelli ha sottolineato come, invece, diverse società si facciano carico del problema facendo sostenere a proprie spese le visite mediche, magari ottenendo degli sconti dagli stessi medici. "Ho avuto notizia che in alcune zone del Lazio sono state effettuate delle visite mediche in camper a ridosso del campo sportivo", ha rivelato con amarezza il numero del calcio laziale, che ha sottolineato come "quelle certificazioni non siano valide, perché devono essere
effettuate da un medico sportivo riconosciuto dalla Regione Lazio".
Zarelli ha rivelato anche che la maggior parte dei capitani hanno accolto l'invito del presidente, sottolineando come sia una strada da percorrere con decisione. "Sarebbe un passo in avanti per venirci incontro gli uni con gli altri", ha sottolineato Zarelli.

Sull'importanza della visite mediche ha parlato anche il vicepresidente del Cr Lazio, Giuseppe Russo, medico a Minturno, che ha risposto all'affermazione di Alfredo Gobbi, vicepresidente dell'Anguillara, che ha rivelato che la sua società lo scorso anno ha speso 540 euro per avere un'autoambulanza nell'impianto durante le partite interne.
"Avere un'ambulanza su ogni campo è praticamente impossibile - ha sottolineato Russo - Pensate a quante ne servirebbero, perchè l'assistenza medica è uguale in Eccellenza come in Seconda e Terza categoria. Sarebbe quindi più opportuno e logico spingere sulla presenza di un medico o almeno di un paramedico professionale che
ha ampie nozioni di pronto soccorso".

Antonio Fragasso (Formia) ha chiesto che il certificato medico di idoneità sportiva dei calciatori venga presentato all'atto del tesseramento, la cui validità dovrebbe essere proprio legata alla presenza di questo documento. Un sostegno alle affermazioni di Zarelli è venuto dal presidente del Trigoria, Ernesto Caracciolo, anche lui medico.

"Dobbiamo spingere noi dirigenti i nostri ragazzi a effettuare dei controlli medici più accurati, che non si limitino
all'elettrocardiogramma sotto sforzo e alla spinometria. Voglio poi ricordare che i medici di base non sono abilitati a rilasciare certificati per l'attività agonistica. Chi presenta quelli, sappia che sono documenti non validi".

ma ke dite non sono camper normali ma sono adibiti a studio lo prevede la legge anche le visite di lavoro sono fatte cosi in molti posti di lavoro e poi che centra la visita medica viene fatta da tutti i giocatori ma poi i giocatori fanno una vita da sportivi?e quei casi (molti) successi ai professionisti che mi dite che non sono stati adeguatamente contrpllati?

Incredibile come argomenti importanti vengano affrontati con tanta leggerezza.
Parlare di visite mediche eseguite su di un camper fuori al campo è un modo superficiale e forzato di parlare, tutti ormai conoscono l'esistenza di Cliniche Mobili attrezzatissime e moderne, migliori di tanti studi medici che eseguono visite dozzinali.
Così come il discorso delle ambulanze è una finta soluzione in quanto, anche la presenza domenicale, non coprirebbe i rischi che si corrono durante la settimana.
Ben altro si dovrebbe affrontare.
PREVENZIONE: stabilire quali sono gli esami minimi necessari per ottenere l'idoneità fisica.
Cominciare una seria campagna nei confronti di tutti i calciatori per far capire che chi svolge attività agonistica deve avere una vita da atleta l0ntano da fumo, alcool e droghe ed anche con una alimentazione adeguata. Prima, nell'ambito del possibile, queste erano direttive date ai calciatori professionisti, al giorno d'oggi anche tra i dilettanti sono aumentati i carichi di lavoro e le intensità delle prestazioni.

CURA: rivedere la figura dei "Massagiatori" come evidenziato in questo forum, questa figura, inserita nelle distinte di gara, va assolutamente riqualificata. Anche nel nome, in panchina non serve chi fa i massaggi ma una persona che abbia nozioni di Primo Soccorso, attraverso corsi organizzati all'uopo, quindi sostituire il "Massaggiatore" con "Operatore Paramedico".
Diffusione dei difribbillatori con stanziamento di importanti fondi da parte delle Istituzioni.