L'ARBITRO DI CALCIO
STORIA
John Langenus,e' l'arbitro che diresse la prima finale del campionato del mondo di calcio.
Il cartellino giallo ed il cartellino rosso, che consentono all'arbitro di comminare sanzioni disciplinari. Furono introdotti per la prima volta da Ken Aston.
L'arbitro (detto anche ufficiale di gara o direttore di gioco) è colui che controlla il corretto svolgimento di una partita di calcio nel rispetto delle regole FIFA, IFAB e FIGC. Il regolamento del giuoco del calcio dedica all'arbitro la regola n. 5
Indice
1 Assistenti dell'arbitro
1.1 I due segnalinee designati
1.2 I due segnalinee di parte
1.3 Il quarto uomo
2 Indumenti ed oggetti dell'arbitro
2.1 Oggetti dell'arbitro
2.2 Divise degli arbitri
3 Provvedimenti ed annotazioni dell'arbitro
3.1 Regole di giuoco
3.2 Inappellabilità delle decisioni dell'arbitro
4 Organizzazione arbitrale in Italia
4.1 Tessera federale
4.2 Scuole arbitrali
4.3 Categorie di arbitri italiani
4.4 Categorie di arbitri italiani internazionali
4.5 La categoria del dirigente arbitro
5 Note
6 Altri progetti
7 Collegamenti esterni
Assistenti dell'arbitro
Il controllo della partita da parte dell'arbitro avviene con la collaborazione dei due guardalinee, detti dal regolamento assistenti arbitrali, e, se necessiario, del quarto uomo, detto quarto ufficiale. In caso straordinario può essere designato il quinto uomo, detto quinto ufficiale. Il regolamento del giuoco del calcio dedica assistenti la regola n. 6.
La decisione finale su ogni avvenimento di gioco è tradizionalemnte monocratica, spettando all'arbitro che non è vincolato dalla segnalazione dell'assistente.
I due segnalinee designati
I segnalinee hanno il compito di segnalare all'arbitro, alzando una bandierina quando un giocatore si trova in posizione di fuorigioco, a quale squadra spetta la rimessa laterale, il calcio d'angolo e la rimessa dal fondo. Essi segnalano i falli di giuoco che avvengono nelle loro vicinanze, all'interno dell'area di rigore ed in qualunque posizione del campo dove possa essere sfuggito alla visione dell'arbitro.
I due segnalinee di parte
Nel caso in cui si faccia male uno dei due assistenti ufficiali, il direttore di gara dovrà continuare la gara chiedendo alle due società di mettere a disposizione due assistenti di parte.
Il quarto uomo
Il ruolo del quarto ufficiale prevede i seguenti compiti:
Sostituire eventualmente l'arbitro, o un assistente, in caso di infortunio o malessere.
Controllare che le persone in panchina siano ammesse all'interno del recinto di gioco e vigilare sul loro comportamento.
Segnalare all'arbitro eventuali comportamenti offensivi o incitanti alla violenza.
Segnalare al pubblico i minuti di recupero decisi dall'arbitro per ogni tempo della partita.
Indumenti ed oggetti dell'arbitro
Oggetti dell'arbitro
Gli oggetti dell'arbitro per assicurare il buon svolgimento della partita sono:
Il cartellino giallo, che serve per ammonire un giocatore colpevole di una scorrettezza lieve.
Il cartellino rosso, che serve per espellere un giocatore colpevole di una scorrettezza grave o di una seconda scorrettezza lieve, dopo una precedente ammonizione
Il taccuino, che serve per annotare eventuali gol e provvedimenti arbitrali.
Il fischietto, che serve per interrompere il gioco.
Il cronometro per controllare la durata dei tempi di gioco
La monetina per effettuare il sorteggio iniziale che assegna le rispettive metácampo alle due squadre.
Divise degli arbitri
L'arbitro indossa tradizionalmente una divisa nera o molto scura, colore che serve a rendere la sua sagoma inconfondibile rispetto ai colori delle divise dei giocatori.
Divise degli arbitri italiani
In Italia, le divise che gli arbitri utilizzano nelle gare ufficiali, per la stagione 2008/2009, prevedono tre colori: Giallo Fluorescente, Rosso Fluorescente e Nero. Per la stagione 2009/2010, le divise gialla e nera vengono riconformate con la sola variante di avere i pantaloncini neri per tutte le versioni, mentre la Rossa viene sostituita da una divisa color Ciclamino. Nelle passate stagioni, gli arbitri hanno avuto anche il blu marine, il bianco, il verde (in varie tonalità) e l' arancio.
Divise degli arbitri italiani internazionali
Per le gare svolte sotto l' egida della UEFA e FIFA, le divise vengono prodotte dall'Adidas, in questi colori: giallo, nero, azzurro e rosso. Degni di nota solo le divise italiane che hanno sia i calzettoni che i pantaloncini dello stesso colore della maglia, mentre le altre hanno i calzettoni e pantaloncini sempre neri.
Provvedimenti ed annotazioni dell'arbitro
L'arbitro è il reponsabile cronometrista della partita, e redige il cosiddetto referto o rapporto di fine gara, nel quale vengono riportati il risultato della partita e le seguenti eventualitá:
Provvedimenti arbitrali di ammonizione ed espulsione dei giocatori.
Sostituzioni dei giocatori.
Incidenti, scontri o disordini avvenuti all'interno o all'esterno del terreno di gioco.
Divieto di disputare la partita, in caso di necessità.
Rinvio della partita, in caso di necessità.
Fatti anomali avvenuti all'interno o all'esterno del terreno di gioco, anche da parte del pubblico
Regole di giuoco
In Italia, ad integrazione delle 17 regole del "Regolamento Ufficiale A.I.A. - F.I.G.C.", il settore arbitrale prevede la regola 18, ovvero che, nei casi di decisione difficile o dubbia, l'arbitro deve adoperare il proprio buon senso. Sostanzialmente, si tratta di un'applicazione sportiva del principio giuridico In dubio pro reo.
Inappellabilità delle decisioni dell'arbitro
Le decisioni dell'arbitro relative ai fatti di gioco sono inappellabili e l'arbitro può modificarle a suo insindacabile giudizio solo in caso di ripensamento che lo porti a ritenere errata una sua decisione prima che il gioco sia stato ripreso.
Organizzazione arbitrale in Italia
In Italia tutte le gare considerate ufficiali o comunque organizzate dalla FIGC, dalle leghe o dai comitati, devono essere dirette da ufficiali di gara designati dal competente organo tecnico dell' Associazione Italiana Arbitri (AIA)[1]. In caso della mancanza dell' arbitro designato, le società hanno l' obbligo di cercare un altro arbitro federale che può sostituire il collega. In Italia l'età minima per diventare arbitro federale è 15 anni e la massima 35 (anche se si più arbitrare fino a 45 anni)[2].
Tessera federale
Gli arbitri italiani hanno diritto ad una tessera federale che permette loro di entrare gratis negli stadi d'Italia, per poter assistere a gare organizzate dalla FIGC[3].
Scuole arbitrali
In Italia l'aspirante arbitro deve seguire un corso delle durata di circa due mesi presso una sezione AIA, per acquisire la conoscenza del regolamento del calcio. Al termine del corso, i candidati effetuano due esami di abilitazione, scritto ed orale.
Categorie di arbitri italiani
La carriera di un arbitro di calcio è scaglionata in vari settori di appartenenza.
Il più basso è l' OTP, l'Organo Tecnico Provinciale, in genere fino alla seconda categoria.
Il primo passaggio è quello al CRA, il Comitato Regionale Arbitri, dove in genere vengono dirette gare che vanno dalla prima categoria fino all'eccellenza.
A seguire c'è il passaggio alla CAI, il Comitato Arbitri Interregionale, primo passaggio a livello nazionale. In questa cetegoria vengono dirette le migliori gare di promozione ed eccellenza facendo viaggiare i giovani fischietti in tutta Italia.
A seguire la CAN D, che prosegue il cammino della CAI a livello di serie D.
La tappa successiva è la CAN PRO, la vecchia serie C.
Infine la CAN A/B, la serie A arbitrale, formata dalla elite chiamata a dirigere gare di serie A e B.
Categorie di arbitri italiani internazionali [modifica]
Per quanto riguarda l'ambito internazionale la categoria degli arbitri più prestigiosa è quella Elite, dove compaiono i migliori 29 arbitri d'Europa. A seguire ci sono la Premier Category, la Second Category e la Third Category.
La categoria del dirigente arbitro
Per approfondire, vedi la voce Dirigente arbitro.
In Italia, a causa del numero insufficiente di arbitri federali, in alcuni campionati minori il competente organo Tecnico Provinciale della F.I.G.C. può autorizzare un dirigente della società ospitante (o in rari casi della ospitata) a ricoprire il ruolo del direttore di gara. Questo dirigente viene comunemente chiamato "Dirigente arbitro" o in rari casi "arbitro di base". Questa figura è presente fino alla categoria degli esordienti[4], ultima categoria non agonistica. Per la categoria pulcini e piccoli amici, tutto ciò non avviene, infatti sarà un semplice istruttore a dirigere la gara, senza per altro indossare la divisa e utilizzare i cartellini gialli e rossi.