Gruppi misti o omogenei

Su Facebook mi sono imbattuto in questo interrogativo proposto da tale M.S. titolare di una accademia calcistica che diffonde un originale metodo di allenamento per bambini e ragazzi. Siccome l'argomento mi interessa ho cercato di capire dove voleva andare a parare ma più scavavo e più mi si sono confuse le idee. Non ho risposto su Facebook perché il tipo sembra poco incline a un confronto sereno Allora chiedo,
- perché si preoccupa se fare gruppi misti o omogenei visto che non allena in una scuola calcio, ma offre lezioni private?
- in generale cosa pensate sia meglio per i ragazzini.?

Credo che si debba partire sempre da una cosa fondamentale: il divertimento.
E' scientificamente provato che i bambini sono più propensi ad imparare in un contesto di gioco e divertimento. Questo vale soprattutto per le materie scolastiche, che spesso sono insegnate con metodi piuttosto arcaici.

Per cui partendo da questo presupposto, è possibile partire dalla base, imparare i fondamentali del calcio.
All'inizio non è necessario dividere i ragazzini in base alle qualità. Successivamente in un età più avanzata, dai 10 anni, è consigliati suddividerli in gruppi omogenei tra loro che consente a tutti di migliorare senza troppe difficoltà.

Spero di aver dato il mio onesto contributo all'argomento.

Cordialità.

Credo che si debba partire sempre da una cosa fondamentale: il divertimento.
E' scientificamente provato che i bambini sono più propensi ad imparare in un contesto di gioco e divertimento. Questo vale soprattutto per le materie scolastiche, che spesso sono insegnate con metodi piuttosto arcaici.

Per cui partendo da questo presupposto, è possibile partire dalla base, imparare i fondamentali del calcio.
All'inizio non è necessario dividere i ragazzini in base alle qualità. Successivamente in un età più avanzata, dai 10 anni, è consigliati suddividerli in gruppi omogenei tra loro che consente a tutti di migliorare senza troppe difficoltà.

Spero di aver dato il mio onesto contributo all'argomento.

Cordialità.

[POSTQUOTE][QUOTE:135245875=Il carro di buoi, 20/12/2017 15.48]Credo che si debba partire sempre da una cosa fondamentale: il divertimento.
E' scientificamente provato che i bambini sono più propensi ad imparare in un contesto di gioco e divertimento. Questo vale soprattutto per le materie scolastiche, che spesso sono insegnate con metodi piuttosto arcaici.

Per cui partendo da questo presupposto, è possibile partire dalla base, imparare i fondamentali del calcio.
All'inizio non è necessario dividere i ragazzini in base alle qualità. Successivamente in un età più avanzata, dai 10 anni, è consigliati suddividerli in gruppi omogenei tra loro che consente a tutti di migliorare senza troppe difficoltà.

Spero di aver dato il mio onesto contributo all'argomento.

Cordialità. [/QUOTE][/POSTQUOTE]


Contributo equilibrato, educato e condivisibile. Anch’io la penso così
Eppure ci sono società che fanno gruppo misti fino alla categoria esordienti. Proprio non capisco perché

[POSTQUOTE][QUOTE:135246019=Astenersi perditempo, 20/12/2017 16.43]


Contributo equilibrato, educato e condivisibile. Anch’io la penso così
Eppure ci sono società che fanno gruppo misti fino alla categoria esordienti. Proprio non capisco perché [/QUOTE][/POSTQUOTE]

Non so se la mia idea possa corrispondere a verità, ma è ciò che sono riuscito a capire in anni di frequentazione delle scuole calcio, dove spesso le promesse di inizio anno non sono mai state rispettate.

Ogni società di calcio, a prescindere dal numero di iscritti, tende a valorizzare solo la prima squadra, dicesi primo gruppo. Per ovviare a varie problematiche ulteriore, soprattutto con le lamentele dei genitori, tendono a creare gruppi misti. In questa ottica succede che a "rimetterci" siano i bambini più bravi che si ritrovano in squadra altri meno preparati, sia perché non hanno capacità o voglia di imparare bene questo sport.

Nelle società più importanti, i primi gruppi sono selezionati, altre squadra meno importanti ( a seconda delle annate ) si ritrovano elementi bravi con i quali si trova a competere con le precedenti e a valorizzare così il proprio gruppo a discapito di altri iscritti che si troveranno in gruppi non omogenei.

Questa è la mia umile opinione al riguardo.

[POSTQUOTE][QUOTE:135248119=Il carro di buoi, 21/12/2017 11.12]

Non so se la mia idea possa corrispondere a verità, ma è ciò che sono riuscito a capire in anni di frequentazione delle scuole calcio, dove spesso le promesse di inizio anno non sono mai state rispettate.

Ogni società di calcio, a prescindere dal numero di iscritti, tende a valorizzare solo la prima squadra, dicesi primo gruppo. Per ovviare a varie problematiche ulteriore, soprattutto con le lamentele dei genitori, tendono a creare gruppi misti. In questa ottica succede che a "rimetterci" siano i bambini più bravi che si ritrovano in squadra altri meno preparati, sia perché non hanno capacità o voglia di imparare bene questo sport.

Nelle società più importanti, i primi gruppi sono selezionati, altre squadra meno importanti ( a seconda delle annate ) si ritrovano elementi bravi con i quali si trova a competere con le precedenti e a valorizzare così il proprio gruppo a discapito di altri iscritti che si troveranno in gruppi non omogenei.

Questa è la mia umile opinione al riguardo.

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Per la mia espierienza personale sono d'accordo con i gruppi omogenei perché altrimenti i più bravi non migliorano e i meno pronti potrebbero scoraggiarsi.
I problema fondamentalmente è che si dovrebbero curare gli altri gruppi perché se si va a "scuola calcio" quindi si presuppone che si debba imparare e migliorare per poter ambire a far parte dei primi gruppi. Invece se qualcuno ha intenzione di migliorare deve andare a lezioni private!!!
A pensarci bene succede anche in altri ambiti come la "scuola"!
È proprio strano il nostro paese eh?!

[POSTQUOTE][QUOTE:135248999=Scuole calcio?, 21/12/2017 17.30]
Per la mia espierienza personale sono d'accordo con i gruppi omogenei perché altrimenti i più bravi non migliorano e i meno pronti potrebbero scoraggiarsi.
I problema fondamentalmente è che si dovrebbero curare gli altri gruppi perché se si va a "scuola calcio" quindi si presuppone che si debba imparare e migliorare per poter ambire a far parte dei primi gruppi. Invece se qualcuno ha intenzione di migliorare deve andare a lezioni private!!!
A pensarci bene succede anche in altri ambiti come la "scuola"!
È proprio strano il nostro paese eh?!

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Credo che le società che adottano i primi gruppi, il fine settimana giocano l'uno contro l'altro, aumentando il livello calcistico.
è giusto che chi è piu' bravo,giochi contro chi è piu' bravo.....

[POSTQUOTE][QUOTE:135248999=Scuole calcio?, 21/12/2017 17.30]
Per la mia espierienza personale sono d'accordo con i gruppi omogenei perché altrimenti i più bravi non migliorano e i meno pronti potrebbero scoraggiarsi.
I problema fondamentalmente è che si dovrebbero curare gli altri gruppi perché se si va a "scuola calcio" quindi si presuppone che si debba imparare e migliorare per poter ambire a far parte dei primi gruppi. Invece se qualcuno ha intenzione di migliorare deve andare a lezioni private!!!
A pensarci bene succede anche in altri ambiti come la "scuola"!
È proprio strano il nostro paese eh?!

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Vero, è proprio strano il nostro paese.
Basterebbe dedicare del tempo per migliorare anche gli altri gruppi per alzare il livello della propria società, oltre ad essere soddisfatti del lavoro che si costruisce con i propri tesserati.

[POSTQUOTE][QUOTE:135250958=marcoroma, 22/12/2017 12.55]

Credo che le società che adottano i primi gruppi, il fine settimana giocano l'uno contro l'altro, aumentando il livello calcistico.
è giusto che chi è piu' bravo,giochi contro chi è piu' bravo.....
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Giusto, ma è importante anche far crescere gli altri gruppi. Perché di esempi le scuole calcio ne hanno avuti tanti, ragazzi che a 9-10 anni non sono pronti per il primo gruppo magari lo saranno fra 1-2 o 3 anni. Però devi continuare a lavorarci e a non valorizzare solo il primo gruppo.