Re: Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:129169682=che notizia !, 09/07/2015 11:18]
tremate, tremate ....tutti a casa: l'olandese ricomincia da zero !!![/QUOTE][/POSTQUOTE]
QUESTO NON E' MICA QUELLA PIPPA DEL GENERALE CHE NON HA NEANCHE MAI GIOCATO A PALLONE.....!!!!!
MO, SO CAZZI !!!
Joop Lensen ha raggiunto un’intesa con Lotito e il ds Tare. Dovrebbe firmare inizialmente un contratto triennale con la Lazio. Diventerà il direttore tecnico dell’Academy. Tornerà a Formello verso la fine di agosto per cominciare a lavorare. Primi mesi di studio e da supervisore del settore giovanile biancoceleste. Conoscerà giocatori e allenatori dalla scuola calcio sino alla Primavera di Simone Inzaghi. Forse si presenterà anche a Rimini per seguire le finali scudetto, di sicuro il lavoro autentico scatterà in piena estate.
Due giorni fa era accompagnato e seguito come un’ombra da Jesse Fioranelli, match analyst della Lazio, ex collaboratore di Petkovic e negli ultimi mesi di Reja, di fatto diventato una figura di estrazione societaria. Fioranelli junior è stato coinvolto nel progetto dell’Academy. Lavorerà a stretto contatto con Lensen, a cui però verrà affiancata un’altra figura di rilievo. L’olandese dovrà scegliere se portarsi dietro un collaboratore o se invece affidarsi alla società che potrebbe optare per un uomo Lazio. Ci sarà il problema della lingua da affrontare inizialmente. I primi mesi saranno di studio, Lensen osserverà l’attività del settore giovanile, come è strutturato adesso, e girerà per i campi con l’obiettivo di valutare i ragazzi. Ha più di venti anni di esperienza come direttore sportivo, è stato collaboratore tecnico di Rinus Michels durante gli Europei del 1988, vinti in Germania dagli Orange, trascinati dai gol fantasistici di Van Basten. Ha lavorato anche con Van Gaal, ricoprendo diverse mansioni presso la Royal Dutch Football Association. Ha creato la scuola Ajax, ha fondato il programma di formazione giovanile. E’ un uomo di calcio, un costruttore di talenti.
Formazione. Al centro sportivo di Formello dovranno essere avviati i lavori per realizzare l’Academy: un anno e mezzo o due i tempi stimati dalla società, periodo in cui Lensen dovrà creare la propria squadra e “formare” gli istruttori, cercando di trasferire un’impronta all’intero settore giovanile. Un lavoro lungo e approfondito. Porterà i suoi metodi, cercando di coniugarli con l’identità e la storia del calcio italiano, rappresentata a Formello anche e soprattutto dai successi della Primavera di Bollini negli ultimi due anni non volendo tornare allo scudetto del 2001. Si confronterà con Avincola, De Cosmi, Franceschini, Siviglia e tutti gli altri tecnici che due giorni fa erano presenti al lancio dell’Academy. Nel tempo, come è successo a Barcellona e Ajax, Lotito e Tare sognano che tutta la Lazio, dai pulcini alla prima squadra, possa scendere in campo esportando la stessa idea di calcio.
Un gioco divertente e brioso, con lo stesso marchio di fabbrica e il medesimo assetto tattico. Un progetto di questo tipo ha bisogno di tempo e comincerà a tradursi in risultati nell’arco di cinque o sei anni, non prima. Ma bisogna pur cominciare e le basi sono rappresentate proprio da ciò che è stato fatto.
Identità. Concetti ribaditi e spiegati anche ieri dal ds Tare. «Ajax e Barcellona sono due modelli importanti – ha dichiarato al sito tuttomercatoweb – e sono esempi da prendere sempre in considerazione, ma noi non vogliamo dimenticare quella che è la nostra identità come Lazio. Per questo motivo, stiamo portando avanti un progetto tutto nostro che porti alla crescita non solo dei giocatori, ma anche dei tecnici presenti all’interno del settore giovanile. Per riuscirci ci affideremo a professionisti di grandissimo livello» . Il mago Lensen, appunto.