ANZIOLAVINIO: Chi farà ora il Presidente dopo l'inibizione per 14 mesi di Francesco Rizzaro, decisa ieri dalla Disciplinare?

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PIERLUIGI47
00venerdì 9 ottobre 2009 02:46
Squalificato per 4 gare anche il calciatore Stefano ANTONELLI.
ANZIOLAVINIO: chi farà ora il Presidente dopo la pesante decisione della Commissione Disciplinare che ha inibito ieri per 1 anno e 2 mesi dalla Disciplinare il Presidente della società Francesco RIZZARO? Squalificato per 4 gare anche il calciatore Stefano ANTONELLI.

DELIBERA DELLA COMMISSIONE DISCIPLINARE TERRITORIALE

DEFERIMENTO DELLA PROCURA FEDERALE A CARICO DELLASOCIETA’ ASD ANZIOLAVINIO DEL SUO PRESIDENTE RIZZARO FRANCESCO E DEL CALCIATORE ANTONELLI STEFANO

Con atto del del 2 luglio 2009 la Procura Federale deferiva alla Commissione Disciplinare territoriale per il Lazio il Sig. Francesco Rizzaro, Presidente della Società Anziolavinio, per rispondere della violazionedei doveri di lealtà, correttezza e probità di cui all’articolo 1 comma 1 CGS con riferimento sia all’articolo 61 che all’articolo 62 comma 1 e 66 comma 2 della NOIF, nonché dell’articolo 12 comma 5 del CGS; il Sig. Stefano Antonelli, calciatore della stessa Società, per la violazione dei doveri di lealtà, correttezza e probità di cui all’art. 1 comma 1 CGS con riferimento sia alla regola 12 del regolamento del giuoco del calcio che all’articolo 12 comma 5CGS; la Società Anziolavinio a titolo di responsabilità diretta, ai sensi dell’articolo 4 comma 1 del CGS, in relazione agli addebiti contestati al proprio Presidente.
Nell’atto di deferimento si contestano specificatamente al Sig. Rizzaro: a) l’indebito ingresso, al termine della gara, dapprima in campo e poi nello spogliatoio arbitrale non essendo indicato il suo nominativo nella distinta di gara; b) di aver minacciato, insultato e rivolto frasi irriguardose sia all’osservatore arbitrale presente in tribuna, sia al direttore di gara ed ad uno dei suoi assistenti negli spogliatoi; c) di aver afferrato il direttore di gara per la nuca stringendola forte procurandogli intenso dolore e di averlo strattonato per il braccio e poi spinto con entrambe le mani sul petto fino a farlo indietreggiare di tre o quattro metri dentro il suo spogliatoio; d) di aver rilasciato durante la trasmissione “Sport in Oro” dichiarazioni costituenti apologia di fatti violenti e comunque potenzialmente idonee a giustificare e a determinare fatti violenti.
Al calciatore Antonelli si contesta invece a) di essere rientrato in campo al termine della gara nonostante fosse stato espulso; b) la condotta gravemente antisportiva e violenta tenuta al termine della gara nei confronti del calciatore avversario Paolo Tocchi, tesserato con il Castel di Leva Divino Amore, per averlo a lungo inseguito e colpito con ripetuti calci.
La Commissione fissava la riunione per la discussione del deferimento al 23-9-2009 dando termine di rito ai deferiti per l’invio di scritti difensivi e per chiedere di essere ascoltati.
Pervenivano nei termini deduzioni a difesa di tutti i deferiti. La difesa del Rizzaro e della società sosteneva che il Presidente Rizzaro si era portato sul terreno di gioco per evitare che degenerassero le intemperanze messe in atto dalla tifoseria locale e, di fronte all’invasione di campo di un ristretto numero di facinorosi, si era prodigato per scortare la terna arbitrale sino agli spogliatoi, spingendola con forza all’interno degli spogliatoi proprio per evitare che gli invasori la raggiungessero. In merito alle dichiarazioni resa in televisione, le stesse erano solo finalizzate a spiegare l’accaduto, peraltro telefonicamente e con un contraddittorio penalizzante, rispetto alla ricostruzione dei fatti operata dall’organo informativo. La società era già stata sanzionata per gli incidenti occorsi.
La difesa dell’Antonelli sosteneva invece che lo stesso era rientrato sul terreno di gioco solo oltre mezz’ora dalla fine della gara equando la rissa era già terminata. Non risponderebbe al vero quanto affermato dai tesserati avversari Tocchi e Baroncini che individuano il calciatore come autore dei fatti contestati.
Nella riunione la Procura Federale concludeva per l’affermazione di responsabilità di tutti i deferiti e per la irrogazione al Rizzaro dell’inibizione per 18 mesi, all’Antonelli della squalifica per 6 giornate ed alla società dell’ammenda di € 2.000,00.
La difesa si riportava agli scritti difensivi e chiedeva il proscioglimento di tutti i deferiti.
Ritiene la Commissione che tutti i fatti contestati ai deferiti siano provati. Per quanto attiene al Rizzaro il suo comportamento, altamente disdicevole, minaccioso, ingiurioso e sconfinato nella violenza fisica e verbale, emerge dalla ricostruzione dei fatti operata dagli ufficiali di gara e dall’osservatore arbitrale e sulla stessa non possono nutrirsi dubbi di sorta. Sconvenienti sono anche le espressioni usate nella trasmissione televisiva serale, quando anche l’iracondia del momento doveva ben essersi attenuata, che documentano un atteggiamento giustificazionista ed, in alcuni tratti, apologetico, assolutamente fuori luogo, tanto più se assunto dal massimo dirigente del sodalizio coinvolto. Anche per l’Antonelli appare più che provato che sia indebitamente rientrato sul terreno di gioco al termine della gara e che abbia partecipato alle colluttazioni accesesi tra i tifosi, alcuni calciatori locali ed alcuni calciatori ospiti. Le sanzioni richieste dalla Procura Federale nei confronti dei tesserati appaiono solo lievemente troppo afflittive, rispetto agli occorsi e meritano solo una lieve attenuazione, comeda dispositivo, anche per l’inconsistenza probatoria e l’inverosimigliante ricostruzione storica contenute negli scritti difensivi. Infine non può aderirsi alla eccezione di ne bis in idem formulata a favore della società. La presunzione di responsabilità, dettata dall’articolo 4 comma 1 del CGS, è del tutto peculiare rispetto alla generica presunzione di responsabilità per i fatti addebitati ai sostenitori, punita dal comma 4 della stessa disposizione. Trattandosi di fatto diverso, rispetto a quello già sanzionato, l’eccezione è totalmente infondata e “quoad poenam” la gravità dei fatti contestati al Presidente giustifica ampiamente la misura della sanzione pecuniaria a carico della società richiesta dall’Organo requirente.
Tutto ciò premesso la Commissione Disciplinare territoriale

DELIBERA

Di ritenere tutti i deferiti responsabili delle violazioni rispettivamente ascritte e di irrogare al Presidente della società Anziolavinio Francesco RIZZARO l’inibizione per anni uno e mesi due, al calciatore della stessa società Stefano ANTONELLI la squalifica per quattro gare, alla società Anziolavinio l’ammenda di € 2.000,00.
Si comunichi agli interessati ed alla Procura Federale a cura della segreteria del Comitato Regionale Lazio. Le sanzioni irrogate decorrono dalla ricezione della comunicazione.
il moralizzatore
00venerdì 9 ottobre 2009 12:52
con o senza presidente cambia poco...è solo una figura simbolica!

il moralizzatore
00venerdì 9 ottobre 2009 14:22
molto probabilmente sarà la signora Rizzaro a sostituirlo
daspo
00domenica 11 ottobre 2009 20:44
domenica scorsa un tifoso laziale ha scavalcato la rete (in modo isolato) per andare a chiedere la maglia ad giocatore laziale (Di Mario?): ha beccato la daspo x 5 anni.
Mi dite che condanna è quella che ha preso il presidente dell'Anziolavinio?
informazione
00lunedì 19 ottobre 2009 11:40
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:97939170=daspo, 11/10/2009 20.44]domenica scorsa un tifoso laziale ha scavalcato la rete (in modo isolato) per andare a chiedere la maglia ad giocatore laziale (Di Mario?): ha beccato la daspo x 5 anni.
Mi dite che condanna è quella che ha preso il presidente dell'Anziolavinio?[/QUOTE][/POSTQUOTE]


Sia sportinoro che fuoriarea hanno mandato in onda lo "spot" di Rizzaro.
Ma alla fine il presidente che cosa sconterà?
il moralizzatore
00lunedì 19 ottobre 2009 11:58
Re: Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:98178239=informazione, 19/10/2009 11.40]


Sia sportinoro che fuoriarea hanno mandato in onda lo "spot" di Rizzaro.
Ma alla fine il presidente che cosa sconterà?[/QUOTE][/POSTQUOTE]

Se questo è il modo di combattere la violenza sui campi da calcio allora alzo le mani.

Un presidente ed i giocatori sono i primi che devono dare l'esempio in campo. Le contestazioni sull'arbitrato del direttore di gara vanno fatte agli organi competenti in modo CIVILE e NON VIOLENTO!

solo per questo punto:
c) di aver afferrato il direttore di gara per la nuca stringendola forte procurandogli intenso dolore e di averlo strattonato per il braccio e poi spinto con entrambe le mani sul petto fino a farlo indietreggiare di tre o quattro metri dentro il suo spogliatoio

io avrei dato la squalifica a VITA al signor Rizzaro.

Se poi per i media questo comportamento è giustificabile, ok ne prendo atto....basta che la domenica non ci scassino le palle con le solite prediche sulla non violenza, sui tifosi e gli scontri perchè allora è un discorso di DUE PESI E DUE MISURE!






luca lo iacono
00lunedì 19 ottobre 2009 13:43

scusate mi dite quale spot avremmo mandato noi?Che non abbiamo neanche tra gli spot la scuola calcio anziolavinio? Se intendete la domanda di rizzaro a zarelli credo che si commenti da sola.
misterc22
00lunedì 19 ottobre 2009 14:20
scusate, l'inibizione di un Presidente non contempla anche l'impedimento a concedere interviste?
il moralizzatore
00lunedì 19 ottobre 2009 15:10
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:98183445=misterc22, 19/10/2009 14.20]scusate, l'inibizione di un Presidente non contempla anche l'impedimento a concedere interviste?[/QUOTE][/POSTQUOTE]

credo che l'intervista sia stata fatta prima della notifica della squalifica.


PIERLUIGI47
00domenica 25 ottobre 2009 20:21
Ad Anzio minacce ed insulti da parte di Franco Rizzaro agli inviati del Corriere Laziale. Proibito l'ingresso alle telecamere.
Ad Anzio minacce ed insulti da parte di Franco Rizzaro agli inviati del Corriere Laziale. Proibito l'ingresso alle telecamere.

Minacce prima e dopo la gara ed autorizzazione negata a filmare le immagini di Anziolavinio-Real Pomezia, nonostante l’opportuna richiesta.

Questo l'articolo pubblicato stasera sul sito del Corriere Laziale:

"Questa in sintesi la mattinata dei nostri due inviati al “Bruschini” di Anzio (impianto di proprietà del Comune di Anzio), Gabriele Ziantoni e Nicola Cavaliere, impossibilitati a svolgere il proprio lavoro solo per semplici e pure prese di posizione da parte degli alti dirigenti portodanzesi. Giunti sul luogo, infatti, i nostri giornalisti sono stati prima aggrediti verbalmente da un gruppetto di tifosi, sotto indicazione del Presidente Rizzaro, presente nella zona antistante gli spogliatoi nonostante l’inibizione.

I supporters, che cercavano un onesto e “maschio” dialogo si sono dimostrati, però, più intelligenti e coraggiosi del patron, che non solo ha impedito ai nostri inviati di svolgere con dovizia il proprio lavoro, scaricando poi la responsabilità sull’addetto stampa, Francesco Cenci, indicato come una “dependance” scollegata del club. Non pago Rizzaro ha minacciato i nostri inviati al termine della gara, probabilmente per sfogare la tensione della partita persa contro il Real Pomezia, che ha espugnato il “Bruschini” per il secondo anno consecutivo. Siamo alle solite: minacce ed intimidazioni per “accomodarsi” articoli ed opinioni. Spiacenti: per cose del genere, rivolgersi ad altri. Noi, non siamo in vendita.
Domani tutti gli approfondimenti sul Corriere Laziale".
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