buona discussione
La mia opinione, dopo svariati anni che frequento le società dilettantistiche è che la verità di determinate affermazioni sta sempre nel mezzo.
I ragazzi che oggi si affacciano al settore agonistico, cioè i 2000 hanno ha disposizione tre campionati i giov fb provinciali, giov fb regionali giov fb regionali eccellenza.
Tutte le società storiche di Roma che partecipano al massimo campionato di questa categoria formano gruppi considerevoli, questo non è certo a favore dei ragazzi, perche invece di concentrare le forze ad insegnare il calcio giocato con istruttori ed allenatori, le società sono costrette ad inseguire i risultati per rimanere nelle categorie maggiori, e qui nascono i problemi, il fisico diventa importante, il numero dei ragazzi di pari qualità pure, costringendo gli allenatori a scelte difficili, e tutto il resto che ne consegue.
E’ vero che spesso le seconde squadre di queste società sono utilizzate per fare cassa, ma i dilettanti non hanno grossi introiti economici, pero se queste squadre vengono tenute in considerazione e i ragazzi che oggi pagano la differenza fisica spesso diventano le prime squadre degli allievi, perche i ragazzi che sono cresciuti nella tranquillità del risultato e nella professionalità delle società di eccellenza spesso diventano i più bravi.
Il problema che le società che militano nelle categorie inferiori chiaramente non tutte, parliamo di provinciali, e regionali seconda fascia, spesso sono gestite molto peggio delle seconde squadre di eccellenza, perche hanno pochi elementi perché gli allenatori non riescono a lavorare perche non supportati dalle società, con tanti problemi da risolvere quotidianamente.
Dunque la scelta alle volte dei genitori di preferire una società magari importante invece di rimanere nel squadretta di periferia o di provincia può essere anche oculatamente giusta se supportata da sani principi.