è meglio portare la borsa di una squadra di elite o giocare in una squadra di categoria inferiore ?

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equos
00lunedì 4 novembre 2013 14:50
sono ancora molti (troppi) i ragazzi che rimangono in società di elite passando dalla panchina alla tribuna per colpa per mancanza di cm o kg,sprecando anni in cui potrebbero giocare divertirsi e magari fare la differenza in società di categoria inferiore . che ne pensate ?
genitore
00lunedì 4 novembre 2013 16:27
alcuni invece non riconoscono i propri limiti e si ostinano a far parte in rose d'elite senza mai giocare purtroppo i genitori sono i maggiori responsabili conosco ragazzi che per anni anno fatto parte di queste rose giocando al massimo 90 minuti nell'arco di un anno.
Bobo
00lunedì 4 novembre 2013 16:36
Meglio giocare piuttosto che scaldare la panchina o addirittura accomodarsi in tribuna. Ma questo vale per me.Bisogna rispettare chi la pensa in modo diverso, anche se mi rimane molto difficile capire cosa ci sia di divertente nel guardare gli altri che giocano.
veritas
00lunedì 4 novembre 2013 16:38
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:124063851=genitore, 04/11/2013 16:27]alcuni invece non riconoscono i propri limiti e si ostinano a far parte in rose d'elite senza mai giocare purtroppo i genitori sono i maggiori responsabili conosco ragazzi che per anni anno fatto parte di queste rose giocando al massimo 90 minuti nell'arco di un anno.[/QUOTE][/POSTQUOTE]

giusto i ragazzi a quest'età devono pensare a giocare e non vestire la bella tuta e portare a spasso la borsa della società d'elite.e i genitori a riconoscere i limiti dei propri figli
Mah
00lunedì 4 novembre 2013 17:16
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:124063992=Bobo, 04/11/2013 16:36]Meglio giocare piuttosto che scaldare la panchina o addirittura accomodarsi in tribuna. Ma questo vale per me.Bisogna rispettare chi la pensa in modo diverso, anche se mi rimane molto difficile capire cosa ci sia di divertente nel guardare gli altri che giocano.
[/QUOTE][/POSTQUOTE]


Sono concorde, ma tanto sempre squadre di 23/25 giocatori vengono allestite e solo durante l'anno se ne potranno rendere conto. Questo significa che sempre quei 6/8 ragazzi passano il tempo tra tribune e panchina. Perciò sarebbe più da cambiare regolamento, ovvero se un ragazzo viene tesserato gli deve essere garantito un tot di minuti giocati OBBLIGATORIAMENTE, altrimenti un bella multa.
Poi vediamo se inizieranno a fare squadre con max 17/18 ragazzi. Ma questa è solo utopia.
luigi
00lunedì 4 novembre 2013 17:28
e vogliamo parlare di note societa' che in estate tesserano 60 giocatori per categoria e poi successivamente li svincolano ?
bella roba.....la federazione li ha guardare , come il comunicato uscito 1 mese fa'......
Bobo
00lunedì 4 novembre 2013 17:29
Il problema nelle rose di 24/25 ragazzi e' se giocano sempre i soliti 15/16. Bisognerebbe invece farli ruotare e dare la possibilità a tutti di dimostrare il proprio valore
max
00lunedì 4 novembre 2013 17:37
.
..è la prima volta che su questo forum leggo una cosa intelligente...
aaa
00lunedì 4 novembre 2013 17:40
ESPERIENZA
Concordo con la linea di far giocare i ragazzi, quindi da genitore ho suggerito a mio figlio di accettare la seconda squadra per mettere minuti di esperienza nella testa e nelle gambe. Purtroppo noto con rammarico che suoi compagni dello scorso anno, proiettati nella squadra elite, in sei partite hanno fatto più le comparse che altro e certamente per i ragazzi non è facile...
Bobo
00lunedì 4 novembre 2013 18:11
Hai dato un ottimo consiglio a tuo figlio. Cosa che consiglio di fare ai genitori dei suoi amici dell'elite che non giocano.
Roberto
00lunedì 4 novembre 2013 18:25
Guardate che le seconde squadre, in quasi tutte le società , non vengono prese in considerazione . Servono solo per fare "cassa".E' preferibile far giocare i nostri figli in squadre minori.Magari vicino casa e con gli amici, se poi trovi anche un ambiente sano sarebbe proprio il massimo.
Suggerisco...
00lunedì 4 novembre 2013 19:10
Perseverare è diabolico....
Francamente, e con il massimo rispetto per tutti quei ragazzi che hanno e mettono cmq passione nel gioco del calcio, ritengo tuttavia che ad "una certa età" calcistica se non si hanno quelle doti naturali per emergere...perserverare può diventare diabolico e quindi frustrante per loro e per chi li segue da vicino.
Tanto meglio continuare a coltivare quella stessa passione in campi, campionati e squadre amichevoli senza buttarsi (e tanto meno senza spingere i propri figli) in imprese che sembrano ormai impossibili.
penso cosi
00lunedì 4 novembre 2013 19:19
Io invece penso che sia compito di un genitore far capire a un ragazzo che conviene anche stare in una società di provincia che fare una
Panchina elite. Quindi è sbagliato il fatto che le società anno colpe le colpe sono dei genitori. Riguardo al idea sulla legge di far obbligatoriamente un tot di minuti è sbagliata perché si tratta di agonistica e quindi si entra in competizione
Follia
00lunedì 4 novembre 2013 21:04
Ma io mi chiedo se i genitori sono completamente obnubilati o hanno ancora occhi per guardare...
Io ho un figlio del 2000 ma di dicembre,forse sa giocare anche a calcio ma non avendo sviluppato, ed essendo più "piccolo" dei suoi coetanei, perchè dovrei farlo asfaltare in elite??
ormai sappiamo tutti che il calcio è orientato più verso la prestanza fisica che verso la tecnica quindi credo che un genitore se non è obbiettivo nel valutare il figlio tecnicamente, si munisse di centimetro e bilancia, e almeno riuscirà a farsi un idea se sia il caso dibuttarlo nella" fossa dei leoni".
ok, è ovvio che questo discorso non può,e non deve valere per tutti ma...per parecchi si !!!
mister ok
00lunedì 4 novembre 2013 21:41
in una rosa di 25 giocatori 14 giocano il resto serve x fare la partita di allenamento settimanale
Vero
00martedì 5 novembre 2013 09:10
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:124067256=mister ok, 04/11/2013 21:41]in una rosa di 25 giocatori 14 giocano il resto serve x fare la partita di allenamento settimanale [/QUOTE][/POSTQUOTE]

Vero quanto detto, per questo ha ragione anche chi vorrebbe disciplinare il minutaggio dei tesserati. E' vero che siamo in agonistica ma tanto il kit, la preparazione e tornei vari un genitore deve sempre pagare e alla fine ti costa come un scuola calcio, o sbaglio???
Poi rimango dell'idea che è il ragazzo che deve scegliere, io come genitore suggerirei di farlo giocare anche in squadre meno affermate ma più minuti in campo, ma se parliamo di ragazzi dai 13/14 anni in su è giusto ascoltare anche il loro punto di vista.
Sono contento anche di vedere un forum con pensieri e idee senza insultare ma con l'intento di condividere esperienze e suggerire potenziali soluzioni (spesso impossibili).
UN GENITORE
00martedì 5 novembre 2013 09:12
ESPERIENZA VISSUTA
MEGLIO PRIMO ALL'ORATORIO CHE SECONDO ALLA ROMA.... VEDERE IL PROPRIO FIGLIO GIOCARE E DIVERTIRSI CON LA GIOIA E LA SPENSIERATEZZA DI QUESTA ETA' E' UNA FELICITà IMMENSA SE RIPENSO A QUANTE DOMENICHE PASSATE SUGLI SPALTI A SENTIRE C.....TE MEDITATE GENTE.... 1 SU 70.000 E TANTI MA DICO TANTI SOLDINI... [SM=g27985]
???
00martedì 5 novembre 2013 12:18
Caro Genitore
secondo il mio parere, la categoria nello sport che suo figlio "ama", non conta.
Lui si deve divertire, deve essere in armonia con i compagni e deve vivere il "SUO" sport da solo. Purtroppo in molte squadre anche di categoria d'elite, si evidenzia il malessere di ragazzi che potrebbero divertirsi ma che a causa dell'arrivismo di chi li accompagna, non riescono a farlo.
Il mio consiglio, lo faccia misurare con le sue possibilità e lasci che abbia la libertà di esprimersi, qualunque sia poi la sua categoria, quello sarà il meglio per lui.
GENITORE
00martedì 5 novembre 2013 12:21
Re: ESPERIENZA
[POSTQUOTE][QUOTE:124064722=aaa, 04/11/2013 17:40]Concordo con la linea di far giocare i ragazzi, quindi da genitore ho suggerito a mio figlio di accettare la seconda squadra per mettere minuti di esperienza nella testa e nelle gambe. Purtroppo noto con rammarico che suoi compagni dello scorso anno, proiettati nella squadra elite, in sei partite hanno fatto più le comparse che altro e certamente per i ragazzi non è facile...[/QUOTE][/POSTQUOTE]


io non sono daccordo , accettare la seconda squadra è solo un modo per avallare le decisioni della società, tutti i ragazzi rimangono per giocare nella prima squadra a nessuno viene detto che faranno parte del secondo gruppo se non dopo aver firmato, tanto vale andare a giocare dove si vuole e non assecondare sempre il volere delle società.questi signori hanno stufato è ora che la smettano di giocare con i nostri figli e spostarli come marionette..
genitore
00martedì 5 novembre 2013 12:22
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:124065248=Roberto, 04/11/2013 18:25]Guardate che le seconde squadre, in quasi tutte le società , non vengono prese in considerazione . Servono solo per fare "cassa".E' preferibile far giocare i nostri figli in squadre minori.Magari vicino casa e con gli amici, se poi trovi anche un ambiente sano sarebbe proprio il massimo.[/QUOTE][/POSTQUOTE]


concordo pienamente [SM=g28002]
Father
00martedì 5 novembre 2013 12:37
Re: Re: ESPERIENZA
[POSTQUOTE][QUOTE:124071836=GENITORE, 05/11/2013 12:21]


io non sono daccordo , accettare la seconda squadra è solo un modo per avallare le decisioni della società, tutti i ragazzi rimangono per giocare nella prima squadra a nessuno viene detto che faranno parte del secondo gruppo se non dopo aver firmato, tanto vale andare a giocare dove si vuole e non assecondare sempre il volere delle società.questi signori hanno stufato è ora che la smettano di giocare con i nostri figli e spostarli come marionette..[/QUOTE][/POSTQUOTE]

Io credo che nella vita non esiste sempre e solo il primo posto (o primo gruppo), secondo la mia modesta visione è giusto che mio figlio si confronti e sappia affrontare/accettare anche delusioni e sappia riconoscere se qualcuno sia più meritevole/bravo di lui (tanto nella vita uno più bravo c'è sempre). Questo esercizio serve a prepararli a quello che gli aspetta nella vita REALE. Una volta che abbia metabolizzato questo sono certo che non lo spaventerà più nulla.
genitore
00martedì 5 novembre 2013 13:31
Re: Re: Re: ESPERIENZA
[POSTQUOTE][QUOTE:124072021=Father, 05/11/2013 12:37]

Io credo che nella vita non esiste sempre e solo il primo posto (o primo gruppo), secondo la mia modesta visione è giusto che mio figlio si confronti e sappia affrontare/accettare anche delusioni e sappia riconoscere se qualcuno sia più meritevole/bravo di lui (tanto nella vita uno più bravo c'è sempre). Questo esercizio serve a prepararli a quello che gli aspetta nella vita REALE. Una volta che abbia metabolizzato questo sono certo che non lo spaventerà più nulla.
[/QUOTE][/POSTQUOTE]


il concetto è giusto se ci sono i presupposti per una sana competizione, secondo me però quando si fa finta di non vedere e di non capire e ci si ostina a credere che il proprio figlio farà parte per forza del primo gruppo anche se è piccolino e invece le scelte della società sono evidentemente verso parametri di chili e centimetri e non di tecnica calcistica , forse sarebbe il caso di cambiare aria prima...e farlo giocare o no ?
Father
00martedì 5 novembre 2013 14:27
Re: Re: Re: Re: ESPERIENZA
[POSTQUOTE][QUOTE:124072524=genitore, 05/11/2013 13:31]


il concetto è giusto se ci sono i presupposti per una sana competizione, secondo me però quando si fa finta di non vedere e di non capire e ci si ostina a credere che il proprio figlio farà parte per forza del primo gruppo anche se è piccolino e invece le scelte della società sono evidentemente verso parametri di chili e centimetri e non di tecnica calcistica , forse sarebbe il caso di cambiare aria prima...e farlo giocare o no ?[/QUOTE][/POSTQUOTE]

Si è preferibile farlo giocare, ma il problema non dobbiamo crearlo noi genitori, ci può stare che la società faccia altre scelte, ma deve essere il ragazzo a capire e fare la scelta, noi dobbiamo solo aiutarlo ad evitare che si insinui una sensazione di malessere, magari lui pensa che siamo delusi di lui, facendogli capire che esistono anche più bravi di lui, l'importante è che si sia impegnato.
Poi come io dico al mio, per me gioca o non gioca rimane sempre il più bravo e quindi non mi deluderà mai, magari a volte mi fa innervosire....... ;-)
mister ok
00martedì 5 novembre 2013 15:27
.....e cosi sono scomparse le tanta squadre di quartiere
professore
00martedì 5 novembre 2013 15:39
buona discussione
La mia opinione, dopo svariati anni che frequento le società dilettantistiche è che la verità di determinate affermazioni sta sempre nel mezzo.
I ragazzi che oggi si affacciano al settore agonistico, cioè i 2000 hanno ha disposizione tre campionati i giov fb provinciali, giov fb regionali giov fb regionali eccellenza.
Tutte le società storiche di Roma che partecipano al massimo campionato di questa categoria formano gruppi considerevoli, questo non è certo a favore dei ragazzi, perche invece di concentrare le forze ad insegnare il calcio giocato con istruttori ed allenatori, le società sono costrette ad inseguire i risultati per rimanere nelle categorie maggiori, e qui nascono i problemi, il fisico diventa importante, il numero dei ragazzi di pari qualità pure, costringendo gli allenatori a scelte difficili, e tutto il resto che ne consegue.
E’ vero che spesso le seconde squadre di queste società sono utilizzate per fare cassa, ma i dilettanti non hanno grossi introiti economici, pero se queste squadre vengono tenute in considerazione e i ragazzi che oggi pagano la differenza fisica spesso diventano le prime squadre degli allievi, perche i ragazzi che sono cresciuti nella tranquillità del risultato e nella professionalità delle società di eccellenza spesso diventano i più bravi.
Il problema che le società che militano nelle categorie inferiori chiaramente non tutte, parliamo di provinciali, e regionali seconda fascia, spesso sono gestite molto peggio delle seconde squadre di eccellenza, perche hanno pochi elementi perché gli allenatori non riescono a lavorare perche non supportati dalle società, con tanti problemi da risolvere quotidianamente.
Dunque la scelta alle volte dei genitori di preferire una società magari importante invece di rimanere nel squadretta di periferia o di provincia può essere anche oculatamente giusta se supportata da sani principi.
[SM=g27990]
Mister ok
00martedì 5 novembre 2013 15:45
Solo che poi nascono le transumanze dei genitori che si spostano da una parte alla altra della città sognando chissà che cosa
Viaggiatore
00martedì 5 novembre 2013 16:05
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:124074227=Mister ok, 05/11/2013 15:45]Solo che poi nascono le transumanze dei genitori che si spostano da una parte alla altra della città sognando chissà che cosa[/QUOTE][/POSTQUOTE]

Ma non capisco il problema, non è la prima volta che leggo questo giudizio negativo su genitori che portano i propri figli lontano da casa per farli giocare con pari merito. Ti faccio una domanda, ma è più colpa del genitore che si impone questo sacrificio, chiaramente se meritevole non solo calcisticamente ma per studio e educazione, oppure che in Italia solo alcune società sono capaci di mettere a disposizione strutture e istruttori adeguati???
Certo se ero in qualche paese scandinavo forse non esisteva questo problema.
mister ok
00martedì 5 novembre 2013 16:11
spostarsi per farlo studiare capirei pure ,ma x tirare due calci a un pallone mi sembra esagerato passare intere giornate fuori da casa
sfd
00martedì 5 novembre 2013 16:17
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:124074493=mister ok, 05/11/2013 16:11]spostarsi per farlo studiare capirei pure ,ma x tirare due calci a un pallone mi sembra esagerato passare intere giornate fuori da casa[/QUOTE][/POSTQUOTE]


se non è buono per il Re ..non è buono nemmeno per la Regina,nemmeno spostandosi di 50 km..
scendete dal piedistallo e pensate a fare giocare serenamente, sappiate anche ridimensionare le vostre aspettative e di conseguenza quelli che voi ritenete i "pari livello".. qualche ora in meno di macchina e qualche ora in piu' sui libri non sarebbe male.
Mah
00martedì 5 novembre 2013 16:24
Re: Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:124074561=sfd, 05/11/2013 16:17]


se non è buono per il Re ..non è buono nemmeno per la Regina,nemmeno spostandosi di 50 km..
scendete dal piedistallo e pensate a fare giocare serenamente, sappiate anche ridimensionare le vostre aspettative e di conseguenza quelli che voi ritenete i "pari livello".. qualche ora in meno di macchina e qualche ora in piu' sui libri non sarebbe male.[/QUOTE][/POSTQUOTE]

Forse inizio a pensare che il problema sia che leva spazi a qualcuno che abita vicino????
Se il ragazzo non crea problemi di studio e educazione e il mio lavoro mi consente di farlo non vedo il vostro problema.

Poi se invece verrà allontanato dalla società perché non più idoneo, oppure arriva qualcuno più bravo, serenamente decideremo insieme al ragazzo cosa preferisce fare.


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