LADISPOLI, COSA NON VA?
Nonostante la grande campagna acquisti la squadra non sembra attraversare un periodo felice
Fare un’analisi della partita interna contro il La Storta è molto difficile.
Sicuramente la squadra ha bisogno di guardarsi in faccia alla ripresa degli allenamenti e capire cosa è che bisogna ottimizzare.
Sembra un film già visto - Trascinatori in trasferta e piccoli in casa, troppo poco per puntare al salto di categoria. Squadra che deve maturare e forse affrontare le gare con maggior cattiveria ed umiltà capendo che questa società ha fatto dei sacrifici importanti e l’obiettivo è uno soltanto per il quale lottare fino all’ultima goccia di sudore. Un passo falso ci può stare ma ora diventa troppo ed il film sembra sempre quello, il Ladispoli capace di farla da padrone fuori casa e piccolo con le piccole in casa.
Il Marescotti ora è un problema - Il terreno di gioco è sicuramente un problema per una squadra tecnica come quella di mister Galli ma non può e non deve essere un alibi. Ora importante ripartire con il piglio giusto, fra 7 giorni c’è il Montefiascone che, con tutto il rispetto parlando, non è la Caninese. La vittoria sarà d’obbligo come d’obbligo sarà una reazione cattiva e tenace. Domenica contro il La Storta imbottito di giovanissimi e con molti calciatori anonimi il Ladispoli non solo non è piaciuto a nessuno ma ha anche irritato per la scarsa voglia di lottare. Lontanissimo da quello di coppa e da quello di Canino. Qualche sporadica azione ed una traversa colpita nel primo tempo è poca cosa per una corazzata come quella rossoblu. Addirittura il La Storta è riuscito a mettere sotto per alcune parti di gioco la dormiente formazione ladispolana.
Sotto botta anche mister Galli - Errori tanti, troppi e tutti devono assumersi le proprie responsabilità dall’allenatore ai giocatori. Entrare nello specifico forse sarebbe troppo ed inopportuno per una domenica che bisogna assolutamente dimenticare. Contro il Trevignano la sconfitta arrivò immeritata ed alla fine di un forcing durato 90’, contro il La Storta invece la sconfitta è meritata e discutibili sono state molte le scelte operate dal tecnico che per la prima volta in questa stagione “non è ha azzeccata una” a differenza di gare come quella di Acquapendente e Canino dove le scelte ed i cambi del coach risultarono determinanti. Una disamina forte come questa senz’altro può riscuotere nelle coscienze di tutti quella voglia di rivalsa necessaria per ripartire. Fare orecchie da mercante in taluni casi è sbagliato, ora serve una decisa risposta sul campo.