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Per il calcio me ne moro ma di calcio non voglio morire.

Ultimo Aggiornamento: 26/04/2010 22:48
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28/09/2009 09:32

Discussione dedicata alla prevenzione ed alla tutela della salute.
Neanche il tempo di iniziare i nuovi campionati e subito una domenica rovinata da una tragedia.
Ritorniamo mestamente ai temi che ci hanno seguito dalla passata stagione e da quella precedente.
I discorsi che si fanno nell'immediato sono legati al sentimento di sconforto che ci accompagnano nel momento in cui apprendiamo di un ragazzo che sta lottando per la sua vita.

Poi però bisogna essere cinici e confrontarci con la realtà per cercare una soluzione a questi tragici eventi, una soluzione che limiti nelle umane possibilità il fato.

Ho ascoltato Castelli nell'intervento su FA e sono d'accordo con lui, l'impiego e la diffusione del defibrillatore mi sembra l'unica strada percorribile, l'utilizzo di personale laico è l'unico sistema che consenta una capillarizzazione del primo intervento e questi nuovi defibbrillatori possono essere diffusi sul territorio senza investimenti impossibili.

Già ho detto che l'idea delle ambulanze è meritoria ma poco attuabile e in definitiva legata alle sole gare domenicali.

GIURASSICO
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28/09/2009 10:38

Re: Discussione dedicata alla prevenzione ed alla tutela della salute.
[POSTQUOTE][QUOTE:97523057=misterc22, 28/09/2009 9.32]Neanche il tempo di iniziare i nuovi campionati e subito una domenica rovinata da una tragedia....


BELLE PAROLE che si dicono sempre dopo e mai prima
Certi discorsi li abbiamo sentiti e risentiti....
la primavera di due anni, dopo l'ennesimo grave infortunio si videro le ambulanze nei campi, duro solo una primavera.. poi tutto tornò come prima

Qui la federazione deve avere il coraggio di prendere delle iniziative scomode...
non si iniziano partite se non c'è un medico presente nella struttura
non si gioca se non c'è un defribillatore presente nella struttura
partite perse se un ragazzo gioca senza copertura medica
non iscrizione ai campioanti se non c'è assicurazione per i ragazzi in campo
verifica a campione da parte della federazione delle condizioni fisiche dei ragazzi.

davanti all'ennesima disgrazia ancora parole, parole, parole e una federazione ferma

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28/09/2009 12:28

Re: Discussione dedicata alla prevenzione ed alla tutela della salute.
misterc22, 28/09/2009 9.32:

Neanche il tempo di iniziare i nuovi campionati e subito una domenica rovinata da una tragedia.
Ritorniamo mestamente ai temi che ci hanno seguito dalla passata stagione e da quella precedente.
I discorsi che si fanno nell'immediato sono legati al sentimento di sconforto che ci accompagnano nel momento in cui apprendiamo di un ragazzo che sta lottando per la sua vita.

Poi però bisogna essere cinici e confrontarci con la realtà per cercare una soluzione a questi tragici eventi, una soluzione che limiti nelle umane possibilità il fato.

Ho ascoltato Castelli nell'intervento su FA e sono d'accordo con lui, l'impiego e la diffusione del defibrillatore mi sembra l'unica strada percorribile, l'utilizzo di personale laico è l'unico sistema che consenta una capillarizzazione del primo intervento e questi nuovi defibbrillatori possono essere diffusi sul territorio senza investimenti impossibili.

Già ho detto che l'idea delle ambulanze è meritoria ma poco attuabile e in definitiva legata alle sole gare domenicali.





============================================================

Come gia' dibattuto oltre un anno fa' , secondo me ,oltre al defibrillatore e suoi manovratore che dovrebbe essere obbligatorio dal regolamento ( e non la tiratina della maglia durante il gioco), dovrebbe essere obbligatorio un medico (quanto meno la domenica)anche se in praticantato , che sappia mettere le mani e capire l'intervento da fare .
Se non si voglia pagare l'operato del medico alle prime armi (cosa irrisoria davanti a certi....rimborsi),si possa dare un punteggio di benemerenza che il medico stesso possa far valere al momento del voto finale e/o al posizionamento di un posto di lavoro .
Avendo un medico in campo , il defibrillatore e un addetto alla manovra , le cose cambierebbero e di molto .
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28/09/2009 12:37

come giustamente detto in trasmissione, il problema deve essere posto in modo generale e non circoscritto alle sole gare domenicali, per questo è indispensabile istruire il personale laico (allenatori, dirigenti, genitori....) sull'uso del defibrillatore, fare in modo che questo sia presente nei luoghi pubblici (impianti sportivi, scuole, parchi, centri commerciali...) in modo da aumentare le possibilità che laddove si verifichi un problema ci possa essere comunque la possibilità di tentare un miracolo.
x i genitori
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28/09/2009 12:41

Re: Re: Discussione dedicata alla prevenzione ed alla tutela della salute.
a Giurassico ma una parola per i genitori la vuoi spendere?
Hai scritto:
...Qui la federazione deve avere il coraggio di prendere delle iniziative scomode...
non si iniziano partite se non c'è un medico presente nella struttura
non si gioca se non c'è un defribillatore presente nella struttura
partite perse se un ragazzo gioca senza copertura medica
non iscrizione ai campioanti se non c'è assicurazione per i ragazzi in campo
verifica a campione da parte della federazione delle condizioni fisiche dei ragazzi....


MA TU QUANDO PARTI PER UN LUNGO VIAGGIO GLIELO FAI IL TAGLIANDO ALLA MACCHINA?
UN TEGLIANDO A TUO FIGLIO TE LO DEVE IMPORRE QUALCUNO?
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28/09/2009 12:52

sulla prevenzione c'è da approfondire il discorso....la Stato ci dice che per l'attività agonistica bisogna eseguire un esame specifico, ogni genitore lo fa, chi utilizzando le strutture statali, chi attingendo interamente alle proprie tasche.

Ora ho sentito il dr Brozzi affermare che quel tipo di esame è inadeguato, se possibile concordo ma non sono tranquillo.

Il Dr,Brozzi è comunque un operatore di quel settore e gli esami che lui propone sono molto costosi.

Cercando di non essere travisato faccio un esempio sciocco:

Il mio gommista mi ha detto che ogni 6 mesi devo cambiare le quattro ruote perchè così sono più tranquillo, sicuramente non mi sta mentendo, un battistrada nuovo tiene meglio di uno vecchio, però mi chiedo qual'è la verità tra il gommista che mi vuole vendere 4 ruote ogni sei mesi e l'usura del battistrada?

Tornando a noi e concludendo, la commissione medica del CONI ci deve far sapere se il protocollo medico che ogni anno eseguiamo per ottenere l'idoneità agonistica è appropriato oppure no.

Se gli esami che attualmente facciamo sono superati e non più sicuri devono essere inseriti nuovi esami nella tabella del Servizio sanitario Nazionale.
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28/09/2009 14:35

Re: Re: Discussione dedicata alla prevenzione ed alla tutela della salute.
mauretto58, 28/09/2009 12.28:




============================================================

Come gia' dibattuto oltre un anno fa' , secondo me ,oltre al defibrillatore e suoi manovratore che dovrebbe essere obbligatorio dal regolamento ( e non la tiratina della maglia durante il gioco), dovrebbe essere obbligatorio un medico (quanto meno la domenica)anche se in praticantato , che sappia mettere le mani e capire l'intervento da fare .
Se non si voglia pagare l'operato del medico alle prime armi (cosa irrisoria davanti a certi....rimborsi),si possa dare un punteggio di benemerenza che il medico stesso possa far valere al momento del voto finale e/o al posizionamento di un posto di lavoro .
Avendo un medico in campo , il defibrillatore e un addetto alla manovra , le cose cambierebbero e di molto .



Mauretto,hai pefettamente ragione,già l'altr'anno si è molto disquisito sull'argomento.
Vado oltre.
I reggenti di tutto il calcio,in tutte le sue sfaccettature,non vogliono sentire gli accorati appelli,anche confusi,che provengono dalla base.
Se mai si comincia mai si pone rimedio.
La strada è,sarà lunga,lunghisima ma per amor di Dio cominciamo a lavorare e a stabilire dei capisaldi.

Cominciamo.

-Visite mediche.
Se quelle che favevo anche io mezzo secolo fa sono superate il "governo calcistico"lo deve dire chiaramente e nel contempo deve definire il nuovo da sostenere per scendere in campo più tranquilli o quantomeno senza aver lasciato nulla al caso,pur sapendo che l'imprevisto è sempre in agguato dietro la porta.
Se i nuovi esami,che fanno stare tutti più tranquilli,costano molto ma molto di più non importa.
Inventassero coperture indirette,contributo familiare,contributo della società interessata al tesseramento,contributi statali,sponsor ecc.ecc.
Senza visite non si può giocare,senza visite non si rilascia la tessera con la foto dell'atleta da presentare all'arbitro,facendolo diventare unico documento da riportare sulla distinta.

-Defibrillatore.
Da presentare, unitamente alle generalità di chi è facoltizzato all'uso,all'arbitro insieme alla "distinta".
In assenza non si gioca.
Il costo,non enormemente esoso,non dovrebbe rappresentare un impedimento.Comitati Regionali,società,genitori,spettatori sicuramente troverebbero la soluzione.

-Medico in panchina.
Senza medico o laureando-dettato da norme-non si gioca.

-Ambulanze.
Partire con "posteggi"dove sostano mezzi pronti a coprire strutture nell'ambito di una distanza compatibile per un"pronto intervento".

Non riesco ad immaginare quanto ancora più lungo possa essere stato il tempo trascorso tra la chiamata e l'arrivo della autoambulanza in quel di Pomezia.
Le parole trovano ampio risalto quando ci si imbatte in un evento che può stravolgere la vita di ognuno di noi che abbiamo fratelli,figli,nipoti ecc. che praticano attività agonistiche.
Di fatti invece se ne riscontrano pochi perchè non sono all'ordine del giorno seppur c'è chi rischia la vita,sistematicamente, per incuria delle istituzioni preposte.
[Modificato da FAUSTO(1) 28/09/2009 14:37]
giurassico
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28/09/2009 15:08

Re: Re: Re: Discussione dedicata alla prevenzione ed alla tutela della salute.
[POSTQUOTE][QUOTE:97528433=x i genitori, 28/09/2009 12.41]a Giurassico ma una parola per i genitori la vuoi spendere?


hai perfettamente ragione.... genitori la salute di vostro figlio è più importante di ogni risultato o successo sportivo.

è questo lo posso dire a ragion di causa,
non cercate il medico compiacente che chiud eun occhio davanti a qualche piccolo segnale, andate a fondo nei controlli sanitari.
Siate scrupolosi, amate i vostri figli prendentovi cura della loro salute...




giurassico
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28/09/2009 15:15

Re: Re: Re: Discussione dedicata alla prevenzione ed alla tutela della salute.
[POSTQUOTE][QUOTE:97528433=x i genitori, 28/09/2009 12.41]a Giurassico ma una parola per i genitori la vuoi spendere?

dopo aver speso due parole per i genitori, penso però che sia giusto anche dire due parole ai ragazzi che fanno sport...

se volete fare sport, allora dovete fare una vita da sportivi, perche certi estremi non fanno d'accordo con lo sport


fumare tabacco
fumare hascic
usare altre droghe
abusare con l'alcool e con il superalcol
dormiere poco, andare a letto alle 3/4 di mattina ed essere in campo alle 9....

tutto questo sfondo il cuore, sfondo il fisico
tutto questo non puo andare d'accordo con lo sport

se da una parte ci devono essere i controlli, il mezzi di assistenza, la repsonsabilità civile dell'autorità, l'amore dei genitori dall'altra parte ci deve essere il senso della responsabilità degli atleti nel sapere gestire il proprio corpo.




INFO
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28/09/2009 19:02

Per non fare confusione
Ma no c'è già una discussione aperta sull'argomento?
oiclac.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8131890&...

.........................
[Non Registrato]
29/09/2009 14:10

oggi domani
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04/10/2009 00:44

Re: Re: Re: Discussione dedicata alla prevenzione ed alla tutela della salute.
FAUSTO(1), 28/09/2009 14.35:



Mauretto,hai pefettamente ragione,già l'altr'anno si è molto disquisito sull'argomento.
Vado oltre.
I reggenti di tutto il calcio,in tutte le sue sfaccettature,non vogliono sentire gli accorati appelli,anche confusi,che provengono dalla base.
Se mai si comincia mai si pone rimedio.
La strada è,sarà lunga,lunghisima ma per amor di Dio cominciamo a lavorare e a stabilire dei capisaldi.

Cominciamo.

-Visite mediche.
Se quelle che favevo anche io mezzo secolo fa sono superate il "governo calcistico"lo deve dire chiaramente e nel contempo deve definire il nuovo da sostenere per scendere in campo più tranquilli o quantomeno senza aver lasciato nulla al caso,pur sapendo che l'imprevisto è sempre in agguato dietro la porta.
Se i nuovi esami,che fanno stare tutti più tranquilli,costano molto ma molto di più non importa.
Inventassero coperture indirette,contributo familiare,contributo della società interessata al tesseramento,contributi statali,sponsor ecc.ecc.
Senza visite non si può giocare,senza visite non si rilascia la tessera con la foto dell'atleta da presentare all'arbitro,facendolo diventare unico documento da riportare sulla distinta.

-Defibrillatore.
Da presentare, unitamente alle generalità di chi è facoltizzato all'uso,all'arbitro insieme alla "distinta".
In assenza non si gioca.
Il costo,non enormemente esoso,non dovrebbe rappresentare un impedimento.Comitati Regionali,società,genitori,spettatori sicuramente troverebbero la soluzione.

-Medico in panchina.
Senza medico o laureando-dettato da norme-non si gioca.

-Ambulanze.
Partire con "posteggi"dove sostano mezzi pronti a coprire strutture nell'ambito di una distanza compatibile per un"pronto intervento".

Non riesco ad immaginare quanto ancora più lungo possa essere stato il tempo trascorso tra la chiamata e l'arrivo della autoambulanza in quel di Pomezia.
Le parole trovano ampio risalto quando ci si imbatte in un evento che può stravolgere la vita di ognuno di noi che abbiamo fratelli,figli,nipoti ecc. che praticano attività agonistiche.
Di fatti invece se ne riscontrano pochi perchè non sono all'ordine del giorno seppur c'è chi rischia la vita,sistematicamente, per incuria delle istituzioni preposte.



Ragazzi
ho avuto la sventura di imbattermi nel video-da "il Mamilio"- relativo al malanno di Gigi Di Bartolomeo.

Dire che è da brividi e' dire poco.

Nella speranza che tutto si risolva per il meglio un grazie immenso penso che debba andare ai suoi compagni-n.10 Alfonsi e n.8 e 11? ed altri che con molta prontezza si sono prodicati per permettere al compagno di continuare a respirare.

Ma non da meno un grosso abbraccio deve andare a quell'infermiere che per circa 4-5 minuti si è prodigato con molto impeto,sembrava che non volesse smettere mai,sollecitando a più non posso il cuore per la sua "ripresa".

E' un video crudo,con tanti compagni impotenti,senza defibrillatore,senza medico in panchina,senza ambulanza che è arrivata dopo quasi 8 minuti e con tutto il pubblico presente ammutolito,impotente e sofferente.

Non è possibile che si possa correre il rischio di morire per mancanza di "una elementare base"necessaria a salvaguardare la salute degli atleti.
In mancanza della quale che si fermi pure l'attività agonistica.
Sarebbe meglio far incazzare i protettori del giochetto piuttosto che correre il rischio di morte di un atleta.

Nel vedere il filmato "fate mente locale"e pensate al grandissimo rischio che corrono tutti gli atleti la domenica nei quali ci troviamo anche i nostri figli,nipoti e conoscenti.

Non può essere ne deve essere.Si deve cambiare.
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04/10/2009 00:44

Re: Re: Re: Discussione dedicata alla prevenzione ed alla tutela della salute.
[.
[Modificato da FAUSTO(1) 04/10/2009 00:50]
A.D.
[Non Registrato]
04/10/2009 00:53

D'accordo su tutta la linea, caro Fausto.
Proprio per questo, domani abbiamo deciso di proporre una trasmissione un po'diversa dal solito.
Interverranno numerose persone che hanno avuto un ruolo nella vicenda di domenica scorsa e con loro cercheremo, per l'ennesima volta, di sensibilizzare l'attenzione delle istituzioni su di un tema ancora gravemente ignorato.
Un grande abbraccio.
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26/04/2010 22:48

Da Fuori Area

Quella che stava diventando una giornata di gioia e di festa per la società anziate si è trasformata in pochi minuti in una giornata drammatica.

Gli Allievi Regionali Fascia B allenati da Paolo Solazzi, stavano vincendo a Trigoria contro la Roma, prima in classifica. A un minuto dal termine dell’incontro, con l’Anziolavinio avanti per 1 – 0, il cuore di Gianni Casaldi, genitore di un ragazzo della squadra anziate, non ha retto alla grande emozione che stava vivendo. Le condizioni dell’uomo sono apparse subito molto gravi e a poco sono servite le prime cure portate dal dottore della Roma. Al “Bernardini” arriva un’eliambulanza ma sarà un’ambulanza a portare Casaldi al “Sant’Eugenio”, dove arriva la brutta notizia.

“Era una persona impagabile - commenta l’allenatore Paolo Solazzi - sempre disponibile. Un uomo d’altri tempi. Ora cercheremo di stare vicini al ragazzo”.Casaldi, 62enne residente a Nettuno, era un imprenditore nel campo delle ceramiche per pavimenti e aveva ad Anzio la sua attività, il Centro Ceramiche Azzurra. Lascia la moglie e due figli.

Alla famiglia Casaldi vanno le condoglianze della società Anziolavinio.


La discussione era di settembre, si parlava, si parlava, si continua a parlare e purtroppo ogni tanto si continua a morire.
Questa volta non è toccato ad un ragazzo ma ad un genitore appassionato che stava in tribuna. Non per questo il dramma è minore.

La domanda è sempre la stessa: tutti abbiamo fatto il possibile perchè questo non accadesse?
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