credo che tutte le iniziative vadano premiate, da una parte del pubblico che ascolta e dalla semplice curiosità. La storia degli ultimi 25 anni non la conosco, quella degli ultimi 20 sì. E la storia racconta, senza mancare per questo di tatto ad alcuno, che la voce storica per radio è Max Cannalire. E sarei curioso di sapere per quale motivo o per quali motivi sia andato via lui da rete sport e radio sei, e l'altro Max, Arrichiello, da radio 6, che pure aveva contribuito a far crescere con quattro ore di trasmissione.
Penso che i giovani di fuori area si stiano facendo le spalle ovvero le ossa, e questo non si può disconoscere ai vari cronisti. Per essere obiettivi va detto che la gente esperta che parla su 88,100 (nuova spazio radio), da Arrichiello a Cannalire, Russo, Baldi, da quest'altra parte non c'è. E anche sul piano della velocità dei risultati mi sembra che nelle prime giornate, almeno, non ci sia stata partita. Ma sempre nella giusta considerazione che va data a chi si dà da fare. Che riesca o meno nell'intento. Alla fine sono valutazione soggettive. E lo stesso vale per la televisione. Giudica e valuta chi è a casa o nei circoli sportivi, come diceva Arbore, con il telecomando in mano.
Di certo c'è della concorrenza. Poi uno sceglie quale radio seguire. Questa è, in fondo, la libertà concessa dalla democrazia.
Saluti a tutti da un grande laziale.