FUORI AREA

Torna la consueta rubrica "Il Calcio in TV" dopo una settimana di pausa. Innanzituto mi corre l'obbligo, come collega, di fare i complimenti a tutti i protagonisti del panorama radiofonico e televisivo dilettante per il grande sforzo profuso con l'obiettivo di far vivere a tutti gli appassionati, la bellezza di questo mondo. In mattinata scontro di fuoco tra i ragazzi di Fuori Area e Max Cannalire che dalle frequenze di Radio Ies gli uni, e Radio Incontro l'altro, si danno battaglia via radio. Bene entrambi (voto 8) anche se occorre dare una tiratina di orecchie al buon Concreto ancora legato a certi personaggi (Bergami e Rossi su tutti), che tendono a perdere di vista il loro ruolo all'interno della trasmissione. Ottimi, come tempestività, entrambi gli schieramenti per risultati ed approfondimenti sul settore giovanile, che domenica ha ufficialmente preso il via con le gare di Allievi e Giovanissimi. Nel pomeriggio corre l'obbligo di decantare ancora una volta le gesta di Fuori Area, soprattutto in merito alla varietà e grande quantità dei servizi dai campi offerti ai telespettatori, uno spettacolo ogni settimana più ricco che non può che far bene al calcio dilettante laziale. Anche Sport in Oro, condotta da Minichino, non scherza, anche se negli studi la polemica è sempre dietro l'angolo. Innanzitutto smettiamola con questa storia di Pochesci, chiamato consigliere, mentore ecc... di Persico, come a voler far capire, ma mai fino in fondo. Se il pensiero è quello che Pochesci fosse da sempre l'allenatore del Frascati e non Persico, basta dirlo apertamente, senza lasciare intendere o capire ma mai dire. Stesso discorso anche per gli episodi più volte citati da Don Raffaele di presunti allenatori che si presentano ai campi con la "valigia". Una, due, tre volte, alla quarta forse sarebbe il caso di fare nomi e cognomi, altrimenti la polemica diventa sterile e priva di interessa per tutti i telespettatori. Ultimo appunto per il prode Cannalire. Va bene che uno si deve guadagnare la famosa pagnotta, ma passare dai tempi di Televita in cui facevi il brutto e il cattivo tempo, avedo spazi e importanza, a fido scudiero di Don Raffaele, bacchettato per le perdite di tempo, gli interventi non sempre azzeccati ed i ritardi ci sembra troppo. Però, come dire, ad ognuno il suo destino...c'è chi nasce per essere fuori dal coro e lotta per continuare a non essere schiavo di nessuno, e chi si piega alla dura legge del mercato. Noi preferiamo sempre i primi...
Con questo è tutto, io avrei finito, parafrasando il compianto Giorgio....

FONTE: www.calciolazio.com/visto_in_tv.html