Scuola di portieri

Il problema dei portieri è ormai evidente tanto che anche la Federazione ha proposto uno stage ad hoc.
La cartina di tornasole della Serie A, con una presenza massiccia di portieri provenienti da altre Federazioni, evidenzia un problema che comodamente si può riferire a situazioni già appurate...fato, eccessive pressioni, scarso ricambio generazionale ma tutte queste ipotesi mi sembrano superficiali.
Una ipotesi in controtendenza che mi è balenata è che la crisi di portieri sia dovuta all'eccessiva specializzazione.
Mi spiego...in serie A si stanno utilizzando moltissimi portieri provenienti da Federazioni come Brasile ed Argentina che non hanno una primissima cultura della programmazione ma che basano i loro successi sulla grandissima base di praticanti. Come più volte detto, la statistica porta all'esplosione di talenti, maggiore è il numero di praticanti tante di più sono le possibilità di avere giocatori di talento.
Ora, l'Italia come tanti Paesi Europei riesce a contrastare la pecca dei numeri attraverso un alto grado di specializzazione e di organizzazione.
Torniamo ai Portieri....la scelta di creare delle figure come i preparatori dei Portieri ha sicuramente incrementato la crescita tecnica del ruolo ma ormai la tendenza è quella, almeno nella base dove le sedute sono 3 o al massimo 4 nell'arco della settimana, di estraniare il portiere dal gruppo squadra.
Il portiere programma il suo lavoro insieme al Preparatore dei Portieri e diventa minimo il tempo passato con la squadra.
Il lavoro svolto è molto specifico ma per esigenze di spazio molto spesso diventa limitato in quanto, un preparatore, si deve occupare di 4 o 5 giocatori per cui anche se il lavoro è di qualità la densità dell'allenamento tende ad annacquarsi.
Molto limitate sono le situazioni di gara ed anche se sono state inserite alcune esercitazioni, quasi inesistenti sono le situazioni di imprevedibilità. per spiegarmi un conto è la tecnica di tuffo o la ricerca della posizione nella situazione in cui il mister effettua i tiri in porta, un altro e cimentarsi contro i compagni che stanno sviluppando le situazioni di attacco. Stesso discorso si può fare per le uscite alte o a terra che nel contesto di gioco hanno tempi e difficoltà assolutamente diverse rispetto a quelle delle esercitazioni a secco.
Naturalmente la mia è solo un ipotesi ma forse bisognerebbe riportare i Portieri ad allenarsi più tempo insieme alla squadra lasciando al preparatore dei portieri i soli compiti tecnici.