CONSIGLIO DIRETTIVO ALI DI SCORTA

Ultimo Aggiornamento: 07/04/2013 09:18
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 6.689
Città: ROMA
Età: 65
Sesso: Maschile
12/08/2009 20:03


LA RICERCA

==============

Ricercatori impegnati sui tumori cerebrali

Centri di cura in Italia

Ricerca sul Neuroblastoma


LA RICERCA
Pathways Diversi Coinvolti in Tumori Pediatrici del SNC: Basi Molecolari e Studi Applicativi

Progetto di ricerca di base

Negli ultimi anni notevoli progressi sono stati compiuti nella individuazione dei meccanismi molecolari che portano alla trasformazione e progressione neoplastica. La recente teoria che i tumori cerebrali pediatrici originino da una piccola popolazione di cellule, chiamate Cellule Staminali Tumorali, responsabili del mantenimento e metastatizzazione del tumore, ha aperto una nuova frontiera sia per la conoscenza dei meccanismi patogenetici di questi tumori sia per l’innovazione terapeutica.

Nella visione postgenomica della scoperta di nuovi farmaci, l’approccio del ricercatore, condiviso a livello internazionale, è di identificare agenti terapeutici in grado di eliminare in modo selettivo le cellule tumorali, risultando al contempo meno dannosi alle cellule normali.

Alcuni di questi farmaci sono attualmente in sperimentazione nell’adulto, mentre il potenziale terapeutico nei tumori pediatrici non è noto.

I tumori del sistema nervoso centrale (SNC) sono frequenti in età pediatrica; tra questi, che mostrano vari aspetti all’esame microscopico, sono particolarmente rilevanti i tumori cosiddetti “embrionali”; si tratta di neoplasie maligne biologicamente molto aggressive. I moderni protocolli di cura ottengono percentuali di guarigione non trascurabili mediante l’associazione dell’asportazione neurochirurgica (ampia o radicale) seguita dalla radioterapia e dalla chemioterapia. Questi risultati sono però gravati in percentuale non trascurabile da conseguenze post-terapeutiche di rilievo.

Lo studio delle caratteristiche molecolari di queste neoplasie fornisce indicazioni per individuare strategie terapeutiche innovative che sfruttino il meccanismo naturale dell’apoptosi (ovvero processo che porta alla morte cellulare), frequentemente bloccato, o quello dell’azione di farmaci diretti verso i recettori cellulari del tumore.

I tumori cerebrali sono molti e tutti fra loro diversificati: occorre, in una prima fase, prendere in considerazione solo quelli più rilevanti dal punto di vista epidemiologico (ovvero che abbiano una casistica tale da condurre a studi statistici clinicamente rilevanti).
Il Medulloblastoma (MDB) è un tumore che origina dalle cellule nervose primitive; ha una rapida crescita, è invasivo, e può anche infiltrare le meningi.

Il picco di incidenza è otto anni; la maggior parte compare nei primi 20 anni di vita, e circa il 30% si manifesta negli adulti. Il trattamento del medulloblastoma ha beneficiato dei progressi della neurochirurgia, radioterapia e chemioterapia; correntemente la sopravvivenza è di circa 5 anni per il 70% dei casi di pazienti a rischio standard trattati con chirurgia combinata alla radioterapia e chemioterapia, mentre per pazienti ad alto rischio si registra il 25% di possibilità di sopravvivere 5 anni.

Gli Ependimomi rappresentano il 10% dei tumori del sistema nervoso centrale dei bambini e originano dagli spazi ventricolari o da cellule ependimali (cioè dalle cellule che ricoprono i ventricoli cerebrali ed il canale centrale del midollo spinale).
Sono tumori rari. I sintomi dipendono dalla sede della malattia e possono essere: cefalea (80%), nausea e vomito (75%), difficoltà nell'equilibrio, vertigini e crisi epilettiche.

Il progetto di ricerca “Pathways diversi coinvolti in tumori pediatrici del SNC: basi molecolari e studi applicativi” è articolato in tre fasi fondamentali secondo lo schema accluso (fig.1): studio molecolare, in cui si studia l’assetto genomico e proteomico dei tumori;
studio di biologia tumorale in cui si prendono in considerazione la preparazione e la caratterizzazione delle cellule staminali provenienti dal tumore;
sviluppo traslazionale per l’analisi di farmaci con possibile target molecolare sia in vitro che in animale.
epidemiologico (ovvero che abbiano una casistica tale da condurre a studi statistici clinicamente rilevanti).

Il Medulloblastoma (MDB) è un tumore che origina dalle cellule nervose primitive; ha una rapida crescita, è invasivo, e può anche infiltrare le meningi.

Il picco di incidenza è otto anni; la maggior parte compare nei primi 20 anni di vita, e circa il 30% si manifesta negli adulti. Il trattamento del medulloblastoma ha beneficiato dei progressi della neurochirurgia, radioterapia e chemioterapia; correntemente la sopravvivenza è di circa 5 anni per il 70% dei casi di pazienti a rischio standard trattati con chirurgia combinata alla radioterapia e chemioterapia, mentre per pazienti ad alto rischio si registra il 25% di possibilità di sopravvivere 5 anni.

Gli Ependimomi rappresentano il 10% dei tumori del sistema nervoso centrale dei bambini e originano dagli spazi ventricolari o da cellule ependimali (cioè dalle cellule che ricoprono i ventricoli cerebrali ed il canale centrale del midollo spinale).

Sono tumori rari. I sintomi dipendono dalla sede della malattia e possono essere: cefalea (80%), nausea e vomito (75%), difficoltà nell'equilibrio, vertigini e crisi epilettiche.

Il progetto di ricerca “Pathways diversi coinvolti in tumori pediatrici del SNC: basi molecolari e studi applicativi” è articolato in tre fasi fondamentali secondo lo schema accluso (fig.1): studio molecolare, in cui si studia l’assetto genomico e proteomico dei tumori;
studio di biologia tumorale in cui si prendono in considerazione la preparazione e la caratterizzazione delle cellule staminali provenienti dal tumore;
sviluppo traslazionale per l’analisi di farmaci con possibile target molecolare sia in vitro che in animale.


Neoplasie Pediatriche del Sistema Nervoso Centrale: Centralizzazione Isto-Patologica, Banche Biologiche e Sviluppo dell’Attivita’ Clinica

I tumori del sistema nervoso centrale (SNC) rappresentano, dopo le leucemie, le neoplasie più frequenti in età pediatrica e sono circa il 20% di tutti i tumori al di sotto dei 18 anni di età. I successi ottenuti nel trattamento delle leucemie, hanno reso, oggigiorno, i tumori cerebrali la principale causa di morte di bambini affetti da cancro. A differenza di quanto si osserva nell’adulto, i tumori del SNC pediatrici sono eterogenei e numerosi, comprendendo fino a più di 17 tipi istologici diversi. Nell’ambito di ciascuna categoria vi sono ulteriori eterogeneità di comportamento clinico e biologico in rapporto a caratteristiche non ancora del tutto note. Inoltre, i tumori cerebrali del bambino, con una frequenza non ben conosciuta, possono essere associati a sindromi tumorali ereditarie quali la Neurofibromatosi 1, la Sindrome di Gorlin, la Sindrome di Turcot per citare le più note.

Progetto di ricerca clinica

Le strategie terapeutiche sono complesse e le scelte si basano su numerosi fattori quali: l’età (inferiore o maggiore dei 3 anni), la sede del tumore, il tipo istologico ed il grado di malignità istologica valutati secondo la classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’entità dell’asportazione chirurgica. Occorre inoltre sottolineare che nel bambino, rispetto all’adulto, vi sono fattori quali il maggiore rischio di danni da radioterapia o da chirurgia in sedi che limitano l’impiego di tali terapie rendendo ancora più complesse le scelte terapeutiche. Tuttavia le nuove conoscenze in campo molecolare e la comparsa di nuovi trattamenti stanno portando ad una profonda revisione dei fattori prognostici e conseguentemente delle condotte terapeutiche.

La strategia terapeutica nei tumori cerebrali pediatrci prevede un iter in cui neuro-radiologo, neurochirurgo, neuro-patologo e oncologo pediatra collaborano nel prendere decisioni atte a ottenere il miglior risultato nel rispetto della qualità di vita cercando di evitare il più possibile danni neurologici causati da interventi in sedi delicate. Con un’approfondita correlazione dei dati clinico-chirurgici e di diagnostica per immagine, i patologici e i bio-molecolari forniscono le informazioni necessarie ad individuare l’approccio terapeutico migliore.
Oggi più che mai è necessario implementare le conoscenze sui tumori pediatrici del Sistema Nervoso Centrale con studi biomolecolari che permettono di identificare i possibili bersagli di farmaci “mirati” e superarare gli oggettivi limiti delle attuali terapie convenzionali.

Nell’attesa di individuare i nuovi approcci terapeutici, le ricerche “biologiche” non possono prescindere dalla conoscenza delle caratteristiche cliniche, radiologiche, patologiche, cioè del profilo “fenotipico”, nel senso più ampio del termine, che si possa fare del bambino affetto da tumore cerebrale.

La metodologia della ricerca clinica oncologica richiede, come conditio sine qua non, la revisione del materiale istologico. Questa si impone con particolare necessità per le neoplasie cerebrali infantili, oggetto ancora di non completa sistematizzazione. La mancanza di un sistema consolidato di centralizzazione del materiale istologico relativo ai pazienti con una neoplasia primitiva del Sistema Nervoso Centrale rappresenta al momento un ostacolo alla crescita della ricerca clinica in Italia ed alla cooperazione internazionale.

Così come per tutti gli altri campi della medicina i progressi futuri e soprattutto le innovazioni terapeutiche passeranno per la ricerca di base ed in particolare per un serrato dialogo tra ricercatori clinici e di base, ossia per quella che viene definita la ricerca traslazionale. La disponibilità di materiale biologico rappresenta il maggior ostacolo allo sviluppo di questo tipo di ricerca in campo neuro-oncologico pediatrico a causa della rarità della patologia e della difficoltà oggettiva di disporre di materiale chirurgico sufficiente unito alle informazioni cliniche ad esso correlate al fine di disporre di una banca biologica e di una banca di dati clinici.
In sintesi il programma di ricerca clinica si prefigge di rendere possibile un elemento cardine per la conduzione della moderna ricerca clinica - la centralizzazione del materiale istologico - e di promuovere l’implementazione di una banca nazionale di materiale biologico.





Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:42. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com