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Giocare titolare in una squadra scarsa o panchina in una squadra medio alta?

Ultimo Aggiornamento: 20/01/2018 20:29
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Basito
[Non Registrato]
19/01/2018 18:15

Si sente spesso che i ragazzi fino ai 15 anni hanno bisogno di giocare.

Secondo questa logica secondo voi è meglio giocare titolare sempre in una squadra scarsa o fare panchina e giocare mediamente 20 minuti a partita in una squadra medio alta?

Il senso di questa domanda è dettata dal fatto che con alcuni genitori la pensiamo diversamente, io sono più per far giocare titolare in qualsiasi squadra non guardando nemmeno la categoria, per molti invece conta il prestigio della squadra e della categoria.

Io personalmente ritengo che questi genitori non abbiano capito granché del calcio. A me piace vedere mio figlio giocare, seppur con una squadra scarsa, almeno si diverte e fa esperienza.

Lascio a voi la parola.

Pensateci
[Non Registrato]
20/01/2018 08:48

Posso fare una domanda?
Tra 10 anni quando vostro figlio avrà finito di giocare per vari motivi o giocherà in qualche categoria dilettantistica chi si ricorderà che aveva giocato alla procaccolese o alla ac vincotutto? Quello che rimane al ragazzo é l‘emozione di essere sempre sceso in campo con la voglia di giocare e di dare il massimo e di essere uno dei protagonisti di qualsiasi risultato raggiunto dalla propria squadra... purtroppo viviamo di apparenza e andare in giro con il giaccone di una società blasonata mi fa sembrare migliore agli occhi di qualche ignorante che magari oggi gioca in una prof e tra 10 anni sarà disoccupato e racconterà che non è diventato calciatore per chissà quale sfortuna mentre io che ho giocato nei provinciali sarò laureato e mi sarò tolto un sacco di soddisfazioni.. fateli studiare (ma non per modo di dire) e
fate giocare i vostri ragazzi vi prego perché tanto tra qualche tempo non si ricorderà nessuno delle partite che facevano a 13 anni...
EX
[Non Registrato]
20/01/2018 10:04

È vero c'è un mondo pieno di "ex calciatori campioni" che hanno smesso per colpa di....
Nessuno che ammette di non aver avuto le qualità ( come fosse una colpa)
Fate giocare i figli dove li fanno giocare per il bene del fisico e la gioia dello spirito, sulle panchine sedetevi al parco e non ci parcheggiate i vostri ragazzi che perdono autostima e opportunità di divertirsi. (domandate loro se vogliono stare in partita o in panchina no che maglia indossare. Anche perché se non giocano pochi mesi e la maglia va comunque nel cassetto: miracoli in questi casi non esistono). Un consiglio di buon senso da chi in questo mondo naviga da anni.
Basito
[Non Registrato]
20/01/2018 17:11

Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:135325714=Pensateci, 20/01/2018 08.48]Posso fare una domanda?
Tra 10 anni quando vostro figlio avrà finito di giocare per vari motivi o giocherà in qualche categoria dilettantistica chi si ricorderà che aveva giocato alla procaccolese o alla ac vincotutto? Quello che rimane al ragazzo é l‘emozione di essere sempre sceso in campo con la voglia di giocare e di dare il massimo e di essere uno dei protagonisti di qualsiasi risultato raggiunto dalla propria squadra... purtroppo viviamo di apparenza e andare in giro con il giaccone di una società blasonata mi fa sembrare migliore agli occhi di qualche ignorante che magari oggi gioca in una prof e tra 10 anni sarà disoccupato e racconterà che non è diventato calciatore per chissà quale sfortuna mentre io che ho giocato nei provinciali sarò laureato e mi sarò tolto un sacco di soddisfazioni.. fateli studiare (ma non per modo di dire) e
fate giocare i vostri ragazzi vi prego perché tanto tra qualche tempo non si ricorderà nessuno delle partite che facevano a 13 anni...[/QUOTE][/POSTQUOTE]

Ciao,

la penso esattamente come te. Per me lo sport è prima di tutto un modo per socializzare e far divertire i nostri figli. Molti genitori li vogliono già responsabilizzare troppo, con il blasone della squadra e della categoria, motivandoli a tal punto di fargli credere che un giorno arriveranno.
Io invece penso che se uno è forte lo vanno a prendere anche nei provinciali, non c'è bisogno di "sputtanarsi" andando a fare i tornelli presso le "grandi" squadre dilettantistiche. Che poi io mi chiedo, che senso ha fare panchina e giocare pochi minuti a partita, quando puoi giocare molto di più "accontentandoti".
Poi fino a 15-16 anni sono ancora nell'età dello sviluppo, per cui magari oggi fanno difficoltà poi domani crescono e diventano più forti. Per cui io continuo a godermi mio figlio vendendolo giocare indipendentemente dal blasone delle squadra e della categoria.

OK
[Non Registrato]
20/01/2018 18:28

Re: Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:135326690=Basito, 20/01/2018 17.11]

Ciao,

la penso esattamente come te. Per me lo sport è prima di tutto un modo per socializzare e far divertire i nostri figli. Molti genitori li vogliono già responsabilizzare troppo, con il blasone della squadra e della categoria, motivandoli a tal punto di fargli credere che un giorno arriveranno.
Io invece penso che se uno è forte lo vanno a prendere anche nei provinciali, non c'è bisogno di "sputtanarsi" andando a fare i tornelli presso le "grandi" squadre dilettantistiche. Che poi io mi chiedo, che senso ha fare panchina e giocare pochi minuti a partita, quando puoi giocare molto di più "accontentandoti".
Poi fino a 15-16 anni sono ancora nell'età dello sviluppo, per cui magari oggi fanno difficoltà poi domani crescono e diventano più forti. Per cui io continuo a godermi mio figlio vendendolo giocare indipendentemente dal blasone delle squadra e della categoria.

[/QUOTE][/POSTQUOTE]

Condivido solo in parte....
Sono d'accordo sul fatto che è importante trovare la squadra giusta al livello giusto/appropriato per il proprio figlio perchè l'obiettivo è farlo giocare, ma questo sempre in un percorso di crescita (altrimenti è meglio non fare sport a livello agonistico).
In tal senso credo che i ragazzi debbano avere il coraggio di mettersi alla prova e sfidare se stessi rispetto agli altri, accettare di essere i primi (giocare sempre) ma anche gli "ultimi" (farsi un pò di panchina).
Il problema quindi non è quelle di giocare meno in società più o meno blasonate, ma fare una scelta giusta per il proprio ragazzo in funzione delle sue attuali e reali potenzialità. In ogni caso una scelta cmq condita con un pò di sfida per lui verso gli altri.
Vorrei infatti ricordare che indipendentemente dalla sociteà, dalla categoria e dal livello in tutte tutte le squadre di calcio c'è sempre quello più titolare dell'altro ovvero c'è sempre quello pù panchinaro dell'altro (son fatti cos' igiochi di squadra...)
Ora se tu ami vedere tuo figlio in campo, sempre e comunque, bene portalo nelle squadre meno preparate ma non credo che sia la scelta giusta.
Basito
[Non Registrato]
20/01/2018 20:29

Re: Re: Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:135326853=OK, 20/01/2018 18.28]

Condivido solo in parte....
Sono d'accordo sul fatto che è importante trovare la squadra giusta al livello giusto/appropriato per il proprio figlio perchè l'obiettivo è farlo giocare, ma questo sempre in un percorso di crescita (altrimenti è meglio non fare sport a livello agonistico).
In tal senso credo che i ragazzi debbano avere il coraggio di mettersi alla prova e sfidare se stessi rispetto agli altri, accettare di essere i primi (giocare sempre) ma anche gli "ultimi" (farsi un pò di panchina).
Il problema quindi non è quelle di giocare meno in società più o meno blasonate, ma fare una scelta giusta per il proprio ragazzo in funzione delle sue attuali e reali potenzialità. In ogni caso una scelta cmq condita con un pò di sfida per lui verso gli altri.
Vorrei infatti ricordare che indipendentemente dalla sociteà, dalla categoria e dal livello in tutte tutte le squadre di calcio c'è sempre quello più titolare dell'altro ovvero c'è sempre quello pù panchinaro dell'altro (son fatti cos' igiochi di squadra...)
Ora se tu ami vedere tuo figlio in campo, sempre e comunque, bene portalo nelle squadre meno preparate ma non credo che sia la scelta giusta.
[/QUOTE][/POSTQUOTE]

Indubbiamente il percorso va fatto congruamente con le attitudine e le capacità del proprio figlio.
Poi ci sta quello di mettersi alla prova se si è dimostrato qualcosa, altrimenti non ha senso.
Credo e sono convinto che giocare sia sempre la scelta giusta, indipendentemente dal livello della squadra, perché i ragazzi cresceranno sempre assumendosi le proprie responsabilità
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