[POSTQUOTE][QUOTE:135232575=Non so !, 15/12/2017 14.20]
Mio figlio gioca a calcio da ormai 7 anni. Anche io ho sempre sentito "parlare" di raccomandati, ma in questi 7 anni - se devo essere onesto - non li ho mai visti.
Ho visto ragazzi lasciare la società per altre, perchè giocavano poco, ma francamente giocavano poco perchè rispetto agli altri erano meno pronti.
Casi di ragazzi molto bravi che hanno lasciato la società per "colpa" di un raccomandato ... io non l'ho mai e mai incontrato.
Con questo non voglio dire che in assoluto non ci sono: forse un mister nel dubbio di una scelta può preferire quello che "conosce" da quello che non conosce. Ma parliamo sempre di livelli comunque equivalenti.
Ma non ho mai visto uno molto bravo in panchina a scapito di uno scarso raccomandato. Mai (a meno di problemi di altro tipo..).
Quello che invece ho sentito, soprattutto in periodi come questi di "svincolo", sono i genitori dei ragazzi meno pronti che invece di essere un pò oggettivi , giustificano la minore preparazione del figlio denunciando la presenza di innumerevoli casi di raccomandati.
Attenzione che tante volte sono quegli stessi genitori che per portare il proprio figlio in quella squadra (es. Elite) o in quella società(es. Urbe), hanno "spinto" e magari si sono fatti "raccomandare" (proprio perchè il ragazzo era meno pronto).
[/QUOTE][/POSTQUOTE]
Grazie della tua analisi che trovo molto interessante.
Qualche anno fa parlando con un mister della categoria giovanissimi Elite, mi disse che per allenare nella squadra in cui allenava dovette scendere a compromessi, ovvero far giocare diversi ragazzi presentati dalla società ( accordi che derivavano da società amiche ) a discapito di altri seppur bravi.
A fine anno si dimise perché diceva che la coscienza gli mordeva.
A mio avviso doveva mordergli prima, ogni santo Sabato quando accettava questi compromessi doveva sputarsi in faccia. Troppo comodo aspettare fine campionato per dimettersi.
Uno serio, si sarebbe dimesso subito, anzi, non avrebbe proprio accettato un incarico del genere. Per me un allenatore che accetta compromessi dalla società, non è uno che sa farsi valere e non ha polso, uno che venderebbe la madre per emergere.