[POSTQUOTE][QUOTE:127052137=Passante, 30/09/2014 18:44]Non importa che tu abbia 15, 20 o 40 anni, avrai sempre lo stimolo e l’esigenza di tirare fuori la parte bora del tuo carattere. Questo perché Roma è senza ombra di dubbio la città per eccellenza del trucido.
Si è coatti per intimorire i più deboli;
si è coatti per far colpo sulle ragazze;
si è coatti perché “la strada è la mia maestra di vita”.
Ovviamente la cosa riguarda anche il gentil sesso.
Oddio gentil…
Le avete mai sentite parlare/gesticolare le coatte?
Mano a cucchiaio vicino la bocca, “porco de qua, porco de là, menaje, daje na capocciata, te piscio ‘n culo, nun t’accollà, amò m’accompagni al cesso, fammè fumà, scolamose sta ceres!”
Le più estrose sputano.
Poi c’è il coatto antico.
Il coatto antico è quello generalmente sui quarant’anni, che porta ancora il brillocco all’orecchio, capelli brizzolati con gelatina annessa, smanicato della Murphy & Nye, camicia bianca, capezza d’oro, Nike Shox (le Squalo non le fanno più) e infinita gomma da masticare. La Golf è la sua macchina per eccellenza.
Il coatto che sia ragazzino o adulto gira nei due/tre posti dove poter sfoggiare la sua spavalderia:
il centro scommesse;
la sala biliardo;
il bar.
La domenica mattina va al campetto di quartiere per vedere la squadra locale e quando arriva saluta tutti, perché conosce tutti (dice lui) e sbraita contro l’arbitro per far vedere che è uno gajardo.
Mentre parla ovviamente si sistema il pacco, neanche avesse il pongo.
Tutto inizia a quattordici anni.
Sigaretta e motorino (coatto anni ’90).
Canna e macchinetta (coatto anni ’00).
Botta e cicchetto (coatto anni 2010).
I suoi discorsi tipici sono:
il calcio (“Ma De Rossi rinnova? Daje Capitan futuro!”);
le donne (“Ieri sera so ‘scito co una c’ha du zinne pare ‘n Wolkswagen!”);
le macchine (“Quattr’ore da casello a casello, sta maghina è na spada!”).
Le coatte parlano di:
altre donne (“Quella te credo che è entrata al Conad, s’è ripassata mezza Roma. E co l’artra mezza ce va la settimana prossima!”);
uomini (“L’omo mio ‘n je va mai de fa ‘n cavolo. Mica me ce porta a ballà!”);
unghie, trucco e parrucco (“N’amica mia fa le unghie a casa. Se pia 10€. C’ho na ricrescita che fermete!”).
Di solito abitano zone popolari e/o periferiche, ma negli ultimi anni hanno conquistato anche zone più centrali.
D’estate, ovviamente, si riversano sulle spiagge del litorale laziale.
Sono da evitare, ma spesso sono bonaccioni che fanno tutto sto teatrino solo per scena.
Tranne che guidare col braccio fuori e lo stereo a palla. Quello non riuscirete mai ad impedirglielo.[/QUOTE][/POSTQUOTE]
detto questo,e corrisponde tutto a verità,lo ammetto,ma tua sorella,che me lo succhia mentre guido col braccio de fori e co lo stereo a palla,e mentre me lo succhia me dice che lo succhia a tutti quelli che guidano col braccio de fori, è na trucida o na semplice infermiera,che ci ingoia il nostro seme e che poi alla fine ce chiede se per caso possiamo regalargli 10 euro per farsi le unghie? Fossi in te starei visto che conosci molto bene queste situazioni starei molto più attento a tua sorella,o frse è stata l'esperianza passata de tu madre e che adesso se accontenta de rimediasse i pischelli i discoteca?
Ciao Coglione!