00 20/05/2010 22:55
Il Principio del premio di preparzione mi sembra abbastanza contorto.

C'è un luogo comune che dice che il calcio è uno sport gratuito, in realtà non è così.

Ad esaminare in modo approfondito la cosa, si evidenzia addirittura un paradosso: i giocatori scarsi giocano gratuitamente, quelli bravi pagano profumatamente.

Il premio di preparazione riguarda i tre anni precedenti la firma del vincolo definitivo, che in linea di massima avviene in età juniores, quindi nei tre anni precedenti il calciatore paga per giocare una cifra che dovrà sborsare la società con cui firmerà il vincolo definitivo.

Se smetterà di giocare prima della firma del vincolo avrà giocato gratuitamente, se riuscirà a continuare dovrà corrispondere una cifra alla società che lo ha preparato.

Per uscire da questo paradosso sarei favorevole all'abolizione del Premio di Preparazione, mantenendo il Premio alla Carriera per le Società che abbiano preparato un ragazzo che diventa professionista.

Le Società potrebbero far pagare direttamente ed annualmente, le spese sostenute per l'addestramento, alla famiglia del giocatore, come avviene in tutti gli altri sports, avendo la facoltà di decidere Borse di Studio per quei ragazzi particolarmente bravi che, secondo le valutazioni, potrebbero ambire a diventare calciatori professionisti, facendo rientrare i denari investiti.

Pagando per la propria attività, i calciatori sarebbero, giustamente liberi di scegliere, di anno in anno, dove andare a giocare, senza essere costrtti a versare altri balzelli.