00 08/11/2017 07:27
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:135117174=noracism, 07/11/2017 16.10]grazie carro,
noi genitori ce la stiamo mettiamo tutta a fargli capire che si deve solo divertire, ma vediamo che questo discorso inizia a stargli "stretto", per cui teniamo finchè possiamo, ma stiamo cercando di capire cosa rispondere quando inizierà a fare discorsi più seri sull'argomento, quando capirà come funzionano queste cose.
Ripeto lungi da me credere che sia un fenomeno (nemmeno lontanamente) anzi spero che un giorno succeda un miracolo e si svegli con la voglia di cambiare sport o hobby.
Ma ad oggi, mettendomi nei panni del bambino, gli piacerebbe giocare partite più equilibrate, con bambini del suo valore o capacità, magari (spero) trova così anche i veri fenomeni che gli fanno "passare la palla in mezzo alle orecchie" e la smette di lamentarsi. Ma, in tutta onestà, anche in prima squadra si vede ben altro, e questa situazione a lui non quadra, anche se ha 10 anni.
Quello che mi rode è che basterebbe poco da parte della società cambiare le cose e nessuno realizza che forse questa metodologia è sbagliata. Per cosa poi? C'è un trofeo in palio? Non capisco[/QUOTE][/POSTQUOTE]

no non c'è nessun trofeo in palio se non la crescita tecnica di tutti i ragazzi. giocare con chi ha le stesse capacità è il criterio principale per sviluppare capacità che magari, al momento, sono inespresse.
la didattica e la metodologia sono importanti in questo momento evolutivo del ragazzo e svilupparle in gruppi promiscui è impossibile.
L'unica cosa che al momento non interessa è il risultato della gara.
A questo deve mirare l'insegnamento del mister, della famiglia e della società, la sconfitta della squadra non deve pesare, al contrario devono pesare i continui miglioramenti individuali dei ragazzi.
arrivando a tuo figlio (scusami per il tu confidenziale) visto che ha appena iniziato deve aver pazienza, in quanto vedrai che nessuno ha interesse a lasciare in un gruppo di bassa qualità chi dimostra di possedere caratteristiche superiori.
un caro saluto