00 03/03/2017 13:25
Re: Re: Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:134209847=franco, 03/03/2017 12.50]Come a scuola ci sono dei ragazzi che qualche professore prende ingiustamente di mira la stessa cosa avviene nel calcio.

Si tratta di alchimie contro le quali servirebbe l'intelligenza di chi allena nel capire che ha di fronte dei ragazzi minorenni e che andrebbero attivati dei meccanismi pedagogici oltre che puramente tecnici.

Ma penso che questa sia utopia. Mio figlio era allenato da un allenatore laureato ma che era totalmente incapace di instaurare qualsiasi tipo di comunicazione costruttiva con il gruppo.

La Federazione dovrebbe porre maggiore attenzione a questi aspetti nei corsi in cui si rilasciano le licenze di allenatore.




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Che ci vorrebbe più umanità, preparazione e comunicazione è indubbio. Come è indubbio che ci vorrebbe maggiore attenzione da parte della federazione.
Più che altro ci vorrebbe più intelligenza e coerenza. Stiamo sempre parlando di ragazzi in fase di crescita.

Quindi secondo può trattarsi solo di "antipatia" oppure c'è dell'altro, che spinge questo allenatore a comportarsi così con questo ragazzo?

Anche perché, ora si instaura quel meccanismo psicologico di essere "sotto pressione", che costringe l'allievo a concentrarsi maggiormente sul non sbagliare sia negli allenamenti che nelle partite in cui gli viene data possibilità di giocare, succede esattamente quel che si teme.