00 13/03/2017 11:44
Il gioco vale la candela ??
Quello che molti non capiscono, e parlano di ragazzi bravi o no è che le società/mister/dirigenti influiscono e molto sui ragazzi.

Prendi un ragazzino qualsiasi con età dai 13 ai 17 anni, poi lo metti un contesto competitivo dove più o meno sono tutti uguali, poi sistematicamente lo metti tra le riserve, poi quelle rare volte che entra (immaginate la tensione sapendo che è sotto esame della triade precedente e più i vari genitori ululanti sugli spalti) sa che al minimo errore apriti cielo ecc.

Di cosa parliamo, questo si chiama mobbing, il ragazzo perde quotidianamente autostima, per cosa?????

Voi sottovalutate e offendete l'intelligenza dei ragazzi, sono i primi a valutare se un compagno è bravo oppure no, tranne quando il genitore gli fa il lavaggio della testa.
Gli episodi di cui si discute mi sembra che siano situazioni dove il titolare non è Messi e nemmeno la riserva, ma semplicemente 2 ragazzi coetanei che meritano di giocare entrambi (sicuramente più uno dell'altro ma non tutto uno e l'altro zero).

Il vero problema che è alle origini è la Federazione che non autoregola le società, mettendo limiti numerici alle rose e obbligandole una volta tesserato un ragazzo a impiegarlo in partite per una percentuale giusta di minutaggio.

Consigliere fai piazza pulita se riesci perché quello che tutti sottovalutano è che per far uscire un calciatore creiamo centomila ragazzi incerti, complessati senza autostima. Gli altri 900.000 fortunatamente normali.

Quindi il gioco vale la candela?? 1 vs 100.000 (e mi sono tenuto stretto)