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FRASCATI (19/07/11 - ore 10.30) - Con il Consiglio Federale di ieri sera, comincia finalmente a delinearsi più chiaramente la strada del calcio frascatano, almeno in termini di Lupa, per il prossimo anno. Da ieri l'Atletico Roma e ed il Ravenna sono state escluse definitivamente dal calcio professionistico con conseguente organigramma di Lega Pro ormai blindato. 75 le formazioni ad oggi iscritte più il Rimini che, avendo vinto la finale play-off di serie D, ha diritto ad essere la squadra numero 76. Tutto chiuso e via, finalmente verrebbe da dire, alla riforma della terza serie italiana: due gironi di Prima Divisione da 18 squadre e due di Seconda da 20. Ci saranno cinque ripescaggi in Prima Divisione ma si parla esclusivamente di travaso dalla Seconda con Ternana, Sud Tirol, Monza, Avellino, Pro Vercelli e Prato fra le candidate. Nessun altro ripescaggio dalla D sembra in previsione, al contrario di quello che qualche giornale oggi riporta forse dopo aver digitato qualche tasto sbagliato di una calcolatrice.

LUPA - Ma cosa c’entra questo con la Lupa Frascati? Semplice: nell’estate forse più silenziosa e ambigua - e dire che ci si è comunque abituati da anni - delle segrete stanze di via Conti di Tuscolo, o meglio del centro sportivo Heaven ormai, sono ridotte al lumicino, se non completamente assenti, le speranze di ripescaggio. La Monterotondo Lupa saluta definitivamente la Lega Pro, ma questo lo si sapeva già da tempo, forse sin dall’inizio e dallo stesso giorno di inizio luglio in cui è stata fatta rimbalzare la voce di una possibile ammissione tra i professionisti e Lega Pro al Francesca Gianni per una delle ormai classiche boutade del calcio laziale. Praticamente stesso discorso per la Lupa Frascati : alla serie D 2011-2012 non si sono iscritte alla scadenza dei termini cinque società, in più c’è il buco lasciato dal Rimini per un numero di posti disponibile per il completamento dell’organico che sembra veramente ristretto.

SCENARIO POSSIBILE – Come si procederà allora? La Monterotondo Lupa esiste ufficialmente e parteciperà alla serie D: sarà questa la prima squadra di Frascati con quelli di Pochesci, Ginoboli, Mancini, Polverino i primi nomi dichiarati. Della vecchia struttura gialloblù non ci dovrebbe essere più nessuna traccia a meno di un Della Longa come figura onoraria, tutte le spese ad oggi affrontate da questa Lupa sembrano essere state finanziate solo ed esclusivamente da Ricci e compagni, e di Odorisi pronto a sedersi sulla sedia di direttore generale. Per il resto nulla più a meno del nome che mantiene solo 'Monterotondo' come riferimento geografico: quale sia il senso difficile capirlo visto che questa società è stata in primis ripudiata propria dal comune eretino. Quato questo piacerà poi a Frascati si vedrà: un pubblico locale, escludiamo infatti gli addetti ai lavori, comunque già freddino nei confronti di una Lupa poco 'frascatana' difficilmente si affezionerà a questo ibrido anche se magari i buoni risultati potranno fare qualche miracolo.

Per quanto riguarda la Lupa Frascati si potrebbe, dovrebbe, aprire questo scenario: rinuncia all’Eccellenza e per quest’anno attività di puro settore giovanile con mantenimento delle tre categorie elite, della scuola calcio, per altro affiliata al Milan (fatto ben noto dal momento che da anni sulle maglie della scuola calcio frascatana è scomparso ogni riferimento alla città e alla Lupa) e, forse cosa principale e più cara alla ridottissima parte di dirigenza ‘frascatana’ della Lupa, matricola sportiva. Entrambe le società manterrebbero dunque le proprie matricole sportive per la stagione 2011-12 per poi accorpare tutto il prossimo anno e tornare anche ad una prima squadra ‘pura’ sotto il vessillo storico di Lupa Frascati. Alcuni interrogativi rimangono comunque aperti: anche la Monterotondo Lupa avrebbe iscritto le sue squadre giovanili. A chi dunque la gestione di queste squadre nel caso di viaggio parallelo delle due società? Anche in questo caso ci sarà la rinuncia? Perché alla fine queste sono solo ipotesi, teorie, idee: di ufficiale i protagonisti della vicenda hanno ancora lasciato poco.


Capponi, ilmamilio.it