Er Peggio Dei Mejo di Monterotondo (Rm) propone:
TE STACCO L'OSSA DER BRACCIO E COLL'OMERO TE FACCIO MENÀ DA ULISSE: Ti mutilerò e nel corso di tale crudeltà mi sovverranno i corsi d'anatomia e letteratura, i quali mi suggeriranno con facezia d'affidare il resto del pestaggio ad Ulisse, data la sua familiarità col nome di Omero [Altre simili]
A CHICCO, MO' TE MANNO A CASA COME 'R PAGAMENTO DER TELEVISORE A RATE: Mi hai reso nervoso al punto tale da volerti scomporre fisicamente come la suddetta modalità di pagamento: a rate [Altre simili]
www.TurboZaura.it
[27/03/2004 22:37:49]
Alessio Er Peggio Dei Mejo di Monterotondo (Rm) propone:
COS'È 'N BACIO? 'N'APOSTROFO ROSA SULLE PAROLE T'APRO!: Un bacio è, nel migliore dei casi, il preludio a una maggiore gratificazione dei sensi [Altre simili]
A TIGRE, RIPONI 'E STRISCE CH'ER DOCUMENTARIO È FINITO (CHE PIERO ANGELA È ITO 'N PENSIONE): Poni termine alla tua ira ormai inopportuna [Altre simili]
[23/03/2004 09:08:04]
Cortomaltese di Roma propone:
I QUATTRO CANTONI: I quattro cantoni sono costituiti da cerchi tracciati con il gesso che devono formare un quadrato di circa 10 metri di lato. Si gioca in cinque, quattro giocatori si dispongono sui cantoni e il quinto detto guardia si piazza in mezzo al quadrato; i quattro devono scambiarsi il posto (anche di traverso) e raggiungerlo prima della "guardia". Se arriva prima la guardia, chi perde il posto va in mezzo [Altre simili]
MICA TE L'HA ORDINATO ER DOTTORE: Frase utilizzata nei confronti di chi vorrebbe fare qualcosa che non è assolutamente necessario [Altre simili]
[22/03/2004 14:34:57]
Cortomaltese di Roma propone:
ER GIOCO DE 'A NIZZA: L'occorrente per il Gioco della Nizza è costituito da due pezzi di legno. Uno rappresenta la mazza (lunghezza 50 cm) e uno, la nizza, di solo 10 cm e ben appuntito da entrambi i lati. Il gioco consiste nel colpire la punta (con il pezzo a terra) e colpirlo nuovamente al volo cercando di lanciarlo il più lontano possibile [Altre simili]
TAJA CH'È ROSSO!: Era il vecchio grido dei cocomerari romani che invitavano i passanti a "tagliare il cocomero perché rosso", cioè maturo. Per traslato, l'espressione ha assunto il significato generico di approfittare di una ghiotta occasione, gettandovisi a capofitto [Altre simili]
SEMO ARIMASTI COME DON FARCUCCIO: CO' 'NA MANO DAVANTI E 'N'ANTRA DE DIETRO: Frase che vuole indicare una situazione in cui il soggetto a cui è riferita si ritrova preso tra due fuochi o subisce danno in tutti i casi, sia che le cose vadano in un certo modo che nel modo opposto. Fa riferimento ad un ipotetico prete di nome Falcuccio che, privato degli abiti, sarebbe stato costretto a coprirsi in modo approssimativo. In genere, dell'espressione si usa solo la prima metà [Altre simili]
[19/03/2004 13:49:16]
Cortomaltese di Roma propone:
BATTIMURO: Scopo del gioco è riuscire a conquistare le monete degli altri giocatori. Vince l'ultimo giocatore che rimane in gioco. Il terreno di gioco è un qualsiasi spazio aperto o al chiuso, delimitato per un lato da un muro. I giocatori si dispongono dietro una linea tracciata a terra e a turno tirano una moneta contro il muro. Se la moneta di un giocatore, colpito il muro, si ferma a meno di un palmo dalla moneta di un altro giocatore la vince. Se ci sono più monete a meno di un palmo le vince tutte. Se invece, fermandosi tocca un'altra moneta oltre a vincere quella, se ne fa consegnare un'altra dal giocatore proprietario della stessa toccata. Chi perde tutte le monete in dotazione viene eliminato [Altre simili]
È 'N'ARIACCIA!: Esclamazione utilizzata quando un lavoro o un problema presenta degli ostacoli o delle complicazioni [Altre simili]
[17/03/2004 10:04:22]
Cortomaltese di Roma propone:
FATTE VIVO!: Forma di saluto con cui si auspica che l'interlocutore dia al più presto notizie di sè [Altre simili]
FATTE SENTÌ!: Forma di saluto con cui si auspica un successivo e ravvicinato contatto (anche telefonico) con l'interlocutore [Altre simili]
'A CAMPANA: Per giocare a campana serve solo tracciare con un gessetto sul marciapiede una serie di caselle (solitamente 10 o 12) ciascuna contraddistinta con un numero progressivo e procurarsi una pietra abbastanza piatta, non troppo grande e neppure troppo liscia. La regola più importante è che si gioca saltellando su una gamba sola. Per decidere chi sarà il primo ad iniziare il gioco si fa la conta. Il primo giocatore tira la pietra nella casella con il numero 1 e saltando su una gamba sola va all'interno della stessa, raccoglie la pietra, gira su se stesso e torna indietro. Poi tira la pietra nella casella 2, salta nella casella 1 e poi nella casella 2, raccoglie la pietra e, sempre saltando, rifà il percorso inverso. Continua tirando la pietra nella casella 3 e va avanti allo stesso modo, fino all'ultima casella. Concluso il percorso progressivo inizia poi a giocare in senso contrario per ritornare alla casella 1. Nelle regole del gioco si può stabilire preventivamente che in alcune caselle si possono appoggiare entrambi i piedi, ma in nessun caso la pietra o il giocatore possono toccare le righe che delimitano le caselle. Se la pietra cade in una casella sbagliata o sopra una riga, il giocatore perde il turno e può ricominciare, partendo dalla casella dove ha commesso l'errore, soltanto dopo che tutti gli altri hanno giocato. Vince chi finisce per primo! [Altre simili]
FATTE VEDE!: Forma di saluto con cui si auspica un successivo e ravvicinato incontro con l'interlocutore [Altre simili]
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CE PÒI GIURÀ!: La frase si utilizza per indicare una cosa che si ipotizza sicura al cento per cento. Ad esempio: "ce pòi giurà che domani er Manciola se scorda de riportamme er libbro che j'ho 'mprestato" [Altre simili]
[16/03/2004 19:11:54]
Cortomaltese di Roma propone:
NUN CE PIOVE!: La frase si utilizza per indicare una cosa sicura al cento per cento. Ad esempio, nella frase "nun ce piove, domani te restituisco li sòrdi che m'hai 'mprestato" assume il significato di "è garantito" [Altre simili]
'A MORRA CINESE: Variante puerile della morra, che si fa in due, affrontati, in piedi o seduti, con ritmo lento, senza parlare. Simultaneamente i due giocatori (muovendo o non muovendo il braccio) mostrano una figura a scelta tra le tre disponibili: pugno chiuso (pietra), indice e medio stesi (forbici), palmo aperto con tutte le dita tese e avvicinate (foglio di carta). La pietra vince le forbici (spezzandole), le forbici vincono la carta (tagliandola), la carta vince la pietra (avvolgendola). Vince il turno chi mostra la "figura" vincente; se entrambi i giocatori mostrano la stessa "figura" il turno e nullo. Vince la partita chi per primo raggiunge un numero convenuto di turni vittoriosi (generalmente 5) [Altre simili]
'A MORRA: Gioco che si fa in due, stando in piedi, affrontati. I due giocatori tendono simultaneamente il braccio destro, mostrando il pugno oppure stendendo un numero di dita a scelta, mentre gridano un numero da 0 a 10. Si sommano i numeri delle dita stese e vince il turno chi ha indovinato il totale; se non indovina nessuno, o se indovinano entrambi, il turno è nullo. Vince la partita chi per primo raggiunge un numero convenuto di turni vittoriosi (generalmente 5). Il gioco si svolge con la massima velocità, con ritmo cadenzato e con un clamoroso effetto acustico. Chi ha riflessi rapidissimi e grande destrezza può barare modificando il proprio numero di dita stese, così da volgere a proprio vantaggio la situazione determinata dal numero di dita che una frazione di secondo prima è stato chiaramente e definitivamente mostrato dall'avversario. Per questo, e per la violenza gestuale e verbale che comporta, la morra rientra nelle tabelle dei "giochi proibiti" esposte nei locali pubblici [Altre simili]
L'HOMO È HOMO: Classica frase utilizzata per commentare (a volte ironicamente) comportamenti propri del maschio. A volte, pur controvoglia, si è costretti a fare determinate cose imposte dal proprio ruolo [Altre simili]
[15/03/2004 13:45:15]
Cortomaltese di Roma propone:
NASCONNARELLA: Gioco infantile secondo le cui regole i partecipanti debbono nascondersi mentre un giocatore, a turno, si "acceca" (ovvero non guarda) e, dopo aver contato fino a un dato numero, deve successivamente cercare i compagni toccandoli uno per volta prima che essi raggiungano la tana ovvero il posto dove è avvenuta la conta [Altre simili]
'A CLASSE NUN È ACQUA: Frase di autocompiacimento utilizzata quando si fà qualcosa fuori dall'ordinario. Ad esempio, un gesto notevole tecnico giocando a pallone [Altre simili]
MICA L'HAI DATO A 'N CANE: Frase con cui si apostrofa una persona che ci da qualcosa malvolentieri. Ad esempio, nel gioco della briscola quando l'avversario si lamenta per aver dovuto perdere un carico [Altre simili]
[13/03/2004 05:40:27]
Pikkio di Sydney - Roma propone:
STACCE: Esortazione ad accettare tacitamente una situazione o una proposta: "accetta e taci" [Altre simili]
[12/03/2004 08:32:19]
Cortomaltese di Roma propone:
CHI NASCE TONNO NUN PÒ MORÌ QUADRATO: Il carattere di una persona non cambia con il passare del tempo [Altre simili]
[11/03/2004 09:44:01]
Cortomaltese di Roma propone:
STAI A FÀ 'E COSE ALLA CARLONA: Ti stai comportando in modo approssimativo, senza impegno [Altre simili]
NUN SE FÀ MAI GIORNO: Non si riesce a risolvere la situazione [Altre simili]
[10/03/2004 14:59:15]
Cortomaltese di Roma propone:
MANCO PE' GNENTE!: Non ci pensare proprio, la tua proposta è inaccettabile [Altre simili]
MICA È SEMPRE FESTA!: Frase utilizzata quando, dopo molti eventi fortunati se ne presenta uno negativo [Altre simili]
[09/03/2004 15:48:57]
Cortomaltese di Roma propone:
IN UN PAESE DE CIECHI UNO CO' 'N'OCCHIO SOLO È UNO CHE CE VEDE BBENE: Vecchio detto che sta a significare come non ci sia nulla di assoluto ma tutto sia relativo al contesto in cui ci si trova [Altre simili]