00 06/07/2010 16:15
io non ringrazio ne gli uni e ne gli altri in senso lato.
Credo che solo la "professionalità di ognuno andrebbe "ringraziata" per far si che i veri attori , i calciatori, siano salvaguardati, educati e valorizzati.

Gli arbitri, nessuno li obbliga a fare la scelta di diventarlo, devono essere loro i primi professionististi , in modo da dare il buon esempio , dare il vero senso del "pater familia.

Concordo che ultimamente, per via della mancanza di VOCAZIONE, si vedono per i campi figure amene e molto distanti dall'essere "uno sportivo".

Concordo che in italia non abbiamo un cultura sportiva basata sul rispetto e sulla possibilità che un'arbitro sbagli in buona fede.

Concordo che le società non mettono mai a disposizione del diretore di gara un "addetto all'arbitro"degno di questo nome che lo aiuti nelle sue mansioni.

Però fischiare un rigore o un fuorigioco a 30 metri dall'azione, perhcè non ce la si fà proprio, questo non è arbitrare .

Quindi sarebbe meglio che la federazione abolisca l'arbitro in quelle gare dove il risultato non dovrebbe contare (e ce ne sono molte) e invece valorizzare gli "altri" arbitri in modo che possano crescere e degnamente rappresentarci anche all'estero...