00 03/06/2010 09:35
Re: tito
penso che lei che sta parlando sia il primo ad essere un arrogante e maleducato che non rispetta il lavoro altrui.
----lavoro? questa parola smentisce quanro esposto in seguito, agli arbitri ricordo che i ragazzi che vanno ad arbitrare fanno calcio da almeno 5-6 anni, si allenano dal 1 sttembre al 30 giugno, 3-4 volte a settimana per almeno due ore, pagano per giocare e non hanno alcun rimborso, quanti arbitri fanno altrettanto? secondo me tanti non hanno mai fatto sport e non partecipano nemmeno alle lezioni di educazione fisica a scuola.

Che poi non è un lavoro, è un hobby nel quale molto spesso si rischia la pelle soprattutto se si incontrano persone come lei non in grado di riconoscere sforzi fatti da ragazzi spesso minorenni che la mattina si alzano presto per fare chilometri e chilometri, ore di viaggio per 24 euro che spesso non ricoprono neanche le spese della benzina per poi essere insultati per un ora intera da persone che credono di essere in serie A che vedono le partite e pretendono che gli arbitri siano una sorta di Collina ma che non capiscono che come tutti gli esseri viventi un arbitro deve imparare e crescere e non nasce imparato.

-----se avesse avuto la compiacenza di leggere ciò che avevo scritto, avrebbe notato che, secondo me, non deve mancare il rispetto e l'aiuto ma altresì si deve esigere preparazione fisica e tecnica, non approssimazione ed improvvisazione. I problemi logistici ed economici li risolvessero all'interno delle organizzazioni. Non ho mai sentito parlare di uno sciopero, anzi,chiunque ha provato a sollevare la questione all'interno dell'aia è stato ghettizzato.


Ognuno deve pensare a se stesso, se vuole ringraziare i dirigenti lo faccia pure ma non può denigrare una categoria che come lei sta dimostrando sta antipatica solo a nominarla perchè è stata mandata a far rispettare le regole fatte non dall'AIA ma dalle leghe ( e questo non dimenticatevelo).

-----ecco, ognuno deve pensare a se stesso, al proprio orticello, evitando di prendere coscienza dei problemi comuni.