E' una sfida salvezza da cardiopalma, è l'ultima giornata di campionato, di fronte a 500 spettatori ai padroni di casa basta un punto per conquistare una salvezza incredibile, impronosticabile alla fine del girone d'andata.
Il pareggio manderebbe gli ospiti ai Play-Out, dove già un anno fa avevano sconfitto proprio i padroni di casa odierni.
E' una gara combattuta, gli ospiti creano gioco ma non tirano quasi mai, i padroni di casa tutti rintanati nella propria area dalla paura, ma di pericoli nemmeno l'ombra.
L'arbitro tra una punizione inventata per gli ospiti e un ammonizione inventata per i padroni di casa trova il tempo di urlare insulti razziali ad un calciatore di casa, oltre a mandare bellamente a quel paese altri 2.
All'ultimo minuto il centravanti degli ospiti si trova in area e non trova di meglio che un tuffo carpiato con avvitamento a terra, qualcuno dagli spalti urla "NOVE" come voto al tuffo, l'arbitro non si accontenta e dopo qualche secondo indica il dischetto (urlando "questo è da dieci, lo premio") tra le furie dei giocatori di casa e l'incredulità degli ospiti, che però sotto-sotto ci speravano visto l'andamento del fischietto nella ripresa.
Il finale di gara è tragicomico, tra spintoni all'arbitro, un calcio, tante parolacce e tanti mesi di squalifica combinati ai padroni di casa, oltre ad una retrocessione impossibile fino all'ultimo minuto dell'ultima giornata.