00 02/02/2010 11:01
nell'anniversario della morte di Alessandro Bini, un pregevole inserto del Corriere laziale, mi ha fatto riflettere su una grossa incongruità che riguarda i criteri di omologazione dei campi.
La Figc nella sua discolpa parla di verifiche di misure, solo che queste misure vengono prese da dei punti fissi, gli ostacoli posti nel campo per destinazione e dei punti mobili, che sono le linee perimetrali. Su questo elemento si basa la difesa dell'incaricato all'omologazione il quale asserisce che, successivamente all'omologazione, le linee sarebbero state spostate.
Mi sembra necessario rivedere i criteri regolamentari dando come riferimento dei punti fissi che potrebbero essere i pali delle porte o i siti dove vengono alloggiate le bandierine del calcio d'angolo