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CONSIGLIO DIRETTIVO ALI DI SCORTA

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    00 05/02/2013 08:03
    EVENTO : CONCERTO DEL 09.02.2013
    EVENTO : CONCERTO DEL 09.02.2013
    Carissimi Amici di Ali di Scorta,

    il prossimo 9 febbraio presso la sala Sinopoli, Auditorium Parco della Musica, si svolgerà il concerto di

    Tifu & Romanovsky: "INSIEME - NOBILI ARMONIE", concerto di beneficenza organizzato da Niccolò Di Raimondo - Assessore alle Politiche Sociali e Servizio alla Persona del II Municipio di Roma.

    Il ricavato totale della serata sarà devoluto a 5 Associazioni e tra queste la nostra.



    I biglietti per ali di scorta :

    settore A platea: n° 30 biglietti da euro 40,00

    settore B platea: n° 30 biglietti da euro 30,00

    settore B galleria (laterale): n°46 biglietti da euro 30,00

    settore galleria: n° 30 biglietti da 20,00 euro



    Per l'acquisto dei biglietti potete rivolgervi a me

    Grazie. Silvia



    Tel. 06-5748423 cell. 3337335757
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    mauretto58
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    00 07/02/2013 00:00
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    00 07/02/2013 00:02
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    00 07/02/2013 00:03
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    00 07/02/2013 00:03
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    mauretto58
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    00 07/02/2013 00:08
    Benessere psico sociale dei bambini con patologia emato-oncologica

    Da sapere:
    I continui progressi nel campo dell’oncologia pediatrica hanno portato ad un netto aumento della percentuale di sopravvivenza nei tumori infantili che ora, a seconda del tipo di tumore, può arrivare anche ad una percentuale dell’85%. Negli ultimi anni l’attenzione degli studiosi è stata sempre più rivolta alla qualità di vita dei bambini e delle loro famiglie.

    La preoccupazione maggiore, infatti, riguarda la possibile influenza negativa delle diverse patologie tumorali e delle cure associate sullo sviluppo fisico, emotivo, psicologico e sociale dei giovani pazienti e sul benessere psico-sociale delle loro famiglie. Per meglio raggiungere gli obiettivi preposti, il progetto è stato declinato in tre studi principali:

    Lo sviluppo dei bambini che si ammalano di patologie emato-oncologiche nei primi tre anni di vita: uno studio prospettico sullo sviluppo cognitivo e socio-emotivo durante e dopo la fine delle terapie.
    Fattori familiari predittivi dell’adattamento e della qualità di vita a breve e a lungo termine in bambini leucemici. Uno studio longitudinale: le conseguenze cognitive e psico-sociali in pazienti fuori terapia.
    Le conseguenze psico-sociali a lungo termine e l’analisi dei bisogni nei pazienti fuori terapia: valutazione e intervento psicologico. uno studio pilota.

    Finalità del progetto: Finalità specifiche riguardano ogni singolo studio, in particolare:

    Studio 1: Lo scopo principale di questo studio è quello di seguire i bambini che si ammalano di una patologia emato-oncologica nei primi tre anni di vita per valutare se l’esperienza della malattia in una fase così delicata dello sviluppo possa influenzare i processi psichici del bambino e in particolare lo sviluppo delle sue funzioni cognitive e motorie. Le valutazioni avvengono sia durante l’iter terapeutico sia dopo la conclusione delle terapie. L’obiettivo clinico dello studio è quello di individuare precocemente e monitorare nel tempo possibili difficoltà cognitive, motorie, sociali, per pianificare interventi riabilitativi e di supporto psicologico finalizzati a favorire l’inserimento scolastico.

    Studio 2: L’obiettivo principale del progetto è quello di identificare la portata e il tipo di impatto che diversi fattori (medici, socio-demografici, temperamentali, familiari,…) hanno sulla qualità di vita dei bambini affetti da leucemia e sulla salute psicologica dei loro genitori durante tutto il corso di trattamento della malattia e dopo la sospensione delle cure, in modo tale da offrire un supporto psico-sociale ai piccoli pazienti e alle loro famiglie che devono far fronte a un difficile e traumatico evento come quello di una malattia così importante.

    Studio 3: La mancanza nel contesto italiano di studi relativi a questo argomento ha portato alla realizzazione di questo progetto per valutare gli aspetti psico-sociali e della qualità di vita dei pazienti fuori terapia da malattia tumorale. Gli obiettivi principali del progetto possono essere così delineati: 1) effettuare una valutazione specialistica dei diversi aspetti psico-sociali dei pazienti fuori terapia e curare possibili invii sul territorio per le persone più a rischio psicologico; 2) analizzare i bisogni dei pazienti di vario genere: di tipo medico-assistenziale, di rapporto coi servizi e con le istituzioni sanitarie, di tipo psicologico.

    Risultati attuali:

    Risultati specifici riguardano ogni singolo studio, in particolare:

    Studio 1: Sulla base dei dati raccolti su 73 bambini diagnosticati tra 0 e 40 mesi di età, abbiamo riscontrato che i bambini, che stanno eseguendo terapie antitumorali o comunque entro il primo anno e mezzo dalla diagnosi ottengono prestazioni inferiori nelle abilità cognitive e motorie rispetto ai bambini sani appartenenti al gruppo di controllo. I deficit maggiori si riscontrano nel funzionamento motorio dei bambini malati. E’ evidente da queste prime conclusioni l’importanza di seguire questi bambini nel tempo e proseguire il lavoro attraverso un attento screening dello sviluppo psicologico.

    Studio 2: Dal lavoro clinico e di ricerca con circa 180 bambini malati e con le loro famiglie è emerso che:

    - è necessario fare uno screening psicologico e sociale adeguato dei bambini e dei genitori durante tutto il corso dell’iter terapeutico, dalla diagnosi allo stop terapia per rispondere ai loro bisogni in modo più mirato e funzionale

    - un’attenzione particolare deve essere rivolta ai genitori e ai fratelli il cui benessere psico-sociale sembra essere più a rischio di quello dei bambini stessi.

    Studio 3: L’adesione al progetto è stata del 91%. Dai dati preliminari risulta che i giovani adulti fuori terapia (19-25 anni) dichiarano un benessere psico-fisico generale cagionevole rispetto ai controlli sani di pari età. Gli ex-pazienti adolescenti (15-18 anni) dichiarano, invece, un migliore benessere emotivo, una minore percezione del dolore e meno problemi cognitivi. I ragazzi fuori terapia riferiscono di avere una buona qualità di vita attuale e alte aspettative per il futuro, ricorrono meno dei coetanei sani all’uso di sostanze pericolose per la propria salute, e il profilo della loro salute psicologica appare globalmente positivo. D’altro canto, però, evidenziano più difficoltà degli altri per quanto riguarda il rapporto di amicizia con i pari e le ragazze si sentono più limitate sia per il benessere emotivo che per il funzionamento sociale.
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    mauretto58
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    00 07/02/2013 00:09
    Ogni inizio anno è pieno di tanti, troppi soliti auguri. Io, alla mia maniera, preferisco farli ora. Tutti fanno degli auguri poco plausibili, poco reali. La verità è che noi speriamo solo che quest'anno sia migliore di quello passato. C'è chi pensa che non sarà possibile perché ha trovato l'amore, chi ne è sicuro perché pensa che peggio di così non potrà andare, chi si è arreso all'evidenza e aspetta quel che la vita gli vorrà dare, chi lotta e spera in un sogno che ancora non si avvera. In fin dei conti un nuovo anno è proprio come una nuova canzone... sai già chi la canta e chi la suona, conosci il suo genere e sai quanto possa piacerti o meno, sai quanto durerà, sai che quasi sicuramente ci saranno delle note storte, che ti suoneranno male, che qualche parola la sentirai sbagliata...... Queste parole sono dedicate a tutti voi... a chi mi conosce e a chi crede di conoscermi... a chi ha davvero creduto in me...a chi è sempre pronto a giudicare ed a chi si fa giudicare... a chi parte senza sapere se tornerà ed a chi aspetta con ansia un ritorno... a chi mente sapendo di mentire ed a chi è così stupido da lasciarsi fregare... a chi ha avuto il coraggio di cambiare tutto fidandosi ed a chi è ancora troppo diffidente...
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    mauretto58
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    00 07/02/2013 00:10
    RACCONTO
    =============================
    Mentre mia moglie mi serviva la cena , le presi la mano e le dissi:'' Devo parlarti''.Lei annui e mangio' con calma.La osservai e vidi il dolore nei suoi occhi....quel dolore che all'improvviso mi bloccava la bocca...Mi feci coraggio e le dissi:'' Voglio il divorzio''.Lei nn sembro' disgustata dalla mia domanda e mi chiese soavemente: '' Perche'?''.Quella sera nn parlammo piu' e lei pianse tutta la notte.Io sapevo che lei voleva capire cosa stesse accadendo al nostro matrimonio, ma io non potevo risponderle ....aveva perso il mio cuore a causa di un'altra donna ...Giovanna!Io ormai non amavo piu' mia moglie...mi faceva solo tanta pena...mi sentivo in colpa, ragion per cui sottoscrissi nell'atto di separazione che a lei restasse la casa, l'auto e il 30% del nostro negozio.Lei quando vide l'atto lo strappo a mille pezzi ! ''Come ?! avevamo passato dieci anni della nostra vita insieme ed eravamo ridotti a due perfetti estranei?!''.A me dispiaceva tanto per tutto questo tempo che aveva sprecato insieme a me ...per tutte le sue energie....pero' non potevo farci nulla...io amavo Giovanna!All'improvviso mia moglie comincio' a urlare e a piangere ininterrottamente per sfogare la sua rabbia e la sua delusione....l'idea del divorzio cominciava ad essere realta'.Il giorno dopo tornai a casa e la incontrai seduta alla scrivania in camera da letto che scriveva...non cenai e mi misi a letto...ero molto stanco dopo una giornata passata con Giovanna.Durante la notte mi svegliai e vidi mia moglie sempre li' seduta a scrivere...mi girai e continuai a dormire.La mattina dopo mia moglie mi presento' le condizioni affinche' accettasse la separazione.Non voleva la casa, non voleva l'auto .tantomeno il negozio...soltanto un mese di preavviso..quel mese che stava per cominciare l'indomani.Inoltre voleva che in quel mese vivessimo come se nulla fosse accaduto!Il suo ragionamento era semplice : ''Nostro figlio in questo mese ha gli esami a scuola e non e' giusto distrarlo con i nostri problemi''.Io fui d'accordo pero' lei mi fece un ulteriore richiesta.'' Devi ricordarti del giorno in cui ci sposammo , quando mi prendesti in braccio e mi accompagnasti nella nostra camera da letto per la prima volta...in questo mese pero' ogni mattina devi prendermi in braccio e devi lasciarmi fuori dalla porta di casa ''.Pensai che avesse perso il cervello , ma acconsentii per non rovinare le vacanze estive a mio figlio per superare il momento in pace.Raccontai la cosa a Giovanna che scoppio' in una fragorosa risata dicendo: ''Non importa che trucchi si sta inventando tua moglie...dille che oramai tu sei mio...se ne faccia una ragione!''.Io e mia moglie era da tanto che non avevamo piu' intimita', cosi' quando la presi in braccio il primo giorno eravamo ambedue imbarazzati ....nostro figlio invece camminava dietro di noi applaudendo e dicendo:'' Grande papa', ha preso la mamma in braccio!''.Le sue parole furono come un coltello nel mio cuore....camminai dieci metri con mia moglie in braccio ....lei chiuse gli occhi e mi disse a bassa voce:''Non dirgli nulla del divorzio ..per favore...Acconsentii con un cenno , un po' irritato, e la lasciai sull'uscio.Lei usci' e ando' a prendere il bus per andare al lavoro.Il secondo giorno eravamo tutti e due piu' rilassati ...lei si appoggio' al mio petto e..potetti sentire il suo profumo sul mio maglione.Mi resi conto ch era da tanto tempo che non la guardavo ....Mi resi conto che non era piu' cosi' giovane...qualche ruga ..qualche capello bianco....!Si notava il danno che le avevo fatto!ma cosa avevo potuto fare da ridurla cosi'?Il quarto giorno , prendendola in braccio come ogni mattina avvertii che l'intimita' stava ritornando tra noi....questa era la donna che mi aveva donato dieci anni della sua vita, la sua giovinezza, un figlio....e nei giorni a seguire ci avvicinammo sempre piu' .Non dissi nulla a Giovanna per rispetto!.Ogni giorni era piu' facile prenderla in braccio e il mese passava velocemente.Pensai che mi stavo abituando ad alzarla , e per questo ogni giorno che passava la sentivo piu' leggera.Una mattina lei stava scegliendo come vestirsi...si era provata di tutto, ma nessun indumento le andava bene e lamentandosi disse:''I miei vestiti mi vanno grandi, ''.Li' mi resi conto che era dimagrita tanto...ecco perche' mi sembrava cosi' leggera!Di colpo mi resi conto che era entrata in depressione...troppo dolore e troppa sofferenza pensai.Senza accorgermene le toccai i capelli ...nostro figlio entro' all'improvviso nella nostra stanza e disse :'' Papa' e' arrivato il momento di portare la mamma in braccio( per lui era diventato un momento basilare della sua vita). Mia moglie lo abbraccio' forte ed io girai la testa ...ma dentro sentivo un brivido che cambio' il mio modo di vedere il divorzio.Ormai prenderla in braccio e portarla fuori cominciava ad essere per me come la prima volta che la portai in casa quando ci sposammo...la abbracciai senza muovermi e sentii quanto era leggera e delicata ...mi venne da piangere!L'ultimo giorno feci la stessa cosa e le dissi:'' Non mi ero reso conto di aver perduto l'intimita' con te....Mio figlio doveva andare a scuola e io lo accompagnai con la macchina...mia moglie resto' a casa.Mi diressi verso il posto di lavoro ..ma a un certo punto passando davanti casa di Giovanna mi fermai ..scesi e corsi sulle scale...lei mi apri' la porta e io le dissi:''Perdonami..ma non voglio piu' divorziare da mia moglie...lei mi guardo' e disse: Ma sei impazzito?Io le risposi :'' No...e' solo che amo mia moglie...era stato un momento di noia e di routine che ci aveva allontanato ..ma ora ho capito i veri valori della vita , dal giorno in cui l'ho poortata in braccio mi sono reso conto osservandola e guardandola che dovevo farlo per il resto della mia vita!Giovanna pianse mi tiro' uno schiaffo e entro' in casa sbattendomi in faccia la porta.Io scesi le scale velocemente , andai in macchina e mi fermai in un negozio di fiori.le comprai un mazzo di rose e la ragazza del negozio mi disse: Cosa scriviamo sul biglietto?le dissi:''Ti prendero' in braccio ogni giorno della mia vita finche' morte nn ci separi''Arrivai di corsa a casa...feci le scale entrai e di corsa mi precipitai in camera felicissimo e col sorriso sulla bocca......ma mia moglie era a terra ...morta!.Stava lottando contro il cancro ...ed io che invece ero occupato a passare il tempo con Giovanna senza nemmeno accorgermene.Lei per non farmi pena non me lo aveva detto, sapeva che stava per morire e per questo mi chiese un mese di tempo...si un mese...affinche' a nostro figlio non rimanesse un cattivo ricordo del nostro matrimonio....affinche' nostro figlio non subisse traumi.....affinche' a nostro figlio rimanesse impresso il ricordo di un padre meraviglioso e innamorato della madre."
    Questi sono i dettagli che contano in una relazione...non la casa....non la macchina....non i soldi...queste sono cose effimere che sembrano creare unione e invece dividono. Cerchiamo sempre di mantenere il matrimonio felice...ricordando sempre il primo giorno di questa bella storia d'amore.A volte non diamo il giusto valore a cio' che abbiamo fino a quando non lo perdiamo.
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    00 07/02/2013 00:30
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    00 07/02/2013 00:43
    BAMBINO RICEVE MIRACOLO A MEDJUGORJE
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    Alcune settimane fa, Joshua, un bambino di 33 mesi dopo tante cure e di chemio presso l’oncologico pediatrico di San Giovanni Rotondo, ha fatto ritorno a casa sua a Putignano. I medici gli avevano dato poche speranze di vita forse questione di mesi, i genitori erano in preda a una disperazione nera. Amici e parenti, per il ritorno a casa del piccolo bambino, però per sdrammatizzare gli eventi, hanno organizzato una festa di “benvenuto”.

    Un lungo striscione era sospeso sotto casa nel quartiere di San Filippo Neri e una piccola festa con i compagni della scuola materna è stata organizzata presso il Conservatorio S. Maria degli Angeli a cura della dott.ssa Paola Troilo e della maestra Marianna, dove il piccolo ha frequentato la sezione Primavera. Una festa “triste”, sembrava l’ultimo addio a questo sfortunato bambino. I giorni sono passati e la vita quotidiana ha ripreso il suo cammino.

    La scorsa settimana il telegiornale di RAI 3, ha dato la notizia che un bambino di Putignano aveva ricevuto una Grazia di guarigione dopo un pellegrinaggio a Medjugorje. “Il bambino che a seguito del tumore non poteva camminare, giunto nel paesino della Bosnia, appena sceso dal pullman ha iniziato a correre con grande meraviglia dei genitori. - racconta il cronista - In seguito sono state eseguiti degli esami clinici che hanno evidenziato una riduzione della massa tumorale da 7,5 cm e 3 cm e la cicatrizzazione delle metastasi alle ossa.” Un caso unico che ha fatto gridare al miracolo. Il bambino che ha ricevuto la “Grazia” dalla Madonna è Joshua De Nicolò, figlio di Manuel (famoso attore della sit com “Family very strong”) e della putignanese Elisabetta de Venere.

    La notizia giornalistica ha creato stupore e meraviglia tra tutti i cittadini che erano a conoscenza della “via crucis” di questo piccolo figlio di Dio, anche perché Manuel e Betta non sono dei cattolici praticanti, ma dei “Cristiani fai da te” che fino a ieri hanno seguito per tradizione la fede cristiana.

    La famiglia De Nicolò nel suo viaggio a Medjugorje ha conosciuto il famoso giornalista Paolo Brosio ed ha incontrato la veggente Mirjana. Paolo Brosio ha voluto inserire un capitolo sulla storia di Joshua nel suo libro “A un passo dal Baratro” che sarà in vendita nelle edicole il prossimo 17 novembre e che gli introiti saranno devoluti a favore di un orfanotrofio e una casa per anziani del posto.

    Paolo Brosio, per testimoniare la sua esperienza di vita, è già stato il 25 ottobre a un raduno di fedeli ad Andria (12 mila presenze). Brosio, è disposto anche a venire a Putignano ospite della famiglia de Nicolò per presentare il suo libro e essere testimone di fede. Per realizzare questo evento si chiederà la collaborazione organizzativa della clinica Giovanni Paolo II di S. P. Piturno che dispone di una ampia sala congressi, del sindaco de Miccolis e dell’associazione Polis dell’avv.ssa Elisabetta Console.

    Ma come mai questa famiglia è andata in pellegrinaggio a Medjugorje, santuario mariano poco conosciuto ai “cristiani sbadati”?

    “Dopo tante disavventure mediche e preso dalla disperazione avevo pensato di portare Joshua a Lourdes – racconta Manuel al Giornale di Putignano -. L’unico santuario Mariano che conoscevo. Ma un giorno mentre ero a San Giovanni Rotondo, mi recai nella cripta di Padre Pio e in un momento di disperazione gli chiesi a muso duro: “Perché proprio a mio figlio? Dammi un segno per tornare a sperare”.

    Dopo l’incontro con Padre Pio tornai all’ospedale e mentre camminavo per il corridoio del reparto si accese un totem di un computer dove mi apparve il viso della Madonna. E’ stato un flash che mi ha turbato. Quando sono entrato in camera ho trovato mia moglie che mi ha raccontato che Joshua non voleva dormire e che grazie a delle canzoni mariane aveva trovato serenità e calma. Ci informammo sulle musiche che avevano fatto riaddormentare nostro figlio.

    Erano canzoni dedicate alla Madonna di Medjugurie. Non sapevamo neanche dell’esistenza di un paese chiamato Medjugorie. Ma la Madonna ci chiamava e ci ha dato un altro segno. Tra le riviste sparse nella sala d’attesa dell’ospedale c’era uno speciale di “Oggi” in cui parlava della Madonna che era apparsa a 6 veggenti bosniaci nel 1981 e dei suoi miracoli di guarigione. Dopo aver letto questo articolo abbiamo deciso di partire immediatamente. I medici ci sconsigliavo questo viaggio perché Joshua aveva le piastrine sanguigne molto basse (5.000), ma noi eravamo fortemente decisi. Il giorno che siamo partiti misteriosamente le piastrine di nostro figlio sono arrivate a 160.000.”

    Ad ascoltare il racconto di Manuel, mi rendo conto che la Madonna di Medjugorje aveva già fatto un altro grande miracolo. Aveva ridato la speranza e la gioia di non essere più soli nella disgrazia a questi due genitori .

    LA MADONNA PARLA CON MANUEL - Manuel, con fervore cristiano racconta il suo incontro con la Madre di Dio: “Mi viene spesso a trovare e gli parlo. Sono stato pure perseguitato dal demonio. Ma io ho resistito. Pensavo di avere delle allucinazioni ed ho chiesto alla Madonna di farmi vedere un Santo per provare che Lei non era una mia allucinazione. La Madonna mi ha mandato in visione San Michele Arcangelo. Alcuni giorni dopo questa apparizione sono stato chiamato ad uno spettacolo di beneficenza a Foggia. Il sindaco della città nel ringraziarmi della partecipazione gratuita mi ha donato una statua di San Michele. In quel momento ho pensato: Allora è vero!!! La Madonna mi parla e mi consiglia.”

    Questi racconti di fede e conversione spesso lasciano increduli anche i fedeli praticanti e a volte si rischia di cadere in eccessi di fanatismo religioso. Manuel non è l’unico che crede di vedere la Madonna o i Santi. Ci sono fedeli che hanno queste stesse visioni, ma per paura di essere presi per pazzi o visionari, tacciono.

    Non hai paura che ti prendono per un pazzo con queste storie delle visioni della Madonna?
    “No!!! Ne parlo pubblicamente perché la Madonna mi ha chiesto di dare testimonianza delle Grazie che mi ha donato. Anche Paolo Brosio e Mirjana mi hanno consigliato di seguire gli insegnamenti della Madonna e di rendere pubblica testimonianza. Anche Paolo Brosio all’inizio temeva di essere preso per un fanatico o per un pazzo. Ma la fiducia nella Madre di Dio è immensa e perciò ha scritto un libro “A un passo dal baratro” per aiutare chi si trova nel dolore e si sente solo.”

    Hai visto il diavolo, cosa è successo?
    “E’ accaduto dopo che mi sono arrabbiato con padre Pio a San Giovanni Rotondo. La sera quando sono andato a letto, mentre stavo per addormentarmi ho sentito un peso sul mio letto. Mi sono voltato è ho visto un saio con il cappuccio che saltava. Terrorizzato ho guardato quel saio e ho notato che all’interno non c’era nessuno. All’improvviso mi è saltato addosso e mi ha fatto “nuovo, nuovo”. Non ho mai avuto paura in vita mia, ma quella sera me la sono fatta addosso. Il giorno dopo sono andato da un frate francescano della chiesa per raccontare il fatto e lui mi ha detto che era il diavolo che mi perseguitava perché non voleva che mi convertirsi e chi mi avvicinassi a Gesù e alla Madonna. Mi stava perdendo. Per protezione contro il demonio mi ha regalato un rosario con cui recito le Ave Maria.”

    Hai una grande devozione per San Padre Pio?
    “Si, perché io e Betta abbiamo sempre pensato che Joshua parlasse con Padre Pio da quando aveva 8 mesi. Un giorno è successo che con lo sguardo perso nel vuoto parlava come se avesse un interlocutore. Gli chiedemmo con chi parli? E lui sorridente disse “Pa Pio” indicando un quadro che era appeso nella nostra casa. Quando abbiamo scoperto che il bambino aveva un tumore è stato il giorno 23, giorno in cui è morto Padre Pio. E’ stato un segno. Quando siamo andati a Medjugorje, io povero cristiano poco esperto di cose della Chiesa, avevo paura che San Padre Pio fosse geloso di questo pellegrinaggio. I frati, invece, mi dissero, che Padre Pio voleva che noi ci rivolgessimo alla Madre di Dio e di Gesù. San Padre Pio non fa miracoli, intercede per noi presso Nostro Signore. A Medjugorje abbiamo incontrato la veggente Mirjana a cui la Madonna ha chiesto di pregare principalmente per i non credenti e per chi frequenta la Chiesa per tradizione e non per fede. Lei ci ha detto che non siamo soli e di testimoniare sempre la nostra esperienza per aiutare il prossimo che ha perso la speranza.”

    Un uomo misterioso e una donna sconosciuta consigliano l’operazione a Firenze
    “Il 17 novembre Joshua, si recherà a Firenze per sottoporsi a un difficile intervento chirurgico per togliere il “neuroblastoma mediastinico tra il cuore e i polmoni, con infiltrazione midollare e metastasi scheletriche”. Una operazione difficilissima che i medici di San Giovanni Rotondo o di Milano non hanno voluto effettuare. Anche questo evento, racconta Manuel, è nato da un segno ricevuto dalla Madonna, infatti: “Avevo perso la speranza di poter operare mio figlio, ma un giorno mi sono recato a Canosa. Ho avuto problemi ad una gomma dell’auto e sono andato da un gommista. Mentre ero in attesa della riparazione si è avvicinato un uomo che non avevo mai visto prima in vita mia e mi ha detto: “Come sta Joshua?”.

    Gli ho spiegato che non trovavo dei medici disposti ad operarlo. L’uomo mi ha detto di seguirlo e mi ha presentato una signora a cui ha raccontato la mia storia. La donna, che aveva vissuto una storia simile con suo fratello di 17 anni, ci ha consigliato di rivolgerci all’ospedale di Firenze. E mi ha ringraziato per avergli dato la possibilità di sciogliere il voto che aveva fatto alla Madonna di aiutare altre persone che si trovano nelle sue stesse difficoltà”. Manuel e Betta sono fiduciosi che tutto andrà bene perché la Madonna li protegge… “Il buon Dio sa di cosa abbiamo bisogno e sa ascoltare”. Speriamo che questa storia abbia un lieto fine. Di certo, per Manuel e Betta la gioia di questi eventi “sopranaturali” ha scacciato il dolore per la malattia del figlio.

    Manuel, che per professione fa l’attore comico, si è tolta la maschera di Pulcinella e dal suo viso è uscita una lacrima di gioia e di dolore. Una storia che ci ha commosso profondamente e di cui abbiamo solo tracciato qualche spigolatura, ma che ci lascia molto turbati … Ognuno di noi ha La sua “croce” e spesso si sente solo e abbandonato. Poi accade qualcosa che non ti aspetti e torna la gioia nella vita grazie alla Misericordia di Dio. E anche i non credenti si fermano un momento a meditare su questi fatti misteriosi!

    Il Giornale di Putignano
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    00 07/02/2013 00:48
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    00 07/02/2013 11:59
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    mauretto58
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    00 08/02/2013 22:05
    RACCONTO
    ‎"Un ragazzo di sedici anni chiede a suo padre:

    -Papà, cosa mi regalerai per il mio diciottesimo compleanno?
    Suo padre risponde:
    -Figlio mio, c'è ancora tanto tempo.

    Passa un anno e il ragazzo ha diciassette anni.
    Un giorno sviene e suo padre lo porta all'ospedale.
    I dottori dicono:
    -Signore, suo figlio ha un grave problema al cuore.
    Il ragazzo, sulla barella, chiede al padre:

    -Ti hanno detto che sto per morire?
    Il padre inizia a piangere.

    Finalmente il ragazzo viene dimesso, il giorno del suo diciottesimo compleanno.
    Torna a casa e sul letto trova una lettera che gli ha lasciato suo padre.
    La lettera dice:
    'Figlio mio, se stai leggendo questo è perchè tutto è andato bene. Ricordi il giorno in cui mi chiedesti cosa ti avrei regalato per il tuo compleanno?
    Ti ho donato il mio CUORE.
    Buon compleanno figlio'."
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    Età: 65
    Sesso: Maschile
    00 12/02/2013 11:39
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    mauretto58
    Post: 6.689
    Città: ROMA
    Età: 65
    Sesso: Maschile
    00 12/02/2013 11:41
    UNA VOLTA TANTO VORREI USCIRE DALLE COSE BRUTTE O BELLE DI QUESTE STORIE , NOTIZIE , DOCUMENTI , ETC , ETC. .....
    VORREI PER UN ATTIMO RALLEGRARE ED ASCOLTARE UNA CANZONE IN CUI " VIENI CON ME --- STAI CON ME " DEVE ESSERE UNA PAROLA MAGICA TRA I COMPONENTI DEL C.D. ,VOLONTARI , AMICI,BAMBINI E GENITORI DI ALI DI SCORTA, PER RESTARE UNITI , VICINI E PER UNA CAUSA CHE DEVE ESSERE INDELEBILE NELL'ANIMA DELLE PERSONE...............
    CON INFINITO AFFETTO ,
    Mauro

    www.youtube.com/watch?v=Xu3X-Vu4PrY
    [Modificato da mauretto58 12/02/2013 11:48]
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    mauretto58
    Post: 6.689
    Città: ROMA
    Età: 65
    Sesso: Maschile
    00 12/02/2013 11:49
    www.youtube.com/watch?v=Xu3X-Vu4PrY
    [Modificato da mauretto58 12/02/2013 11:52]
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