00 13/12/2008 19:13
Le notizie possono cambiare

A poche ore dalla decisione della Commissione Disciplinare Nazionale, presieduta dall’avv. Sergio Artico, ribadisce l’estraneità ai fatti il principale accusato, il generale Giulio Coletta. “Hanno preso una grossa cantonata” – ironizza Coletta, “evidentemente Coletta da fastidio a qualcuno!” E’ lo sfogo del numero uno del settore giovanile della Lazio. In tutta serenità il generale Coletta ribadisce la mancanza di illegalità e annuncia il ricorso della Lazio, d’accordo con il presidente Lotito, mostrando – diversamente da quanto detto nei giorni passati – un segnale di unità all’interno della società. “Non ho operato alcun trucco – continua il generale Coletta – nessuno ha fatto le scarpe a nessuno, la Lazio ha sempre pagato tutti i suoi giocatori e personalmente non ho bisogno di fare questi trucchetti. A tal proposito ho intenzione di esibire tutti i contratti che la Lazio ha stabilito con tutte le società da cui abbiamo attinto dei giocatori per il bene loro e della Lazio” E nello specifico della questione, Coletta torna a parlare di quella amara estate 2007: “Dal Savio avevamo preso Gullotti con regolare pagamento del premio di preparazione, e abbiamo inoltre operato lo scambio tra Di Costanzo e Di Gennaro. Mi chiedo come mai, se il presidente del Savio credeva che io gli avessi tolto in maniera scorretta Spina, ha poi consentito per lo scambio di Di Costanzo..”



Ma il generale Coletta è stato deferito anche per aver espresso giudizi lesivi sull’onore e la reputazione del presidente del Savio Paolo Fiorentini. Tali giudizi si riferiscono ad un’intervista rilasciata nel settembre del 2007 ad un'emittente televisiva. Il generale Coletta non ci sta e critica la scorrettezza con cui la trasmissione in questione ha agito: “Mi è stato chiesto di rilasciare un’intervista che è stata registrata qualche giorno prima del programma – sottolinea Coletta. A questa mia intervista ha replicato in studio con poca chiarezza il direttore generale del Savio mostrando di aver frainteso buona parte delle mie parole. Gli autori del programma avrebbero dovuto consentirmi di replicare alle accuse e alle strumentalizzazioni seguite alla messa in onda della mia intervista, in modo da garantire un confronto leale ".